Jtility Ecco come
jrogrammare il mouse II
Brattea Doppia Hi-Res
:on scorrimento
Siochi Distruggi gj f
obelisco spaziale g
Scuola 3 dimensioni*
senza lato nascosto m
’resentazioni Meglio
ielle diapositive
Rivoluzione
nell'editoria
Data base Cfs,
xova su strada
tfac-lbm PC Tutto
>ui collegamenti,
utto sull'emulazione
Come realizzare libri, giornali,
house-organ, opuscoli,
cataloghi e news-letter con
il Macintosh e l'Apple II
UNA MEMORIA DA ELEFANTE
PER IL VOSTRO COMPUTER
I floppy disk Elephant Memory offrono il massimo grado di affi¬
dabilità perché sono costruiti secondo gli standard Elephant,
che sono più severi di quelli richiesti dalle principali normative
industriali.
Nei floppy disk Elephant Memory ogni particolare - dall’anello
di rinforzo alla busta permanente in materiale antigraffio con
doppie saldature, dalla dotazione di etichette di identificazione
alle speciali etichette metallizzate contro la cancellazione acci¬
dentale - dimostra che i floppy disk Elephant Memory sono sta¬
ti pensati senza risparmio, avendo presente soltanto il migliore
servizio da offrire all'utente.
E che i floppy disk Elephant Memory offrono un buon servizio
lo dimostrano i milioni di pezzi venduti ogni anno negli Stati
Uniti, uno dei mercati più evoluti ed esigenti.
I floppy disk Elephant Memory sono distribuiti in Italia da KING
MEC, i professionisti dell’ufficio: ecco perchè è così facile tro¬
varli negli oltre duemila punti vendita autorizzati - articoli per uf¬
ficio, cartoleria, computer shops - che espongono il marchio
dell’elefante.
CARATTERISTICHE
COMPATIBILITÀ: tutti i sistemi 5 1/4", 3 1/2”
Singola e doppia faccia - singola, doppia e quadrupla
densità -,
CAPACITÀ: secondo l’hardware (corrispondente alle specifiche
di tutte le case costruttrici).
CERTIFICAZIONE: dischi singolarmente certificati a livello
uguale o superiore agli standards ANSI, ECMA, ISO.
CONDIZIONI D'USO: temperatura 10 - 52°C.
umidità relativa 8% - 80%.
Dennison
ELEPHANT NON DIMENTICA MAI
Francia: Soroclass. Boulogne, Tel.: 16 (1) 605-98-99, Telex 206436
Germania: Marconi Computerzubehor GmbH, Hannover. Tel : (05 11) 64 74 20. Telex 923818
Gran Bretagna: Dennison Mfg. Co. Ltd., Watford, Tèi.: (0923) 41244, Telex 923321
Altri Paesi: Dennison International Company, Germania, Tel : (02 11) 25 37 57, Telex: 858 6600
®
^ DISTRIBUITO IN ITALIA DA
King Mec S.p.A., via Regio Parco 108 bis, 10036 Settimo Torinese, tei: 8009393, Telex: 211467
Hi
KING MEC
sommario
I mmm Mouse per II. Aggiungere un mouse a un computer del-
^ la serie II? Sì, e non solo: programmare in modo da poterlo
” r 'l utilizzare non è affatto difficile; ecco tutte le istruzioni per
l’uso, sia in Applesoft sia in linguaggio macchina.
Sistemi. Macintosh e IBM sono incompatibili. Eppure è
possibile metterli in comunicazione, utilizzando le adegua¬
te tecniche di connessione e il giusto software. Ma c’è di
più: Mac può fare da terminale di mainframe IBM!
Guerre stellari. Se si è alla guida di una unità mobile
nello spazio, munita di fasori e in grado di scatenare me¬
gaesplosioni, si è destinati al combattimento spaziale.
Con Obelisk, però, si può fare anche carriera...
Speciale editoria. Rivoluzioni come questa se ne fan¬
no poche: Macintosh e stampante laser fma Ile e Ile fan¬
no la loro parte) anziché tipografia per realizzare intere rivi¬
ste. E se chi scrive è via, o non ha il Mac? Allora...
Macnews. Anche i grandi possono giocare con il treni¬
no; sempre che non preferiscano studiare il DNA, pianifica¬
re il proprio magazzino, fare fatture, gestire la contabilità
o approfittare dell'ultimo integrato per Mac,oppure...
Diapositive. E' possibile realizzare sul Ile e sul Ile delle
presentazioni di "diapositive” con la velocità della RAM.
Per realizzare qualcosa di diverso dai soliti effetti di scorri¬
mento questa utility immagazzina ben 18 immagini
Grafica. Lo scorrimento orizzontale di una stringa sul
video dell'alta risoluzione permette gradevolissimi effetti
grazie a una tecnica altamente professionale. Come fun¬
ziona, dove sta il trucco, come imparare a realizzarlo?
Scuola. Durante l'incontro internazionale organizzato a
Pisa dalla Apple, docenti e coordinatori didattici si sono
scambiati affascinanti informazioni sulle più recenti espe¬
rienze di informatica didattica. Eccone il resoconto.
Tre dimensioni. Dedicato agli studenti di calcolo, di ar¬
chitettura o di disegno, un programma che consente la vi¬
sualizzazione Hi-Res di funzioni e di grafici tridimensiona¬
li, con la rimozione delle linee nascoste.
Appliscuola. Un trivia per studiare? Il computer cono¬
sce a menadito elementi chimici e relativa tavola, e vi sfi¬
da a scoprirli. Basta fargli le giuste domande, scegliendo¬
le in sequenza, per vincere (ripassando la chimica).
Recensioni. Certo, il software non si vende un tanto al
chilo, ma se si trova un integrato dal buon rapporto prez¬
zo/prestazioni la scelta è fatta... Ecco Harmony, per Ile e
Ile: database, text-editor e generatore di istogrammi.
John Sculley presenta il Mac Plus, pag. 8
Archiviazione. In ogni ufficio c'è il problema della ge¬
stione di informazioni. E gestirle significa poterle rintrac¬
ciare ed elaborare nel minor tempo possibile. Qual è l'i¬
dea? Un pacchetto per archiviare, utilizzare e...
Comunicazioni: Mac e IBM, pag.23
Basic. In questa puntata, ancora due trucchi per la pro¬
grammazione avanzata in linguaggio Basic: routine ricor¬
sive e alberi binari; consentono di ottimizzare spazio e
tempi di memorizzazione e di illustrare alcuni algoritmi.
Tre dimensioni per studiare, pag. 112
Le rubriche 6 Applichi 121 Applipratica 124 Applettere
8 Applicosa 122 Applihelp 126 Disk Service
Speciale editoria, pag. 42
3
• Programmi
didattici, professionali
e giochi
• Modulistica
continua
• Accessori
per Gomputers
e Stampanti
• Noleggio sul posto
di Macintosh 512
e LaserWriter
per stampa su carta
comune,
cartoncino e lucido
• Libri e riviste
specializzate
nazionali ed estere
• Tappeti
antistatici 3M
• Assistenza
tecnica hardware
e software
• Corsi introduttivi
e specialistici
• Collegamento a
Banche dati e Pagine
Gialle Elettroniche
SMALL BUSINESS COMPUTERS s.r
via Settembrini ang. via Vitruvio 38 - 20124 Milano
telefono (02) - 6706652/6705661
applicando
DIREZIONE GENERALE E AMMINISTRAZIONE
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ne di testi, articoli, progetti, illustra¬
zioni, disegni, listati di programmi,
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Applicando possono essere utilizza¬
ti per scopi privati, scientifici e dilet¬
tantistici, ma ne sono vietati sfrutta¬
menti e utilizzazioni commerciali. I
manoscritti, i disegni e le foto, anche
se non pubblicati, non si restitui¬
scono.
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srl, Corso Monforte 39, Milano - Con¬
to Corrente Postale n. 19740208 - Li¬
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Abbonamento 10 numeri (senza do¬
no) L. 50.000 (estero L. 70.000). Ab¬
bonamento 10 numeri più le Pagine
del Software e dell'Hardware Apple
L. 60.000 (estero L. 80.000). Periodi¬
co mensile - Stampa: Poligrafico Pie¬
montese srl, Casale Monferrato (AL) -
Distribuzione esclusiva per l'Italia
A.& G. Marco spa. Via Fortezza 27,
Milano, Tel. 02/25261, telex 350320 -
Fotolito: Mediolanum Color Separa-
tion, Via Marcona 3, Milano. © Co¬
pyright 1986 by Editronica srl - Regi¬
strazione Tribunale di Milano n. 24
del 15,1.1983-Pubbl.inf. al 70%.
Le rivoluzioni (pacifiche, naturalmente), sono una gran
bella cosa, soprattutto se fanno: 1. risparmiare denaro; 2. ri¬
sparmiare tempo; 3. migliorano il modo di lavorare. E Ma¬
cintosh, nonostante che si possa considerare un computer
ancora “giovanissimo”, è già all'alba della sua seconda ri¬
voluzione.
Questa volta in campo editoriale. E si tratta davvero di
una profonda mutazione. Purtroppo non è possibile, ma mi
piacerebbe invitare tutti i lettori in redazione da noi: tocche¬
rebbero con mano i cambiamenti che hanno contraddistin¬
to il nostro modo di lavorare nell'ultimo mese. Le persone,
naturalmente, sono le stesse; ci sono solo un paio di Macin¬
tosh in più e la LaserWriter. Comunque, per capire cosa è
successo, andate a pagina 42: abbiamo cercato di descrive¬
re questa rivoluzione, ripromettendoci di tornare ancora sul¬
l'argomento nei prossimi numeri. Tenete a mente bene una
cosa, quando leggerete quelle pagine: il giornale che avete
in mano, che state sfogliando, leggendo, è tutto realizzato
senza più l'apporto di una tipografia; i nuovi strumenti per
comporlo sono per noi oggi Macintosh, con i suoi appositi
pacchetti di software, e la nuova stampante Apple Laser¬
Writer.
Pur essendo la più importante, la rivoluzione nel campo
editoriale non è l’unica sorpresa di questo numero. Sono
appena rientrato da San Francisco, dove la Apple ha presen¬
tato il nuovo Macintosh Plus: a pagina 8 ne troverete descri¬
zione e caratteristiche.
Anche per gli utenti dell'Apple II Applicando riserva pe¬
rò qualche sorpresa: da questo numero cominciamo a pub¬
blicare una serie di articoli e di programmi dedicati all'uso
del mouse. Non mancano, naturalmente, programmi, utili¬
ty e un bellissimo gioco in alta risoluzione.
Unica nota dolente (ma spero nella comprensione dei let¬
tori): Applicando, da questo numero, costa mille lire di
più. Per tre anni siamo riusciti a mantenere bloccato il prez¬
zo di copertina, benché l'inflazione, in questo lasso di tem¬
po, si sia fatta sentire come ben tutti sappiamo. Inoltre il
giornale è cresciuto di pagine, per fare posto a un numero
maggiore di programmi e di articoli. Fra l'altro, dal prossi¬
mo numero cominceremo a pubblicare i primi programmi
per Macintosh, pur mantenendo invariato il numero di pagi¬
ne dedicate all'Apple II.
Comunque, a pagina 57, vi proponiamo, oltre alla con¬
sueta formula di abbonamento annuale, anche una nuova
formula biennale: quest'ultima vi permetterà di continuare a
ricevere Applicando ancora al vecchio prezzo di copertina.
Di più proprio non ci è possibile fare, se non a discapito
della qualità dei contenuti della rivista, alla quale non vo¬
gliamo certo rinunciare.
UNIONE STAMPA
PERIODICA ITALIANA
5
a[°)g)D8chi
delle maggiori aziende ita¬
liane, avente come tema
“L'evoluzione delle struttu¬
re retributive e dei costi di¬
rigenti e quadri in Italia”.
Infatti il gruppo Hay, che
si articola oggi in tre socie¬
tà distinte, opera sui temi
interdisciplinari dello svi¬
luppo delle risorse umane,
della strategia e marketing,
della ottimizzazione di effi¬
cienza e organizzazione a-
ziendale.
In questo incontro sono
stati discussi e presentati i
risultati delle indagini retri¬
butive condotte su oltre
300 aziende; i dati, per un
complesso di 20551 posi¬
zioni con una maggiore
presenza di aziende na¬
zionali sono stati acquisi¬
ti, analizzati e presentati
con una serie di Macintosh
fomiti dalla New Line di
Milano. In seguito i risul¬
tati (tabelle, grafici eccete¬
ra) sono stati montati co¬
me slide e inviati da un
Macintosh a un proiettore
che visualizzava il tutto su
uno schermo di dimensio¬
ni inusitate: 4 metri per 3.
Dopo il rituale benvenu¬
to ai partecipanti da parte
di Ottorino Beltrami, presi¬
dente dell'Assolombarda, i
lavori sono stati aperti dal¬
l’intervento di Romano
Prodi, presidente dell'Iri,
con una relazione sul tema
“La risorsa umana quale
variabile stategica”. Via
via si sono succeduti gli
interventi di Lodovico Flo-
riani.direttoregeneraledel-
la Hay Italiana, di Giorgio
Aiuto, direttore della Divi¬
sione sistemi retributivi,
di Marco Galbiati, respon-
Mac slide
e retribuzioni
Il 6 dicembre 1985,
presso la sala grande dei
congressidell'Assolombar¬
da, si è svolto l'annuale in¬
contro del Gruppo Hay Ita¬
lia con i rappresentanti del¬
le direzioni del personale
Al lavoro
dietro le quinte
E' ormai appuntamento
fisso per molti telespettato¬
ri, attratti dall'umorismo
demenziale (forse), e dalle
forme esibite generosa¬
mente da un gruppo di fan¬
ciulle fast food (più proba¬
bilmente). Si chiama Dri¬
ve In, la trasmissione tra¬
smessa la domenica sera
dall'emittente privata Italia
1, ed è tra i programmi
che hanno riscosso mag¬
gior successo negli ultimi
anni.
In un alternarsi a ruota
libera di sketch di cabaretti¬
sti più o meno noti e più
o meno apprezzati, dietro
le quinte, in mezzo a truc¬
catori, cameramen, assi¬
stenti e registi c'è, in un
angolo, un Apple Ile: sup¬
porto determinante alla tra¬
smissione. Il suo compito
è quello della gestione del¬
lo schermo piazzato dietro
il palco dove si alternano i
vari Gianfranco D’Angelo,
Ezio Greggio, il commis¬
sario Zuzzurro con il fede¬
le Gaspare e altre mac¬
chiette.
Applicando è andato a
scoprire come il computer
della mela lavora. La pri¬
ma sorpresa è giunta dalla
sala produzione, dove a
fianco del calendario di re¬
gistrazione degli artisti ce
n'è uno anche per l'Apple
I trenta proiettori di Drive In e l'Apple Ile che
li "governa" tutti.
con data e ora di lavoro.
Ma come lavora Apple?
Giriamo la domanda a
Claudio Coassin dello Stu¬
dio Due Effe di Milano, so¬
cietà alla quale la direzione
di Italia 1 ha affidato il
compito della suddetta ge¬
stione. La configurazione
minima è un Apple Ile
con 64Kb, 1 drive e il mo¬
nitor. Il software è, strano
ma vero, di una software
house norvegese, la Data-
ton, ed è distribuito in Ita¬
lia dalla Audiomatic. Il
programma è un linguag¬
gio di programmazione per
la gestione di proiettori, è
in grado cioè di program¬
mare le sequenze e le diver¬
se combinazioni delle
proiezioni. Le istruzioni
così impartite vengono tra¬
smesse tramite un'interfac¬
cia seriale di tipo modem
a un'unità di controllo e
poi ai proiettori, con la
possibilità di registrazio¬
ne su nastro delle sequen¬
ze. Il software può gestire
fino à 56 indirizzi diversi,
in ognuno dei quali può es¬
serci, teoricamente, un
qualsiasi numero di proiet¬
tori. Per Drive In vengono
usati 30 proiettori con i ri¬
spettivi indirizzi. Le imma¬
gini trasmesse sono deriva¬
te da fotografie, volte in
diapositive e rifotografate
con un registro fotografico
in 30 pezzetti, uno per
proiettore.
Ecco dunque svelato il
trucco: lo schermo di Dri¬
ve In funziona così.
6
sabile della Divisione in¬
dagini retributive, e di San¬
dro Catani, amministratore
delegato ISSO. I lavori so¬
no stati chiusi da Claudio
Belli, presidente della Hay
Europa, con un intervento
sul tema “Le sfide alla dire¬
zione del personale nell'ora
della trasformazione post-
industriale’Mn merito a ta¬
le incontro Claudio Belli
ha voluto sottolineare che
“la ricerca, lo sviluppo e il
perfezionamento delle me¬
todologie è continuo: ab¬
biamo ampliato la gamma
degli strumenti diagnostici
a supporto della gestione
del personale, abbiamo en¬
fatizzato la responsabilità
sulla qualità sia a livello
di direttori di progetto, sia
attraverso la costituzione
di un ruolo specifico di
quality assurance, ed è per
questi motivi che quest'an¬
no abbiamo ulteriormente
investito in strumenti in¬
formatici (tra cui una rete
di svariati Macintosh con
Hard-disk da 45 MB e La¬
serWriter) a supporto del¬
l'attività svolta. Dietro i
dati analizzati e discussi
vi è quindi una struttura e
un gruppo di persone che
garantiscono la professio¬
nalità e il supporto orga¬
nizzativo del Gruppo Hay,
di cui siamo molto orgo¬
gliosi, e i risultati ottenuti
in questo incontro, davanti
a un numero di partecipan¬
ti così numeroso, è il mi¬
glior riconoscimento di
quanto abbiamo fatto in¬
sieme, ed è una spinta a in¬
vestire in professionalità,
mezzi e tecnologie per po¬
ter garantire risposte ade¬
guate a un ambiente in e-
voluzione continua e quin¬
di sempre più esigente”.
Il coordinatore e respon¬
sabile della realizzazione di
questo incontro è stato Si¬
ro Temi del Gruppo Hay,
coadiuvato da un pool di e-
sperti che hanno usufrui¬
to di una tecnica messa a
punto da Alfonso Scoppet¬
ta della New Line: i dati
che mano a mano veniva¬
no fomiti dai vari servizi
venivano analizzati con
Multiplan e Microsoft
Chart sulla loro rete di Ma¬
cintosh e trasformati in
grafici e tabelle, che in pri¬
ma istanza sono stati stam¬
pati con una LaserWriter e
quindi fascicolati per esse¬
re distribuiti a tutti i parte¬
cipanti. Poi per ottenere
delle slide da proiettare,
questi risultati sono stati
trasformati in disegni, at¬
traverso la funzione di har-
d-copy del video come file
MacPaint, e successiva¬
mente, dopo averli “puliti
e abbelliti”, sono stati riu¬
niti per gruppi di argomen¬
ti e quindi montati come
slide tramite il programma
Slide Show Magician.
Questo programma si è
rivelato molto utile allo
scopo, infatti ha permesso
non solo di riunire i dise¬
gni per una presentazione
elegante e interessante, ma
anche di aggiungere scritte
e disegni a singole slide e
di intervenire manualmen¬
te, durante la proiezione
stessa, per sottolineare, cer¬
chiare o evidenziare in al¬
tro modo i passi più signi¬
ficativi di una qualsiasi
diapositiva. Ma la cosa
più interessante si è rivela¬
ta la possibilità di collega¬
re il Macintosh, su cui
giravano le slide, attraver¬
so un'interfaccia particola¬
re in grado di fornire un'u¬
scita video RGB supple¬
mentare, a un proiettore ad
altissima qualità (un Ele-
ctroHome fornito dalla Te-
com di Garbagnate) capace
di proiettare le videate del
Macintosh su uno scher¬
mo di dimensioni molto
grandi, circa 3x4 metri.
La presentazione ha ot¬
tenuto molti consensi, e
quasi quasi è passato in se-
cond'ordine l'argomento
dell'incontro; infatti duran¬
te i vari coffee-break si in¬
trecciavano i commenti
sulle tecniche di presenta¬
zione dei risultati che han¬
no favorevolmente impres¬
sionato i partecipanti.
Se il mercato
è marinaio
A diciannove anni ave¬
va già una sua software
house che lavorava soprat¬
tutto per i minicomputer.
Mano a mano che il merca¬
to si evolveva ha trasfor¬
mato la software house pri¬
ma in un centro servizi,
poi in un ufficio vendita di
minicomputer e in seguito
di personal, e due anni fa,
grande balzo, in un compu¬
ter shop. Si chiama Alber¬
to B artolini, 28 anni, re¬
sponsabile della Sals Infor¬
matica in via D'Annunzio
2 a Genova, città portuale
dove il mercato è, a defini¬
zione dello stesso B artoli¬
ni, “marinaio”.
“Non si può prevedere
niente", dice Bartolini.
“Un giorno riesco a vende¬
re cinque Macintosh, un al¬
tro tre stampanti oppure
dieci applicazioni, un altro
giorno non vedo ombra di
cliente."
La società ha cambiato
chiaramente la linea di con¬
dotta passando da un merca¬
to di mini a un mercato di
personal: perché siete arri¬
vati ad Apple?
“Perché è come vedia¬
mo noi il personal compu¬
ter: semplicità d'uso, ergo-
nomicità, applicazioni stu¬
diate seguendo standard
precisi. Non sto elencando
le caratteristiche del Ma¬
cintosh; anche quando ab¬
biamo cominciato a distri¬
buire la serie II la pensavo
così su tutte le macchine
di Cupertino".
Che quota ha Apple nel
vostro venduto?
“Parlando di macchine,
Apple detiene il 50%, con
una predominanza negli ul¬
timi mesi di Macintosh".
Apple ha sempre rivol¬
to la propria politica verso
i professionisti, solo ulti¬
mamente, grazie ad Apple-
talk, ha toccato il mercato
delle grosse utenze. Qual è
il target dei vostri clienti?
“In ordine di numero,
professionisti, hobbisti e
grosse utenze. In particola¬
re, serviamo tutte le uni¬
versità della Liguria."
La scelta delle universi¬
tà di adottare Apple è stata
presa grazie a una vostra a-
zione promozionale o so¬
no state le facoltà a propor¬
si a voi come utenti
Apple?
“E" stato un amore reci¬
proco. Il nostro per i moti¬
vi prima citati, il loro per
10 stesso concetto di versa¬
tilità della macchine che
ha contraddistinto la nostra
scelta. Non ultimo il meri¬
to della Apple, che si è
sempre dimostrata inte¬
ressata alla scuola."
Una previsione del mer¬
cato Apple; in America c'è
stato un giugno in piena
crisi e un settembre con il
massimo utile mai rag¬
giunto. In Italia cosa suc¬
cede?
“E" un mercato sempre
in evoluzione e noi, come
abbiamo fatto da dieci anni
a questa parte, vogliamo
muoverci in sintonia con
11 mercato."
7
cosa
Quanti Plus
a S. Francisco
La profonda trasforma¬
zione che l'innovazione te¬
cnologica e in particolare
lo sviluppo e la diffusione
dell'informatica ha già de¬
terminato nella società con¬
temporanea non ha prece¬
denti nella storia, e questa
spinta è ben lungi dall'e-
saurirsi. Ogni due anni e
mezzo la quantità di infor¬
mazioni disponibili com¬
plessivamente nel mondo
raddoppia. Ciò significa
che a questo ritmo un bam¬
bino che inizia oggi ad an¬
dare all'asilo, al termine
delle scuole superiori do¬
vrà fare i conti con una
mole di informazioni 16
volte maggiore.
Anche gli strumenti e le
tecniche con cui le infor¬
mazioni vengono gestite
stanno cambiando di conse¬
guenza. Fino al 1975 in
tutto il mondo esistevano
meno di 50.000 computer,
oggi, dieci anni più tardi,
50.000 computer si co¬
struiscono in un solo
giorno.
La Apple ha dimostrato
di saper cambiare con il
mondo. Lo spirito che ha
animato raffermarsi del
personal computer non è
cambiato: un computer
per ciascuno è sempre l'o¬
biettivo centrale, ma l'evo¬
luzione delle esigenze e le
possibilità delle nuove te¬
cnologie consentono di e-
spandere il sistema colle¬
gando in rete più elaborato¬
ri e nuove periferiche. Il
computer di ieri deve esse¬
re potenziato per far fronte
ai problemi di oggi. La
Apple, consapevole di que¬
sta problematica, ha pre¬
sentato alla Apple World
Conference, che si è tenuta
a San Francisco dal 16 al
18 gennaio, le ultime novi¬
tà per quanto riguarda Ma¬
cintosh.
Macintosh Plus, innanzi¬
tutto. E' il Mac del futuro,
perfettamente compatibile
con i modelli precedenti,
con tutte le periferiche e
le stampanti, LaserWriter
e ImageWriter, e con Ap¬
ple Talk, ma dotato di
maggiore memoria, espan-
dibilità, velocità e di un
nuovo sistema operativo.
In questi anni infatti Mac
è stato utilizzato con suc¬
cesso da professionisti at¬
tratti dalla potenza e dalla
facilità d'uso degli applica¬
tivi, è stato adottato da cen-
tinaiadiuniversità america¬
ne grazie alle sue possibili¬
tà grafiche e alla sua flessi¬
bilità. Ora con questa nuo¬
va potenza Mac entra di di¬
ritto nell'area business. La
memoria interna è stata
portata a un megabyte,
con la possibilità in futuro
Macintosh Plus: scheda tecnica
Processore: MC68000, architettura interna a 32
bit con frequenza di 7.8336 MHz.
Memoria operativa: 1 Megabyte di RAM, con
256K configurabili dall'utente, 128K di ROM.
Memoria di massa: Unità interna ed esterna da
800K formattati per dischi da 36 pollici a doppia
faccia e doppia densità, disco rigido da 20 Mbyte.
Schermo: 9 pollici, monocromatico ad alta riso¬
luzione (512x342 pixel).
Interfacce: 2 RS232IRS422 porte seriali, inter¬
faccia del mouse, porta per il disco esterno, por¬
ta SCSI con velocità di trasferimento fino a 320K
al secondo.
Tastiera: 78 tasti, con tasti cursore e tastierino
numerico.
di espanderla fino a 4 me¬
gabyte, consentendo una
velocità superiore del 50%
ai modelli con 512K. La
capacità del drive interno è
stata portata a 800 K, gra¬
zie alla possibilità di lavo¬
rare su entrambe le facce
del disco. Anche la capaci¬
tà di collegamento con l'e¬
sterno è stata ampliata per
mezzo di una nuova porta
SCSI (Small Computer
System Interface) situata
sul pannello posteriore di
Macintosh Plus. La tastie¬
ra è stata ottimizzata con
l'aggiunta del tastierino
numerico e dei tasti cur¬
sore.
Macintosh Plus è uno
strumento ideale per appli¬
cazioni gestionali nel cam¬
po degli affari, della finan¬
za, dellaproduzione, dell'e¬
ditoria e per lo sviluppo
del software universitario.
Con una memoria interna
di un megabyte, circa 500
pagine di testo, Mac è in
grado di gestire sprea¬
dsheet, database, testi e gra¬
fici di dimensioni notevol¬
mente superiori. Inoltre un
maggior spazio in RAM
(RAM cache) e la diminui¬
ta necessità di effettuare de¬
gli accessi al disco, per fa¬
re lo swapping, consento¬
no una velocità superiore
particolarmente evidente
con lo Switcher e i taglia
e incolla da un applicativo
all'altro. La raddoppiata ca¬
pacità del drive interno con¬
sente di mantenere un gran
numero di font di caratteri
e di accessori sullo stesso
dischetto,senzapregiudica-
re le operazioni di swap. Il
nuovo drive, a cui è stata
fornita anche una maggio¬
re velocità di accesso, è in
grado di leggere dischi sia
a doppia faccia che a faccia
singola, facilitando quindi
lo scambio di informazio¬
ni con i modelli da 400K.
Come il modello a
512K, il Macintosh Plus
supporta l'hard disk 20, i-
noltre è in grado per mez¬
zo della nuova porta SCSI
di collegarsi con dischi ri¬
gidi ad alta velocità, con si¬
stemi di backup a nastro e
con innumerevoli altre pe¬
riferiche. Questa nuova
porta utilizza un'interfaccia
parallela ad alta velocità
che consente di trasferire
dati 5 volte più rapidamen¬
te della porta standard del
drive. Diverse società, co¬
me la AST Research, Io¬
mega, MDIdeas eccetera,
renderanno disponibili dai
prossimi mesi numerose
periferiche che utilizzano
la porta SCSI; questa, gra¬
zie alla sua espandibilità,
consente di connettere e ge-
8
Drive da 800K: scheda tecnica
Capacità del disco: 800K formattati.
Tipo di supporto: dischi da 35 pollici a rivesti¬
mento rigido, doppia faccia, 80 tracce per pollice
Interfaccia: si connette direttamente a Macinto¬
sh o a Macintosh Plus.
Caratteristiche: tempo di startup massimo 600
millisecondi, tempo di ricerca 6 millisecondi al
massimo, tempo di riordinamento 30 millisecondi
al massimo.
Dimensioni e peso: 1.29 Kg, 485 mm di altez¬
za, 120 mm di larghezza e 200 mm di profondità.
stire fino a 7 device di¬
verse. Il nuovo sistema o-
perativo contiene un siste¬
ma di archiviazione gerar-
chicaHFS (Hierarchical Fi¬
le System) che consente di
organizzare migliaia di do¬
cumenti e applicativi (il
numero è limitato solo dal¬
le risorse fisiche del sup¬
porto scelto) secondo una
logicagerarchica. Questoa-
gevola notevolmente la lo¬
calizzazione dei file, incre-
mentandol'efficenzaequin-
di la produttività delle pre¬
stazioni del computer.
Anche il software verrà
adeguato alle mutate possi¬
La nuova tastiera,
arricchita del tastierino
numerico e dei tasti
cursore, e il pannello
posteriore del Mac Plus;
da notare (terza da
destra) la porta SCSI.
bilità deli'hardware: nume¬
rosi produttori di software
stanno rielaborando i pro¬
pri pacchetti affinché pos¬
sano usufruire al meglio
della nuova capacità di me¬
moria e della porta addizio¬
nale SCSI; tra gli altri la
Boston Software Ine. ha
messo a punto MacPubli-
sher II e Mac-Hy-phen, la
Aldus Corporation ha pre¬
parato la versione 1.2 di
PageMaker, la Blyth So¬
ftware Ine. la versione
Omnis 3, eccetera.
Il salto in avanti costi¬
tuito da Macintosh Plus
tuttavia non lascerà indie¬
tro i modelli precedenti.
Lo stesso studio per la pro¬
gettazione del nuovo Mac
ha reso possibile la realiz¬
zazione deli'hardware ne¬
cessario per l’espansione
dei modelli esistenti: kit di
espansione di memoria per
portare sia i modelli da
128K che da 512K a 1
MByte, la sostituzione del
drive interno con quello da
800K e la tastiera am¬
pliata. I prezzi del nuovo
Macintosh Plus e dei kit
diaggiomamento (così co¬
me quelli della LaserWriter
Plus e del drive da 800K)
sono espressi in dollari,
perché il piano commercia¬
le per il mercato italiano
non è ancora pronto, al
momento in cui andiamo
in stampa: Macintosh
Plus costa 2.599 dollari,
mentre il prezzo della ver¬
sione da 512K è stato ri¬
bassato di ben 500 dollari
rispetto al suo prezzo origi¬
nale che era di 2.499 dolla¬
ri. I kit di aggiornamento
per il 128K e per il 512K
costano rispetivamente
799 e 599 dollari, mentre
il prezzo della tastiera am¬
pliata di Macintosh Plus
venduta separatamente è di
129 dollari.
Accanto al nuovo
Macintosh, non poteva
mancare una LaserWriter
Plus. L'anno scorso la Ap¬
ple, utilizzando la propria
tecnologia Macintosh e La¬
serWriter, ha lanciato un
sistema di editoria che ha
suscitato l’interesse di tutti
coloro che realizzano pro¬
prie pubblicazioni e delle
stesse aziende grafiche e ti¬
pografiche di medie dimen¬
sioni. Quest'anno sempre
a San Francisco la Apple
ha presentato la nuova
stampante laser: LaserWri¬
ter Plus. Come la preceden¬
te versione offre testi e gra¬
fica in type-set quality,
con una spesa nettamente
inferiore a qualsiasi foto¬
compositrice. La nuova
stampante aggiunge sette
font di caratteri tra quelli
più utilizzati in vari tipi di
pubblicazioni; per far que¬
sto sono state espanse le
ROM da 512K a 1MByte,
fornendo agli utenti una
maggiore flessibilità nella
progettazione dei propri do¬
cumenti: lettere, resoconti,
presentazioni, circolari, ec¬
cetera. Questi 7 nuovi
font, Palatino, New Cen-
tury Schoolbook, Helveti-
ca Narrow, ITC Bookman,
ITC Avant Garde, ITC Za-
pf Chancery, e ITC Din-
gbats, vanno ad aggiunger¬
si ai 4 presenti nella La¬
serWriter, che sono: Ti¬
mes, Helvetica, Courier e
Symbol e sono disponibili
in 35 stili diversi e in di¬
mensioni dipendenti dal so¬
ftware utilizzato.
Con la LaserWriter Plus
vengono anche fomiti un
disco che consente ai pos¬
sessori di un Macintosh
512K, Macintosh Plus o
Macintosh XL di stampare
con una qualsiasi delle
stampanti della famiglia
LaserWriter e ImageWriter
e un nuovo dischetto di
font e accessori (F/DA) da
cui caricare solo gli stili
che occorrono lasciando
sul disco più spazio per al¬
tri dati. Come nel caso del
Macintosh Plus, anche per
quanto rigurda le stampan-
LaserWriter Plus: scheda tecnica
Metodo di stampa: Canon LBP-CX laser-xero-
graphic.
Processore: motorola 68000 con frequenza
12MHz.
Memoria: 1 megabyte di ROM e 15 megabyte
di RAM.
Interfaccia: AppleTalk e RS232.
Qualità di stampa: sia testo che grafica in 300
punti per pollice.
Fonti built-in: Helvetica, Times, Courier,
Symbol, Palatino, ITC Avant Garde, ITC Boo¬
kman, Helvetic Narrow, New Century School¬
book, ITC Zapf Chancery, ITC Dingbats.
Velocità: 8 pagine al minuto.
Protocollo di stampa: PostScript e un sottoin¬
sieme del Diablo.
ti laser sarà disponibile un
kit di aggiornamento che
consentirà ai possessori
della LaserWriter di espan¬
dere il proprio sistema. Il
prezzo della nuova Laser¬
Writer Plus è di 6.798 dol¬
lari, mentre il kit di aggior¬
namento per la versione
precedente costa 799 dol¬
lari.
In corrispondenza del po¬
tenziamento della RAM e
della capacità del drive in¬
terno, la Apple ha presenta¬
to la nuova versione del
drive esterno. Lavora sem¬
pre con dischetti da 3.5
pollici, ma su entrambe le
facce, consentendo quindi
una capacità di 800K. Co¬
me per il drive interno di
Macintosh Plus la velocità
di accesso al disco è stata
migliorata, inoltre la possi¬
bilità di leggere dischetti a
una sola faccia consente lo
scambio del software e dei
dati con i modelli preceden¬
ti. Il prezzo della nuova u-
nità esterna è di 499 dolla¬
ri, mentre il kit di aggior¬
namento, contenente il
nuovo sistema operativo,
necessario ai possessori
del 128K e del 512K per u-
tilizzare il nuovo drive, è
venduto a 299 dollari.
Drive Abaton
La Abaton ha prodotto
un drive da 5 pollici e 1/4
a doppia faccia e doppia
densità che consente a Ma¬
cintosh non solo di sfrutta¬
re dischetti di questo forma¬
to, ma di entrare diretta-
mente in ambienti che
sfruttano questo standard
come IBM e compatibili,
CP/M e Unix. Infatti que¬
sto drive consente non so¬
lo di leggere e scrivere file
in 50 formati diversi per di¬
schi da 5 pollici e 1/4, ma
di far girare direttamente
programmi in CP/M; inol¬
tre, grazie alla possibilità
di connettere in serie altre
unità, consente di visitare
unità da 8, 5.25, 3.5 e 3
pollici. Questa flessibilità
elimina tutti gli inconve¬
nienti che possono sorgere
tentando di trasportare dati
e programmi da ambienti
diversi, inoltre consente ra¬
pidamente di effettuare il
passaggio inverso, cioè di
esportare file elaborati con
Macintosh in dischi succes¬
sivamente utilizzabili da I-
BM, CP/M o Unix. Con
dischi da 5 pollici e 1/4 è
per esempio possibile inse¬
rire file con Lotus 1-2-3,
Synfony o Framework e
importarli con Jazz o Mi¬
crosoft Excel. Addirittura
è possibile utilizzare file
di testo editati con Vol-
kswriter o Wordstar dentro
MacWrite e viceversa. Per
lavorare in CP/M il drive
opera come un micropro¬
cessore Z80 stand alone a
4 megahertz a 64K, con¬
sentendo a Macintosh di
leggere ogni documento
del sistema CP/M 2.2.
Questoconsente di utilizza¬
re migliaia di programmi
di questo popolare sistema
come Wordstar, Super
Cale, dBase II e molti al¬
tri. Oltre a connettere altri
drive in serie, questa unità
comunica con l'esterno at¬
traverso una porta seriale
RS232 e una parallela
compatibile Centronics.
Il drive è prodotto da A-
baton, 1526 Cloverfield
Boulevard, Santa Monica,
CA 90404 USA, Tel.
001/818/9059399.
Apple e Olivetti
Con oltre 350.000 esem¬
plari venduti, la Olivetti è
leader incontrastata del
mercato italiano delle mac¬
chine per scrivere elettroni¬
che, settore verso il quale
la società di Ivrea non ha
mai nascosto le sue ambi¬
zioni.
Il funzionamento delle
macchine per scrivere elet¬
troniche è identico a quello
delle stampanti letter quali-
ty: perché allora non sfrut¬
tarle come tali?
Applicando ha provato
la portatile ET Compact
60, collegata con l'apposi¬
to connettore della macchi¬
na in parallelo con un Ap¬
ple II e, con i programmi
Apple Writer e Tre per te,
e ha provato su strada la to¬
tale compatibilità con la
macchina Olivetti.
I risultati ottenuti si so¬
no rivelati eccellenti per
qualità (quanto si chiede a
una stampante a margheri¬
ta), discreti per prestazioni
(sono possibili opzioni co¬
me la sottolineatura, la bi-
direzionalità e la giustifica¬
zione), scarsi per quanto ri¬
guarda velocità e rumoro¬
sità.
Chi ha sfruttato le mac¬
chine per scrivere elettroni¬
che come stampanti è stata
la Delin di Firenze, che ha
studiato delle particolari in¬
terfacce che permettono il
collegamento di un Apple,
sia in seriale che in paralle¬
lo, con i modelli ET 111 e
ET 115, e consentono, ol¬
tre alla perfetta compatibi¬
lità, anche la bidirezionali-
tà di stampa.
Compact drive
All'avanguardia nell’im¬
piego della tecnologia otti¬
ca per la memorizzazione
di informazioni, la Philips
Subsystems e Peripherals
ha lanciato sul mercato il
drive CM 100. Si tratta di
un drive compact disc a so¬
la lettura, capace di memo¬
rizzare ad altissima densità
una grande quantità di in¬
formazioni di rapida con¬
sultazione. Utilizza dischi
Il drive da 5 pollici et/4, potente, flessibile e
supercompatibile, prodotto dalla Abaton.
10
Sil-la. Trattino e a capo.
L'unico prodotto per Macintosh che consente
una presentazione dei testi davvero
professionale, secondo le regole italiane di sillabazione.
Da usare con MicrosoftWord, PageMaker, ecc.
Nome e cognome
SI, desidero acquistare Sil-la. Scelgo la
seguente formula di pagamento:
I I Accludo assegno non trasferibile di lire 381.500
1 — 1 (Iva e spese di spedizione comprese),
intestato a Editronica srl.
' nc * irizzo .^ap. I [Accludo ricevuta di versamento su conto
■—I corrente postale n. 19740208 intestato a
Editronica srl, di lire 381.500 (Iva e spese di
Città.Prov. spedizione comprese).
Ritagliare e spedire in busta chiusa a: Editronica srl, Corso Monforte 39, 20122 Milano.
ag^fficosa
CM 100 della Philips: un drive per compact disc,
ideale per chi vuole memorizzare grandi moli di
informazioni.
compact standard da 120
mm (4.72 pollici) memo¬
rizzando fino a 600 mega¬
byte di informazioni digita¬
lizzate, virtualmente libere
da qualsiasi errore di lettu¬
ra. La capacità è equivalen¬
te a circa 1.200 floppy e la
velocità di accesso medio
alla singola unità di infor¬
mazione è di appena 1 se¬
condo. Inoltre grazie all'e¬
sclusione di qualsiasi alte¬
razione dovuta alla polvere
o ad agenti esterni e alla
tecnologia compact, la pro¬
babilità che possa verifi¬
carsi un errore nella lettura
dei dati è di 1 su 1016 bit
letti. Queste unità di sola
lettura risultano ideali per
gestire una base di dati sta¬
tica, che non richieda di es¬
sere aggiornata o modifica¬
ta; basti pensare che su u-
na singola faccia di un
compact disc è possibile ar¬
chiviare tutti e 20 i volu¬
mi dell'Academic Ame¬
rican Encyclopedia. Il prez¬
zo di questi drive è di
1.495 dollari, per maggio¬
ri informazioni rivolgersi
a Philips Subsystems and
Peripherals Ine. 100 East
42nd Street, New York,
NY 10017 USA, Tel.
001/212/8505125.
O-razio
ottimizza
E' un pacchetto di pro¬
grammi per l'Apple II, che
permette la gestione delle
aziende agricole e per l'otti¬
mizzazione delle razioni
per le bovine da latte. L’u¬
tilizzo dei programmi è sta¬
to semplificato al massi¬
mo per consentire il rapido
impiego da parte dell’uten¬
te finale: l'allevatore.
La parte del programma
dedicata alla gestione con¬
tabile in una azienda agri¬
cola tralascia volutamente
l’aspetto fiscale, normal¬
mente affidato alle associa¬
zioni di categoria, e si con¬
centra sulla gestione delle
entrate, delle uscite, dei co¬
sti e dei ricavi. L'allevato¬
re può inserire tutte le ope¬
razioni di pagamento o di
incasso, in sequenza o nel
modo che crede più oppor¬
tuno, può creare più conti
bancari o di cassa e avere
sempre con stampe partico¬
lari un estratto conto ordi¬
nato e aggiornato all'ulti¬
ma operazione. Nello stes¬
so modo può registrare tut¬
ti i costi o i ricavi, legan¬
doli a diverse categorie in
modo da avere sempre a
portata di mano la situazio¬
ne economica dell'impresa.
Con la collaborazione del¬
l'Istituto Lattiero Caseario
di Mantova è stato realizza¬
to poi uno schedario elet¬
tronico che contiene tutti i
dati della bovina per un to¬
tale di 130 campi di ricerca
e di elaborazione. Per quan¬
to riguarda poi la gestione
della lattazione bovina, c'è
un altro schedario elettroni¬
co che contiene tutti i dati,
circa 140, di ricerca e di e-
laborazione. Il magazzino
degli alimenti, oltre a con¬
tenere tutti i dati di analisi
di uno specifico alimento,
gestisce carico, scarico ed
esistenza attuale. Consente
di ottimizzare la produzio¬
ne in base ai dati reali e di
simulare il fabbisogno fu¬
turo, pianificandolo sulla
base dei capi di bestiame
presenti nell’azienda. E’ i-
noltre possibile gestire tut¬
ti i costi, la dimensione
del terreno coltivato, al fi¬
ne di raggiungere un costo
di produzione per unità di
misura locale, ettaro e per
quintale. Ciò permette di
controllare il costo dell'ali¬
mento prodotto in modo
da utilizzarlo nell'ottimiz¬
zazione della razione. L’ot¬
timizzazione della razione
consente di scegliere 10 e-
lementi con cui integrare
la razione (su 100 a dispo¬
sizione) e di scegliere per
quale tipo di bovina si vuo¬
le la razione (sono presenti
30 tipologie diverse). A
questo punto il program¬
ma, attraverso il calcolo
del Simplesso, provvede al-
l’ottimizzazionedell arazio-
ne in base al contenuto
proteico degli alimenti e al
prezzo degli stessi, tenen¬
do conto dei fabbisogni di
UFL, calcio, fosforo, pe¬
so, latte prodotto, eccetera.
Viene distribuito dalla
PPS, Viale Libertà 72,
Lissone (Mi); telefono
039/461362
Stampare
col display
Entrambe a matrici ed
entrambe con una velocità
di oltre 210 cps, le due
nuove linee di stampanti
Fujitsu, battezzate DX
2000 e DL 2400, offrono
versatilità di stampa e fles¬
sibilità applicative con
stampa monocromatica e a
colori. La famiglia DX
2000 raggiunge i 220 cps
in draft mode stampando li¬
nee di 80 caratteri. E' di¬
sponibile l'opzione di
stampa in Near Letter Qua-
lity che abbassa però la ve¬
locità a 44 cps con una ri¬
soluzione di 1/240" x
1/144". Sono previste due
interfacce: di tipo parallelo
Centronics e di tipo seriale
della Epson JX-80 colour
e Epson FX-80. A disposi¬
zione un kit opzionale per
la stampa a colori (350 mi¬
la lire), mentre la macchi¬
na costa 1,295 milioni nel¬
la versione a 80 colonne e
1,595 nella versione a 132
colonne.
In risposta a esigenze
più professionali si presta
invece la serie DL 2400
che, utilizzando una testi¬
na a 24 aghi, si adatta ad
applicazioni di word pro¬
cessing e di grafica partico¬
larmente sofisticate. Parti¬
colare innovativo la presen¬
za di un display a cristalli
liquidi a 16 Digit che forni¬
sce all'utente informazioni
sulla modalità di funziona¬
mento. La velocità può ar¬
rivare fino a 216 cps a 12
caratteri per pollice. In Let¬
ter Quality si scende a 60
cps.
Anche per questa serie
sono disponibili sia l'inter¬
faccia parallela standard
Centronics, sia l’interfac¬
cia seriale RS 232. I prez¬
zi sono di 2,830 milioni
per la versione monocro¬
matica e di 3,450 per la
versione a colori. Per il
mercato dei personal e mi¬
crocomputer la distribuzio¬
ne sarà curata dalla Com-
12
Le Fujitsu a matrice DX 2200, monocromatica,
e DL 2400, a colori; sono macchine veloci e
notevolmente flessibili, soprattutto la seconda, che
viene proposta infatti per le esigenze più
marcatamente professionali.
prel, mentre il mercato
OEM di grosse dimensioni
verrà indirizzato diretta-
mente alla Fujitsu Italia,
Via Lazzaroni 4, Milano,
telefono 02/6073601, dove
possono essere richieste
maggiori informazioni.
Epson-Segi
Tdk
Già famosa per la produ¬
zione di materiale magneti¬
co per registrazione audio
e video, la Tdk entra nel
mercato dei floppy disk.
La distribuzione in Italia è
stata affidata in esclusiva
alla Epson-Segi.
I nuovi dischetti sono
contenuti in una custodia
realizzata da uno spesso fo¬
glio di materiale vinilico
perfettamente liscio, realiz¬
zato con saldatura a caldo
per garantire una superficie
piatta. Il disco è invece
composto da uno strato di
microscopiche particelle di
ossido di ferro e da uno
speciale legante.
Infine la tecnica di rive¬
stimento, esclusiva della
Tdk, disperde casualmente
le particelle di ossido di fer¬
ro sopra l'intera superficie,
per ottenere la massima
ampiezza e modulazione
dei segnali.
Per informazioni, rivol-
gersialla EpsonSegi, via
Timavo 12, 20122 Mila¬
no, telefono 02/6709136.
Mac XL:
su misura
Pur non essendo più in
produzione, il Lisa, ribat¬
tezzato un anno fa Macin¬
tosh XL, fa ancora parlare
di sé. Infatti con l’introdu¬
zione del Macintosh XL è
stato reso disponibile nella
versione definitiva anche il
programma MacWork che
consente di utilizzare il
modello XL come un Ma¬
cintosh “classico”. L'uni¬
co problema è quello del
video del modello XL che
essendo più grande del mo¬
dello “classico” deforma le
immagini prodotte con i
programmi grafici del Ma¬
cintosh. Da oggi questo,
però, non è più un proble¬
ma.
L'Apple Center di Co-
moAccaesse(ViaAcquane-
ra, 46 - Tel. 031/591040)
ha messo a punto una mo-
dificahardwaredellascheda
video del Macintosh XL,
assolutamente innocua per
il computer, che consente
di passare da schermo gran¬
de a schermo Macintosh
“classico” attraverso un
commutatore posto sul la¬
to del computer. Così an¬
che con il computer in uso
si potrà passare dal video
grande, particolarmente a-
datto quando si utilizzano
programmi di testo, al vi¬
deo ridotto, che avendo le
proporzioni giuste è perfet¬
to per l'utilizzo di program¬
mi grafici come MacDraw
e MacPaint. Con solo
L.290.000 + Iva si avrà
praticamente la possibilità
di utilizzare sia Lisa che
Macintosh secondo le pro¬
prie esigenze.
Inoltre l'Accaesse su ri¬
chiesta può caricare diretta-
mente sul disco rigido del¬
la macchina il vostro pro¬
gramma di conversione
Mac Works e allocare una
parte di memoria dello stes¬
so per l'utilizzo con i pro¬
grammi Macintosh.
Noleggio
software
E' una nuova iniziativa
proposta dalla Memor In¬
formatica che consente di
prendere a noleggio del so¬
ftware gestionale pagando
una cifra giornaliera di
1.000 lire più Iva. Sarà co¬
sì possibile valutare atten¬
tamente la validità e l'ido¬
neità di un programma sen¬
za dover necessariamente
investire una grossa cifra.
Si tratta, però, di un'ini¬
ziativa a favore della cosid¬
detta pirateria del software:
con la modica cifra di
1.180 lire una qualsiasi
personapuòtranquillamen-
te portarsi a casa un deter¬
minato pacchetto, farsi la
copia e restituirlo il gior¬
no dopo.
“E' una considerazione
che abbiamo fatto anche
noi”, dicono alla Memor
Informatica, “e abbiamo di
conseguenza preso delle
contromisure per salva¬
guardarci da questo perico¬
lo. In primo luogo non sa¬
rà possibile tenere per un
solo giorno un program¬
ma. Per usufruire del servi¬
zio abbiamo posto dei li¬
miti minimi di tempo. In
secondo luogo abbiamo in¬
serito delle opzioni che
funzionano solo per il pe¬
riodo nel quale il program¬
ma è stato noleggiato.
Ad esempio la data: in
un programma di contabili¬
tà generale sarà possibile
effettuare operazioni solo
fino al giorno in cui scade
la licenza d’uso. Ancora, j
successivi aggiornamenti
del software: solo chi avrà
il contratto in mano potrà
ricevere il nuovo program-
cosa
ma. Addirittura non chie¬
diamo più indietro il di¬
schetto quando scade il con¬
tratto di nolo, perché il
possessore non potrà utiliz¬
zarlo in alcun modo profes¬
sionale”. Il noleggio è de¬
stinato ai possessori di Oli¬
vetti M20 e M24, Pc Ibm
e XT, e alla serie Apple II
e compatibili con almeno
48Kb di memoria Ram.
Per ulteriori informazioni:
Memor Informatica, Via
Togliatti 4, Perignano (PI)
Telefono 0587/616084.
Per tutti i gusti
Al mondo si è presenta¬
ta come sponsor ufficiale
della Coppa Davis di ten¬
nis. In Italia si è inserita
grazie alla Digitronica. Si
tratta della Nec Corpora¬
tion, gigante mondiale nel
settore computer e comuni¬
cazioni, che ha affidato al¬
la Digitronica l'esclusiva
della distribuzione della li¬
nea di stampanti Nec.
Il parco stampanti della
Nec copre tutte le possibi¬
li esigenze gestionali. Per
il comparto dei personal
computer e dei sistemi ge¬
stionali viene offerta la li¬
nea Pinwriter, disponibile
in tre modelli differenti,
P2, P3 e P5, tutti a matri¬
ce di aghi.
I Rainbow Box della MEE sono strumenti validi per
conservare in ordine i propri dati: il colore del box
funge infatti da criterio di archiviazione dei
dischetti.
I primi due utilizzano u-
na testina a 18 aghi ognu¬
no dei quali è indirizzabile
da software, che consente
una maggior chiarezza ri¬
spetto alle tradizionali
stampanti a 9 aghi. I due
modelli si differenziano so¬
lo per la larghezza del car¬
rello: a 80 colonne il P2,
a 136 colonne il P3. Le
principali caratteristiche
sono, per entrambe le mac¬
chine, una velocità di 180
cps in modo draft, 90 cps
in alta densità e 30 cps in
letter quality, con i vari
font di caratteri e le caratte¬
ristiche di s tampa program¬
mabili dal pannello: Pica,
Elite, spaziatura proporzio¬
nale, stile, corrispondenza
eccetera. A disposizione
due interfacce, seriale e pa-
PS, la testa di ponte della linea Pinwriter Nec: è il
primo tipo di stampante a matrice con testina a 24
aghi; un buffer di stampa di 8Kb è già incorporato.
rallela, e la scelta tra bian¬
co e nero sette colori.
I prezzi: 1,450 milioni,
Iva esclusa per P2 e 2,140
milioni per P3; per l'opzio¬
ne colore bisogna aggiun¬
gere, per entrambi i model¬
li, 900 mila lire più Iva.
Numerosi gli optional
cometrascinatori,separato¬
ri di moduli continui ecce¬
tera; spicca un kit dedicato
al Macintosh, chiamato
Color-Mate, che, oltre a
renderetotalmentecompati-
bili le stampanti con il
gioiello di Cupertino, per¬
mette una stampa a colori
anche da monitor in bian¬
co e nero. Color-Mate co¬
sta 350 mila lire più Iva.
E veniamo al modello
P5, fiore all'occhiello del¬
la linea Pinwriter. Rappre¬
senta il primo tipo di stam¬
pante a matrice con testina
a 24 aghi. La velocità
giunge, in modo draft a 12
caratteri per pollice, a 264
cps, ridotti a 88 in letter
quality. Il buffer è di 8Kb
espandibili fino a 40Kb;
consente cioè di operare al
computer anche mentre
vengono stampate 20 pagi¬
ne di dati.
Anche con la P5 tutti
gli input vengono dati sia
da software cha da pannel¬
lo di controllo. Il costo è
di 3,6 milioni in bianco e
nero e di 4,650 a colori;
entrambi i prezzi mancano
di Iva.
Per il mercato a marghe¬
rita, la Nec presenta la
stampante Spinwriter Elf,
basata sull'utilizzo del
thimble, una speciale mar-
gheritaintercambiabilepro-
gettata dalla Nec che con¬
sente una più elevata defi¬
nizione dei caratteri. I
thimble a disposizione so¬
no oltre 90, con 128 carat¬
teri ognuno. La velocità,
come in tutte le stampanti
a margherita, è relativa¬
mente bassa (19 cps in 12
pitch), ma anche il prezzo
è piuttosto contenuto:
1,370 milioni di lire, Iva e-
sclusa. Infine la Laser prin¬
ter, battezzata Lc08, pro¬
duce fino a 8 pagine al mi¬
nuto, con una risoluzione
di 300 x 300 punti per pol¬
lice. Sono a disposizione
delleinterfacceselezionabi-
li per il collegamento a tut¬
ti i personal computer og¬
gi sul mercato. Disponibi¬
le da marzo, costerà tra gli
8 e i 9 milioni di lire. Per
ulteriori informazioni: Di¬
gitronica Perpherals, Cor¬
so Milano 88, Verona, te¬
lefono 045/566698.
Accessori MEE
Il colore è la caratteristi¬
ca predominante dei pro¬
dotti MEE. Dopo l'uscita
dei Rainbow Disk, i di¬
schetti da 5 1/4", la linea
continua con i Rainbow
Box, i nuovi contenitori di¬
sponibili in dieci colori di¬
versi. L'apertura è stata stu¬
diata a leggio, cosicché i
dischetti si possono tenere
in posizione verticale e la
consultazione è più agevo¬
le. Una manna per i più di¬
sordinati: i dati Applewor-
ks nel contenitore azzur¬
ro, quelli AppleWriter nel
contenitore rosso, le utili¬
ty in quello verde...
Fabbricati in materiale
plastico antistatico, sono
prodotti nelle versioni da
8, 5 1/4 e 3,5 pollici. Di¬
sponibili presso i compu¬
ter shop più fomiti, sono
prodotti e distribuiti dalla
MEE, via Boni 29, Mila¬
no, telefono 02/4988541.
14
Aggiungendo un mouse a un computer della serie Apple II,
potrete impiegare le tecniche descritte in questo articolo per
creare programmi che lo utilizzino. Vengono esposte sia la tecnica
di programmazione in Applesoft sia quella in linguaggio macchina,
illustrate con due semplici programmi.
Ditelo col mouse
La tecnologia del mouse offre e-
mozionanti prospettive ai possessori
di computer della serie Apple II.
Non è più necessario un computer a
16 o 32 bit per realizzare menù a di¬
scesa, icone e grafica sofisticata. Ba¬
sta entrare nel più vicino computer
shop e acquistare il “topo”.
Nell'Apple Ile è incorporato il fir¬
mware per il mouse. Agli altri Ap¬
ple della serie II occorre una scheda
che si può inserire in qualsiasi slot
d'espansione libero, tranne lo slot ze¬
ro del II/II Plus e lo slot 3 del Ile
con scheda 80 colonne nello slot au¬
siliario. E' consigliabile utilizzare lo
slot 4.
Nel Ile il collegamento del mouse
è quanto mai semplice: basta inseri¬
re il connettore del cavo nella porta
mouse/joystick sul retro del compu¬
ter. Per l’installazione del mouse nel
Ile, nel II o nel II Plus, occorre to¬
gliere il coperchio al computer, inse¬
rire la scheda nello slot 4 e collegare
il mouse alla scheda stessa.
Il MousePaint
La prima idea della potenza del
mouse Apple II l’avrete dal dischetto
MousePaint che fa parte del packa¬
ge. Questo notevole programma è
l’adattamento del MacPaint fatto da
Bill Budge per i computer della serie
Apple II. Per quanto la grafica non
sia incisa come quella del Macinto¬
sh e manchi di qualcuna delle raffina¬
tezze originarie, si tratta di un pro¬
gramma vincente.
Si può contare di trovarci i menù
a discesa (File, Edit, Aids e Fonts),
i riquadri retinati, le righe di larghez¬
za variabile, le figure geometriche
(piene e vuote) e gli utensili da dise¬
gno come matita, bomboletta, pen¬
nello, righello, lettera di testo e
gomma per cancellare. Ci sono an¬
che la mano che afferra e il riquadro
di editing che ben conoscete. Manca¬
no il barattolo di colore e il lazo,
ma questo fatto toglie poco al pro¬
gramma. Tutto considerato il Mouse¬
Paint vi piacerà molto.
I manuali allegati al package del
mouse contengono un adeguato capi¬
tolo sulla programmazione del mou¬
se in Basic. Tuttavia per qualche ine¬
splicabile ragione l’importante capi¬
tolo sul firmware del mouse è omes¬
so nel manuale del Ile. E’ vero che
le schede periferiche sono incluse so¬
lo nei kit per Ile, II e II Plus, ma il
Ile contiene lo stesso firmware. Le
informazioni fomite in questa sezio¬
ne sono essenziali per i programma-
tori in linguaggio assemblatore
(L.A.) e i programmatori avanzati in
Basic.
Listato 1
1 REM **********************
2 REM * MOUSE.SKETCH *
3 REM * DI SANDY MOSSBERG *
4 REM * COPYRIGHT (C) 1985 *
5 REM * BY APPLICANDO S *
6 REM * MICROSPARC, INC *
7 REM **********************
100 REM *********************************
110 REM * VARIABILI: *
120 REM * X = COORDINATA ORIZZONTALE *
130 REM * Y = COORDINATA VERTICALE *
140 REM * OX = VALORE PRECEDENTE DI X *
150 REM * OY - VALORE PRECEDENTE DI Y *
160 REM * C = COLORE DI X,Y *
170 REM * S = PULSANTE MOUSE *
180 REM * N = SLOT DEL MOUSE FIRMWARE *
190 REM *********************************
200 :
210 GOSUB 710: REM TEST PER MOUSE FIRMWARE
220 GOSUB 620: REM INIZIALIZZA
230 PRINT D$"IN#"N: REM RICEVE INPUT DAL MOUSE
240 REM =========================
250 REM PERCORSO DEL MOUSE:
260 REM =========================
270 GOSUB 390: REM RICEVE DATI POSIZIONE MOUSE
280 IF PEEK (49249) > = 128 OR PEEK (49250) > = 128 THEN IF S
< 3 THEN C = 0: COLOR= 0: GOTO 330: REM PULSANTE DEL MOUSE ABB
ASSATO E TASTO MELA VUOTA/PIENA PREMUTO, PULISCE IL PUNTO SULLO
SCHERMO (IMPOSTA IL COLORE SUL NERO)
290 IF OX < > X OR OY < > Y THEN IF S > =2 THEN COLOR= C: PLO
T OX,OY:C = SCRN( X,Y): REM SE LA POSIZIONE DEL MOUSE E' CAMB
IATA, PULISCE IL CURSORE PRECEDENTE E LEGGE LA NUOVA COORDINATA
300 IF S < 0 THEN 460: REM ELABORA LA PRESSIONE DEL TASTO
310 IF S < =2 THEN COLOR= 15 :C = 15: GOTO 330: REM SE IL PULSAN
TE DEL MOUSE E’ PREMUTO, IMPOSTA IL COLORE BIANCO
320 COLOR= 1: REM IL COLORE DEL CURSORE E' MAGENTA (RIQUADRO TRATT
EGGIATO)
330 PLOT X,Y: REM METTE COLORE SULLO SCHERMO
340 OX = X:OY = Y: REM IMPOSTA LE NUOVE COORDINATE
350 GOTO 270: REM ACCETTA UN ALTRO INPUT
360 REM ========================
370 REM ACCETTA INPUT DAL MOUSE:
380 REM ========================
3 90 INPUT ""; X,Y,S: REM LEGGE I DATI DEL MOUSE
400 X = INT (X / 25.575): REM CONVERTE LE COORDINATE ORIZZONTALI
(Continua)
DOS 3.3
ProDOS
APPLE Ile
APPLE Ile
15
DELLA POSIZIONE DEL MOUSE (0-1023) IN COORDINATE DELLO SCHERMO
(0-40)
410 Y = INT (Y / 25.575): REM IDEM PER LE COORDINATE VERTICALI
420 RETURN
430 REM =========================
440 REM CONTROLLA INPUT TASTIERA:
460 POKE - 16368,0: REM AZZERA STROBE TASTIERA
470 PRINT D$"IN#0": REM ACCETTA INPUT DA TASTIERA
480 VTAB 22: PRINT "RETURN PER CONTINUARE, ESC PER FINIRE CTL-C P
ER PULIRE SCHERMO GET A$: REM INPUT PER CONTINUARE, FINIRE
O PULIRE LO SCHERMO
490 PRINT : IF A$ = CHR$ (3) THEN 220: REM CTL-C, PULISCE LO SCHE
RMO
500 IF A$ = CHR$ (13) THEN HOME : PRINT D$"IN#"N: GOTO 270: REM
RETURN, CONTINUA
510 IF AS < > CHRS (27) THEN PRINT CHR$ (7): GOTO 480: REM ERR
ATA PRESSIONE TASTO
520 REM =====
530 REM FINE:
540 REM =====
550 TEXT : HOME
560 PRINT D$"PR#"N: PRINT CHR$ (0) : REM DISATTIVA IL MOUSE
570 PRINT D$"PR#0": REM INVIA OUTPUT SULLO SCHERMO
580 PRINT "IL TOPO DORME...": END
590 REM ============================
600 REM INIZIALIZZA SCHERMO E MOUSE:
610 REM ============================
620 HOME : GR : REM PULISCE LO SCHERMO E IMPOSTA PAGINA GRAFICA IN
BASSA RISOLUZIONE
630 D$ = CHRS (4): REM DEFINISCE COMANDO DOS. PER DOS 3.3 USARE D
$=CHR$(13)+CHRS(4)
640 C = 0: REM AZZERAMENTO DEL PUNTO D'AVVIO
650 PRINT D$"PR#"N: PRINT CHRS (1): REM ATTIVA IL MOUSE
660 PRINT D$"PR#0": REM INVIA OUTPUT ALLO SCHERMO
670 RETURN
680 REM ===========================
690 REM RICERCA FIRMWARE DEL MOUSE:
700 REM ===========================
710 HOME : LI = 49420-.L2 = 49659: REM INIZIA CON LO SLOT 1 (L1=$C10
C, L2=$C1FB)
720 FOR I = 1 TO 7: REM CONTROLLA GLI SLOT 1-7
730 IF PEEK (LI) = 32 AND PEEK (L2) = 214 THEN N = I:I = 9: REM
SE TROVA IL FIRMWARE DEL MOUSE, N=N. SLOT E I > 8, SEGNALA LO
SLOT CORRISPONDENTE
740 LI = LI + 256:L2 = L2 + 256: REM CONTROLLA LO SLOT SUCCESSIVO
750 NEXT I
760 IF I > 8 THEN RETURN : REM FIRMWARE DEL MOUSE TROVATO
770 POP : PRINT CHRS (7);: PRINT "MANCA IL FIRMWARE DEL MOUSE...":
REM IL FIRMWARE DEL MOUSE NON E' STATO LOCALIZZATO
La programmazione
I programmi per il mouse funzio¬
nano in ambiente DOS 3.3 e Pro-
DOS. Il materiale che segue dovreb¬
be fornire le principali caratteristiche
della stesura di programmi per il
mouse in Basic e in L.A. Entrambi
i programmi esemplificativi fun¬
zionano su tutti i computer della se¬
rie Apple II che impiegano l'uno o
l'altro dei principali sistemi opera¬
tivi.
Se la scheda del mouse occupa u-
no slot periferico, le seguenti due
locazioni (in cui n è uguale al nume¬
ro di slot) contengono valori che i-
dentificano il firmware come apparte¬
nente a un mouse:
indirizzo $Cn0C contenuto $20
indirizzo $CnFB contenuto $D6
Per localizzare il mouse basta e-
splorare ogni slot di espansione alla
ricerca di questi due byte di firma.
Questa tecnica sarà descritta più a-
vanti per i programmi in Basic e in
L.A. Tuttavia tenete presente che
per scrivere software “dedicato” per
il Ile il mouse viene riconosciuto co¬
me collegato allo slot numero 4.
Così la locazione $C40C (50188)
contiene $20 (32), e $C4FB (50427)
conserva $D6 (214).
E veniamo alla programmazione
del mouse in Basic. Il mouse funzio¬
na come qualunque altra periferica.
Ai fini illustrativi si suppone che
sia nello slot 4. Per attivare il
“topo” dovete dargli un colpetto con
il carattere ASCII 1. A farlo pensa
la seguente linea di programma:
PRINT CHR$(4)“PR#4” : PRINT
CHR$(1)
La prima istruzione assegna l'ou¬
tput allo slot 4, la seconda attiva il
“topo” con il suo formaggio preferi¬
to, il carattere ASCII 1.
Una volta che il mouse è stato at¬
tivato l'output può essere inviato al¬
lo schermo con il comando PRINT
CHR$(4)“PR#0”.
La posizione del mouse e lo stato
del pulsante possono essere determi¬
nati dalla seguente linea di pro¬
gramma:
PRINT CHR$(4)“IN#4” : INPUT
X,Y,S
11 primo comando assegna l'input
allo slot 4, e il secondo comando
colloca i dati nelle tre variabili elen¬
cate. X contiene la posizione oriz¬
zontale del mouse, Y la coordinata
verticale e S specifica lo stato del
pulsante. Le virgolette vuote soppri¬
mono la stampa del punto interroga¬
tivo di prompt chiamato dal sempli¬
ce comando INPUT.
Le coordinate X,Y vanno da zero
a 1.023. Guardando il “topo” dalla
coda X aumenta con lo spostamento
verso destra e Y aumenta con il mo¬
vimento verso sinistra.
La variabile di stato conserva un
valore compreso fra -4 e +4. Un nu¬
mero negativo indica che è stato pre¬
muto un tasto, nel qual caso S rimar¬
rà negativa fino a quando lo strobe
di tastiera sarà azzerato con il co¬
mando POKE -16368,0. La tavola
1 converte i valori (positivi o negati¬
vi) possibili per S (dove P indica
che il pulsante è stato premuto e R
indica che è stato rilasciato).
Per ricevere input dalla tastiera in¬
serite il comando PRINT
CHR$(4)“IN#0”. Se avete nuova¬
mente bisogno dei servigi del mou¬
se, ristabilite l'input dallo slot 4.
Per disattivare il mouse, poi, ba¬
sta inviargli un carattere ASCII 0:
TAVOLA 1.
Conversione dei
valori per S
S
Corrente
Precedente
1
P
P
2
P
R
3
R
P
4
R
R
I
16
PRINT CHR$(4)“PR#4” : PRINT
CHR$(Q)_
Il primo comando assegna l’ou¬
tput allo slot 4, e il secondo coman¬
do disattiva il mouse.
Il demo in Basic
Entrambi i manuali del mouse
contengono MOUSE.DRAW, un
breve programma dimostrativo. Il
MOUSE.SKETCH (listato 1) svi¬
luppa il tema del MOUSE.DRAW
coprendo una gamma completa di
manipolazioni del mouse in Basic.
Il MOUSE.SKETCH vi permette di
realizzare disegni al tratto sullo
schermo a bassa risoluzione (Lo-
Res) utilizzando il mouse. La posi¬
zione in cui vi trovate sullo scher¬
mo è indicata da un cursore del mou¬
se. La locazione di schermo può es¬
sere riempita di bianco premendo il
pulsante. Un riquadro riempito può
essere cancellato premendo la mela
vuota o la mela piena (equivalenti ai
pulsanti delle paddle nel II e II Plus)
in combinazione con il pulsante del
mouse. Premendo <CTRL>C si pu¬
lisce lo schermo, e con <ESC> si
mette fine alla seduta di disegno.
Per digitare il MOUSE.SKETCH
battete il programma visibile nel li¬
stato 1 e salvatelo con il comando:
SAVE MOUSE.SKETCH
Per un aiuto nell'introduzione dei
listati di Applicando potete vedere la
rubrica “Per chi comincia” in questo
numero della rivista.
Il MOUSE.SKETCH è ben prov¬
visto di note di commento. Le varia¬
bili importanti del programma sono
visibili all'inizio del listato. La li¬
nea 210 richiama la subroutine che
localizza il firmware del mouse (li¬
nee 710-770). A partire dallo slot 1
gli slot vengono esplorati uno dopo
l'altro per l'individuazione dei byte
di identificazione giusti. Se viene lo¬
calizzato il firmware appropriato il
numero di slot è assegnato a N e la
subroutine ritorna. Se non viene tro¬
vato firmware viene prelevato dallo
stack l'indirizzo di ritorno, viene
stampato un messaggio e il program¬
ma ha termine.
La linea 220 richiama la subrouti¬
ne (linee 620-670) che imposta il
modo misto Lo-Res e testo, sveglia
il “topo” e dirige l'output verso lo
schermo. Dato che lo schermo vuo¬
to è pulito (nero) il colore della coor¬
dinata di schermo corrente (C) è im¬
postato sul nero.
La linea 230 dà istruzione che l'in¬
put sia preso dalla porta del mouse,
e la linea 270 richiama la subroutine
(linee 390-420) che legge la posizio¬
ne del mouse e i dati del pulsante.
Lo schermo a bassa risoluzione di
20 righe è un reticolo di 40x40. Le
linee 400-410 convertono i valori di
posizione grezzi in coordinate Lo-
Res (il numero 25,575 è ottenuto di-
Listato 2
0000
0000
0000
0000
0000
0000
0000
0000
0000
0000
0000
1
2
3
4
5
e
7
8
9
10
11
* MOUSE.TRACK *
* BY SANDY MOSSBERG *
* COPYRIGHT (C) 1985 *
* BY APPLICANDO 4 *
* MICROSPARC, INC. *
**********************
* Tool Kit Assembler
*
* General Equates:
DOS 3.3
Pro DOS
0006
12
PTR
EQU
$0 6
Pointer, temp Storage
0024
13
CH
EQU
$24
Column
0025
14
CV
EQU
$25
Row
0028
15
BASL
EQU
$28
Left char of current row
03D0
16
DOSWARM
EQU
$3D0
Warm-start (Pro)DOS
cooo
17
KBD
EQU
$C000
Keyboard input
coio
18
STROBE
EQU
$C010
Keyboard strobe
ED24
19
LINPRT
EQU
$ED24
Print decimai of A,X
F948
20
PRBLNK
EQU
$F948
Print 3 blanks
FB39
21
TEXT
EQU
$FB39
Set normal text window
FB5B
22
TABV
EQU
$FB5B
Set row in A-reg
FC58
23
HOME
EQU
$FC58
Home cursor, clear screen
FD8E
24
CROUT
EQU
$FD8E
Output CR
FDED
25
COUT
EQU
$FDED
Output char
0000
26
*
0000
27
* Screenhole
Equates :
0000
28
*
0478
29
XL
EQU
$478
+n=lo byte X-position
04F8
30
YL
EQU
$4F8
+n=lo byte Y-position
0578
31
XH
EQU
$578
+n=hi byte X-position
05F8
32
YH
EQU
$5F8
+n=hi byte Y-position
0778
33
BUTTON
EQU
$778
+n=button status
0000
34
*
0000
35
* Offsets to
Mouse Entry Points:
0000
36
*
0012
37
SETMSE
EQU
$12
0014
38
READMSE
EQU
$14
0017
39
CLAMPMSE EQU
$17
0018
40
HOMEMSE
EQU
$18
0019
41
INITMSE
EQU
$19
0000
42
*
NEXT
OBJECT
"ILE NAME IS
MOUSE.TRACK
6000
43
ORG
$6000
6000
44
★____
6000
45
* Initialize
6000
46
*
6000
20
39
FB
47
JSR
TEXT
Set text mode
6003
20
94
61
48
JSR
CHKMOUSE
Check for Mouse firmware
6006
A9
91
49
LDA
#$91
CTL-Q
6008
20
ED
FD
50
JSR
COUT
Set 40 columns
600B
A0
19
51
LDY
#INITMSE
600D
20
18
61
52
JSR
CALLFIRM
Initialize Mouse firmware
6010
20
28
61
53
JSR
FMTSCR
Format screen
6013
A0
12
54
LDY
#SETMSE
6015
A9
01
55
LDA
#1
Set passive mode
6017
20
18
61
56
JSR
CALLFIRM
Start mouse
601A
A0
17
57
LDY
#CLAMPMSE
601C
20
B0
60
58
JSR
SETCLAMP
Set new clamping values
601F
A9
00
59
LDA
#0
for X-coordinate
6021
20
18
61
60
JSR
CALLFIRM
Clamp X-coordinate
6024
A0
17
61
LDY
#CLAMPMSE
6026
20
B0
60
62
JSR
SETCLAMP
Set new clamping values
6029
A9
01
63
LDA
#1
for Y-coordinate
602B
20
18
61
64
JSR
CALLFIRM
Clamp Y-coordinate
602E
A0
18
65
LDY
#HOMEMSE
6030
20
18
61
66
JSR
CALLFIRM
Home Mouse position
6033
2C
10
CO
67
BIT
STROBE
Reset keyboard strobe
6036
68
*-
6036
69
* Track
thè
Creature:
6036
70
* ______
6036
A0
14
71
TRAKMOUS LDY
#READMSE
6038
20
18
61
72
JSR
CALLFIRM
•Read initial position
603B
.90
16
73
BCC
DUE
Set initial cursor (alway
(Continua)
17
videndo 1.023 per 40). Se il mouse
è fermo e non si è verificato alcun
avvenimento (per esempio pulsante
abbassato, pressione di tasto o spo¬
stamento del mouse) le linee 320-
330 mettono il cursore sullo scher¬
mo. Su un monitor a colori il curso¬
re è color magenta, su un monitor
monocromatico ha l'aspetto di un ri¬
quadro tratteggiato. La linea 340 as¬
segna i correnti valori X,Y a OX e
OY in modo che si possa successiva¬
mente documentare un cambiamento
di posizione. La linea 350 toma ci¬
clicamente indietro per un'altra ri¬
chiesta di dati.
La linea 280 saggia la posizione
di abbassamento dell'una o dell'altra
mela. Se una mela e il pulsante del
mouse sono premuti insieme la cor¬
rente coordinata Lo-Res è colorata
in nero, vale a dire un riquadro non
riempito (nero) rimane nero, mentre
un riquadro riempito (bianco) viene
cancellato (reso nero).
La linea 290 saggia il movimen¬
to del mouse confrontando OX con
X e OY con Y. Se la posizione del
mouse è cambiata e il pulsante del
mouse è o era alzato, il vecchio cur¬
sore viene pulito, il colore della nuo¬
va coordinata di schermo viene letto
e messo in C e si ha una diramazio¬
ne del flusso alle linee che produco¬
no il cursore.
La linea 300 controlla se ci sia u-
na pressione di tasto, vale a dire se
ci sia un valore negativo per S. Se
c'è un tasto premuto il controllo pas¬
sa alle linee 460-510 dove lo strabe
di tastiera viene azzerato, l'input è ac¬
cettato da tastiera anziché dal mouse,
viene stampato un messaggio sulla
parte di testo dello schermo e viene
sollecitato l'input. <CTRL>C puli¬
sce la videata dello schizzo, <RE-
TURN> riporta alla corrente videata
di schizzo e <ESC> mette fine al
programma. Quando si è messo ter¬
mine al programma (linee 550-580)
viene impostato il modo tutto te¬
sto, il mouse viene disattivato e l'ou¬
tput è diretto verso lo schermo.
Afferrato il funzionamento in Ba¬
sic, potrete inoltrarvi sulla via che
porta a diventare competenti pro¬
grammatori di mouse. Potrete addirit¬
tura migliorare il MOUSE.SKE-
TCH aggiungendogli un comando
che salvi gli schizzi su dischetto.
Per quanto riguarda invece la pro¬
grammazione del mouse in assem¬
bler, tenete conto che i programmi
in L.A. interagiscono con il firmwa-
603D:A0
14
74
UNO
LDY
#READMSE
603F:20
18
61
75
JSR
CALLFIRM
;Read Mouse position
6042:20
C3
60
76
JSR
PRTDATA
;Print data to screen
604 5 :B9
78
07
77
LDA
BUTTON,Y
;Get Mouse button status
604 8 :A4
24
78
LDY
CH
604A:29
20
79
AND
#$20
/Test bit 5
604C:F0
OD
80
BEQ
TRE
;X,Y unchanged
604E:AD
FB
61
81
LDA
OLDCHAR
;X,Y changed so
6051:91
28
82
STA
(BASL) , Y
; restore screen char
6053:20
7E
60
83
DUE
JSR
SETPOSN
/Set cursor position
6056:B1
28
84
LDA
(BASL),Y
6058:8D
FB
61
85
STA
OLDCHAR
/Save screen char
605B:A9
DE
86
TRE
LDA
#$DE
605D:91
28
87
STA
(BASL),Y
/Print cursor
605F:2C
00
CO
88
BIT
KBD
/Check keypress
6062:10
D9
89
BPL
UNO
/No keypress. Loop back
6064:
90
*_
6064:
91
*
Quit
:
6064:
92
*-
6064:2C
10
CO
93
BIT
STROBE
/Reset keyboard strobe
6067 :AD
FB
61
94
LDA
OLDCHAR
606A:91
28
95
STA
(BASL)/Y
;Kill cursor
606C:A0
12
96
LDY
#SETMSE
606E:A9
00
97
LDA
#0
6070:20
18
61
98
JSR
CALLFIRM
/Turn Mouse off
6073:A9
04
99
LDA
#4
6075:20
5B
FB
100
JSR
TABV
6078:20
8E
FD
101
JSR
CROUT
607B : 4C
DO
03
102
JMP
DOSWARM
/Exit to Applesoft
607E:
103
*-
607E:
104
*
Set
Cursor
Position
607E:
105
*-
607E :
106
Ir
Set
row:
607E:
107
*
607E:AE
F8
61
108
SETPOSN LDX
N
6081 :BD
F8
05
109
LDA
YH, X
6084:85
08
110
STA
PTR+2
6086:A0
FF
111
LDY
#$FF
6088 :BD
F8
04
112
LDA
YL, X
608B:38
113
QUATTRO SEC
608C:E9
28
114
CINQUE SBC
#40
/Y-units per row
608E:C8
115
INY
608F:B0
FB
116
BCS
CINQUE
6091 :C6
08
117
DEC
PTR+2
6093:10
F6
118
BPL
QUATTRO
6095:98
119
TYA
6096:20
5B
FB
120
JSR
TABV
6099:
121
*
6099:
122
*
Set
column
6099:
123
*
6099:BD
78
05
124
LDA
XH, X
609C: 85
08
125
STA
PTR+2
609E:A0
FF
126
LDY
#$FF
60A0:BD
78
04
127
LDA
XL, X
60A3:38
128
SEI
SEC
60A4-.E9
18
129
SETTE
SBC
#24
,*X-units per column
60A6:C8
130
INY
60A7:B0
FB
131
BCS
SETTE
60A9:C6
08
132
DEC
PTR+2
60AB:10
F6
133
BPL
SEI
60AD: 84
24
134
STY
CH
60AF: 60
135
RTS
60B0 :
136
*.
60B0:
137
*
Set
New Clamping Values:
60B0 :
138
*.
60B0 :
139
*
Entry conditions:
60B0 :
140
*
XL/H EQU lo boundary
60B0 :
141
★
YL/H EQU hi boundary
60B0 :
142
*
60B0:A9
00
143
SETCLAMP LDA
, #0
/Min=0
60B2:8D
78
04
144
STA
XL
60B5:8D
78
05
145
STA
XH
60B8:A9
BF
146
LDA
# $BF
/Max=959 ($3BF)
60BA:8D
F8
04
147
STA
YL
60BD : A9
03
148
LDA
#3
60BF : 8D
F8
05
149
STA
YH
60C2 : 60
150
RTS
60C3 :
151
*
60C3 :
152
*
Print Data
Line to
Screen:
60C3 :
153
*
60C3 : A5
25
154
PRTDATA LDA
CV
60C5 : 48
155
PHA
/Save entry row
60C6 : A5
24
156
LDA
CH
60C8 : 48
157
PHA
/Save entry column
60C9:A9
03
158
LDA
#3
60CB:20
5B
FB
159
JSR
TABV
60CE :A9
05
160
LDA
#5
60D0:85
24
161
STA
CH
60D2:AC
F8
61
162
LDY
N
/Slot offset
60D5 : B9
78
05
163
LDA
XH, Y
/Hi byte X-coordinate
60D8:BE
78
04
164
LDX
XL, Y
/Lo byte X-coordinate
18
60DB:20
24
ED
165
JSR
LINPRT
Print X-coordinate
60DE: 20
48
F9
166
JSR
PRBLNK
60E1:A9
0F
167
LDA
#15
60E3:85
24
168
STA
CH
60E5: AC
F8
61
169
LDY
N
Slot offset
60E8:B9
F8
05
170
LDA
YH, Y
Hi byte Y-coordinate
60EB:BE
F8
04
171
LDX
YL,Y
Lo byte Y-coordinate
60EE:20
24
ED
172
JSR
LINPRT
Print Y-coordinate
60F1:20
48
F9
173
JSR
PRBLNK
60F4:A9
1A
174
LDA
#26
60F6:85
24
175
STA
CH
60F8:AC
F8
61
176
LDY
N
Slot offset
60FB:B9
78
07
177
LDA
BUTTON,Y
60FE:A2
08
178
LDX
#8
Bit counter
6100:0A
179
OTTO
ASL
A
6101:48
180
PHA
6102:90
04
181
BCC
NOVE
Clear bit found
6104 :A9
B1
182
LDA
# $B1
Set bit found
6106:24
02
183
BIT
2C
Skip next 2 bytes
6108 :A9
B0
184
NOVE
LDA
#$B0
610A:20
ED
FD
185
JSR
COUT
Print bit status
610D:68
186
PLA
610E-.CA
187
DEX
;Decrement bit counter
610F:10
EF
188
BPL
OTTO
Get another bit
6111:68
189
PLA
6112:85
24
190
STA
CH
Restore entry column
6114:68
191
PLA
6115 : 4C
5B
FB
192
JMP
TABV
Restore entry row
6118:
193
★
6118:
194
*
Cali
Mouse
Firmware:
6118:
195
*
6118:
196
*
Entry conditions:
6118:
197
*
X
EQU Cn
6118:
198
■k
Y
EQU nO
6118:
199
*
A
EQU user defined
6118:
200
*
6118:48
201
CALLFIRM PHA
6119:B1
06
202
LDA
(PTR),Y
•Set lo byte of Mouse
611B:8D
26
61
203
STA
FIRMADR+1
firmware routine
611E:AE
F9
61
204
LDX
CN
■Entry X-reg
6121: AC
FA
61
205
LDY
NO
•Entry Y-reg
6124:68
206
PLA
; Entry A-reg
6125:4C
00
00
207
FIRMADR JMP
$0000
; Set by CHKMOUSE & CALLFIRM
6128:
208
*.
6128:
209
★
Format Screen:
6128:
210
*.
6128:20
58
FC
211
FMTSCR
JSR
HOME
612B:A2
00
212
LDX
#0
612D:BD
6C
61
213
A
LDA
TXHDR,X
;Print header
6130 :F0
06
214
BEQ
B
6132:20
ED
FD
215
JSR
COUT
6135 :E8
216
INX
6136:DO
F5
217
BNE
A
Always
6138 :A9
03
218
B
LDA
#3
613A:20
5B
FB
219
JSR
TABV
613D:A9
03
220
LDA
#3
613F: 85
24
221
STA
CH
6141 :A9
D8
222
LDA
#$D8
■Print status line
6143:20
ED
FD
223
JSR
COUT
6146:A9
BD
224
LDA
# $BD
6148:20
ED
FD
225
JSR
COUT
614B:A9
OD
226
LDA
#13
614D:85
24
227
STA
CH
614F:A9
D9
228
LDA
# $D9
6151:20
ED
FD
229
JSR
COUT
6154 :A9
BD
230
LDA
# $BD
6156:20
ED
FD
231
JSR
COUT
6159:A9
17
232
LDA
#23
615B:85
24
233
STA
CH
615D:A9
C2
234
LDA
# $C2
615F:20
ED
FD
235
JSR
COUT
6162 :A9
BD
236
LDA
#$BD
6164:20
ED
FD
237
JSR
COUT
6167 :A9
A5
238
LDA
#$A5
6169:4C
ED
FD
239
JMP
COUT
616C:
240
*
616C : AA
AA
AA
241
TXHDR
ASC
" *** * *APPLEMOUSE TRACKING STATION*****"
616F:AA
AA
A0
6172:CI
DO
DO
6175 :CC
C5
CD
6178 :CF
D5
D3
617B:C5
A0
D4
617E:D2
CI
C3
6181:CB
C9
CE
6184 :C7
A0
D3
6187 :D4
CI
D4
618A:C9
CF
CE
618D:A0
AA
AA
6190:AA
AA
AA
6193:00
242
DFB
00
6194:
243
*-
- (Continua)
re dello slot d'espansione accedendo
a tre aree speciali di memoria:
1. Lo spazio di ROM della scheda
periferica è un'area di 256 byte (da
$CnOO a$CnFF, dove n è il numero
dello slot). Basta inserire una scheda
in uno slot d'espansione perché que¬
sto spazio si riempia di codici bi¬
nari.
2. Lo spazio di I/O della scheda
periferica occupa i 16 byte da $C080
+ Y a $C08F + Y, dove Y è uguale
al numero dello slot moltiplicato
per 16. E' possibile comunicare diret¬
tamente con la ROM del firmware
periferico attraverso dei soft switch.
3. La RAM degli slot periferici
consta di otto locazioni per ciascuno
slot d'espansione (1-7) ed è usata
principalmente per immagazzinare
dati. Poiché questi indirizzi rientrano
nell'ambito del testo e del display a
bassa risoluzione (ma il loro conte¬
nuto non compare sullo schermo e
su di essi non influiscono le norma¬
li operazioni di schermo) vengono
chiamati buchi di schermo.
Per quanto la descrizione qui so¬
pra sia generica essa è valida per il
firmware del mouse. Si vedrà adesso
come i programmi in L.A. possano
controllare il mouse.
Modi e routine
Il modo passivo costituisce la ma¬
niera più semplice per gestire il
mouse. Tutte le funzioni sono svol¬
te internamente al firmware senza di¬
sturbare il sistema principale. Nel
modo interrupt il firmware del mou¬
se invia un segnale d’interruzione
(IRQ) all'unità di elaborazione centra¬
le dell'Apple ogni qualvolta si verifi¬
ca un evento d'interruzione valido.
In generale l’interrupt viene servito
durante il ciclo di refresh verticale
del monitor. Il modo è impostato
durante la chiamata della routine SE-
TMOUSE descritta nella sezione se¬
guente. Il nibble di ordine basso del
byte di modo contiene tutte le infor¬
mazioni pertinenti, come si vede nel¬
la tavola 2. Per la manipolazione
del mouse sono disponibili otto rou¬
tine contenute nel firmware:
1. INITMOUSE imposta i valori
interni di default per il firmware del
mouse e sincronizza la sua funzione
con il ciclo di blanking verticale.
Questa routine dev'essere chiamata
prima di qualsiasi altra routine del
mouse ed è meglio chiamarla prima
■
19
di creare qualche cosa sullo schermo.
2. SETMOUSE avvia o arresta le
operazioni del mouse, a seconda del
contenuto del byte di modo nel regi¬
stro A. Se l'accumulatore contiene
zero il mouse viene disattivato. Un
valore di 1 nel registro A imposta il
modo passivo. I valori da $2 a $F
impostano il modo interrupt.
3. READMOUSE trasferisce i da¬
ti del mouse dal firmware ai buchi di
schermo come risulta dall'elenco del¬
la tavola 3 (dove n è uguale al nu¬
mero dello slot).Gli attributi del
byte dello stato del pulsante e del-
l’interrupt (BIS) sono visibili nella
tavola 4. READMOUSE pulisce i
bit 1-3 nel byte BIS. Lo spostamen¬
to del mouse può essere misurato su
un arco massimo di 65.536 unità; i
valori di default sono però limitati a
un arco di 0-1.023.
4. CLEARMOUSE azzera le coor¬
dinate X,Y, sia nel firmware sia nei
buchi di schermo. Il byte BIS rima¬
ne intatto.
5. SERVEMOUSE aggiorna il
byte BIS per rivelare quale evento ab¬
bia causato l'interruzione. I buchi di
schermo restano intatti. All'uscita
il carry azzerato indica che l'interru¬
zione è stata causata dal mouse, men¬
tre il carry a 1 segnala un'interruzio¬
ne non causata dal mouse.
6. CLAMPMOUSE imposta nuo¬
vi valori per i dati di posizione del
mouse in conformità con il contenu¬
to delle locazioni dei buchi di scher¬
mo elencate nella tavola 5. Se il
registro A contiene uno zero CLAM¬
PMOUSE imposta l'estensione delle
coordinate X. Se l'accumulatore è di¬
verso da zero l'estensione delle coor¬
dinate Y viene bloccata. Questa rou¬
tine mescola i contenuti dei buchi
di schermo della posizione X,Y (li
si può ripristinare con REA¬
DMOUSE).
7. HOMEMOUSE imposta i dati
di posizione del firmware sui valori
più bassi permessi. Questa chiamata
equivale a impostare la posizione del
mouse sull'angolo in alto a sinistra
della finestra di delimitazione. I valo¬
ri dei buchi di schermo rimangono
intatti (li si può reimpostare con
READMOUSE).
8. POSMOUSE imposta i regi¬
stri di posizione del firmware sui va¬
lori esistenti nei buchi di schermo
della posizione X,Y.
Gli indirizzi dei punti d'ingresso
per ciascuna delle routine del mouse
sono contenuti in una tavola nel fir¬
mware e possono essere ricavati co¬
me segue.
Il byte di ordine alto è sempre
Cn, dove n è il numero dello slot.
La tavola di ricerca (tavola 6) prov¬
vede solo l'indirizzo di ordine basso
per ciascuna routine.
Per esempio se il “topo” è inseri¬
to nello slot 4 il punto d'ingresso
per impostare il mouse viene calcola¬
to addizionando il contenuto della lo¬
cazione $C412 al valore $C400.
Un modo per farlo è descritto nel
programma dimostrativo che segue.
Prima che si faccia la chiamata ef¬
fettiva del mouse i registri X e Y de¬
vono contenere il valore Cn (per e-
sempio $C4 per lo slot 4) e il valo¬
re nò (il numero di slot moltiplicato
$10, per esempio $40 per lo slot 4).
Con l'eccezione di SERVEMOUSE
il bit di carry indica se la chiamata è
stata completata con successo (se il
carry è a 1 è avvenuto un errore).
6194:
244
* Check Slots
for Mouse Firmware:
6194:
245
* -
6194:
246
* Signature bytes of
Mouse firmware:
6194:
247
* CnOC EQU $20
6194:
248
* CnFB EQU $D6
6194:
249
*
6194:
250
* Look for Mouse firmware:
6194:
251
*
6194 :A2
08
252
CHKMOUSE LDX
#8
;Slot counter (+1)
6196 :A9
00
253
LDA
#0
;Lo byte of CnOO
6198:85
06
254
STA
PTR
619A:A9
C8
255
LDA
#$C8
;Hi byte of CnOO (+1)
619C:85
07
256
STA
PTR+1
619E:C6
07
257
C DEC
PTR+1
;Decrement Cn
61A0:CA
258
DEX
;Decrement slot counter
61A1:F0
23
259
BEQ
NOMOUSE
;Mouse firmware not found
61A3:A0
OC
260
LDY
#$C
; Offset to CnOC
61A5:B1
06
261
LDA
(PTR) , Y
;Get byte
61A7:C9
20
262
CMP
#$20
;Is it lst ID byte?
61A9:D0
F3
263
BNE
C
;No. Check next slot
61AB:A0
FB
264
LDY
# $FB
/Offset to CnFB
61AD:B1
06
265
LDA
(PTR) , Y
;Get byte
61AF:C9
D6
266
CMP
#$D6
;Is it 2nd ID byte?
61B1:D0
EB
267
BNE
C
;No. Check next slot
61B3 :
268
*
61B3 :
269
* Mouse firmware found:
61B3 :
270
*
61B3:A5
07
271
LDA
PTR+1
61B5:8D
27
61
272
STA
FIRMADR+2 ; Set hi byte of slot
61B8:8D
F9
61
273
STA
CN
;Save Cn for X-reg
61BB:0A
274
ASLA
;shift
n to hi nibble
61BC : 0A
275
ASLA
61BD:0A
276
ASLA
61BE:0A
277
ASLA
61BF:8D
FA
61
278
STA
NO
;Save nO for Y-reg
61C2 : 8E
F8
61
279
STX
N
;Save slot #
61C5 : 60
280
RTS
61C6:
281
*
61C6:
282
* Mouse firmware not
located:
61C6:
283
*
61C6:20
58
FC
284
NOMOUSE JSR
HOME
61C9:A2
00
285
LDX
#0
61CB:BD
D9
61
286
D LDA
TXNOMSE
X /Print message
61CE:F0
06
287
BEQ
TOBASIC
61D0 : 20
ED
FD
288
JSR
COUT
61D3:E8
289
INX
61D4:D0
F5
290
BNE
D
;Always
61D6:4C
DO
03
291
TOBASIC JMP
DOSWARM
61D9:
292
*
61D9:2C
6E
03
293
TXNOMSE BIT
878D
61DC: CD
CF
D5
294
ASC
"MOUSE
FIRMWARE NOT FOUND..."
61DF:D3
C5
A0
61E2:C6
C9
D2
61E5: CD
D7
CI
61E8:D2
C5
A0
61EB:CE
CF
D4
61EE:A0
C6
CF
61F1-.D5
CE
C4
61F4.-AE
AE
AE
61F7:00
295
DFB
00
61F8 :
296
*-
61F8 :
297
* Storage Locations:
61F8 :
298
*_
61F8 :
299
N DS
1,0
/Slot #
61F9:
300
CN DS
1,0
;X-reg setup
61 FA:
301
NO DS
1,0
/Y-reg setup
61FB:
302
OLDCHAR DS
1,0
/Screen char replaced
61FC:
303
/by cursor
*** SUCCESSFUL ASSEMBLY : NO ERRORS
20
TAVOLA 2. Attributi byte di modo
Bit
Funzione (se impostata)
0
Attiva il mouse
1
Abilita l’interrupt se il mouse si sposta
2
Abilita l'interrupt quando il pulsante del mouse è giù
3
Abilita l'interrupt a ogni ciclo di refresh dello schermo
4-7
Riservato (deve essere zero)
TAVOLA 3. Trasferimenti di READMOUSE
Indirizzo buco schermo
Contenuto
$478 + n
Byte basso della coordinata X
$4F8 + n
Byte basso della coordinata V
$578 + n
Byte alto della coordinata X
$5F8 + n
Byte alto della coordinata Y
$678 + n
Riservato
$6F8 + n
Riservato
$778 + n
Stato pulsante e interrupt
$7F8 + n
Modo corrente
Attributi del
TAVOLA 4.
bit di stato pulsante e interrupt (BIS)
Bit BIS
Significato (se uno)
0
Riservato
1
Interrupt causato da spostamento del mouse
2
Interrupt causato da pulsante giù
3
Interrupt causato da refresh schermo
4
Riservato
5
X o Y cambiato rispetto a lettura precedente
6
Pulsante giù (lettura precedente)
7
Pulsante giù attualmente
Il demo in L.A.
Il MOUSE.TRACK (listato 2)
è più complesso del semplice pro¬
gramma in linguaggio assemblatore
del manuale del Ile.
Sullo schermo viene posto il cur¬
sore del mouse e una linea di stato
fornisce le coordinate X, Y del curso¬
re e i valori di bit del byte di BIS.
Premendo un tasto qualunque si met¬
te fine al programma. La cosa può
sembrare non molto emozionante,
ma le tecniche impiegate semplifi¬
cheranno la programmazione del
mouse in L.A.
Usate un assemblatore per intro¬
durre il codice sorgente visibile nel
listato 2, o usate il Monitor per in¬
trodurre direttamente il codice. Sal¬
vate il programma con il comando:
BSAVE MOUSE.TRA-
CK,A$6000,L$1F6
Chi non avesse pratica di pro¬
grammi assemblatori può consultare
la rubrica “Per chi comincia” in que¬
sto numero.
Dopo che è stata impostata una
normale finestra di testo (linea 47) u-
na chiamata (linea 48) alla subrouti¬
ne CHKMOUSE (linee 252-295) ri¬
cerca nel firmware dello slot i byte
ID del mouse.
Se non trova il “topo” viene stam¬
pato un messaggio e il programma
ha termine. Se viene trovato il fir¬
mware del mouse le locazioni di me¬
moria N, CN e NO (linee 299-301)
vengono riempite rispettivamente
con il numero dello slot, il valore
Cn, e il numero dello slot moltipli¬
cato per $10.
Qualora non sia attivo il modo
quaranta colonne a ciò si provvede
con 1'emissione di <CTRL>Q via
COUT (linee 49-50).
Le chiamate sono gestite dalla su¬
broutine CALLFIRM (linee 201-
207), che salvaguarda il registro A
d'introduzione e carica CN e NO ri¬
spettivamente nei registri X e Y. Un
codice ad automodifica (linee 202-
203) produce la corretta istruzione
di salto (linea 207). Dopo che il
“topo” è stato svegliato con INI-
TMOUSE (linee 51-52) viene for¬
mattato lo schermo (linea 53) e SE-
TMOUSE avvia il mouse nel modo
passivo (linee 54-56).
Dato che si segue la posizione del
mouse su uno schermo che contiene
40 colonne e 24 righe è logico cam¬
biare le estensioni di default X e Y
da 0-1023 a valori che rendano più
facile tracciare le coordinate di scher¬
mo. Poiché 40 per 24 è uguale a
960 è stata fissata con CLAM-
PMOUSE una finestra di delimita¬
zione di 0-959 per ambedue gli assi
(linee 57-64). Dopo aver azzerato il
mouse (linee 65-66) ed essersi assi¬
curati che lo strobe di tastiera sia
sgombro (linea 67) si comincia seria¬
mente a tener dietro al mouse.
Dopo una chiamata di predisposi¬
zione a READMOUSE (linee 71-
72) il controllo passa alla linea 83,
dove si imposta la posizione del cur¬
sore chiamando SETPOSN (linee
108-135). Qui vengono estratti i da¬
ti dei buchi di schermo e fissati i
valori per CH e CV. Notate che o-
gnuna delle 40 colonne è rappresenta¬
ta da 24 unità di spostamento (40 x
24 = 960), mentre ognuna delle 24
righe richiede 40 unità di spostamen¬
to (24 x 40 = 960).
Vi chiederete forse perché la fine¬
stra di delimitazione non sia stata fis¬
sata su un'estensione di 0-23 per l'as¬
se Y e di 0-39 per le coordinate X.
La risposta è semplice: valori di
delimitazione tantobassiingrandireb-
bero a tal punto i movimenti del
mouse che uno spostamento pur mi¬
nimo farebbe avanzare il cursore at¬
traverso l'intera videata.
Quando sarete a vostro agio con
questo programma provate questi
piccoli valori di delimitazione, modi¬
ficate SETPOSN in modo che riflet¬
ta la nuova estensione, e osservate
di persona il fenomeno. Applicando
queste tecniche a un autentico pro-
■n
21
lo applico,
tu applichi?
La pubblicità su
Applicando è informazione.
Chi legge Applicando
possiede un computer
Apple o sta per cambiarlo
con un Apple Ile.
O con un Apple Ile.
Ocon un Macintosh.
Oppure non lo cambia
affatto, se lo tiene stretto,
ma vuol sapere dove,
come e cosa fa
veramente per lui.
Una nuova marca
di dischetti?
Una nuova
Software House?
Una nuova stampante
a basso prezzo?
Per chi applica,
è importante saperlo.
Subito.
STUDIOSFERA
sas di Berardo & C.
1* Strada 24 - Milano S. Fe
lice - 20090 Segrate MI ■ te
letono 02/7533939 ■ 7532151
telex 350132 MACORM-C.F e
P Iva 0701483015 7-C.CJAA
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MilanoReg Soc. n. 64797
Banca Popolare di
M ilano Ag. 17
Per la pubblicità
studiosfem sas
telefono 02/ 7533939 - 7532151
TAVOLA 5. Valori
di clamping
Indirizzo buco di schermo
Contenuto
$478
Byte basso della coordinata X
$4F8
Byte basso della coordinata V
$578
Byte alto della coordinata X
$5F8
Byte alto della coordinata V
TAVOLA 6. Indirizzi di ordine basso
per la routine del firmware del mouse
Indirizzo
Routine
$Cn12
SETMOUSE
$Cn13
SERVEMOUSE
$Cn14
READMOUSE
$Cn15
CLEARMOUSE
$Cn16
POSMOUSE
$Cn17
CLAMPMOUSE
$Cn18
HOMEMOUSE
$Cn19
INITMOUSE
gramma troverete probabilmente op¬
portuno ridurre i valori di delimita¬
zione. I valori correnti offrono una
risoluzione estremamente elevata,
ma il mouse esige una supericie di o-
perazione molto vasta.
Il loop formato dalle linee 74-89
aggiorna in continuazione i dati del
mouse. Le linee 74-75 leggono il
firmware e la linea 76 chiama la su¬
broutine che stampa le informazioni
sullo schermo.
Lo spostamento del mouse è rive¬
lato testando il bit 5 del byte di BIS
(linee 77 e 79). Se il bit è a zero (li¬
nea 80) il mouse è rimasto fermo e
il flusso passa alle linee 86-88, che
mettono il cursore sullo schermo e
controllano se sia stato premuto un
tasto. Se il bit 5 del byte di BIS è a
1 vuol dire che il mouse è andato in
giù, e in questo caso il cursore viene
sostituito con il carattere di schermo
che occupava in precedenza quella
posizione (linee 81-82), viene calco¬
lata la nuova posizione (linea 83) e
il carattere di schermo a quella loca¬
zione viene salvato (linee 84-85) pri¬
ma che venga stampato il cursore (li¬
nee 86-87).
Se c'è un tasto premuto la dirama¬
zione a linea 89 non viene accolta e
il flusso va al codice di uscita dal
programma.
La linea 93 azzera lo strabe di ta¬
stiera, le linee 94-95 obliterano il
cursore, le linee 96-98 disattivano il
mouse e le linee 99-102 fanno usci¬
re in Applesoft.
Va detto infine che sono disponi¬
bili per il vostro Apple due nuovi
prodotti importanti.
L'Apple Ile Enhancement Kit che
trasforma il vostro Ile in uno stru¬
mento più potente. Quattro chip di
sostituzione comprendono una CPU
65C02, con il suo set di istruzioni
migliorato e l'elaborazione più rapi¬
da, un generatore di caratteri che
provvede icone grafiche e due chip di
ROM del Monitor. Il nuovo Moni¬
tor permette comandi Applesoft in
lettere minuscole, comprende un mi¬
ni-assembler e ha la capacità di ricer¬
ca dell'ASCII. Sono supportati gli
interrupt. Così per un prezzo esiguo
il vostro vecchio Ile può esser tra¬
sformato in un computer più poten¬
te analogo al Ile.
Il MouseText Tool Kit provvede
un ambiente analogo a quello del
Macintosh nel Ile e nel Ile che sia
stato aggiornato con l'Enhancement
Kit. Il cuore del kit è un insieme di
routine in linguaggio macchina ac¬
cessibili o dal L.A. o dal Basic tra¬
mite il comando di ampersand (&).
E' necessario il ProDOS. La veloci¬
tà dell'interfaccia Basic si avvicina a
quella di un programma binario.
Questo programma è disponibile
su dischetto. L'elenco, i prezzi
e le modalità d'ordine di questo e
degli altri dischetti disponibili sono
riportati nella rubrica Disk Service.
22
^ Scambiare informazioni fra un Macintosh e un PC IBM sarebbe
semplicissimo se ci fosse compatibilità fra i sistemi operativi utilizzati
dalle due macchine. Invece i due computer non solo utilizzano sistemi
operativi diversi, ma registrano anche le informazioni in maniera differente.
E' tuttavia possibile comunicare fra i due sistemi. Vediamo come.
Pronto, Big Blue?
Sembra incredibile che possano
comunicare due computer che utiliz¬
zano sistemi operativi incompatibi¬
li, tanto più che per registrare le
informazioni utilizzano un diverso
processo; il modo per ottenere que¬
sto “dialogo” invece c'è, ed è quello
di trasferire un documento (o un file)
da un computer all’altro attraverso le
uscite seriali presenti in ciascuna
macchina.
Connessioni
e software
I due computer si possono colle¬
gare con un cavo la cui estremità ver¬
so Mac dev'essere inserita nella usci¬
ta modem, e verso IBM è inserita
nelle uscite seriali COMI oppure
COM2. In molti casi si può utilizza¬
re un cavo chiamato “modem-elimi-
nator”, che scambia le linee di in¬
gresso e uscita dati. Il cavo utilizza¬
to da Macintosh per l'Imagewriter,
essendo un cavo modem-eliminator,
può essere per esempio utilizzato a
tale scopo se i due computer si trova¬
no abbastanza vicini.
Se però la loro distanza non con¬
sente un interfacciamento diretto, la
connessione può aver luogo attraver¬
so le linee telefoniche: è necessario
avere un modem per ciascun compu¬
ter. Il modem del computer che in¬
via i dati serve per convertire le in¬
formazioni digitali in modulazione
di suoni che possono viaggiare nelle
linee telefoniche. Il modem del com¬
puter ricevente demodula i suoni
nuovamente in informazioni digitali
che il computer è in grado di leggere
e immagazzinare.
II modem deve essere collegato
nel Macintosh all'uscita modem con
un cavo per modem, mentre il mo¬
dem per PC IBM può essere una
scheda circuitale da inserire in uno
degli slot, oppure è un apparecchio a
se stante, da collegare sull’uscita se¬
riale COMI o COM2, con un cavo
modem con connettore a 25 pin a
ciascuna estremità (figura 1).
Ciascun modem va poi collegato
alla linea telefonica; la maggior par¬
te dei modem più recenti si collega
attraverso una spina modulare stan¬
dard per telefono, altri, come il mo¬
dem Hayes Smartmodem 1200, si
collegano in modo diretto, formando
automaticamente il numero telefo¬
nico.
Per quanto riguarda il software di
comunicazione, va detto subito che
non si possono inviare direttamente
documenti da un programma di word
processing tipo MacWrite per il
Mac a un programma di word proces¬
sing come il MultiMate o il Micro¬
soft Word per il PC IBM; è necessa¬
rio un programma di comunicazione
su ciascuna macchina, per trasferire
fisicamente i file da un computer al¬
l'altro.
Normalmente si usano program¬
mi di emulazione di terminali, oppu¬
re programmi che consentono lo
scambio di informazioni con banche
dati, o ancora dedicati allo scopo spe¬
cifico per trasferire file da Mac ad al¬
tri computer. Per il Macintosh esi¬
stono programmi come MacTermi-
Connettendo MacCharlie a un Mac si ottiene un sistema che simula PC IBM.
23
nal, Smartcom II, Telescape, e perfi¬
no degli accessori della scrivania co¬
me MockTerminal. Sul PC IBM, in¬
vece, ci sono programmi come PC-
Talk III, Crosstalk, Smartcom II e
molti altri.
Se si utilizza un modem il softwa¬
re deve essere compatibile con il mo¬
dem stesso, così che il programma
possa far funzionare il modem per
comporre il numero telefonico, stabi¬
lire la comunicazione, rispondere al¬
le chiamate in arrivo, e così via. Un
metodo ottimale è quello di usare un
tipo di software per comunicazione
studiato appositamente per trasferire
documenti da Mac a un altro perso¬
nal computer, tipo il PC IBM: tali
programmi sono il MacLink e il PC
to Mac and Back. Programmi di co¬
municazioni come questi ultimi sem¬
plificano il processo di trasferimento
dei file e hanno caratteristiche parti¬
colari: ad esempio MacLink permet¬
te di controllare l'intero file trasferi¬
to, sia in uscita che in ingresso da
Mac.
Variano i parametri
Per scambiare informazioni fra
Macintosh e PC è necessario che le
regolazioni di entrambe le macchine
siano conformi. Quasi tutti i pro¬
grammi per comunication possono
variare i parametri attraverso un me¬
nù oppure con speciali comandi.
MacLink e PC to Mac and Back
vengono fomiti con tutte le regola¬
zioni corrette. Il parametro più im¬
portante è la velocità alla quale av¬
viene lo scambio di informazioni fra
i due computer, che viene chiamata
“baud rate”. I suoi valori spaziano da
110 bit per secondo (bps) fino a
19200 bps, ovvero da 11 a 1920 ca¬
ratteri per secondo.
Sia il Mac che il PC devono esse¬
re regolati allo stesso baud rate. Bi¬
sogna attivare anche la funzione di e-
co, talvolta chiamata “half-duplex”,
in modo da vedere ciò che viene bat¬
tuto a tastiera.
Il significato delle altre regolazio¬
ni (il numero dei bit di dati, chiama¬
to “lunghezza di parola”; la parità; i
bit di start e i bit di stop) non è im¬
portante, purché i parametri siano
gli stessi su entrambi i computer.
Dopo aver fatto partire su entram¬
bi i computer i programmi appositi
e aver predisposto correttamente i pa¬
rametri, finalmente Mac e PC posso¬
no comunicare. Se i due computer
sono connessi direttamente attraver¬
so un cavo, senza modem, qualun¬
que cosa venga battuta su di uno dei
due computer viene visualizzata su
entrambi i monitor.
Se i due computer sono connessi
via modem, un computer deve chia¬
mare l'altro prima di poter comunica¬
re. I programmi di comunicazione
generalmente hanno nel menù la pro¬
cedura per comporre il numero di te¬
lefono, oppure esiste un apposito co¬
mando da battere sulla tastiera affin¬
ché il modem componga il numero
telefonico. Per esempio, per lo
1 . 1 8
2 2 3
3 3 5
7 7 7
20 20 9
2
1.1 Collegamento PC IBM a Modem 6
1
7
3
8
2
6
20
9
5
3
1.2 Collegamento Mac a Modem
. 2
. 3
- 7
1.3 Collegamento Macintosh a PC IBM
Figura 1. Schema cavi di connessione per trasmissione dati.
Smartmodem della Hayes, per il mo¬
dem Apple o altri compatibili, batte¬
re ATD55512121 serve per dare l'i¬
struzione di comporre il numero tele¬
fonico 5551212.
La maggior parte dei programmi
di comunicazione risponde automati¬
camente alle chiamate in arrivo e sta¬
bilisce la comunicazione con il com¬
puter in chiamata. Per i modem so¬
pra citati il comando ATA serve a
questo scopo.
Se Mac e PC sono connessi e nes¬
sun carattere battuto appare su cia¬
scuno dei due video, potrebbe essere
colpa del cavo, che va sostituito: se
si utilizza un cavo modem-elimina-
tor, per esempio un cavo dell'Image-
writer, forse è meglio sostituirlo
con un cavo modem standard. Se en¬
trambi i tipi di cavo non funziona¬
no, allora bisogna controllare i para¬
metri impostati sui due computer,
che devono essere esattamente u-
guali.
Trasferimento
e ricezione
La maggior parte dei programmi
di comunicazione è in grado di rice¬
vere o di spedire dei documenti sia
seguendo una procedura di controllo
degli errori durante il trasferimento,
sia senza seguirla. Il modo in cui si
ottiene tale controllo non è impor¬
tante; ciò che è invece importante è
che i due programmi di comunicazio¬
ne usino lo stesso metodo.
Il modo più semplice per trasferi¬
re un file, chiamato modo-testo,
cattura di file, o modo ASCII, è quel¬
lo di non fare nessun controllo di er¬
rori. I trasferimenti di file in mo¬
do-testo sono generalmente corretti
quando i due computer sono collega¬
ti direttamente attraverso un cavo.
Quando il Mac e il PC sono colle¬
gati attraverso modem su linea tele¬
fonica, c'è la possibilità di errori do¬
vuti al rumore elettrico o statico del¬
la linea, per cui è consigliabile ese¬
guire il controllo di errori durante il
trasferimento. Il protocollo Xmo¬
dem, chiamato anche protocollo
Christiansen, da Ward Christiansen
che lo ha sviluppato, è la forma più
comune di controllo di errori nelle
comunicazioni fra personal com¬
puter. Altri programmi di comunica¬
zione offrono protocolli diversi di
controllo di errori: per esempio, Ma¬
cLink e PC to Mac and Back.
24
é Rrthiuio Composizione Ricerca Caratteri Paragrafo Documento
Figura 2. Puntini tra una parola e l'altra e strane P rovesciate alla
fine di ogni paragrafo appaiono, con alcuni W. P., se il testo viene
trasferito.
Usare un protocollo di controllo
di errori, ovviamente, rallenta la con¬
versione dei file, ma garantisce un
trasferimento più accurato.
Quando si usa un protocollo
Xmodem, non è importante che un
computer cominci l'invio di un docu¬
mento prima che l'altro inizi a rice¬
verlo o viceversa, perché entrambi i
computer attendono un segnale di
“pronto” prima di iniziare il trasferi¬
mento. Quando si usa il modo testo,
per la verità, un computer potrebbe
essere pronto a ricevere in anticipo
sull’invio, oppure potrebbe perdersi
la prima parte della trasmissione.
Molti programmi di comunicazio¬
ne, come MacTerminal, evitano la
perdita di informazioni in modo te¬
sto registrando automaticamente i da¬
ti in arrivo in aree speciali del di¬
schetto chiamate “buffer di cattura”.
Con MacTerminal si può salvare il
buffer di cattura su dischetto attraver¬
so la scelta del comando Salva o Re¬
gistra. Molti programmi di comuni¬
cazione del PC IBM hanno una carat¬
teristica analoga. Usando il protocol¬
lo di verifica dell'errore di MacTermi¬
nal, il comando Ricevi nel Menù
permette di specificare il nome del fi¬
le e il dischetto dove devono essere
immagazzinate le informazioni in ar¬
rivo. Per spedire un documento con
MacTerminal, bisogna selezionare la
funzione Invia sul Menù, quindi sele¬
zionare il nome del documento dall'e¬
lenco nell'area video del MiniFinder.
Da PC, invece, bisogna battere il co¬
mando di invio e poi il nome del fi¬
le da inviare. Usando il modo testo,
il testo del documento scorre sullo
schermo di entrambi i computer du¬
rante la trasmissione. Usando il pro¬
tocollo Xmodem con MacTerminal,
si vede una scala che indica a che
punto del trasferimento si è arrivati.
Quando il trasferimento è termi¬
nato, se i computer sono connessi
via cavo diretto, si esce dal program¬
ma di comunicazione. Se i computer
sono, invece, connessi attraverso le
linee telefoniche, bisogna seleziona¬
re il comando di “hang up” da menù
oppure battere il comando “riappen¬
dere la cornetta”. Con un modem del¬
la Hayes, della Apple o altri equiva¬
lenti, si deve attendere qualche secon¬
do e poi battere la sequenza “+++”.
Quando compare su video “OK”,
bisogna battere ATH per riappendere
la cornetta. Se questi comandi non
ottengono risultato, basta spegnere
il modem. E' sempre necessario co¬
me ultima operazione uscire dal pro¬
gramma di comunicazione.
Il software
Per aprire un documento che è sta¬
to trasferito al Macintosh, basta ini¬
ziare con il programma applicativo
nel quale si intende usare il documen¬
to trasferito, quindi si può sia aprire
l'applicativo desiderato sia caricare il
documento trasferito.
Generalmente su Mac si può apri¬
re un documento eseguendo un dop¬
pio click in sequenza col mouse sul¬
l'icona del documento, ma questo
non è quasi mai possibile con un do¬
cumento appena trasferito. Bisogna
prima aprire il programma applicati¬
vo, e da questo, scegliendo la funzio¬
ne Apri dal Menù, fare un doppio cli¬
ck sul nome del documento che com¬
pare nel MiniFinder.
Aprendo un documento trasferito
con MacWrite, una finestra di dialo¬
go chiede se il “ritorno carrello” nel
documento ha significato di “fine li¬
nea” oppure di “fine paragrafo”. Va
introdotta la risposta corretta, che,
generalmente, è “fine paragrafo”; co¬
sì MacWrite riconoscerà il giusto
modo di procedere nel documento tra¬
sferito. La figura 2 mostra i carat¬
teri identificativi del ritorno carrello,
che normalmente sono invisibili.
Sebbene MacWrite sia stato stu¬
diato come word-processor, esso è in
grado di editare anche uno sprea¬
dsheet o un data base creato sul PC.
1-2-3
ZL
DIF
Multiplan
Teut
lilordstar
Multimate
ZX
MacUJrìte
Z\ Conuersione Mac-PC IBM
Conuersione PC IBM-Mac
Figura 3. MacLink, per il trasferimento tra Mac e PC IBM, traduce
anche i caratteri di controllo.
■■■■
25
■
Con MacCharlie si può
Sono sempre di più le aziende che comprano Macintosh per utiliz¬
zarlo come terminale superintelligente da inserire nella rete del pro¬
prio grande sistema. Tuttavia non sempre è sufficiente scrivere del
buon software di emulazione di terminale per effettuare il collegamen¬
to desiderato: infatti mentre le uscite seriali del Mac sono di tipo “a-
sincrono", quelle dei grandi sistemi sono di tipo “sincrono", oppure u-
sano un protocollo totalmente diverso. Quindi si rende necessario un
convertitore di protocollo tra il mainframe e il Macintosh.
Negli Stati Uniti sono disponibili alcuni convertitori in grado di in¬
trodurre Mac nelle reti dei più comuni mainframe.
Anche in Italia si sta muovendo qualcosa; infatti è stato annunciato
da parte di un' azienda specializzata nel settore la prossima uscita di
un convertitore di protocollo in grado di utilizzare Macintosh come
terminale IBM 3278. Ciò permetterebbe ad aziende che adoperano tale
sistema di avere all'interno di un singolo ufficio non solo un termina¬
le collegato al proprio mainframe, ma qualcosa che all'occorrenza
può essere utilizzato come personal separato per la gestione dell'uffi¬
cio stesso.
Tuttavia esiste qualcosa in grado di trasformare Macintosh in qual¬
cosa di compatibile col PC IBM: MacCharlie; questo prodotto hardwa¬
re si attacca al Mac attraverso una porta seriale, ottenendo una perfetta
“copia" di un PC, compresi i drive da5"l!4 incorporati nello strumen¬
to, all'interno del Macintosh.
MacCharlie permette a Mac di poter sfruttare la miriade di program¬
mi per IBM, e viceversa può mettere a disposizione per l'IBM i nu¬
merosi programmi del Mac; ma le caratteristiche non si fermano qui.
Infatti alcuni dei programmi per IBM fatti girare su questa macchina
(in particolar modo quelli prodotti dalla Microsoft) sono in grado di u-
sufruire delle capacità esclusive del Mac, ovvero le window, la barra
dei menù, la clipboard, la calcolatrice e il blocco note. Ovviamente
con questo strumento resta mollo più facile connettersi ad altri PC o
mainframe IBM.
MacCharlie, insieme al resto del software citato nell'articolo, è di¬
sponibile anche sul mercato italiano; per maggiori informazioni o ul¬
teriori chiarimenti rivolgetevi al vostro rivenditore di fiducia oppure
alla New Line di Milano, tei 02/469.72.05
Se si trasferisce un data base oppu¬
re uno spreadsheet al Macintosh e si
vuole aprirlo con MacWrite, biso¬
gna scegliere l'opzione paragrafo.
Gli spreadsheet hanno un ritorno
carrello dopo ogni riga, e i data base
ne hanno uno dopo ogni record.
Un documento trasferito può esse¬
re meno utile dell'originale, poiché
durante il trasferimento si possono
perdere le caratteristiche di formatta¬
zione dei dati. Esiste una piccola
standardizzazione nel formato dei fi¬
le, persino tra applicazioni dello stes¬
so tipo.
Quasi tutti i word processor preve¬
dono l'uso del testo in grassetto, i
margini variabili, l'intestazione della
pagina, ecc., ma ad esempio il Wor¬
dstar per PC IBM ha un certo tipo
di formattazione, mentre il MacWri¬
te ne ha un'altra per il Macintosh.
Se si trasferisce semplicemente un
documento Wordstar al Macintosh e
lo si apre con MacWrite, sarà pieno
di caratteri strani, come risultato del
mancato riconoscimento della for¬
mattazione del file da parte di Mac
Write. I programmi come MacLink
possono tradurre un documentoWord
Star in documento MacWrite, oppu¬
re è possibile utilizzare un program¬
ma in grado di filtrare i caratteri di
controllo per trasformarlo in un file
ASCII.
Alcuni tipi di formattazione di da¬
ti non solo permettono l’interscam-
biabilità tra questi due computer di
file creati con word processor, ma an¬
che per quanto riguarda quelli creati
da data-base e spreadsheet. Tra questi
formati va ricordato il SYLK, svi¬
luppato dalla Microsoft, che è in gra¬
do di codificare tutti i valori, le for¬
mule e le relazioni del Multiplan; il
DIF, sviluppato dalla Software Arts
produttrice del Visicalc, che imma¬
gazzina solo i valori, ma non le for¬
mule o le relazioni; il WKS, svilup¬
pato dalla LOTUS, per rappresentare
completamente documenti prodotti
con l'ormai famoso 1-2-3. Alcuni
programmi dell’ultima generazione
sono in grado di aprire documenti ge¬
nerati in questi tipi di formato. Ad e-
sempio Excel per Macintosh può a-
prire documenti creati su PC IBM, e
successivamente trasferiti, come
Multiplan o Lotus 1-2-3, oppure
può salvare su Mac documenti in for¬
mato WKS per Lotus 1-2-3 o in
formato SYLK per il Multiplan. Il
Jazz, addirittura, ha nella scrivania
un accessorio che converte documen¬
ti ricevuti dal Lotus 1-2-3 in forma¬
to WKS oppure un documento da
formato SYLK a formato Jazz, ma
non viceversa. La compatibilità è
massima quando uno stesso program¬
ma può girare su entrambe le mac¬
chine; come ad esempio il Multi¬
plan, presente sia per PC IBM che
per Macintosh, in grado di leggere
su una macchina i file creati sull'al¬
tra, se essi sono stati salvati in for¬
mato SYLK. In maniera del tutto i-
dentica si comporta il Microsoft
Word versione 1.05, che nella versio¬
ne per Macintosh contiene una utili¬
ty in grado di convertire i file prove¬
nienti dall'analogo programma in
versione per PC IBM. Tuttavia, alcu¬
ne versioni di uno stesso program¬
ma scritto per Macintosh e per PC I-
BM, come il PFS:File e il PFS:Re-
port, hanno un formato diverso per
ogni macchina, e quindi non posso¬
no interscambiarsi i dati.
Considerando uno dei vari program¬
mi presenti sul mercato per il trasfe¬
rimento dei dati tra un Mac e un PC
IBM, il MacLink, una delle sue ca¬
ratteristiche più interessanti è la ca¬
pacità di tradurre i caratteri di control¬
lo usati da un programma in quelli u-
sati da un altro (figura 3): ad esem¬
pio si può convertire un documento
Wordstar del PC in documento Mac
Write per Macintosh, conservando
tutte le caratteristiche come il gras¬
setto o il corsivo e la sottolineatura,
oppure come la marginatura e i tabu¬
latori; inoltre esso può convertire va¬
ri formati di spreadsheet.
Un altro programma di questo ti¬
po è il IstPORT, che permette di
convertire, una volta che i file sono
stati trasferiti da una macchina all'al-
26
TEST
Sei proprio sicuro che il tuo computer
sia sempre al sicuro?
Siete certi di aver messo al riparo il vostro computer dai più comuni rischi
e incidenti che possono capitargli? Rispondete sinceramente
a queste 7 domande, sia che abbiate già sottoscritto una polizza assicurativa,
sia che ancora non l'abbiate fatto.
sempre più compatti e proprio per questo
sempre più portatili isi pensi all'Apple //tì, i
personal si trasportano da casa all'ufficio, e
viceversa, con estrema facilita. E se durante il
tragitto si ha un incidente? Pagate voi?nSìoNo
Andate al mare, in montagna, a casa di un
amico e vi fermate lungo il tragitto per una
commissione, un ladro vi ruha il computer dal
portabagagli. Pagate voi? □ Sì □ No
partite per una vacanza e decidete di portare
con voi il vostro personal Andate in
albergo, in una casa in affitto o nella villa
di vostro fratello, e succede qualcosa al vostro
computer. Pagate voi? a Si n No
Siete nel bel mezzo di un 'applicazione
complicata. Non volete interrompervi ma
nemmeno rinunciare a un whisky on thè rocks
o al caffè. Ahimè, il liquido finisce sulla
tastiera mandando in cortocircuito il
computer. Pagate voi?o Sìa No
vostro figlio si avvicina ai computer senza
essere visto e comincia a picchiarci sopra con
un oggetto più duro del vostro computer.
Pagate voi? o Si a no
Se qualche vostro amico o una vostra
impiegata si fa male maneggiando il vostro
personal, pagate voi?a Sia No
Se un corto circuito o uno sbalzo di tensione
danneggia il computer, pagate voi? □ Si u No
RISPOSTE
7 No. Il vostro computer è davvero al sicu¬
ro. Bravi.
6 No e 1 Si. valutate bene se II caso In cui
avete risposto si ha scarse possibilità di
verificarsi. Potrebbe valere la pena di ri¬
schiare e di lasciare le cose come stanno.
Da 2 a 7 Si. Affrettatevi a leggere il box qui
sotto, perché II vostro computer non è
affatto al sicuro, Il che potrebbe causarvi
un sacco di fastidi e farvi perdere un muc¬
chio di soldi.
&A& e applicando
vi mettono al sicuro
Sicuramente sarete convinti che esista già da tempo una
polizza per assicurare il personal computer Non è cosi
Finora tutte le compagnie di assicurazione hanno creato
polizze nate per garantire i grossi centri di elaborazione
dati, e solo in seguito hanno adattato queste polizze alle
esigenze di coloro che vogliono assicurare il proprio perso¬
nal Ma una polizza adattata non può certo paragonarsi a
una polizza nata apposta per soddisfare le esigenze del
possessore di un personal computer. Applicando. In colla¬
borazione con la Ras. una delle più importanti compagnie di
assicurazioni italiane, ha studiato a fondo II problema. E'
nata cosi la Polizza Applicando, la prima e. per il momento,
unica assicurazione che copra tutti i rischi relativi al posses¬
so e all'uso di un personal e delle sue periferiche (stampan¬
ti. drive, video.ecc). Applicando è orgogliosa di presentarla
in anteprima ai suoi lettori e di offrire loro la possibilità di
sottoscriverla nella maniera più semplice. Basta leggere
attentamente le condizioni pubblicate alla pagina seguen
te. compilare il tagliando e spedirlo a Editronlca srl. Polizza
Applicando. Corso Monforte 39. 20122 Milano. Avrete cosi
risolto, per sempre, tutti I vostri problemi.
Condizioni generali di assicurazione.
1) Premessa
a) l'adesione alla presente polizza è riservata ai proprie¬
tari di un Personal Computer il cui valore stabilito
come alla Condizione 6) sia superiore a L. 2.500.000
IVA compresa;
b) l'adesione alla presente polizza da parte dei proprie¬
tari di personal Computer avverrà a mezzo invio di
apposita cartolina con il relativo importo di premio;
c) l'intestatario della cartolina sarà considerato a tutti gli
effetti come l'Assicurato;
d) la garanzia sarà operante dalle ore 24 del giorno di
spedizione della cartolina, risultante dal timbro posta¬
le. La copertura avrà durata un anno, sempreché la
data di inizio della garanzia sia compresa nel periodo
di validità della convenzione;
GARANZIE PRESTATE E CONDIZIONI DI
ASSICURAZIONE
2) Sez. I - Danni materiali
Derivanti da:
a) incendio, opera di spegnimento e salvataggio, fulmi¬
ne, esplosione, scoppio, implosione;
b) acqua e liquidi in genere, inondazione, alluvione,
trombe, uragani, gelo, ghiaccio, neve, grandine, va¬
langa, caduta di massi e altri simili eventi;
c) superamento del muro del suono, caduta di aeromo¬
bili o cose da essi trasportate;
d) corto circuito, variazione di corrente, sovratensione
arco voltaico, deficienze di isolamento, effetti di elet¬
tricità statica, induzione;
e) imperizia, negligenza, errata manovra, nonché azioni
dolose e colpose in genere,
f) trasporti e smontaggi connessi con lavori di pulizia o
di manutenzione;
g) furto e rapina;
h) terremoto, maremoto od eruzioni vulcaniche;
i) persone che prendono parte a tumulti popolari, scio¬
peri, sommosse e che perpetrino indivudualmente od
in associazione atti di terrorismo o sabotaggio verifi¬
catisi in occasioni di serrate.
3) Sez. Il - Responsabilità Civile Terzi
L'assiGurazione si intende inoltre prestata per la Respon¬
sabilità Civile derivante all’Assicurato dalla proprietà e
dall'uso personale del Computer assicurato identificato
nel certificato di assicurazione.
I massimali di garanzia si intendono fissati in:
L. 100.000.000 per sinistro con il limite di
L. 100.000.000 per ciascuna persona deceduta o che
abbia subito lesioni personali
L. 100.000.000 per danni a cose e/o animali
4) Esclusioni
La Società non è obbligata per i danni dovuti a:
- dolo dell'Assicurato;
- corrosione, deperimento, logoramento che siano con¬
seguenza del normale uso o funzionamento o causati
dagli effetti graduali degli agenti atmosferici;
- per i quali deve rispondere il fornitore, venditore o loca¬
tore degli enti assicurati per legge o per contratto, o per
inadeguata manutenzione.
- causati da difetti di materiale o di costruzione che esi¬
stevano già all'atto della stipulazione della polizza ed
erano a conoscenza dell'Assicurato;
- causati direttamente od indirettamente da avvenimenti
bellici, sommosse militari, invasioni, adozionedi misure
da parte di potenze straniere, rivoluzione, ribellione,
insurrezione, assunzione od usurpazione di potere di
carattere militare, sequestri;
- verificatisi in occasione di esplosione, radiazione nu¬
cleare o di contaminazione radioattiva;
- uso improprio del bene (mancato rispetto delle norme
di impiego dettate dal costruttore);
- danni estetici (quelli interessanti l'involucro esterno che
non sia conseguenza di un danno risarcibile a termine
della presente polizza);
- guasti casualmente riconducibili ad interventi, a ripara¬
zioni e/o modifiche effettuate da un centro non autoriz¬
zato dalla casa costruttrice della macchina;
- danni indiretti in genere.
5) Operatività della garanzia
a) La garanzia è operante solamente se gli enti assicurati
sono ubicati presso il domicilio dell'Assicurato od in
luoghi diversi da questi se in possesso dell'Assi¬
curato.
b) La garanzia è pure efficace se i beni si trovano sull'au¬
tovettura in uso all'Assicurato, salvo i seguenti casi:
- qualora l’autovettura venga lasciata incustodita dal¬
le ore 22 alle ore 6;
- qualora l'autovettura regolarmente chiusa a chiave
venga lasciata incustodia dalle ore6 alle ore 22 e gli
enti assicurati non opportunamente occultati nel
bagagliaio.
c) Limitatamente ai danni di rottura la garanzia è effica¬
ce solamente nel caso questi siano dovuti ad un inci¬
dente in cui rimanga coinvolto anche il veicolo in uso
dell'Assicurato che trasportava i beni assicurati.
d) Per gli enti per i quali non è stato stipulato il contratto
di manutenzione e/o assistenza con la casa costrut¬
trice e/o ditte di essa mandatarie qualora l'ente ri¬
chieda per norma del fornitore detto contratto, la
Società non risponde dei danni verificatisi in conse¬
guenza di guasto meccanico e/o elettrico salvo che
l'Assicurato provi che tale guasto sia causato da even¬
to esterno agli enti assicurati o da incendio originato
da uno di questi enti
6) Somma Assicurata
La somma assicurata per ciascun ente deve corrispondere
al costo di rimpiazzo, ossia al prezzo di listino della casa
costruttrice ed escluso ogni sconto o prezzo di favore di
un ente nuovo, eguale od equivalente per caratteristiche,
prestazioni e rendimento economico.
7) Premio
Per ogni singola applicazione è stabilito un premio forfet¬
tario omnicomprensivo cosi calcolato:
Somma assicurata
Premio
da 2.500.000 a 3 000.000
L.
50.000
da 3.000.000 a 5.000 000
L.
65 000
da 5.000.000 a 7.000 000
L.
80.000
da 7.000.000 a 10.000.000
L.
100 000
da 10.000.000 a 15.000 000
L.
120.000
da 15.000.000 a 20.000.000
L.
150.000
8) Franchigia
per ogni e qualsiasi danno che colpisca gli enti assicurati è
stabilita una franchigia di:
L. 50.000 per somma assicurata fino a L. 5.000.000
L. 100.000 per somma assicurata superiore a
L. 5.000.000
Per sinistri causati da eventi come ai punti g) ed h) delle
garanzie prestate, la Società liquiderà i danni sotto dedu¬
zione di uno scoperto pari al 20% della somma assicurata,
col minimo delle franchigie sopra stabilite.
9) Rinvio alle norme di legge
Per tutto quanto non è qui diversamente regolato, valgono
le norme di legge.
e applicando
vi mettono al sicuro
Sì! Desidero assicurare i miei/il mio computer. Inviatemi a stretto giro di posta il certificato emesso dalla Ras.
L’assicurazione avrà valore a decorrere dalle ore 24 del giorno di spedizione della mia adesione. Per la data fa fede il
timbro postale.
COGNOME.
NOME.
INDIRIZZO.
CAP. CITTA’ .
. PROVINCIA.
. N.
Assicuro i/il seguente personal:
Marca e Modello
N. di matricola
Valore (IVA compresa)
Con le seguenti periferiche (stampanti, video, drive, hard disk, ecc)
Marca e Modello N. di matricola valore (IVA compresa)
Nel caso non abbiate sufficiente spazio ricopiate su un foglio il testo completo di questo tagliando indicando tutti i prodotti che intendete assicurare.
Per un totale complessivo di Lire.su cui pago il premio calcolato in base alla tabella riportata qui sopra (su fondoverde).
Allego assegno non trasferibile di Lire.intestato a Editronica srl, corso Monforte 39,20i22Miiano.
* File Edit Settlngs Options
IstPort
OData Comunìcations
o
OTeHt File Editor
<§) File Conuerslon
| IstBase
1 stBase
DIF
r>
DIF
SYLK
SYLK
Fiat File
Clipboard
Fiat File
Clipboard
[( OK )1 ( HELP )
Figura 4. Anche IstPORT è un programma di trasferimento che
permette la conversione di documenti.
tra, i vari documenti, sebbene si li¬
miti ai soli formati SYLK, DIF, Te¬
sto (o ASCII) e IstBase (figura 4).
Quest'ultimo formato è quello pro¬
dotto dall'analogo data base prodotto
dalla stessa del IstPort.
Testi normali
Spesso l'unico modo di trasferire
un file da Macintosh a PC IBM, e
viceversa, è quello di convertirlo in¬
nanzitutto in file di testo o file A-
SCII. Questo perché quasi tutti i pro¬
grammi presenti per le due macchine
sono in grado di aprire e rielaborare
file di questo tipo, come ad esempio
i word processor, che li leggono co¬
me testo, oppure come gli sprea¬
dsheet che li leggono come valori in
righe per colonne, o ancora come i
data base che li trattano come campi
e record, e infine i linguaggi di pro¬
grammazione che li gestiscono co¬
me listati nel loro interprete. D'altro
canto vi sono delle limitazioni a tale
tecnica, infatti non si possono trafe¬
rire come file di testo dei disegni o
dei grafici, poiché le immagini so¬
no solitamente registrate come una
serie codificata di bit in maniera par¬
ticolare, piuttosto che come una se¬
rie di caratteri di testo.
Un modo molto semplice di otte¬
nere dei file di testo normali è quello
di far girare un programma in grado
di filtrare i caratteri di controllo da
un testo formattato, ma ciò è valido
esclusivamente per i documenti crea¬
ti da word processor, e non per i data
base e gli spreadsheet; un program¬
ma di questo tipo è il famoso File
Filter, una utility disponibile presso
uno dei qualsiasi Macintosh User’s
Group americani.
Alfonso Scoppetta
Speciali confezioni, in formato
economico, studiate appositamente per
la pulizia dei minicomputers, contengono
prodotti, facili da usare, che assicurano
una corretta protezione dei video,
tastiere, drive 3" 1/2, 5" 1/4.
In vendita anche presso i negozi Buffetti.
TUTTO
PER LA PULIZIA
DEL COMPUTER
I La polvere, il fumo, le contaminazioni
esterne, possono deteriorare le
apparecchiature o cancellare i dati.
Un costante uso dei prodotti pulizia,
mantiene inalterati dischi, nastri,
superfici, carte di credito, ecc.
Tutti i prodotti sono omologati dalle
migliori case produffici di drive.
*
ss. Distruggete gli obelischi sul pianeta alieno, schivate
i dischi volanti e tornate sull'astronave: al vostro ritorno sarete
promossi al rango di Comandante di vagante. Obelisk, un programma
in Applesoft, richiede abilità strategica e padronanza delle paddle;
in cambio promette emozioni in alta risoluzione stile arcade.
Oggetto vagante
non neutralizzato
Nel lontano mondo di Obelisk, co¬
mandate un piccolo veicolo d'esplora¬
zione in superficie chiamato “vagan¬
te”. Siete appena tornati da una sfi¬
brante missione cartografica su un
planetoide scoperto da poco. Ma fate
presto a rendervi conto che la vostra
astronave base è caduta in mano a u-
na squadra di invasori alieni.
Gli alieni hanno portato la nave in
un luogo imprecisato e hanno mina¬
to la zona con oggetti simili a obeli¬
schi. Questi obelischi sono muniti
di sensori, di modo che possono spa¬
rare sul vostro vagante ogni volta
che è a tiro.
Per di più gli alieni sorvolano o-
gni tanto la vostra postazione con u-
na piccola vedetta armata. Se lasciate
che vi passino sulla testa segnaleran¬
no la vostra posizione e trasferiranno
la nave base in un nuovo nascondi¬
glio.
Scopo primo della missione è di¬
struggere quanti più obelischi alieni
potrete, rendendo nuovamente sicuro
il planetoide per le future esplorazio¬
ni. Poi dovrete localizzare la vostra a-
stronave, centrarla sullo schermo di
osservazione (visibile nella figura di
questa pagina), e far rientrare il va¬
gante pilotandolo all'astronave. Se ci
riuscirete l'astronave decollerà e vi ri¬
porterà alla base sulla Terra.
Come si gioca
Diversi comandi permettono di gui¬
dare gli spostamenti del vagante e di
azionare i sistemi di armamento. Per
rivedere in quasiasi momento questi
comandi, premete <ESC> e avrete u-
na videata di aiuto. Oltre a un som¬
mario dei comandi viene visualizzato
anche un rapporto sulla situazione,
che vi mostra il punteggio corrente e
i valori di diverse variabili essenzia¬
li, come si vede nella tavola di
pag.34.
Il vagante è dotato di due distinti
sistemi di armamento: i fasori, che
sono comandati dalla paddle 0, e l'at¬
tivatore di megaesplosione, coman-
* A A
A A A ^
■~p;
.
....
Lo schermo di osservazione sul quale è necessario localizzare e
centrare l'astronave per potervi ritornare alla guida del vagante.
30
dato dalla lettera M. Il fasore dev'es¬
sere puntato direttamente contro il
pannello di comando sulla parte fron¬
tale dell'obelisco perché si possa di¬
struggerlo; la megaesplosione, inve¬
ce, distrugge tutti gli obelischi visi¬
bili in quel momento sullo scher¬
mo. Ma consumerà anche energia in
misura considerevolmente superiore
a quella di un singolo colpo di faso¬
re: avete infatti un limite massimo
di otto megaesplosioni per ogni mis¬
sione. Il numero delle megaesplosio¬
ni restanti è indicato in basso a de¬
stra sul pannello di comando.
Punteggio e rango finali del gioca¬
tore sono determinati da una combi¬
nazione del numero degli obelischi e-
liminati (% obelischi colpiti) e della
quantità di energia consumata (% e-
nergia residua) e dall'entità dei danni
subiti dal vagante.
Se individuate l’astronave base e
riuscite adecollare, avrete un bonus
di punti. Se invece abbandonate la
missione prima che sia completata
verrete penalizzati.
Il punteggio che si ottiene in Obe-
lisk è un indicatore dinamico della
prestazione generale nella missione.
Se, per esempio, si eliminano obe¬
lischi con molta efficienza all’inizio
della missione, ma si diventa più ne¬
gligenti verso la fine, il punteggio
può salire a una punta massima e
poi scendere. In generale si può otte¬
nere il punteggio più elevato elimi¬
nando quanti più obelischi possibile
e al tempo stesso risparmiando ener¬
gia, evitando i danni e infine decol¬
lando con l'astronave.
Ecco qualche suggerimento per mi¬
gliorare il punteggio:
1. Sono gli obelischi più vicini a
fare il maggior danno; è bene cercare
di eliminarli per primi.
2. Ogni spostamento consuma e-
nergia, e quindi fate con cura i piani
d'azione.
3. Per riuscire a decollare si deve
prima manovrare il vagante in posi¬
zione tale che la nave base sia centra¬
ta sullo schermo. Poi si può avanza¬
re fin dentro la nave base.
4. Non lasciatevi mai sorvolare dal
disco esploratore. Segnalerà sempre
la vostra posizione, e la nave base sa¬
rà portata altrove.
5. Per localizzare la vostra astrona¬
ve osservate attentamente l'indicatore
radar/direzione in basso a sinistra sul¬
lo schermo. Spostatevi solo nel me¬
desimo quadrante in cui viene indica¬
ta la presenza dell'astronave base.
Per giocare a Obelisk dovete prima
introdurre il programma in Appleso¬
ft del listato 1 , e poi salvarlo su di¬
schetto con il comando:
SAVE OBELISK
Per avere maggiori informazioni
su come introdurre i listati di Appli¬
cando potete consultare la rubrica
“Per chi comincia” nelle ultime pagi¬
ne di questo numero.
Come funziona
Il cuore di Obelisk è la matrice di
20x20 rappresentata dal vettore strin¬
ga P$. Essa contiene tutte le infor¬
mazioni sugli oggetti situati sulla
superficie del planetoide.
Ogni locazione della matrice
20x20 può contenere o un “1” che in¬
dica un obelisco, o un “2” che indica
i resti di un obelisco distrutto, o un
“3” che indica la nave base, o infine
uno “0” che indica una posizione
vuota.
Il display indica quali nuovi ogget¬
ti siano visibili al presente. Essi so¬
no determinati con la lettura di cia¬
scuna delle nove locazioni della ma¬
trice P$ nella direzione alla quale si
fa fronte.
Poi gli oggetti vengono disegnati
sullo schermo, uno alla volta, come
indicato dal codice corrispondente a
quella locazione.
Mano a mano che il giocatore spo¬
sta il vagante, la sua posizione relati¬
va viene rilevata in conformità nella
matrice 20x20.
Se si sposta in una direzione che
lo manderebbe oltre il bordo della
■
31
Listato Obelisk
10
REM
* ■
*********************
20
REM
*
*
30
REM
★
OBELISK *
40
REM
*
DI DARYL L. SCOTT *
50
REM
*
COPYRIGHT (C) 1986 *
60
REM
*
BY APPLICANDO & *
70
REM
*
MICROSPARC, INC *
80
REM
*
*
90
REM
*
*********************
100
110
REM
LOMEM:
24576: FOR X = 1 TO 16
FOR
X = 800 TO 813: READ Y
DOS 3.3
120
130
140
150
160
170
180
200
READ P,D: NEXT
POKE X, Y : NEXT
: FOR X = 832 TO 848: READ Y: POKE X,Y: NEXT
: POKE 850,0: POKE 851,0: ONERR GOTO 2970
GOTO 2990
IF DS = 1 THEN SC = 3
IF DS = 3 THEN SC = 2
ON SH GOSUB 160,190,160,160,200,210,220,230,1
90,240,190: RETURN
+ SC * (SC + 1) :W = B + 8 - SC
Z,W TO Z + 12 * SC,W TO Z + 12 * SC,W +
SC TO Z,W + 30 * SC TO Z,W TO Z - 2 * S
2 * SC TO Z + 10 * SC,W - 2 * SC TO Z +
SC, W: HPLOT Z - 2 * SC,W - 2 * SC TO Z
SC,W + 28 * SC TO Z,W + 30 * SC
Z + 2 * SC,B + 13 * SC TO Z + 10 * SC,B
Z + 10 * SC,B + 15 * SC TO Z +
* SC TO Z + 2 * SC,B + 13 * SC:
Z = A
HPLOT
30 *
c,w -
12 *
- 2 *
HPLOT
+ 13
2 * SC,B
RETURN
HPLOT A - 5 * SC,B + 20 * SC TO A,B TO A + 5
* SC,B + 20 * SC TO A,B + 15 * SC TO A - 5 *
SC, B + 20 * SC: HPLOT A,B + 12 * SC TO A,B +
20 * SC: RETURN
HPLOT A - 3,B + 2 TO A + 3,B + 2 TO A - 3,B +
6 TO A, B TO A + 3,B+ 6TOA- 3,B+ 2: RETU
RN
SC TO
15
210
220
230
240
250
260
270
280
290
300
310
320
330
340
350
360
370
380
390
400
410
420
430
440
450
460'
HPLOT A,B + 7 TO A + 20,B + 7 TO A + 10, B TO
A,B + 7: RETURN
W = B - 5 : ZZ = A - 5: HPLOT ZZ,W TO ZZ + 8,W
+ 6 TO ZZ + 5 ,W TO ZZ + 9,W + 5 TO ZZ,W + 9 T
O ZZ + 8,W: RETURN
HPLOT A,B + 2 TO A + 14 * SC,B + 2: HPLOT A +
3 * SC,B + 1 TO A + 11 * SC,B + 1 : HPLOT A +
5 * SC,B TO A + 9 * SC, B: RETURN
HPLOT A + 1,B + 1 TO A + 9, B + 1 TO A + 9,B +
9TOA + 1 ,B + 9TOA + 1 , B + 1 : RETURN
OP = PD : PD = PDL (0): IF OP < > PD THEN HC
OLOR= 0: HPLOT 140,158 TO LX,150:LX = 127 +
INT (PD / 255 * 25): HCOLOR= 3: HPLOT 140,158
TO LX, 150 : SI = LX - 140
RETURN
X = INT ( RND (1) * 10): IF RP(X) < > 1 THE
N 400
DD = 400: ON X GOTO 290,300,310,320,330,340,3
50,360,370
XR = 135-.YR = 62 : Z = 135:DD = 800: GOTO 380
XR = 135 :YR = 70:Z = 135:DD = 600: GOTO 380
XR = 135 :YR = 55 : Z = 135: GOTO 380
XR = 60 : YR = 70 :Z = 64: GOTO 380
XR = 220:YR = 70 : Z = 216: GOTO 380
XR = 28 : YR = 55 :Z = 32: GOTO 380
XR = 93 :YR = 55 :Z = 97: GOTO 380
XR = 178:YR = 55 : Z = 174: GOTO 380
XR = 24 8 : YR = 55:Z = 244
IF PEEK ( - 16287) > 127 THEN 420
POKE 806,25: POKE 801,20: HCOLOR= 5: CALL 800
: HPLOT XR, YR TO Z,158:SH = 7:A = Z:B = 153:
GOSUB 220: HCOLOR= 0: POKE 839,10: POKE 845,4
0: CALL 832: HPLOT XR, YR TO Z,158: GOSUB 220:
HCOLOR= 3: DA = DA + DD: GOSUB 920
IF DA > 40000 THEN EN = EN - 50
GOSUB 250 :A$ = "": FR = FRE (0): IF PEEK ( -
16287) < 128 THEN 470
HCOLOR= 6: POKE 839,0: POKE 845,60: CALL 832:
FX = LX: FY = 150 : SF = SF + 1 : OX = FX:OY = FY:
FY = P3:DS = 1 : Y = FY : FX = LX + SI * (150 - F
Y) / P5: IF FX > 1 AND FX < 267 THEN HPLOT O
X, OY TO FX, FY :OX = FX:OY = FY : GOTO 1940
GOTO 460
FY = P2:DS = 3: GOTO 1970
FY = PI :DS = 4 : Y = FY : FX = LX + SI * (150 - F
Y) / P5: IF FX > 1 AND FX < 267 THEN HPLOT O
X,OY TO FX, FY :OX = FX:OY = FY: GOTO 2020
EN = EN - 500: GOSUB 900: HCOLOR= 0: HPLOT LX
,150 TO OX,OY: GOSUB 250
470
IF PEEK (
- 16287)
> 127 THEN 420
480
IF RND
(1)
> .96 THEN 700
490
AD J = 1:
N 270
KEY
= PEEK
(49152) : IF
KEY <
500
GET A3:
IF
A3 = " "
THEN 1430
510
IF A3 <
>
"M" OR ME
< =0 THEN
640
520 ME = ME - 1:EN = EN - 1600: POKE 839,0: POKE
845,50: FOR Z = 1 TO 2: CALL 832: HPLOT 0,0: CA
LL 62454: HCOLOR= 2: CALL 832: HPLOT 0,0: CALL 6
2454: HCOLOR= 5: NEXT : CALL 832
530 F2 = 1: FOR Z = 1 TO 9: ON Z GOTO 540,550,560
,570,580,590,600,610,620
540 FX = 131 : FY = P3: GOTO 1940
550 FX = 131 : FY = P2: GOTO 1970
560 FX = 128:FY = PI: GOTO 2020
570 FX = 59 : FY = P2: GOTO 1970
580 FX = 221: GOTO 1970
590 FX = 32 : FY = PI: GOTO 2020
600 FX = 92: GOTO 2020
610 FX = 176: GOTO 2020
620 FX = 248: GOTO 2020
630 NEXT : F2 = PEEK (49168) :F2 = 0: GOTO 1160
640 IF A$ = CHR3 (27) THEN Tl$ = " RAPPORTO SITU
AZIONE ": POKE 801,0: POKE 806,8: CALL 800: G
OSUB 2670: CALL 800
650 IF VAL (A$) > 0 AND VAL (A$) < 9 THEN HCOL
OR= 0: GOSUB 1260 : DI = VAL (A$) : GOSUB 1210
660 IF A$ < > "Q" THEN 270
670 TEXT : HOME : VTAB (12) : HTAB (4) : FLASH : PR
INT "VUOI DAVVERO SMETTERE <S/N>?";: FOR X =
1 TO 3: POKE 801,0: POKE 806,10: CALL 800: PO
KE 801,200: POKE 806,15: CALL 800: NEXT
680 NORMAL : GET AN3: IF AN$ < > M S" THEN POKE
- 16302,0: POKE - 16299,0: POKE - 16304,0:
GOTO 270
690 EOG = 1:T1$ = "*ABBANDONO MISSIONE* " :ADJ = .8
: GOTO 2670
700 X = 241:1 = - 8 - INT ( RND (1) * 10) :R =
RND (1) : FF = 1: IF R > .5 THEN 1=1* - 1:X
= 20
710 Y = 28: HCOLOR= 3: POKE 801,60: POKE 806,2
720 HCOLOR= 1:X = X + I:A = X:B = Y: GOSUB 210: C
ALL 800
730 IF RND (1) < .30 THEN HCOLOR= 3: HPLOT X +
P4,Y + P4 TO X + P4,158 : HCOLOR= 5:A = X + 9:
B = 152: GOSUB 220: CALL 800: HCOLOR= 0: HPLO
T X + P4,Y + P4 TO X + P4,158 : GOSUB 220: HCO
LOR= 3: DA = DA + 600
740 CALL 800: HCOLOR= 0:A = X:B = Y: GOSUB 210: I
F X > 19 AND X < 242 THEN 770
750 X = PEEK (49168): FOR X = 1 TO 2 : POKE 801,0
: POKE 806,10: CALL 800: POKE 801,200: POKE 8
06,15: CALL 800: NEXT : TR = TR + 1
760 X = RI : Y = R2:F2 = 1:C$ = "1": GOSUB 2570.-F2
= 0:R1 = INT ( RND (1) * 16) + 2:R2 = INT (
RND (1) * 16) + 2:P$(R2) = LEFT3 (P3(R2),R1
- 1) + "3" + RIGHTS (P3(R2),20 - RI) :MV = 0
: PD = 0:F1 = 0:S1 = 0: GOTO 1160
770 IF FF = - 1 THEN HCOLOR= P6: GOTO 830
780 OP = PD : PD = PDL (0): IF OP < > PD THEN HC
OLOR= 0: HPLOT 140,158 TO LX,150:LX = 127 +
INT (PD / 255 * 25): HCOLOR= 3: HPLOT 140,158
TO LX,150 : SI = LX - 140
790 IF PEEK ( - 16287) < 128 THEN 720
800 EN = EN - 450 : FI = 1: HCOLOR= 6: POKE 839,0:
POKE 845,60: CALL 832:OX = LX:OY = 150:SF = S
F + 1: IF LX < 131 OR LX > 149 THEN FY =78:
GOTO 820
810 FY = 62
820 FX = LX + SI * (150 - FY) / P5: IF FF = 1 THE
N 860
830 IF LX < 132 OR LX > 147 THEN FF = 1 : GOTO 870
840 OY = FY:OX = FX: FY = 30:FX = LX + SI * (150 -
FY) / P5 : IF FX < 2 THEN FX = 2
850 IF FX > 266 THEN FX = 266
860 HPLOT OX,OY TO FX,FY:FF = FF * - 1: IF FF =
- 1 THEN 720
870 HCOLOR= 0 : LY = 150: HPLOT LX,LY TO FX,FY : IF
FY = 30 AND FX < X + 15 AND FX > X + 3 THEN 8
90
880 FI = 0: GOTO 720
890 DS « 4:S « 1: GOSUB 920: GOSUB 900: GOTO 2100
900 IF EN > 0 THEN HCOLOR= 0: HPLOT 242,171 TO 8
5 + EN / 99999 * 157,171: HCOLOR= 6: RETURN
910 T13 = M ENERGIA ESAURITA ":EOG = 1:EN = 0: GO
TO 2670
920 IF DA < 99999 THEN HCOLOR= 5: HPLOT 85,181 T
O 85 + DA / 99999 * 158,181: HCOLOR= 3: RETUR
(Continua)
U
32
■
matrice il programma salterà sul la¬
to opposto e proseguirà. Ecco una
breve descrizione del programma li¬
nea per linea:
Linee 110-120: Scrivono in me¬
moria con POKE le routine sonore
contenute nelle istruzioni data alla fi¬
ne del programma e saltano alla vi-
deata d'intestazione.
Linee 130-240: Contengono le su¬
broutine che tracciano con HPLOT i
principali oggetti del programma.
Linea 250: Subroutine per control¬
lare se si stia sparando un fasore.
Linee 270-390: Routine per deter¬
minare se qualcuno degli obelischi
sullo schermo sparerà al vagante.
Linee 400-690: Loop principale
che legge i comandi da tastiera e gli
altri comandi e determina l'azione
appropriata.
Linee 700-740: Determina se il di¬
sco volante di ricognizione sorvolerà
il vagante e agisce in conformità.
Linee 750-760: Se il disco ricogni¬
tore riesce a sorvolare la posizione
questa routine sposta altrove l'astro¬
nave base.
Linee 770-890: Punta e spara un
fasore.
Linee 900-930: Subroutine per
l'aggiornamento dei display dell'ener¬
gia residua e dell'indicatore dei danni.
Linee 940-970: Controlla la posi¬
zione della matrice e determina se an¬
dare al lato opposto.
Linee 980-1070: Determina quale
forma disegnare e in che posizione di
schermo.
N
OT 10,166
930 Tl$ = “DANNI CRITICI":EOG = 1:DA = 99999: GOT
1220 X = PX - RI : Y = PY - R2 : IF X = >0 AND Y =
O 2670
> 0 THEN SH = 10 : A = 9:B = 165: GOSUB 240:
940 IF X < 1 THEN X = 20 + X
GOTO 1260
950 IF X > 20 THEN X = X - 20
1230 IF X = >0 AND Y < 0 THEN SH = 10:A = 9:B =
960 IF Y < 1 THEN Y = 20 + Y
175: GOSUB 240: GOTO 1260
970 IF Y > 20 THEN Y = Y - 20
1240 IF X < 0 AND Y = >0 THEN SH = 10:A = 18:B
980 LC = VAL ( MID$ (P$ (Y),X,1)): RETURN
= 165: GOSUB 240: GOTO 1260
990 IF LC = 1 THEN RP (P) = 1 : SC = 1: HCOLOR= 3 : SH
1250 SH = 10:A = 18:B = 175: GOSUB 240
= 1:A = XL:B = YL: GOSUB 130: RETURN
1260 ON DI GOSUB 1270,1280,1290,1300,1310,1320,13
1000 IF LC = 2 AND DS = 1 THEN SC = 3:RX = 111:RY
30,1340: RETURN
= 148
1270 HPLOT 20,176 TO 20,166: RETURN
1010 IF LC = 2 AND DS = 4 THEN SC = 1 :RX = XL - 4
1280 HPLOT 20,176 TO 30,166: RETURN
:RY = YL + 25
1290 HPLOT 20,176 TO 30,176: RETURN
1020 IF LC = 2 AND DS = 3 THEN SC = 2:RX = XL + 8
1300 HPLOT 20,176 TO 30,186: RETURN
:RY = YL + 70
1310 HPLOT 20,176 TO 20,186: RETURN
1030 IF LC = 2 THEN HCOLOR= 5:SH = 8:A = RX:B =
1320 HPLOT 20,176 TO 10,186: RETURN
RY: GOSUB 130
1330 HPLOT 20,176 TO 10,176: RETURN
1040 IF LC = 3 AND DS = 4 THEN SH = 9:A = XL:B =
1340 HPLOT 20,176 TO 10,166: RETURN
YL:SC - 1: GOSUB 130
1350 Y = 171: HCOLOR= 1: HPLOT 45,Y TO 65,167 TO
1050 IF LC = 3 AND DS = 3 THEN SH = 2:SC = 2:A =
55,175 TO 75,Y:X = 84 + EN / 99999 * 159: HP
XL + 15 : b = L : gusUb 130
LOT 85,Y TO X,Y: HPLOT 243,171
1060 IF LC = 3 AND DS - 1 THEN SC = 3:SH = 2:A =
1360 Y = 181: HCOLOR= 5: FOR X = 45 TO 75 STEP 6:
140:B = 95: GOSUB 130: HCOLOR= 0: HPLOT 50,1
HPLOT X,Y TO X + 3,Y: NEXT :X = 85 + DA / 9
60 TO 225,160
9999 * 158: HPLOT 85,Y TO X,Y: HPLOT 243,Y:
1070 HCOLOR= 3 :SC = 1: RETURN
IF ME < 1 THEN 1390
1080 CLEAR : ONERR GOTO 2970
1370 HCOLOR= 6:X1 = 253:X2 = 260:Y = 165:E = ME:
1090 DIM P$(20):DI = 1 :A$ = “ ":LX = 140:EN = 999
IF ME > 4 THEN E = 4
99:ME = 8:P1 = 62:P2 = 78:P3 = 86:P4 = 10:P5
1380 FOR X - 1 TO E: HPLOT XI,Y TO X2,Y:Y = Y + 7
= 8 :P6 = 6 : P7 = 33:ADJ = 1
: NEXT
1100 W = ( PEEK (78) + 1) / 256: FOR Y = 1 TO 20
1390 IF ME < 5 THEN HCOLOR= 3: GOTO 1410
: FOR X = 1 TO 20 :V = RND (1) * W: IF V <
1400 XI = 268 : X2 = 275:Y = 165:E = ME - 4 : FOR X
.50 * W THEN V = 1:TR = TR + 1
= 1 TO E: HPLOT XI,Y TO X2,Y:Y = Y + 7: NEXT
1110 VS = STR$ ( INT (V)) : P$ (X) = P$ (X) + V$: NE
: HCOLOR= 3: IF F5 = 1 THEN RETURN
XT X: POKE 801,10 + Y: POKE 806,25 - Y: CALL
1410 IF SI = 1 THEN GOSUB 1520: GOSUB 1210: GOTO
800: NEXT Y:R = RND (1) * 4:RL = TR:V = I
270
NT (V * 20) :W = INT (W * 20) : IF W < 2 T
1420 GOSUB 1530: GOSUB 1210: GOTO 270
HEN W = 2
1430 POKE 801,30: POKE 806,25: CALL 800:EN = EN -
1120 IF W > 19 THEN W = 19
300: ON DI GOTO 1440,1450,1460,1470,1480,14
1130 P$(V) = LEFT$ (P$(V),W - 1) + "3“ + RIGHT
90,1500,1510
$ (P$ (V) , 20 - W):R1 = W:R2 = V:PX = INT (
1440 Xl’ = 0 : YI = 1: GOTO 1160
W + 8 + R) : PY = INT (V + 8 + R) : IF PX > 2
1450 XI = 1:YI = 1: GOTO 1160
0 THEN PX = PX - 20
1460 XI = 1:YI = 0: GOTO 1160
1140 IF PY > 20 THEN PY = PY - 20
1470 XI = 1 :YI = - 1: GOTO 1160
1150 OL = 1: GOTO 1430
1480 XI = 0 : YI = - 1: GOTO 1160
1160 HGR2 : POKE - 16302,0:PD = - 1: HCOLOR= 1:
1490 XI = - 1 : YI = - 1: GOTO 1160
HPLOT 1,0 TO 279,0 TO 279,159 TO 1,159 TO 1
1500 XI = - 1 :YI = 0: GOTO 1160
,0
1510 XI = - 1 : YI = 1: GOTO 1160
1170 HCOLOR= 2 : HX = 1: HPLOT HX,50:HX = 0: FOR X
1520 IF AS < > "M" THEN PX = PX + XI :PY = PY - Y
= 1 TO 10 :HY = INT ( RND (1) * 10) :HX = HX
I
+ 28: HPLOT TO HX - 1,50 - HY: NEXT : HCOLO
1530 FOR X = 1 TO 9:RP(X) = 0: NEXT : IF PX < 1 T
R= 1: HPLOT HX - 1,50 - HY: HCOLOR= 3
HEN PX = 20
1180 FR = FRE (0): HCOLOR= 3: HPLOT 1,50: FOR X
1540 IF PX > 20 THEN PX = 1
= 28 TO 280 STEP 28:B = 22 - INT ( RND (1)
1550 IF PY < 1 THEN PY = 20
* 22):SH = 5 :A = X - 20 + (INT ( RND (1) *
1560 IF PY > 20 THEN PY = 1
10)): GOSUB 200: NEXT : HCOLOR= 3
1570 IF SI = 0 THEN SI = 1 : GOTO 1620
1190 HCOLOR= 3: HPLOT 1,161 TO 279,161 TO 279,191
1580 IF A$ < > "M“ THEN X = PX:Y = PY: GOSUB 980
TO 1,191 TO 1,161: HPLOT 40,161 TO 40,191:
: IF LC = 1 AND DP = DI THEN DA = DA + 10000
HPLOT 249,161 TO 249,191: HPLOT 264,161 TO 2
: TEXT : HOME : VTAB 10: INVERSE : PRINT " O
64,191: HPLOT 250,168 TO 278,168: HPLOT 250,
BELI SCO COLPITO-SI AUTODISTRUGGE": NORMAL
176 TO 278,176: HPLOT 250,184 TO 278,184
: PRINT : FLASH : PRINT "<< VAGANTE SUBISCE
1200 HCOLOR= 3: HPLOT 20,166: HPLOT 30,166: HPLOT
GRAVI DANNI >>“
30,176: HPLOT 30,186: HPLOT 20,186: HPLOT 1
1590 IF A$ < > "M" AND LC = 1 AND DP = DI THEN
0,186: HPLOT 10,176: HPLOT 10,166: GOTO 1350
NORMAL : FOR X = 1 TO 3: POKE 801,0: POKE 80
1210 HCOLOR= 0 :SH = 10:A = 9:B = 165: GOSUB 240:B
6,10: CALL 800: POKE 801,200: POKE 806,15: C
= 175: GOSUB 240 : A = 18:B = 165: GOSUB 240:
ALL 800: NEXT : FOR X = 1 TO 1500: NEXT : PO
B = 175: GOSUB 240: HCOLOR= 3: HPLOT 20,166:
KE - 16302,0: POKE - 16299,0: POKE - 1630
HPLOT 30,166: HPLOT 30,176: HPLOT 30,186: H
4,0
PLOT 20,186: HPLOT 10,186: HPLOT 10,176: HPL
(Continua)
33
Linee 1080-1150: Routine princi¬
pale di inizializzazione, che all'ini¬
zio di ogni partita colloca in una
nuova matrice obelischi assegnati ca¬
sualmente, spazi vuoti, e la nave
base.
Linee 1160-1200: Disegnano i pro¬
fili della videata, lo sfondo e le
stelle.
Linee 1210-1340: Aggiornano l'in¬
dicatore radar/direzione.
Linee 1350-1420: Disegnano il
pannello di comando.
Linee 1430-1510: Impostano i pa¬
rametri di direzione.
Linee 1520-1650: Cercano ogget¬
ti nella matrice.
Linee 1660-1720: Subroutine per
cercare oggetti nelle direzioni 1 o 5.
Linee 1730-1790: Subroutine per
trovare oggetti nelle direzioni 2 o 6.
Linee 1800-1860: Subroutine per
trovare oggetti nelle direzioni 3 o 7.
Linee 1870-1930: Subroutine per
trovare oggetti nelle direzioni 4 o 8.
Linee 1940-2080: Sentono se il
fuoco del fasore ha colpito un obe¬
lisco.
RAPPORTO SITUAZIONE
*** STATO DELLA MISSIONE ***
DIREZ. CORR. =8
OBELIS. REST. =159
COLPI SPARATI =30
MEGAESPLOSIONI = 2
RANGO : ASSISTENTE
% ENER. REST. =74
% OBEL. COLP. = 22
% DANNI =49
PUNT. TOTALE =11
MASSIMO OGGI =0
*** SOMMARIO DEI COMANDI **’
NUMER11 - 8 - IMPOSTA DIREZIONE
BARRA SPAZIO - AVANZA
PADDLE0 - PUNTA FASORE
PULSANTE 0 - SPARA FASORE
LETTERA M - MEGAESPLOSIONE
LETTERAQ - ABBANDONA MISSIONE
TASTO <ESC> - STATO DELLA MISSIONE
PREMI UNTASTOQUALUNQUE
Chiedendo al computer di mostrare la videata di aiuto,
si ottengono sul video un sommario dei comandi e la situazione
corrente (punteggio e valore delle variabili).
:
1600 IF LC = 3 AND DP < > DI THEN 1620
1610 IF LC = 3 THEN Tl$ = " AL SICURO SULLA NAVE!
":EOG = 1 :ADJ = 1.2: GOTO 2940
1620 DP = DI:X = PX + 1 * XI:Y = PY - 1 * YI: GOS
UB 940: IF LC < >0 THEN XL = 100:YL = 50:D
S = 1:P = 1 : GOSUB 990: IF LC < >2 THEN 16
50
1630 X = PX + 2 * XI :Y = PY - 2 * YI: GOSUB 940:
IF LC < >0 THEN XL = 115:YL = 60:DS = 3:P
= 2: GOSUB 990: IF LC < >2 THEN 1650
1640 X = PX + 3 * XI:Y = PY - 3 * YI: GOSUB 940:
IF LC < >0 THEN XL = 127:YL = 50:DS = 4:P
= 3: GOSUB 990
1650 ON DI GOTO 1660,1730,1800,1870,1660,1730,180
0,1870
1660 YL = 60:DS = 3:X = PX - 1:Y = PY - 2 * YI: G
OSUB 940: IF LC < >0 THEN XL = 40:P = 4: G
OSUB 990
1670 X = PX + 1: GOSUB 940: IF LC < >0 THEN XL
= 200 :P = 5: GOSUB 990
1680 YL = 50:DS = 4:X = PX - 2:Y = PY - 3 * YI: G
OSUB 940: IF LC < >0 THEN XL = 20:P = 6: G
OSUB 990
1690 X = PX - 1: GOSUB 940: IF LC < >0 THEN XL
= 85:P = 7: GOSUB 990
1700 X = PX + 1: GOSUB 940: IF LC < >0 THEN XL
= 170:P = 8: GOSUB 990
1710 X = PX + 2: GOSUB 940: IF LC < >0 THEN XL
= 240:P = 9: GOSUB 990
1720 RETURN
1730 YL = 60:DS = 3:X = PX + 1 * XI:Y = PY - 2 *
YI: GOSUB 940: IF LC < >0 THEN XL = 40:P =
4 : GOSUB 990
1740 X = PX + 2 * XI :Y = PY - 1 * YI: GOSUB 940:
IF LC < > 0 THEN XL = 200:P = 5: GOSUB 990
1750 YL = 50:DS = 4:X = PX + 1 * XI:Y = PY - 3 *
YI: GOSUB 940: IF LC < >0 THEN XL = 20:P =
6: GOSUB 990
1760 X = PX + 2 * XI: GOSUB 940: IF LC < >0 THE
N XL = 85:P = 7: GOSUB 990
1770 X = PX + 3 * XI;Y = PY - 2 * YI: GOSUB 940:
IF LC < >0 THEN XL = 170:P = 8: GOSUB 990
1780 Y = PY - 1 * YI: GOSUB 940: IF LC < >0 THE
N XL = 240 :P = 9: GOSUB 990
1790 RETURN
1800 YL = 60:DS = 3:X = PX + XI * 2:Y = PY + 1: G
OSUB 940: IF LC < >0 THEN XL = 40:P = 4: G
OSUB 990
1810 Y = PY - 1: GOSUB 940: IF LC < >0 THEN XL
= 200:P = 5: GOSUB 990
1820 YL = 50:DS = 4:X = PX + XI * 3:Y = PY + 2: G
OSUB 940: IF LC < >0 THEN XL = 20:P = 6: G
OSUB 990
1830 Y = PY + 1: GOSUB 940: IF LC < >0 THEN XL
= 85:P = 7: GOSUB 990
1840 Y = PY - 1: GOSUB 940: IF LC < >0 THEN XL
= 170:P = 8: GOSUB 990
1850 X = PX + XI * 3:Y = PY - 2: GOSUB 940: IF LC
< > 0 THEN XL = 240:P = 9: GOSUB 990
1860 RETURN
1870 YL = 60:DS = 3:X = PX + 2 * XI:Y = PY - 1 *
YI: GOSUB 940: IF LC < >0 THEN XL = 40:P =
4: GOSUB 990
1880 X = PX + 1 * XI :Y = PY - 2 * YI: GOSUB 940:
IF LC < >0 THEN XL = 200:P = 5: GOSUB 990
1890 YL = 50 :DS = 4:X = PX + 3 * XI:Y = PY - 1 *
YI: GOSUB 940: IF LC < >0 THEN XL = 20:P =
6: GOSUB 990
1900 Y = PY - 2 * YI: GOSUB 940: IF LC < >0 THE
N XL = 85:P = 7: GOSUB 990
1910 X = PX + 2 * XI :Y = PY - 3 * YI: GOSUB 940:
IF LC < >0 THEN XL = 170 :P = 8: GOSUB 990
1920 X = PX + 1 * XI:Y = PY - 3 * YI: GOSUB 940:
IF LC < >0 THEN XL = 240:P = 9: GOSUB 990
1930 RETURN
1940 IF FX = 131 AND RP(1) = 1 THEN X = 131:XL =
100 :YL = 50 :RX = 111:RY = 148:RP(1) = 0: GOT
O 2090
1950 IF F2 = 1 THEN 630
1960 GOTO 440
1970 IF FX = 59 AND RP(4) = 1 THEN X = 56:XL = 40
:YL = 60:RX = 48:RY = 130:RP(4) = 0: GOTO 20
90
1980 IF FX = 131 AND RP (2) = 1 THEN X = 131:XL =
115 :YL = 60 :RX = 123:RY = 130:RP(2) = 0: GOT
O 2090
1990 IF FX = 221 AND RP(5) = 1 THEN X = 216:XL =
200:YL = 60 :RX = 208:RY = 130:RP(5) = 0: GOT
O 2090
2000 IF FY < > PI AND F2 = 0 THEN 450
2010 GOTO 630
2020 IF FX = 32 AND RP(6) = 1 THEN X = 24:XL = 20
: YL = 50 :RX = 16:RY = 75:RP{6) = 0: GOTO 20 9
0
2030 IF FX = 92 AND RP (7) = 1 THEN X = 89:XL = 85
: YL = 50 :RX = 81:RY = 75:RP(7) = 0: GOTO 209
0
(Continua)
■
34
20° BIAS Convegno Mostra Internazionale
dell'Automazione Strumentazione
Edizione 1986 dedicata alla MICROELETTRONICA
Fiera di Milano - Pad. 2, 3, 7
18-22 Marzo 1986
n^Tir:n
MICROELETTRONICA
COMPONENTI ELETTRONICI
SISTEMI DI PRODUZIONE E COLLAUDO
STRUMENTAZIONE DI LABORATORIO
MICROCOMPUTER E PERIFERICHE
SISTEMI DI TELECOMUNICAZIONI
]
J
J
]
INGRESSI (9,30-18,00):
• P.ta Carlo Magno
• P.ta Domodossola
E.I.O.M. Ente Italiano Organizzazione Mostre
Segreteria della Mostra
Viale Premuda, 2-20129 Milano (Italy) - Tel. (02) 54.00.196-135-471 - Telex 334022 CONSEL I
studio martinetti
2040 IF FX = 128 AND RP (3) = 1 THEN X = 131:XL =
127 :YL = 50:RX - 123-.RY - 75 : RP (3) - 0: GOTO
2090
2050 IF FX - 176 AND RP (8) = 1 THEN X - 174:XL -
170 : YL - 50:RX - 166:RY - 75:RP(8> = 0: GOTO
2090
2060 IF FX - 248 AND RP(9) = 1 THEN X = 244 :XL -
240 :YL - 50 :RX = 236:RY - 75:RP<9) = 0: GOTO
2090
2070 IF F2 = 1 THEN 630
2080 GOTO 460
2090 RL - RL - 1: IF F2 - 1 THEN GOSUB 2150: GOT
O 630
2100 HCOLOR- 0: HPLOT LX,150 TO OX,OY: FOR S = 1
TO 6 - DS:SC - S:XX = X + 5:YY = Y + 5 : POKE
839,40: POKE 845,8: HCOLOR- 5: CALL 832:SH
= 7 :A = XX:B - YY: GOSUB 220: HCOLOR- 0: POK
E 839,30: CALL 832: GOSUB 220: NEXT :SC - 1:
HCOLOR- 3
2110 IF FI - 1 THEN FI - 0: GOTO 270
2120 HCOLOR- 5 : SH - DS:A - XL:B - YL: GOSUB 130:
HCOLOR- 0: GOSUB 130: IF DS = 1 THEN SC = 3
2130 GOSUB 2150: HCOLOR- 5: IF P > 2 THEN SH = 8 :
A = RX:B - RY: GOSUB 130: HCOLOR- 3
2140 SC = 1: HCOLOR- 3: GOTO 270
2150 C$ - "2": IF YL = 50 AND XL = 100 THEN GOSU
B 2240: GOTO 2570
2160
IF YL = 60
TO 2570
AND
XL
=
115
THEN
GOSUB 2250: GO
2170
IF YL = 50
TO 2570
AND
XL
=
127
THEN
GOSUB 2260: GO
2180
IF YL = 60
O 2570
AND
XL
'
40 1
THEN
GOSUB 2270: GOT
2190
IF YL = 60
TO 2570
AND
XL
=
200
THEN
GOSUB 2320: GO
2200
IF YL = 50
O 2570
AND
XL
”
20
THEN
GOSUB 2370: GOT
2210
IF YL = 50
O 2570
AND
XL
=
85
THEN
GOSUB 2420: GOT
2220
IF YL = 50
TO 2570
AND
XL
=
170
THEN
GOSUB 2470: GO
2230
IF YL = 50
TO 2570
AND
XL
=
240
THEN
GOSUB 2520: GO
2240
X = PX + 1
* XI :Y
=
PY
- 1 *
YI: RETURN
2250
X = PX + 2
* XI : Y
=
PY
- 2 *
YI: RETURN
2260
X = PX + 3
* XI :Y
=
PY
- 3 *
YI: RETURN
2270 ON DI GOTO 2280,2290,2300,2310,2280,2290,230
0,2310
2280
X = PX
-
1:
: Y
= PY
-
2 * YI: RETURN
2290
X = PX
+
1
*
XI :Y
=
PY - 2 * YI: RETURN
2300
X = PX
+
2
*
XI : Y
=
PY + 1: RETURN
2310
X = PX
+
2
*
XI : Y
=
PY - 1 * YI: RETURN
2320
ON DI GOTO
0,2360
2330,234C
1,2350,2360,2330, 2340.
2330
X = PX
+
1:
: Y
= PY
-
2 * YI: RETURN
2340
X = PX
+
2
*
XI :Y
=
PY - 1 * YI: RETURN
2350
X = PX
+
2
*
XI : Y
=
PY - 1: RETURN
2360
X = PX
+
1
Ir
XI : Y
=
PY - 2 * YI: RETURN
2370
ON DI (
0,2410
GOTO
2380,2390,2400,2410,2380,2390
2380
X = PX
-
2:
: Y
= PY
-
3 * YI: RETURN
2390
X = PX
+
1
*
XI :Y
=
PY - 3 * YI: RETURN
2400
X = PX
+
3
*
XI : Y
=
PY + 2: RETURN
2410
X = PX
+
3
*
XI :Y
=
PY - 1 * YI: RETURN
2420
ON DI i
0,2460
GOTO
2430,2440, 2450, 2460,2430, 2440
2430
X = PX
-
1:
: Y
= PY
-
3 * YI: RETURN
2440
X = PX
+
2
*
XI :Y
=
PY - 3 * YI: RETURN
2450
X = PX
+
3
*
XI : Y
=
PY + 1: RETURN
2460
X = PX
+
3
*
XI:Y
=
PY - 2 * YI: RETURN
2470 ON DI GOTO 2480,2490,2500,2510,2480,2490,250
0,2510
2480
X =
PX
+
1:
: Y
= PY - 3 *
YI: RETURN
2490
X =
PX
+
3
★
XI : Y = PY
- 2 * YI: RETURN
2500
X =
PX
+
3
*
XI:Y = PY
- 1: RETURN
2510
X =
PX
+
2
*
XI:Y = PY
- 3 * YI: RETURN
2520 ON DI GOTO 2530,2540,2550,2560,2530,2540,255
0,2560
2530
X = PX
+
2:
: Y
= PY - 3 *
YI: RETURN
2540
X = PX
+
3
*
XI : Y = PY
- 1 * YI: RETURN
2550
X = PX
+
3
*
XI :Y = PY
- 2: RETURN
2560
X = PX
+
1
*
XI :Y = PY
- 3 * YI: RETURN
2570 GOSUB 940: IF X < 2 THEN PS(Y) = C$ + RIGHT
$ (PS (Y) , 19) : RETURN
2580 IF X > 19 THEN PS (Y) = LEFTS (PS (Y) , 19) + C
S: RETURN
2590 PS (Y) = LEFTS (PS(Y|,X - 1) + CS + RIGHTS
(PS (Y) ,20 -X): IF F2 - 1 THEN RETURN
2600 IF FY = P3 THEN 2630
2610 IF FY = P2 AND FX = 131 THEN 2640
2620 P - 3: RETURN
2630 X - PX + 1 * XI: Y - PY - 1 * YI: GOSUB 940:
IF LC < >0 THEN XL = 100:YL = 50:DS = 1:P
= 1: GOSUB 990: IF LC < >2 THEN RETURN
2640 X - PX + 2 * XI:Y = PY - 2 * YI:P = 2: GOSUB
940: IF LC < >0 THEN XL = 115:YL - 60:DS
= 3: GOSUB 990: IF LC < >2 THEN RETURN
2650 X = PX + 3 * XI:Y = PY - 3 * YI: GOSUB 940:
IF LC < >0 THEN XL - 127:YL - 50:DS = 4:P
= 3: GOSUB 990
2660 P = 2: RETURN
2670 EL - INT (EN / 99999 * 100 + .5):RH = INT
( (TR - RL + .000001) / (TR + .001) * 100 + .
5):DM - INT ((DA + .000001) / 99999 * 100 +
.5) : HS - PEEK (850) + PEEK (851) * 256
2680 R = INT (ADJ * RH * ((200 + EL) / 100) - DM
) : IF ADJ = .8 THEN R = R - 20
2690 IF ADJ =1.2 THEN R - R + 20
2700 IF R < 0 THEN R = 0
2710 IF R < HS OR EOG - 0 THEN F8 - 0: GOTO 2730
2720 HS = R: POKE 851,HS / 256: POKE 850,HS - PE
EK (851) * 256:F8 = 1
2730 TEXT : HOME : HTAB (13) : FLASH : PRINT T1S:
NORMAL : PRINT : IF EOG - 1 THEN POKE 839,0
: POKE 845,50: FOR X - 1 TO 5 : CALL 832: NEX
T
2740 HTAB 9: INVERSE : PRINT "*** STATO DELLA MIS
SIONE ***“: NORMAL : PRINT "DIREZ . CORR. -
";DI;
2745 PRINT " % ENER. REST.- ";EL: PRINT "OBELI
5. REST. = " ; RL; : PRINT TAB( 22)"% OBEL. CO
_ Il .
2750 PRINT ''COLPI SPARATI = ";SF;: PRINT TAB ( 22
)"% DANNI = "; DM : PRINT "MEGAESPLOSIONI
= " ;ME; : PRINT TAB{ 22)"PUNT. TOTALE = ";R:
GOSUB 2850: REM CALCOLA RANGO
2760 PRINT "RANGO: "; R$; : HTAB (22): IF F8 - 1 THE
N FLASH
2770 PRINT "MASSIMO OGGI = ";HS: NORMAL : PRINT :
HTAB (7): INVERSE : PRINT "*** SOMMARIO DEI
COMANDI ***": NORMAL : PRINT : PRINT TAB(
7)"NUMERI 1-8 - IMPOSTA DIREZIONE"
2775 PRINT TAB ( 7)"BARRA SPAZIO - AVANZA": PRINT
2780 PRINT TAB( 7)"PADDLE 0 - PUNTA FASORE": PRI
NT TAB( 7)"PULSANTE 0 - SPARA FASORE": PRIN
T : PRINT TAB ( 7)"LETTERA M - MEGAESPLOSION
E": PRINT TAB( 7)"LETTERA Q - ABBANDONO MIS
SIONE": PRINT TAB( 7)"TASTO <ESC> - STATO D
ELLA MISSIONE
2790 IF NOT EOG THEN 2840
2800 GOSUB 2930: VTAB (24): HTAB (9): PRINT "UN'A
LTRA PARTITA <S/N>?";
2810 GET AN$: IF AN$ < > "S" AND ANS < > "N" TH
EN 2810
2820 IF ANS = "S" THEN OL = 0:NX = 1: GOTO 2990
2830 VTAB (23): HTAB 1: CALL - 958: HTAB 7: INVE
RSE : PRINT "« GRAZIE PER AVER GIOCATO »";
: NORMAL : END
2840 VTAB 24: PRINT TAB( 8)"PREMI UN TASTO QUALU
NQUE" ;
2845 GET ANS: POKE - 16302,0: POKE - 16299,0: P
OKE - 16304,0: RETURN
2850 IF R < 16 THEN R$ = "ASSISTENTE": RETURN
2860 IF R < 31 THEN R$ = "MECCANICO": RETURN
2870 IF R < 51 THEN R$ = "UOMO EQUIPAGGIO": RETUR
N
2880 IF R < 76 THEN R$ = "SECONDO PILOTA": RETURN
2890 IF R < 96 THEN R$ = "PRIMO PILOTA": RETURN
2900 IF R < 116 THEN R$ = "CAPITANO": RETURN
2910 IF R < 136 THEN R$ = "AMMIRAGLIO": RETURN
2920 R$ = "COMANDANTE": RETURN
2930 RESTORE : FOR X = 1 TO 16: READ P,D: POKE 80
6, P : POKE 801,D: CALL 800: NEXT : RETURN
2940 F5 = 1: GOSUB 1160:X = 132:S = 4:1 = 14:Y =
115:F = 1.2: POKE 806,10: POKE 801,60: HCOLO
R= 3
2950 CALL 800:S = S * F: IF S > Y THEN 2670
2960 SH = 9:A = X:B = Y - S: HCOLOR= 3: CALL 800:
SC = 1-: GOSUB 130: CALL 800: HCOLOR= 0: GOSU
B 130: CALL 800: POKE 806,10 - S / I: GOTO 2
950
2970 ER = PEEK (222):EL = PEEK (218) + PEEK (2
19) * 256: IF OL = 1 THEN 1160
2980 GOTO 1080
2990 TEXT : HOME : INVERSE :BL$ « "": VTAB 5: HTA
B (14): PRINT "O B E L I S K" : NORMAL : PRIN
(Continua )
36
T : PRINT TAB( 12) "DI DARYL L. SCOTT"
3000 VTAB 10: GOSUB 3050: PRINT : PRINT TAB ( 4)"
DISTRUGGI GLI OBELISCHI , TROVA"
3005 PRINT TAB ( 4) "LA TUA NAVE BASE E DECOLLA !!
!": PRINT : GOSUB 3050
3010 PRINT : PRINT : PRINT TAB{ 14)"COPYRIGHT 19
86": PRINT TAB( 14) "BY APPLICANDO"
3020 VTAB 1: HTAB 1: FOR X = 1 TO 39:BL$ = BL$ +
" " : NEXT : INVERSE : PRINT BL$: FOR X = 2 T
O 23: PRINT " ";: HTAB 39: PRINT " ": NEXT :
PRINT BL$; : NORMAL
3030 VTAB 20: IF NOT NX THEN GOSUB 2930: HTAB {
6) : FLASH : PRINT " «PREMI UN TASTO QUALUNQ
UE» ";: NORMAL
3035 GET A$: PRINT : VTAB 20: HTAB (6): PRINT "
USA <ESC> PER LE ISTRUZIONI
3040 VTAB 12: HTAB 2: PRINT LEFTS (BL$,35);: HTA
B 13: FLASH : PRINT "« ALLARME »";: NORMAL
3045 VTAB 13: HTAB 2: PRINT LEFT$ (BL$,35);: HTA
B 9: FLASH : PRINT "« DI COMBATTIMENTO »";
: NORMAL : GOTO 1080
3050 HTAB 4: FOR X = 1 TO 32: PRINT NEXT :
PRINT : RETURN
3060 DATA 18,250,24,250,23,75,22,72,19,75,28,250
,24,250,23,75,22,75,19,75,28,250,24,250,23,1
00,22,100,23,100,19,250: DATA 162,48,141,48
,192,169,16,32,168,252,202,208,245,96,162, 1,
141,48,192,138,105,56,32,168,252,232,224,21,
208,242,96
3070 DATA 18,250,24,250,23,75,22,72,19,75,28,250
,24,250,23,75,22,75,19,75,28,250,24,250,23,1
00,22,100,23,100,19,250
Linee 2090-2140: Routine per il
colpo a bersaglio del fasore alle coor¬
dinate x,y.
Linee 2150-2660: Mettono sullo
schermo e nella matrice i resti di un
obelisco distrutto.
Linee 2670-2840: Visualizzazione
dello stato della missione.
Linee 2850-2920: Determinano il
rango sulla base del punteggio.
Linea 2930: Subroutine musicale.
Linee 2940-2980: Routine per il
decollo dell'astronave base.
Linee2990-3050: Videata d'intesta¬
zione.
Linee 3060-3070: Dati per le routi¬
ne sonore e musicale.
Questo programma è disponibile
su dischetto. L’elenco, i prezzi
e le modalità d'ordine di questo e
degli altri dischetti disponibili sono
riportati nella rubrica Disk Service.
W!ìgfc<Nibble e Applicando
INFORMATICA BIELLA - ZANOTTO & BERNUZZO Srl
©303031
Per Apple II, Ile, Ile :
Contabilità Generale Prodos (Hard Disk, 3" 1/2)
Contabilità Generale Dos ( 5' )
Contabilità Forfettaria ( Mono/Multiaziendale )
Parcellazione Studi Legali
Gestior? Parrocchie ( anche MS/DOS )
Gestione Alberghi
INFORMATICA BIELLA ZANOTTO & BERNUZZO Srl
P.za S. Paolo 1 - 13051 BIELLA
Tel. 015 - 24181 / 29875
37
ITAL1A/BBD0
Ora che avete lavorato tanto \
fate qualcosa j:
Apple, il marchio Apple, LaserWriter sono marchi della Apple Computer Ine. Macintosh è un marchio dato in licenza alla Apple Computer Ine Jazz è un marchio registrato della Lotus Itd.
;r scrivere la vostra relazione,
?r farla leggere.
È perfettamente inutile restare alzati la notte per
scrivere un documento se poi la gente, leggendolo,
si addormenta.
Perchè anche le idee più brillanti sembrano
noiose se non vengono presentate in una forma
ugualmente brillante. Fortunatamente ci sono i
personal computer Apple'
Macintosh™ e Apple II vi aiutano a comunicare
qualsiasi idea in modo più chiaro e persuasivo.
E, allo stesso tempo, a risparmiare tempo prezioso.
Innanzi tutto, considerate quello che in una
presentazione colpisce a prima vista: la scrittura.
Le capacità di word processing di un computer
Apple vi permettono di comporre parole e cifre
direttamente sullo schermo, con una normale
tastiera. Potete scrivere, correggere, dare una veste
editoriale, aggiornare e registrare interi paragrafi o
pagine. Tutto in pochi secondi.
Potete confrontare bozze, formati e caratteri.
L’uno di fianco all’altro, contemporaneamente.
Con Macintosh 512K e programmi come Jazz"
della Lotus, potete convertire pagine e pagine di
noiosi e incomprensibili dati statistici in efficaci
grafici di facile lettura.
Se poi modificate un dettaglio, ad
esempio, nei fogli elettronici, anche il
grafico viene automaticamente
aggiornato.
Poi, quando è tutto come desiderate,
stampatelo in pochi secondi.
Perfettamente. Con Apple LaserWriter.™
Otterrete documenti così nitidi da
sembrare realizzati in tipografia.
Testo e grafici.
A questo punto avrete ottenuto due cose:
un documento presentato così
efficacemente che sarà difficile non
leggerlo. E tempo in più per fare altre
cose. Venite in un Apple Center, per
conoscere Apple LaserWriter. Trovate gli
indirizzi sulle Pagine Gialle.
m. Apple Computer
E' entrato sul mercato da poco, ma promette di diventare
0 <£x rapidamente un best seller, considerando il favorevolissimo
rapporto prezzo-prestazioni. Harmony è il primo pacchetto
applicativo nato per Apple Ile o Ile che integri sullo stesso dischetto
tre programmi dedicati a funzioni di data base, text—editing e generatore
di istogrammi a barre, torta e linee a due o tre dimensioni.
Performance e
prezzo in armonia
Da una nuova filosofia di proget¬
tazione di software è nato un
pacchetto agile, molto veloce, sem¬
plice da usare, con un prezzo molto
contenuto, viste le prestazioni, e che
può coprire le esigenze più vaste del
mercato: Harmony. La notevole ve¬
locità di esecuzione dei programmi è
giustificata dal fatto che si tratta di
ben 70 K scritti in assembler.
La confezione del package, grade¬
vole, riporta su un fondo bianco l'iri¬
de dei colori Apple e una immagine
delle famose “Three sisters”, le tre
torri ai confini tra Utah e deserto del-
l'Arizona, a simboleggiare le tre fun¬
zioni svolte da Harmony.
All'interno della confezione sono
contenuti il dischetto programmi, il
manuale d'uso e 2 copie della garan¬
zia del programma, una da trattenere
da parte dell'utente e una da rispe¬
dire. Harmony è commercializzato
anche per Apple Unidisk da 800 K.
La fase di avviamento del pro¬
gramma (booting) avviene in modo
molto rapido con un “Benvenuti in
Harmony” in alta risoluzione che
prelude alla presentazione dell'elenco
operativo principale dell'intero pro¬
gramma.
Le tre sezioni del programma so¬
no raffigurate su tre foglietti che si
possono fare scorrere in avanti e in¬
dietro perla selezione dell'applicazio¬
ne che si desidera; ciascun foglietto
riporta un'icona corrispondente: uno
schedario,delle lettere, alcuni grafici.
Il Filer
La parte senz’altro più potente di
Harmony è il data base. Vediamo in
dettaglio alcune delle 8 funzioni otte¬
nibili con il Filer di Harmony.
Con Creazione schedario è
possibile creare un proprio archivio
(o più d'uno), esattamente secondo i
canoni di un personal filing System
che si rispetti. Tre sono le pagine a
disposizione per la creazione dei cam¬
pi, con 1600 caratteri per pagina: i
campi possono essere fino a 256
per un totale di 4800 caratteri sulle
tre pagine.
Quello che è ragguardevole è che
non è dato alcun limite alla lunghez¬
za di ogni singolo campo. Sarà così
possibile, all'occorrenza, creare ele¬
menti di informazione anche molto
estesi e archivi a propria misura: l'ar¬
chitetto potrà creare intestazioni rela¬
tive a un progetto, il suo numero di
autorizzazione, la descrizione, tutte
le caratteristiche a esso relative; un
medico potrà servirsi di uno scheda¬
rio ove compaiono nome, indirizzo,
estese anamnesi, visite e terapie; e
così via.
Questa flessibilità fa dello scheda¬
rio personalizzabile la maggior for¬
za, ma non l'unica. E' durante il la¬
voro quotidiano che si apprezza la in¬
credibile velocità di ricerca del Filer
di Harmony: in uno schedario di 500
elementi ove si cerchi una scheda, o-
vunque essa sia, il tempo di reperi¬
mento delfinformazione non supera
i due secondi. Harmony prevede ricer¬
che con inserimento di chiavi multi¬
ple (fino a otto). Sarà così possibi¬
le reperire, stampare o cancellare,
per esempio, tutti i clienti che abbia¬
no sede nella provincia di Milano,
con acquisti superiori a 1 milione
che non abbiano pagato fatture relati¬
ve al mese di dicembre.
Con due driver si possono avere
in linea 1024 schede, poiché il Filer
lavora interamente in memoria.
Una delle opzioni del Filer è par¬
ticolarmente nuova e utile ed è l'ag¬
giornamento numerico automatico.
Se, per esempio, si devono aggiorna¬
re alla fine di un anno tutti i prezzi
degli articoli di un listino, incremen¬
tandoli del 10%, Harmony consente
di farlo con la massima naturalezza,
molto velocemente, ma sopratutto
in modo completamente automatico,
sollevando l'utente dal peso di dover¬
si spulciare una per una tutte le sche¬
de contenute nell'archivio; sarà suffi¬
ciente specificare in che modo (asso¬
luto, percentuale, in più o in meno)
e su quale campo dovrà essere esegui¬
to l’aggiornamento.
A proposito di calcoli, il Filer
possiede una calcolatrice, sempre ri¬
chiamabile e con possibilità di stam¬
pa, in grado di lavorare sulle 4 opera¬
zioni fondamentali e sulla percen¬
tuale.
Le altre funzioni del Filer prevedo¬
no stampe personalizzate (per etichet-
40
te, elenchi selettivi eccetera), cancel¬
lazione delle schede, copie di salva¬
taggio dei dischetti e ordinamento al¬
fabetico dello schedario in base al
primo campo dello schedario.
Il Graph
L'unica sezione di Harmony a se
stante è il Graph, un versatile genera¬
tore di istogrammi a barre, torta, li¬
nee. Tutti i valori di ogni grafico so¬
no impostabili dall'utente sia per
l'asse x che per l’asse y. L’utente po¬
trà anche definire i titoli del grafico,
la scalatura dell'asse y, l'eventuale u-
so del colore, il fatto che un grafico
debba essere a due o tre dimensioni,
con o senza griglia, nonché le dimen¬
sioni e lo sfondo della stampa su car¬
ta. I risultati sono veramente note¬
voli per accuratezza di esecuzione,
tanto è vero che la stessa Apple ne
ha scelti alcuni da porre sui suoi mo¬
nitor in alcuni depliant. Fa difetto
invece a questa sezione del pacchetto
la sua non integrabilità con le altre.
Su ogni dischetto dati dedicato al
Graph possono essere memorizzati
fino a 136 grafici e possono essere
sovrapposti fino a 2 grafici per un
totale di 24 dati. Solo i grafici a tor¬
ta non possono essere sovrapposti,
per motivi ovvi.
Il Text-Editing
La stesura di testi con Harmony
è consentita fino a un massimo di
8000 caratteri: non certo tantissimi,
tuttavia sufficienti a un impiego qua¬
le quello per il quale il programma è
stato ideato, cioè il normale lavoro
di ufficio per la battitura di normali
lettere, o circolari o relazioni. Tutta¬
via, per chi volesse comunque utiliz¬
zare le interessanti e originali opzio¬
ni di cui Harmony è dotato, c'è, natu¬
ralmente, la possibilità di spezzare
testi particolarmente lunghi in più
frazioni, salvandole separatamente
su disco per un massimo di 16 testi
per disco. Oltre alle funzioni di ta¬
glia, copia e incolla, l'editor prevede
l’inserimento di righelli (fino a
256), come nel fratello maggiore di
casa Apple, il Macintosh, tuttavia
con una velocità di modifica del posi¬
zionamento dei margini e del tipo di
giustificazione da fare arrossire un
32 bit. Se ben sfruttato, il caro, vec¬
chio 6502 ha ancora mille risorse na¬
scoste.
La opzione Pagina intera permet¬
te di visualizzare in alta risoluzione
l'aspetto finale della pagina corrente
esattamente come essa verrà stampa¬
ta all'insegna del detto “what you
see is what you get”: ciò che vedi è
ciò che ottieni.
Le opzioni del WP prevedono che
si definiscano la lunghezza pagina,
il numero di copie per pagina duran¬
te le stampe, la pagina di partenza e
arrivo delle stampe e che si
stabilisca se deve essere osservata u-
na pausa durante il cambio pagina (u-
tile per fogli singoli).
La sezione destinata alla stesura
dei testi di Harmony è integrabile,
naturalmente, con i dati del Filer. E'
così possibile redigere una lettera cir¬
colare e farla stampare da Harmony,
semplicemente indicando dove van¬
no inseriti i dati prelevati in modo
automatico dallo schedario.
Questo mail-merge è senz'altro il
più sofisticato e facile da usarsi, vi¬
sto in circolazione, più user frien¬
dly, per esempio, di quello possibile
con il WPL di Apple Works.
Per Unidisk 3.5
Nella versione di Harmony dedica¬
ta agli Apple Unidisk da 800 Kilo-
byte è possibile memorizzare sullo
stesso dischetto 1024 schede, 136
grafici e 16 testi, in modo tale da a-
vere in linea tutto ciò che serve al la¬
voro quotidiano senza necessità di
cambiare né il disco programmi, né
il disco dati. Il costruttore garantisce
che lel024 schede di cui si parla so¬
no realmente tali; si è preferito
infatti garantire un tale numero di
schede per disco, piuttosto che pro¬
metterne il triplo, a condizioni che
però, in realtà, non si verificano mai
durante il normale lavoro.
Il costo del pacchetto completo è
di L. 246.800 più Iva.
Marco Gussoni
41
Dopo la prima rivoluzione che ha fatto tramontare l'era
del piombo e iniziare quella della fotocomposizione, ecco la seconda:
per realizzare libri, giornali, bollettini, news-letter, house-organ, invece di
grossi computer da centinaia di milioni oggi si può usare un Macintosh.
Visto si stampi
Solo quindici anni fa, l'editoria era
in piena età del piombo. Le macchi¬
ne, enormi ammassi di ferro lugubre
e nero, con in testa una caldaia che
teneva liquido il piombo, colavano
righe così calde, che a malapena qual¬
che anziano proto, dalle mani abitua¬
te, riusciva a stringere senza bruciar¬
si. A quel tempo vigevano imperati¬
vi indiscutibili: usare il corsivo o il
nero con grandissima parsimonia,
mai o quasi mai per una singola pa¬
rola, perché significava, ogni volta
che si cambiava carattere, svitare pe¬
santi magazzini di matrici e sostituir¬
li con altri, e i costi quindi aumenta¬
vano considerevolmente; non tutte
le macchine infatti possedevano ma¬
gazzini multipli. Quando poi si do¬
veva intervenire redazionalmente per
tagliare o accorciare qualche riga di
testo che magari cresceva nell'impa-
ginazione, bisognava intervenire in
quel determinato capoverso, perché
tutto doveva essere ricomposto, e ta¬
gliare anche solo mezza pagina più
in là significava appunto ricomporre
un bel po' di testo, col pericolo di
commettere nuovi errori di stampa
durante la ricomposizione.
I correttori di bozze, poi, dovevano
rileggere non solo per intero tutte le
righe nelle quali figurava qualche er¬
rore, ma anche ricontrollare la corret¬
ta successione delle righe sopra e sot¬
to l'errore, perché il tipografo ricom¬
poneva completamente la riga dove
quello era stato commesso, poi pren¬
deva la pagina formata da tante sin¬
gole righe di piombo legate con spa¬
go sottile, slegava lo spago, toglie¬
va la riga sbagliata, e al suo po¬
sto rimetteva la nuova; infine, con
l'abilità e la sveltezza di anni di me¬
stiere, riprendeva lo spago e lo riav¬
volgeva attorno al piombo per ri¬
comporre la pagina. Ma a volte (cor¬
rezioni frettolose dell’ultima ora!) la
riga ricomposta finiva nel posto sba¬
gliato, ed ecco il perché della lettura
sopra e sotto la riga corretta.
Se poi si prevedeva di ristampare
nel futuro, con l'esigenza di inserire
i dovuti aggiornamenti, anziché con¬
servare solo le veline, cioè gli im¬
pianti per lo stampatore, bisognava
conservare anche il piombo, e ogni
pagina pesava almeno un paio di chi¬
li, mentre un volume di 200 pagine
occupava quasi una stanza...
Vantaggi della
fotocomposizione
Dall'età del piombo all'età dell’oro
il passaggio non fu indolore. I primi
elaboratori per la fotocomposizione
dei testi furono adottati da grandi a-
ziende, ma vennero accolti con scetti¬
cismo da parte di tipografi, redattori,
correttori di bozze. Solo i più giova¬
ni furono subito affascinati e com¬
presero le possibilità che le nuove te¬
cnologie offrivano. Così, come sem¬
pre accade, la storia fu la solita: im¬
portanti tipografie di decennali tradi¬
zioni vennero travolte e fallirono o
dovettero ridimensionarsi drastica¬
mente nel giro di pochissimi anni,
perché non seppero adattarsi, mentre
chi seppe sfruttare subito tutti i van¬
taggi che le nuove macchine offriva¬
no fece la propria fortuna.
Il piombo e le ingombranti macchi¬
ne da tipografia vennero sostituiti in
pochissimi anni da terminali collega¬
ti a elaboratori centrali. Oltre ad am¬
bienti di lavoro ben diversi (la com¬
posizione a caldo si svolgeva in am¬
bienti rumorosi, dove il nerofumo
impalpabile come borotalco si depo¬
sitava ovunque, e ai tipografi si som¬
ministravano dosi massicce di latte
per combattere i pericoli del piom¬
bo, mentre la nuova composizione,
a freddo, si svolge in ambienti puli¬
tissimi e nient'affatto pericolosi per
la salute, identici ai centri EDP) le
nuove tecnologie offrirono quei van¬
taggi che ben presto le fecero impor¬
re universalmente: se si doveva cor¬
reggere un errore, bastava controlla¬
re solo la parola sbagliata, perché
tutto il resto non veniva toccato; e-
ventuali tagli e aggiunte potevano
essere effettuati in qualunque punto,
perché le righe non venivano più fat¬
te girare a mano, ma “giravano” di¬
rettamente nella memoria dell'elabo¬
ratore; se si decideva di cambiare cor¬
po e carattere anche a un libro inte¬
ro, bastava sostituire un comando, e
tutto il testo veniva automaticamen¬
te ristampato nel carattere e nella
giustezza desiderati; mantenere in
memoria libri anche voluminosi
per eventuali aggiornamenti in vista
di ristampe occupava pochi metri di
nastro magnetico...
A questo punto, a mugugnare rima¬
sero in pochi, e coloro i quali sulle
prime avevano sostenuto l'effimera-
tezza della nuova era dovettero ab¬
bondantemente ricredersi.
La seconda
rivoluzione: il Mac
Ma la prima rivoluzione dal piom¬
bo ha portato al grande computer.
Prezzo minimo: dal mezzo miliardo
in su. E inoltre: per cambiare un ca-
42
rattere, un corpo, una giustezza, sui
terminali di queste nuove tipografie
occorre digitare ostici codici alfanu¬
merici. E impaginare a video? Certo
che si può, ma per poter spostare u-
na colonna di testo senza far uso di
codici alfanumerici, ecco la necessità
d'investire altre decine e decine di mi¬
lioni. A questo punto, la seconda, in¬
credibile rivoluzione: con i nuovi
programmi di impaginazione, per
realizzare un giornale oggi può basta¬
re un Macintosh, con un investimen¬
to che può andare da poco più di cin¬
que milioni a una ventina di milioni
se si acquista anche la LaserWriter.
E i noiosissimi codici si possono
dimenticare una volta per tutte, sen¬
za considerare l'incredibile abbatti¬
mento di tempi e di costi.
Gli strumenti
Innanzitutto esistono alcuni pro¬
grammi specifici per rimpaginazio¬
ne dei testi: PageMaker, Ready Set
Go, MacPublisher. Anche i program¬
mi di WordProcessing, in particolare
MicrosoftWord, sono a volte suffi¬
cienti a svolgere per intero il lavoro,
sia esso una relazione o un roman¬
zo. Poi i data base, grafici e non, ri¬
sultano utilissimi nella stesura delle
tabelle vedi il box a pag. 44), men¬
tre altri programmi ancora sono indi¬
spensabili per la generazione dei gra¬
fici. Non può mancare un sillabatore
di parole che permetta di giustificare
in maniera perfetta i testi: sul merca¬
to italiano è disponibile Siila.
L'hardwareè composto dal Macinto¬
sh, possibilmente corredato di hard
disk, e dalla LaserWriter, ma è possi¬
bile anche sfruttare un elaboratore ti¬
pografico di testi per una migliore re¬
sa di stampa.
L'impostazione
del lavoro
Il segreto di un buon risultato con¬
siste essenzialmente nell'organizzare
nel modo migliore il lavoro. Per
quanto riguarda i testi, non è affatto
indispensabile che questi vengano e-
laborati in prima battuta con Macin¬
tosh. Un esempio concreto: il gior¬
nale che state leggendo è stato tutto
realizzato con le tecniche, i program¬
mi e l'hardware descritti in questa
speciale inchiesta dedicata all'edito¬
ria. Un giornale come Applicando
ha diversi collaboratori esterni: i tra¬
duttori, che traducono i testi di alcu¬
ni articoli di Nibble di cui Applican¬
do ha l'esclusiva per l'Italia; i colla¬
boratori, che vengono incaricati di
volta in volta di stendere un articolo
su questo o quell'argomento. Si trat¬
ta, in ogni caso, di collaboratori e-
stemi, che possono non avere a di¬
sposizione un Macintosh. L'alternati¬
va ideale è un Apple Ile o Ile. Me¬
glio quest'ultimo per la sua portatili-
tà e maneggevolezza; basti pensare
che in viaggio un Apple Ile può an¬
che essere utilizzato senza il video di
dotazione, perché ormai in tutti gli
alberghi è disponibile la televisione
in camera, alla quale il Ile può esse¬
re collegato. Inoltre, il costo del Ile
o del Ile è talmente contenuto, che
un'azienda può anche andare incontro
ai collaboratori abituali aiutandoli e-
conomicamente nell'acquisto.
Sicuramente qualcuno obietterà:
“Abbandonare la macchina da scrive¬
re per il personal computer!”, sottin¬
tendendo che il fatto è praticamente
improponibile. Ma la storia, ahimè,
continua a ripetersi. Tanto tempo fa,
quando Olivetti introdusse sul merca-
43
to la macchina da scrivere portatile
Lettera 22, molti collaboratori scrive¬
vano ancora con la penna stilografi¬
ca, e ci fu una vera lotta tra i redatto¬
ri delle case editrici che volevano tra¬
duzioni e articoli scritti a macchina e
i collaboratori che invece si rifiutava¬
no. Oggi, quando si parla di scritto¬
ri, nelle case editrici si dice ancora
“il tale ha consegnato il manoscrit¬
to”, ma è un vezzo che sta scompa¬
rendo, perché nessuno più, ormai,
consegna manoscritti. Fra qualche
tempo, quindi, cominceremo a dire:
“il tale ha consegnato il dischetto”.
Ad Applicando questo avviene già
da più di un anno, senza contare i te¬
sti che arrivano via modem e telefo¬
no. Infatti, quando ancora non aveva¬
mo a disposizione i programmi di
impaginazione e la LaserWriter, pre¬
paravamo tutto su dischetti Apple
II, e poi mandavamo questi ultimi
in tipografia o trasmettevamo via
modem i file da stampare. In questo
modo si evitava la battitura, cioè la
trascrizione o composizione vera e
propria del famoso e ormai antiquato
dattiloscritto da parte di un impiega¬
to della tipografia. L'impiegato in
questione, infatti, trascrive testi i
cui argomenti possono variare dal
giardinaggioalromanzod'amore, dal¬
la relazione specialistica di medicina
all'articolo tecnico sul computer, ma
di tutte queste cose sa ben poco o
nulla, e così nella ribattitura facil¬
mente commette numerosi errori,
detti in gergo “refusi”. Saltare questa
fase, da sempre un doppio lavoro, è
utilissimo non solo per evitare gran
parte dei refusi abituali, ma anche
perché comporta un risparmio di de¬
naro, in quanto la battitura non vie¬
ne più eseguita.
Oggi abbiamo fatto un altro passo
avanti. Il dischetto con gli articoli,
realizzato con qualunque computer,
viene consegnato in redazione e i fi¬
le di testo che esso contiene vengo¬
no trasferiti su Macintosh. Il trasferi¬
mento da Apple II è semplicissimo
se si usa il programma giusto, e Ap¬
plicando, questo programma, è lieto
di offrirlo in questo stesso numero a
pagina 65.
A chi intende utilizzare altri compu¬
ter per la stesura iniziale dei testi (i-
nutile non usufruire dei mezzi che
già si posseggono) potrà interessare
il box di pagina 46, dal titolo Pron¬
to, chi scrive?
Una volta trasferito il file di testo
su Macintosh, per prima cosa biso¬
gna riprenderlo con MicrosoftWord,
salvarlo, sempre e solo come file di
testo, e sillabarlo con Siila.
Sillabare col trattino
Si tratta di un programma che per¬
mette la sillabazione di qualunque te¬
sto, in modo che, una volta ripreso
con un programma di scrittura, quale
che sia la giustezza impostata, le pa¬
role vengono spezzate col trattino,
se capita che vadano a capo, secondo
le regole grammaticali italiane.
Il grande vantaggio di un simile
programma sta nel fatto che, quando
si vuole stampare un testo giustifica¬
to, cioè allineato sia a sinistra sia a
destra, non vengono lasciati gli an-
Tabella offresi
Le tabelle, gioia e dannazione. Gioia dei direttori dei giornali, che a
ragione le ritengono uno strumento di sintesi e di praticità. Dannazio¬
ne dei redattori e dei tipografi, che per impostarle e comporle perdono
giornate intere. Basti pensare che per completare una tabella mediamen¬
te complessa di un mensile occorrono almeno tre-quattro giorni di lavo¬
razione redazionale e di tipografia, senza contare il tempo necessario a
monte per preparare l'originale da mandare in tipografia. E cosa arriva
solitamente in tipografia dalle redazioni dei giornali? Un enorme fo¬
glio con finche tracciale a mano e generalmente scritto a mano, pieno
di cancellature e correzioni, spesso addirittura tutto ritagliato e incolla¬
to con lo scotch perchè a tabella già pronta si è deciso di modificare
l'ordine delle finche.
Ebbene, anche se un programma specifico per la preparazione di tabel¬
le di tipo giornalistico non esiste ancora, un grosso aiuto possono for¬
nirlo i programmi di data-base, e perfino, secondo i casi, gli sprea¬
dsheet.
Spreadsheet. Nelle versioni più evolute (per esempio quello incluso
in Jazz della Lotus), consentono di impostare una tabella sul foglio
elettronico esattamente così come si vuole che venga una volta stampa¬
ta, con le finche che si possono allargare o restringere a piacimento;
di ordinare tutte le voci secondo l'ordine che si preferisce (alfabetico,
di prezzo, di dimensioni, ecc.); e perfino di trasformare in verticale una
tabella nata orizzontale, o viceversa, nel senso di transporre le finche
orizzontali o verticali, facendole diventare verticali o orizzontali.
Un vantaggio ulteriore dei fogli elettronici è quello di affrancarsi com¬
pletamente dai calcoli matematici spesso necessari: se per esempio si
desidera che in una certa finca compaia il prodotto dei valori presenti
in altre due, basterà impostare la formula una volta per tutte per ottene¬
re automaticamente la finca risultante. Il difetto invece dei fogli elettro¬
nici è che richiedono una certa attenzione al momento della compila¬
zione per non uscire dalle caselle che si intendono assegnare alle varie
voci, e che non si prestano nel modo migliore per le tabelle che nelle
finche orizzontali richiedono più di una riga di testo.
Data base. Il principe dei data base da utilizzare per la costruzione
di tabelle da stampare, giornalistiche è non, è sicuramente Microsoft Fi¬
le. Il programma consente infatti di impostare una volta per tutte ogni
record come se fosse la finca orizzontale, e ogni campo come se fosse
la finca verticale della tabella. Inoltre, strada facendo, si può provvede¬
re ad aggiungere o togliere un campo, se si decide di modificare l'impo¬
stazione generale, o di allargare o restringere in altezza o in larghezza
qualunque casella. Ovviamente si potrà procedere a qualsiasi ordinamen¬
to nel modo più flessibile, e V inserimento di apposite formule potrà
garantire la possibilità di calcolare intere finche verticali.
Se si adotta Microsoft File a quest'uso si avranno però due difetti: al
momento di stampare , l'altezza delle finche orizzontali dovrà essere pa¬
ri all'altezza della finca contenente il maggior numero di righe di testo:
come dire che le finche orizzontali dovranno necessariamente esser tut¬
te alte uguali; e non si potrà facilmente trasporre una tabella orizzonta¬
le in verticale, o viceversa.
In ogni caso, con entrambi i sistemi, niente più cancellature, correzio¬
ni a mano, avanti-indietro di bozze dalla tipografia. Invece un risultato
immediato, pulito, ancora facilissimamente e anzi istantaneamente mo¬
dificabile, pronto per la stampa così com'è sulla LaserWriter, oppure
pronto per il trasferimento e l'utilizzo da programmi come Microsoft
Word o Page Maker.
44
Gira, gira, gira, gira, gira, gira,
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Pronto, chi scrive?
Il telefono, la tua voce. Così esordisce una famosa pubblicità SIP;
ebbene mai come oggi questo strumento si sta rivelando utile, anche
per ciò che riguarda il mondo dell'informatica. Infatti sono molte le a-
ziende di piccolo, medio o grande taglio che sfruttando i computer tra¬
smettono o ricevono i dati da elaborare attraverso le linee telefoniche:
è sufficiente un'interfaccia seriale per comunicazioni dati RS-232C e un
accoppiatore acustico (o un modem) in grado di trasformare i segnali
del computer in impulsi tonali da inviare lungo la linea telefonica.
Ad esempio è possibile che un agente dotato dalla propria azienda di ■
un personal computer portatile o trasportabile sia in grado di inviare
gli ordini che raccoglie dai propri clienti al computer della casa madre,
che provvederà alla registrazione dell'ordine e alla sua evasione. Oppu¬
re un giornalista, che si trovi fuori sede, può spedire al giornale un arti¬
colo anche lungo al costo di un paio di scatti telefonici.
Come detto, è sufficiente fornirsi di pochi elementi per poter effet¬
tuare tali collegamenti; ma la cosa più importante è che chi trasmette e
chi riceve, sia pur in possesso di apparecchiature diverse, siano fasati
sul trasferimento, ovvero siano d'accordo sul protocollo di trasmissio¬
ne dei dati. Tali protocolli vengono dettati dalle esigenze incontrale,
quindi poco importa che si usi un trasferimento in ASCII o Text-Fìle, o
col metodo Christiansen, o ancora in XModem, l'essenziale è che il
protocollo usato sia lo stesso.
In commercio si trovano molte macchine, equipaggiate di un'uscita
seriale RS-232C, in grado di essere trasportate in giro e di poter collo¬
quiare via telefono con l'ausilio di un accoppiatore acustico. Tra i picco¬
li portatili (completamente autonomi, anche nell'alimentazione) vanno
ricordati il Casio FP-200, l'Epson PX4 oppure PX8, dotati anche della
possibilità di registrare su cassetta o memoria RAM non volatile i dati
da analizzare. Tra i portatili troviamo l'Apple Ile, che, con l'aggiunta
del video a cristalli liquidi, diventa un ottimo computer "da viaggio",
il Digital-ONE, il più caro del mercato, l'HP-150. Infine nella categoria
dei "Trasportabili" (definizione che identifica delle macchine dal peso
variabile tra i 10 ed. i 14 Kg, ma compatte) vale la pena citare l'IBM
con 256K di memoria base, video grafico e due Disk Drive da 360K l'u¬
no e il nuovo OSBORNE II totalmente IBM-compatibile.
Elaborazione testi
Il testo trasferito su Macintosh è a
questo punto sillabato; non resta che
stabilire corpi, caratteri, giustezza,
oltre naturalmente a decidere titoli,
titolini, tagli, aggiunte e didascalie,
cioè il tradizionale lavoro di redazio¬
ne. Poiché, come abbiamo già avuto
occasione di scrivere su Applicando,
MacWrite, come word processor,
pur essendo un ottimo programma
svolge la sua funzione primaria nel¬
l'ambito della corrispondenza, il pro¬
gramma che noi riteniamo migliore
per la preparazione di un giornale, e
che abbiamo adottato per Applican¬
do, è MicrosoftWord. Fra l'altro, Sii¬
la non funziona con MacWrite.
Con MicrosoftWord non solo è
possibile stendere relazioni che nulla
hanno da invidiare a quelle che addi¬
rittura, per la loro importanza, capi¬
ta di mandare in tipografia a stampa¬
re, ma è possibile gestire interi volu¬
mi, in quanto non esiste limite di
memoria, se non nell'hardware a di¬
sposizione: su un dischetto non si
potranno superare le 400.000 battu¬
te, ma su un hard-disk Guerra e pace
occuperà solo un angolino.
Una volta caricato il testo con Mi¬
crosoftWord, bisognerà stabilire, co¬
me si diceva, corpi e caratteri da adot¬
tare. Poiché ci troviamo di fronte a
tiestetici spazi bianchi tra parola e
parola, dovuti appunto alla giustifi¬
cazione. Nel box della pagina se¬
guente potete vedere due brevi testi,
uno trattato con Siila, l'altro no: la
differenza è macroscopica. Natural¬
mente è possibile cambiare in qual¬
siasi momento la giustezza del te¬
sto, perché gli a capi vengono muta¬
ti automaticamente, senza bisogno
di risillabare il testo. In pratica, il
programma lavora in questo modo:
il testo viene sillabato completamen¬
te e dopo ogni sillaba viene messo
un trattino che però compare solo
nel punto in cui il testo va a capo.
11 testo da sillabare può essere lun¬
ghissimo, infatti il programma è ve¬
locissimo essendo in grado di sillaba¬
re 50.000 battute in 4 minuti.
Il programma, distribuito da Edi-
tronica, Corso Monforte 39, 20122
Milano, costa 350.000 lire più Iva,
ed è disponibile attualmente solo per
la sillabazione di testi ih italiano;
presto sarà disponibile una versione
che permetterà di sillabare anche te¬
sti in inglese, francese e tedesco.
Jazz: non tutto è perduto.
Page Maker riesce a "leggere" solo i documenti creati con Jazz e sal¬
vati come "Solo testo". Dovendo quindi utilizzare Jazz in collegamen¬
to con Page Maker bisognerà utilizzare questa sequenza operativa: I)
scrivere il testo con il programma di scrittura di Jazz; 2) salvare quan¬
to scritto come “Solo testo" ; 3) trattare questo testo con il program¬
ma di sillabazione Sil-la; 4) aprire questo documento con il comando
"Place..." di Page Maker e inserire nella pagina in preparazione; 5) e-
seguire tutte le variazioni di scrittura (neretti, corsivi, corpi, caratte¬
ri, ecc.) necessarie.
Tutte le operazioni di trattamento del testo, infatti, devono essere
fatte su Page Maker in quanto il programma non riesce a “leggere" do¬
cumenti scritti con Jazz e salvati come “Documento intero". Per quan¬
to riguarda la lettura del testo sillabato da parte di Jazz, è possibile,
ma il programma non tiene conto della sillabazione: appena la Lotus,
produttrice di Jazz, fornirà le indicazioni relative al sistema di lettura
dei File sarà possibile adattare il programma Sil-la per il funzionamen¬
to con Jazz.
Altro materiale interessante per il trasferimento da Jazz a Page Ma¬
ker è quello costituito dai grafici. Anche in questo caso esiste una pro¬
cedura consigliata: 1) selezionare il grafico sul documento Jazz e ta¬
gliarlo (o copiarlo) attraverso il relativo comando di composizione;
2) uscire da Jazz e aprire MacDraw senza spegnere o resellare il Macin¬
tosh; 3) incollare il grafico sul documento MacDraw e salvarlo come
PICT su un dischetto contenente i file da inserire nel lavoro in prepa¬
razione con Page Maker; 4) riprendere con la funzione “Place..." di Pa¬
ge Maker il grafico salvato da MacDraw come PICT.
46
Testo non sillabato
Questo documento è diviso in due
parti: la prima non è stata trattata
con il programma di sillabazione
MacSil-la. li testo non sillabato non
spezza le parole quando deve
andare a capo, inserisce soltanto
spazi vuoti tra le parole per
raggiungere la massima
giustificazione.
una vera e propria rivoluzione, è
chiaro che in questo momento a di¬
sposizione non c'è molto; di caratte¬
ri tipografici, per la precisione, la
LaserWriter può stampare solo l'Hel-
vetica e il Times. Tutto considerato,
però, si tratta dei caratteri più diffusi
in assoluto, e da soli permettono am¬
pie possibilità. Comunque sono già
stati annunciati altri caratteri presto
disponibili con la nuova LaserWriter
Plus (vedi specchietto a fondo pagi¬
na). Inoltre, l'Adobe commercializza
set di caratteri a 185 dollari l'uno.
Fra i più interessanti: Garamond, O-
ptima, Souvenir. Oltre all'Helvetica
e al Times, oggi sono disponibili an¬
che il Symbol e il Courier. Il primo
è essenzialmente l’alfabeto greco, e
serve per trascrivere tutta quella sim¬
bologia scientifica che spesso com¬
pare soprattutto nei libri di testo e
nei manuali, il secondo è praticamen¬
te il carattere di una macchina da scri¬
vere, con la resa qualitativa che può
Testo sillabato
Dopo il trattamento con Mac Sil-la il
testo appare uniforme e compatto, e-
sattamente come uscito dalla tipo¬
grafia. Inoltre la giustezza del testo
può essere modificata : il program¬
ma inserisce nelle parole dei riferi¬
menti invisibili che consentono, in
caso di modifiche alla giustezza, di
ottenere sempre un testo sillabato.
dare unastampante laser. In questo
numero di Applicando, per esempio,
abbiamo usato il Courier per la
stampa dei listati, che mai come og¬
gi appaiono chiari, pur essendo in
corpo 7, il che permette di risparmia¬
re spazio, con la conseguenza che da
questo numero in poi potremo offri¬
re ai lettori più programmi nello
stesso numero di pagine. A proposi¬
to del Symbol, è bene sottolineare
che un autore di relazioni o di testi
scientifici potrà scrivere direttamente
con il Macintosh traendone un gran¬
de vantaggio. Innanzitutto perché,
appunto per mezzo del Symbol, ha a
disposizione la simbologia che gli
serve, e poi perché parentesi quadre,
graffe e altri utilissimi simboli spe¬
ciali si trovano nella stessa tastiera,
basta premere da solo, o in abbinata
con il tasto maiuscole, il tasto o-
pzione. Come scoprire questi tasti?
Nella melina in alto a sinistra, dove
sono nascosti tutti gli accessori del¬
la scrivania, c'è anche “Key Caps”,
basta aprirlo, e a video si presenta la
tastiera; a questo punto premete pri¬
ma il tasto opzione da solo, poi in
abbinata con il tasto delle maiusco¬
le, e vedrete dietro quali tasti si na¬
sconde questo o quel simbolo. Un li¬
bro fatto così è praticamente compo¬
sto: un redattore, anziché impazzire
con bozze che vanno e vengono dal¬
la tipografia, probabilmente con
molti errori e costi ingenti proprio
per via dei caratteri e simboli specia¬
li, non dovrà fare altro che stabilire
il corpo di quel titolo, il corsivo di
quella frase, il neretto di quella paro¬
la... A stampare ci pensa la Laser¬
Writer. Se poi sempre per la compo¬
sizione di un libro si usa Microso-
ftWord, non c'è nemmeno bisogno
di impaginare, perché il programma
ci pensa da solo, una volta imposta¬
ti i margini della pagina. Anche la
numerazione è automatica, come pu¬
re le testatine, se ce ne sono, ed è
perfino possibile impostare il nume¬
ro delle colonne. Per esempio un
Giallo Mondadori, un Segretissimo,
un Urania potrebbero benissimo na¬
scere così, con un risparmio di tem¬
po e di denaro che in un solo anno ri¬
pagherebbero ampiamente il costo
di qualche Macintosh e di un paio di
LaserWriter. Lo stesso dicasi per le
relazioni: quante società di marketin-
g, di ricerche di mercato, di relazioni
esterne, e così via, hanno il proble-
AvantGarde-Book
Helvetica-Narrow-Oblique
AvantGarde-BookOblique
Helvetica-Oblique
AvantGarde-Demi
NewCenturySchlbk-Bold
AvantGarde-DemiOblique
NeivCenturySchlbk-Boldltalic
Bookman-Demi
NewCenturySchlbk-Italic
Bookman-Demiltalic
NewCenturySchlbk-Roman
Bookman-Light
Palatino-Bold
Bookman-Lightltalic
Palatino-Boldltalic
Courier
Palatino-ltalic
Courier-Bold
Palatino-Roman
Courier-BoldOblique
Symbol aPxAEO
Courier-Oblique
Times-Bold
Helvetica
Times-Boldltalic
Helvetica-Bold
Times-Italic
Helvetica-BoldOblique
Times-Roman
Helvetica-Narrow
ZapfCftancery-Mecfìumltaiic
Helvetica-Narrow-Bold
ZapfDingbats
Helvetica-Narrow-BoldOblIque
Ecco tutti i caratteri disponibili della nuova LaserWriter Plus.
47
ma quotidiano di realizzare in fretta e
di presentare nel modo più professio¬
nale i loro lavori? Come pure gli uf¬
fici grafici e di pubblicità, che per
preparare un layout devono aspettare
giorni, prima di poter presentare al
cliente una bozza, della quale, come
premessa, si dice spesso: “E 1 solo
buttata giù, perché non c'era tem¬
po...”. Su questi argomenti, Appli¬
cando tornerà nei prossimi numeri,
per analizzare a fondo tutte le solu¬
zioni che oggi si prospettano, golo¬
se e rivoluzionarie.
PageMaker
Per impaginare un giornale, nulla
di meglio di PageMaker. Prodotto da
Aldus, in Italia è commercializzato
da Italware, che ha tradotto sia il pro¬
gramma sia il manale: costerà circa
un milione e mezzo e sarà dispo¬
nibile attorno alla metà di marzo.
Questo programma è stato realizzato
con la consulenza di grafici e gente
del mestiere, perché nulla sembra
che in esso sia stato dimenticato.
Chi deve impaginare ha a disposizio¬
ne tutti gli strumenti abituali: tipo¬
metro, righello, gabbie con tanto di
colonne, matita, fondini... Natural¬
mente tutto è elettronico. Le conse¬
guenze? Un modo di lavorare più
creativo, senza vincoli e, soprattut¬
to, molto più veloce ed economico.
Quel che conta, anche in questo ca¬
so, è l'impostazione. Noi qui in reda¬
zione da due mesi lavoriamo con Pa¬
geMaker, e riteniamo di esserci fatte
le ossa: non va dimenticato che il
giornale che state sfogliando è tutto
realizzato con questo programma, e
parla da sé. Questo per dire che le
procedure adottate da noi possono an¬
che essere variate, ma, comunque, a
noi sono sembrate le più efficaci.
Un servizio giornalistico è compo¬
sto da vari elementi: il testo dell'arti¬
colo, eventuali box, fotografie, dise¬
gni, tabelle, didascalie. E' evidente
che le fotografie, non possono esse¬
re trattate in maniera diversa da quel¬
la tradizionale, quindi vanno conside¬
rate a parte e mandate come sempre
in fotolito. I disegni invece, se al
tratto e realizzati o ripresi con Mac
Paint e MacDraw, possono essere
prelevati da disco e impaginati diret¬
tamente con PageMaker. Le tabelle,
come indicato nel box di pagina 44,
possono essere realizzate con vari
programmi. Per quanto riguarda il re¬
sto, si tratta di testi che è opportuno
Lines Shades
Tools
timno turni» :*:z
Show Clipboard
SCREEN 1.
Type tines Shades
Tools Page
Measurement System:
O Inches
® Millimeters
O Picas and polnts
--— ■. ■.—
SCREEN 2.
Edit Tools Page Type Lines Shades
O A4 letter
O Tabloid
Paper: ® US letter
O US legai
Orientation: ©Tali OU-lide
Doublé sided: □ Start page #: |
Margin In mm:
Cancel
# of pages
Inside
Outside
SCREEN 3.
48
«EH^Edit Tools Page Tgpe Lines Shades
gjfj; : i
Paper: OUSIetter <•) H4 letter
O US legai OTabloid
Orientation: (8) Tali O Wide
Doublé sided: [
Margin in mm:
[ Cancel )
Start page #: 11 ~| * of pages: 116 [
Inside 11 5
Top fzo”
Outside 25
Bottoni 30
SCREEN 4.
SCREEN 5.
« File Editi
Page Tgpe Lines Shades
SCREEN 6.
tenere in file separati: il corpo dell'ar¬
ticolo, con il suo occhiello, titolo e
sommario; le didascalie dell'articolo,
riunite in un unico file; gli eventua¬
li box, ciascuno in un file per conto
suo. Esiste una ragione precisa per
questa separazione: come vedremo,
rimpaginazione di ogni file di testo
trattato con PageMaker può essere
modificata; se, per esempio, la quar¬
ta colonna era in origine lunga tren¬
ta righe e si è deciso solo in seguito
di farla diventare lunga venti, il te¬
sto scorrerà per tutte le colonne che
seguono e l'ultima risulterà lunga
dieci righe di più. Legare quindi le di¬
dascalie e i box tra di loro e al testo
può comportare in qualche caso una
gestione più difficile.
Cosa offre
PageMaker
Non può essere questa la sede per ri¬
scrivere un manuale d'uso di Page¬
Maker, ma perfino lo stesso manua¬
le americano non riporta tutte le pos¬
sibilità o le scorciatoie che il pro¬
gramma offre (per esempio: se si
piazza un testo tenendo premuto il
tasto comando, il testo non rimarrà
ingabbiato nella colonna, ma verrà
sviluppato nella giustezza con la qua¬
le è stato salvato nel suo file origina¬
rio con Microsoft Word). Inoltre, il
programma permette una creatività
che solo l'uso quotidiano mette l'ope¬
ratore in grado di esprimere. Tutta¬
via desideriamo presentare una pano¬
ramica del suo funzionamento attra¬
verso le principali opzioni che il pro¬
gramma offre. Torneremo nei prossi¬
mi numeri di Applicando sui singoli
problemi e rimaniamo a disposizio¬
ne dei lettori, utenti o futuri utenti
di tutte le importanti e rivoluziona¬
rie novità che la Apple ha sviluppa¬
to e svilupperà nell'immediato futu¬
ro, per qualunque quesito specifico
vorranno porci, perché dalla pratica
quotidiana che svolgiamo in redazio¬
ne siamo convinti di aver acquisito,
e di acquisire maggiormente in futu¬
ro, un know-how che mettermo il
più possibile a disposizione di tutti.
Screen 1 . La prima operazione da
compiere, non appena aperto un nuo¬
vo file di PageMaker consiste nel de¬
finire l'unità di misura attivando, dal
menù Edit, l'opzione Preferences.
Screen 2. La scelta dell'unità di
misura può essere effettuata tra polli¬
ci, millimetri e punti tipografici. La
più immediata per le esigenze di im-
■■■■■
49
paginazione è risultata l’unità in
millimetri.
Screen 3. Prima di poter iniziare
qualunque impaginazione bisogna
stabilire il formato della pagina: let¬
tera USA, A4, Legale USA o ta¬
bloid. Dovendo stampare con la La¬
serWriter, il formato ideale è l'A4.1-
noltre bisogna stabilire subito l'o¬
rientamento della pagina, se vertica¬
le (tali) oppure orizzontale (wide).
Screen 4. Poiché ipotizziamo di
impaginare un giornale, quindi non
una singola pagina, le operazioni
successive consistono nell’attivare le
pagine affiancate (doublé sided), nel¬
lo stabilire da che numero di pagina
comincia la pubblicazione e di quan¬
te pagine è composta. Poiché però
PageMaker permette di gestire con¬
temporaneamente in un unico file so-
La tabella 5 ialina illuatra in un certo dettaglio il fluaao
dei prodotti di alcune «arche: encora ai evldenaiano la
politiche distributive (volute, lnpoete o congiunturali cha
TABELLA 5 :
STRUTTURA DEL CANALE OtSTRIBITIVO
IN UN DATO PERIODO
mmn
mrn
zione di massa, ma ad un livello nettamente piu' elevato.
La marca "A" infine sta conducendo una politica elitaria ca¬
ratterizzata da contenuti costi distributivi, bassa penetra¬
zione ma presenza nel segmento di mercato piu' qualificato.
La tabella 5 infine illustra in un certo dettaglio il flusso
dei prodotti di alcune marche: ancora si evidenziano le po¬
litiche distributive (volute, imposte o congiunturali che
siano) dei fornitori nazionali.
Qui sopra, la pagina di
una relazione in
apparenza complessa
(testo e istogrammi),
ma in realtà semplice
da realizzare, se si
usano programmi Come
Microsoftword,
MicrosoftChart e Sil-la,
con risultati
decisamente migliori (a
sinistra).
SS
■■■hmhhb
■■■■■■■■■■■■■■■■■
50
' é File Edit Tools Page Type Lines Shades
lo 16 pagine, bisogna suddividere la
pubblicazione in sedicesimi: per e-
sempio, questo numero di Applican¬
do è stato suddiviso in 8 sedicesimi,
per un totale di 128 pagine, più un
quartino, corrispondente alla I, II, III
e IV di copertina. Infine, per differen¬
za dalla gabbia esterna (il formato
A4, in questo caso) si definisce la
gabbia interna, ponendo, per esem¬
pio, una distanza di 15 mm dal ta¬
glio interno (inside), 25 mm dal ta¬
glio esterno (outside), 20 mm dal ta¬
glio in alto (top) e 30 mm dal taglio
in basso (bottom).
Screen 5. Una volta dato l'OK al¬
la gabbia esterna e a quella interna
del giornale, il video si presenta con
la pagina impostata: il filetto intero
delimita il rifilo esterno, l'ombra ne¬
ra di sinistra sta a indicare che ci tro-
News letter o giornali
aziendali riescono
perfettamente usando
un programma di
impaqinazione come
PageMaker. A pagina 50
la realizzazione di una
pagina del giornale
aziendale della
Memorex e, qui sopra,
la stessa pagina
originale.
Con PageMaker e gli
altri strumenti descritti
in questo speciale
editoria, è stato
persino possibile
'rifare” una pagina di
Panorama, anche se
naturalmente i caratteri
non sono gli stessi:
quelli di Panorama non
sono disponibili sulla
LaseWriter Apple.
Configurazioni più flessibili
per le unità a nastro compatte
51
Le altre strade
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(fi
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didascalie e I box tra di loro e al te¬
sto può comportare In qualche caso
una gestione più difficile.
Cosa offre
PageMaker
Non può essere questa la sede per
riscrìvere un manuale d'uso di Page¬
Maker, ma perfino lo stesso manua¬
le americano non risorta tutte le pot¬
abilità o le scorciatole che il pro-
Per stampare un documento da
PageMaker non è necessario munirsi
di una LaserWriter Apple: infatti il
programma viene fornito già predi¬
sposto anche per l'utilizzo dell'Ima-
geWriter (o compatibile).
Gli esempi riportati nelle figure
1 e 2 illustrano i risultati ottenibili
con la stampa da ImageWriter. Il
primo esempio è ricavato dalla stam¬
pa in alta definizione, mentre il
secondo è una stampa a definizione
standard. Purtroppo il programma
non riesce ancora a stampare bene le
figure in alta definizione, mentre rie¬
sce a ottenere risultati buoni sul te¬
sto.
Nella stampa a definizione stan¬
dard avviene esattamente il contrario:
si ottiene il testo con qualità video e
le figure al limite dell'accettabilità.
Gli esempi riportati nelle figure
3 e 4 sono stati prodotti con una
stampante LaserJet-h della Hewlett-
Packard: la qualità generale è senza
dubbio più alta delle stampe con l'I-
mageWriter, ma si ripropongono
gli stessi limiti sopra indicati.
E' molto probabile, però, che que¬
sti problemi vengano risolti a breve
termine dalla Aldus, produttrice di
PageMaker.
Bisogna ammettere che le prove
eseguite da Applicando sona
piuttosto severe e maliziose: abbia¬
mo infatti scelto pagine con testo
molto piccolo e figure ridotte (le vi-
deate) che logicamente hanno messo
a dura prova le possibilità delle due
stampanti. Nella maggior parte dei
casi, magari con qualche limitazio¬
ne nella riproduzione delle figure, si
possono ottenere risultati ai limiti
dell'accettabilità almeno come prime
bozze di stampa.
Figura 1.
i ihntcì
«xm —|
n
i-
A
□
o
Figura 4.
viamo di fronte a una pagina di de¬
stra, mentre il filetto tratteggiato de¬
limita la gabbia interna. In basso so¬
no visibili le sedici pagine disponi¬
bili per rimpaginazione, contraddi¬
stinte dal loro numero. Iniziando da
17 anziché da 1, i numeri in questio¬
ne diventano 17...32, e così via. Gli
angoli a destra o a sinistra indicano
rispettivamente pagine di destra o di
sinistra. Sempre in basso, all'estre¬
ma sinistra, ci sono due pagine con¬
traddistinte, anziché da un numero,
da una lettera: L (left, sinistra) e R
(right, destra). Sono due pagine im¬
portantissime, le pagine tipo. E' al¬
l'interno di queste che bisogna defini-
didascalie e i box tre di loto e ai te¬
sto può comportare in qualche caso
una gestione più difficile.
Cosa offre
PageMaker
Non può essere questa la sede per
riscrìvere un manuale d'uso di Page¬
Maker, ma perfino lo stesso manua¬
le americano non riporta tutte le pos¬
sibilità o le scorciatoie che il pre¬
ga dieci righe di più. Legare quindi le
didascalie e i box tra di loro e al te¬
sto può comportare in qualche caso
una gestione più difficile.
Cosa offre
PageMaker
Non può essere questa la sede per
riscrivere un manuale d'uso di Page¬
Maker, ma perfino lo stesso manua¬
le americano non riporta tutte le pos¬
sibilità o le scorciatoie che il Dro¬
ga dieci righe di più. Legare quindi le
didascalie e i box tre di loro e al te¬
sto può comportare in qualche caso
una gestione più difficile.
Cosa offre
PageMaker
Non può essere questa la sede per
riscrivere un manuale d'uso di Page¬
Maker, ma perfino lo stesso manua¬
le americano non riporta tutte le pos¬
sibilità o le scorciatoie che il dto-
52
■■
re ogni caratteristica fissa delle pagi¬
ne, perché così le pagine effettive,
cioè quelle numerate, riporteranno o-
gnuna le stesse caratteristiche, nelle
stesse posizioni, senza bisogno di
copiarle o di riimpostarle.
Screen 6 e 7. La gabbia interna
va suddivisa in colonne, pertanto vie¬
ne attivata dai Tools l'opzione Co-
lumn guides (screen 6) e negli ap¬
positi riquadri (screen 7) viene spe¬
cificato il numero di colonne deside¬
rato e lo spazio che si desidera fra lo¬
ro. Nel nostro caso le colonne sono
tre con uno spazio fra di esse di
4,50 mm.
Screen 8. Non solo è possibile,
attraverso le pagine tipo, impostare
le colonne, ma se per esempio le co¬
lonne sono separate da un filetto sot¬
tile, basta tirare questo filetto nella
pagina tipo di sinistra, perché tutte
le pagine di sinistra riportino auto¬
maticamente i filetti nella medesima
posizione. Per rendere più semplice
l'operazione, occorre ingrandire la pa¬
gina (lo si può fare fino al 200%, e
lo screen 8 dà un'idea di questo in¬
grandimento). Allo stesso modo è
possibile creare testatine e quant'al¬
tro di fisso deve comparire. Poi si
compie la stessa operazione con la
pagina tipo di destra.
Screen 9 e 10. Il o i file di testo
(articoli, didascalie, box), creati in
precedenza con MicrosoftWord, con
caratteri già impostati, e relativi neri
e corsivi già determinati nel testo,
vengono ora automaticamente inseri¬
ti nelle colonne per mezzo del co¬
mando Place contenuto nel menù Fi¬
le. Una volta attivato il Place
(screen 9), si apre una finestra
(screen 10) che presenta tutti i do¬
cumenti che è possibile “piazzare”
nell'impaginazione che si sta ese¬
guendo.
Screen 11. La freccia, una volta
scelto il documento (in questo caso
un file di testo) si tramuta in un qua¬
drato che simboleggia una pagina
scritta (la si vede bene nel particola¬
re dello screen). Basta posizionare il
quadrato nel punto dove si vuol far
partire il testo, senza preoccuparsi
troppo dell'allineamento, tanto que¬
st'ultimo avviene automaticamente,
e fare clic col mouse.
Screen 12. Dopo aver fatto clic
col mouse, automaticamemte il te¬
sto viene inserito nella colonna.
Screen 13. In ogni momento la
colonna di testo può essere spostata
in qualsiasi punto della pagina, sem-
SCREEN 9.
é PU Edit Tools Page Type Lines Shades
SCREEN 10.
SCREEN 11.
53
plicemente catturandola col cursore e
spostandola col mouse. Se poi si
vuole intervenire sul testo è ancora
possibile, sia per correggere errori
scoperti all'ultimo momento, sia per
aggiungere una frase o per tagliarne
un'altra, sia per cambiare corpo o ca¬
rattere a qualcosa.
Screen 14. La stessa colonna di
testo può essere parzialmente richiu¬
sa, anche in questo caso con un
semplice movimento del mouse, per
far posto a una foto o a un disegno.
Screen 15. Come già detto, non
è possibile impaginare direttamente
delle fotografie, ma il loro ingom¬
bro può essere segnato con un rettan¬
golo. Infatti non solo è possibile ti¬
rare all'intemo di PageMaker, sfrut¬
tando gli strumenti del toolbox (in
alto a destra), linee orizzontali, verti¬
cali e oblique, ma, allo stesso modo
di MacDraw o di MacPaint, è possi¬
bile disegnare quadrati, rettangoli
(sia con angoli retti sia con angoli
smussati) e cerchi.
Screen 16. Se invece si piazza
un disegno, il cursore si tramuta in
un pennello. Anche in questo caso
si posiziona il cursore dove si vuole
che parta il disegno e si fa clic col
mouse. Il disegno a questo punto
può essere ridotto, catturandolo in u-
no dei segnalini che compaiono do¬
po che lo si è selezionato con la frec¬
cia, esattamente come si farebbe con
MacDraw. Un'utilissima aggiunta in
più: se si mantiene premuto il tasto
delle maiuscole, il disegno viene in¬
grandito o rimpicciolito mantenen¬
do le sue proporzioni.
Screen 17. Un disegno però può
essere posizionato al vivo della pagi¬
na, e quindi per questa o per altre ra¬
gioni d'impaginazione anziché rim¬
picciolito, tagliato in parte. Ecco
perché il toolbox di PageMaker pre¬
vede anche uno strumento che cattu¬
ra il disegno e lo taglia.
Qualche limite
Indubbiamente i vantaggi di questo
nuovo modo d'impaginare sono enor¬
mi nei confronti dei metodi tradizio¬
nali. Basti pensare che una volta im¬
paginato un articolo, è sufficiente
stampare la pagina per avere già in
mano un originale da cui ricavare la
pellicola per la stampa* Si evita
quindi tutto il doppio lavoro di ri¬
comporre i testi e di impaginarli in
tipografia, seguendo un menabò di
SCREEN 12.
SCREEN 13.
SCREEN 14.
54
SCREEN 15.
é File Edit Tools Page Type Lines Shades
Dimostrazione j
13
SCREEN 16.
*
1-
A
□
□
o
n
15
:;l:i:UmOIIMCl
£1
SCREEN 17.
carta tracciato dal grafico, con l'andi¬
rivieni di bozze. Qui è il grafico che
fa in pratica anche da montaggista,
senza tuttavia perdere nulla del mo¬
mento creativo. L'unico vero punto
dolente di tutta la faccenda è il vi¬
deo. Il 9 pollici del Macintosh è dav¬
vero piccolo per un lavoro a tempo
pieno. Meglio sarebbe affiancare un
video di 20 pollici, sul quale lavora¬
re sarebbe una delizia. In Italia videi
del genere non sono disponibili, ma
Applicando ha fatto presente il pro¬
blema alla Apple, e speriamo che in
tempi brevi si trovi una soluzione
soddisfacente. Non appena verremo a
sapere qualcosa in proposito, lo co¬
municheremo subito ai lettori.
Gli impianti
per la stampa
Se si prende in mano un foglio
stampato con la LaserWriter, pur
sembrando la stampa, in apparenza,
di buona qualità, la definizione del
carattere e la tonalità del nero lascia¬
no molto a desiderare, soprattutto
quando il risultato finale deve essere
altamente professionale. Se poi si
prova a stampare un pieno di nero,
allora sembra proprio che tutto il ca¬
stello di carta crolli in un soffio, per¬
ché il pieno non è affatto nero, anzi
è grigino, striato.
Ma il rimedio esiste, almeno per ot¬
tenere i neri pieni: lo provano le pa¬
gine che state leggendo. Basta pren¬
dere i fogli di carta stampati con la
LaserWriter e, anziché ricavarne una
pellicola autopositiva, si usa un co-
pyproof con una reprocamera, in ab¬
binamento alla carta fotografica. In
questo modo i neri vengono riempiti
perfettamente e il testo risulta molto
più inciso. In un secondo tempo vie¬
ne fatta l'autopositiva dalla carta fo¬
tografica, per realizzare la pellicola.
Quanto alla definizione del caratte¬
re, per ottenere un risultato assoluta-
mente tipografico si potrà usare la
LaserWriter solo per stampare le boz¬
ze, mentre la stampa finale delle pel¬
licole può essere eseguita con la se¬
rie 100 della Linotype, che, essendo
una macchina professionale da tipo¬
grafia, permette ovviamente un risul¬
tato di grande qualità, che ne giustifi¬
ca anche il prezzo: attorno ai 100 mi¬
lioni. Per toccare con mano la diffe¬
renza fra la stampa della Laser Wri-
ter e della Linotype 100 andate alle
pagg. 48 e 49 di questo numero di
55
Altri programmi
per impaginare
Page Maker è solo uno degli
almeno tre programmi disponibi¬
li per impaginare su Macintosh.
Noi di Applicando lo abbiamo
preferito agli altri ritenendolo
più pratico e efficace, ma non è
escluso che per usi che non pre¬
vedano la realizzazione di un in¬
tero giornale anche ReadySetGo
e MacPublisher possano rivelar¬
si adeguati.
ReadySetGo. Non consente
di far continuare su una pagina
successiva il testo iniziato su
quella precedente, e dunque può
considerarsi valido solo per
pubblicazioni su una pagina so¬
la o gestibili con pagine com¬
pletamente indipendenti le une
dalle altre. Inoltre non si può vi¬
sualizzare più di mezza pagina
per volta, e il metodo di scrol-
ling per la lettura del testo sul
video è particolarmente fastidio¬
so. In compenso il suo prezzo,
almeno negli Stati Uniti, è un
quarto di quello di PageMaker:
125 dollari. E considerando tut¬
te le altre caratteristiche del pro¬
gramma si può senz'altro dire
che il suo rapporto prezzo!pre¬
stazioni risulta interessante.
MacPublisher. Negli Stati
Uniti costa soltanto 99 dollari,
ed è il programma che meglio i-
mita il tavolo di lavoro del gra¬
fico tradizionale, compreso il ti¬
pometro elettronico da sovrap¬
porre ai testi per misurarne la
lunghezza in righe. Consente di
realizzare fino a 32 pagine insie¬
me, ma è un po’ problematico
eseguire correzioni e modifiche
una volta impostato il lavoro.
Applicando : La pagina 48 è stam¬
pata con la LaserWriter, la 49 con la
Linotype 100. La Linotype 100 può
essere collegata al Macintosh esatta¬
mente come se fosse una stampante
(per maggiori informazioni: Digit-
graph, Centro direzionale Colleoni,
Via Paracelso 16, 20041 Agrate Bri-
anza, Mi, telefono 039/637211). Le
tipografie all'avanguardia stanno in¬
fatti pensando di attrezzarsi per fun¬
gere da Service; in questo caso, sarà
sufficiente inviare il dischetto con i
vari sedicesimi preparati con Page¬
Maker per vedersi recapitare qualche
ora dopo le pellicole pronte da conse¬
gnare allo stampatore.
Stefano Benvenuti
Il PostScript: è un linguaggio per stampare, che
legge come unico documento intere pagine di
grafica e testo. Come si imposta, come funziona,
quanto vale? Guardiamolo un po' più da vicino...
Un linguaggio
per la Laser
Il PostScript, studiato e messo a
punto dalla Adobe System di Palo
Alto (California), è un linguaggio
standard realizzato per descrivere pa¬
gine intere di testo e grafica come
un unico documento, partendo da co¬
mandi semplici e facili da usare.
Questo linguaggio è in grado di spe¬
cificare quali font di caratteri utilizza¬
re, in che posizione e con quale incli¬
nazione sull'orizzontale; oppure di
creare immagini grafiche (linee, poli¬
goni o aree) insieme alle specifiche
relative a scala, gradazione di grigio
e posizionamento.
In una tipica applicazione scritta
in PostScript il programma sorgente
è composto da due parti: il “prolo-
gue” e lo “script”.
Il “prologue” è un'applicazione
specifica che viene scritta dal pro¬
grammatore una volta sola all'ini¬
zio; ogni “prologue” contiene per la
maggior parte le definizioni, come
le funzioni di output, che saranno in¬
corporate poi nel programma. Ad e-
sempio, se un applicativo viene
scritto in modo da creare un quadrato
e disegnarlo, la definizione di una su¬
broutine capace di generare il quadra¬
to viene inserita nel “prologue”;
quando questa routine è pronta, essa
può essere attivata in qualsiasi mo¬
mento attraverso una chiamata al si¬
stema con una cali.
La seconda parte del PostScript,
lo “script”, è l'output o interfaccia
verso l'estemo di questo linguaggio,
ed è la parte ripetitiva e semplice di
tutto l'insieme. Esso consiste in un
insieme di operandi (stringhe e nu¬
meri) seguiti dai nomi degli operato¬
ri o delle subroutine predefinite nel
“prologue”.
Il PostScript ha una sintassi di e-
secuzione molto facile da utilizzare,
in cui viene adoperato il set di carat¬
teri ASCII standard, e i caratteri di
controllo sono estremamente standar¬
dizzati. Così come la sintassi, anche
la semantica di tale linguaggio è
semplice: infatti sfrutta la caratteri¬
stica delle stack-machine con l'insie¬
me di operandi, operatori e stack.
Ma la novità più importante con¬
siste nel fatto che per programmare
in PostScript non si è legati all'har-
dware da adoperare, in quanto esso
crea un file in formato standard che
descrive gli oggetti da rappresentare
su monitor ad alta o altissima risolu¬
zione, oppure da stampare sia in bas¬
sa risoluzione, come nelle stampanti
a matrice, o ad altissima definizione,
come le stampanti o le fotounità a
laser; inoltre un programma scritto
in PostScript non necessita di manu¬
tenzione particolare, e può intercon¬
nettersi con programmi già esistenti
senza molta fatica.
Come viene usato
Normalmente chi si avvicina a
questo linguaggio ha due modi com¬
plementari di conoscerlo e sfruttarlo:
uno come linguaggio con funzioni
di grafica molto raffinate inserite in
esso, l’altro come linguaggio capace
di descrivere le pagine di dati in un u-
nico documento. Ed è in questo mo-
56
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■ mmi da pubblicare e tante
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esatto di come vanno come
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mone e tras'^'Pfg parallele: se¬
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10 . Novembre 19 ». e con vApple
Una guida per J e - m temaztonat'
ne»e reti ° a a a ,| tibro cassa con
. computerizzate ni una gra .
il Mac •'-W^etture d'epoca
duatoria tra le amu profes-
. Come gestire tre athvimH ple .
sionah divers ^ erttem ente si
Niente paura se mav
batte Nevr o FpJ •_ e u ° mpre i dati
gramma per sembrano
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scomparsi . U Prta ^ mante .
Applesoft vi insego ^ jn che co sa
nere allineatefe ngbe , ft pleso n e
t'tnteger d f" s a c r e e necessita della
perche per 9 ' Parat netri, pro-
' 5 S turatoni netta sesta punta-
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dente di correlazione.
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natsi nella dicb awersa-
\iene U punteggio dsolinione •
rio con 9 ,a( '“ nr[]a(a mma per capire
Microcalc uh P' S * ■ he mette a
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parare a usare App e* ^^ dato
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ogni articolo, u h Lrtnet nrolessiona-
usa , e . il primo è un budget p mette
le . Una potente uW c. n
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un grafico ^Ssu'l? Apple qua-
programma per tic . ^
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Mentre ^Parate ' p questa volta
(Tre per Te) « Ym Mtì ìspft» modello
potete costruire un . p (te m | nu ti
per compilate le noto P' a con ta-
^ Un programrra per impa«e ope([j .
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tosh: mggioti e più
disegnare con uno® d0 insieme an-
creativi esperti del mon , ( Grahc , a
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colonna, a torta, a
Chart* Hit-parade del mese
pero Maich ?, s l s tra prossima automo-
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Un menù protesaonal P ^ wi _
grammi, con I ausino q p(0 -
denziate con una barra lumino » ^
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(tre per te ) «n pe( 5 on aliz-
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dello studio legate, un^ peT ^
avvocati scritto da e^J^amma ld ^p-
care ta memcma u p c 0 d\ce maccU'-
plesoft al di sop a diun eoo c più
V naclvuoleunuhfiW- È te anC he
mouse '' V S P ^sar^^zino*W-
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Computer per creare la LaserWriter,
che è in grado di valorizzare docu¬
menti creati con MacDraw o Page¬
Maker, o altri ancora.
Su Macintosh si possono usare
package di programmi compatibili
col linguaggio PostScript integrato
a una LaserPrinter o a una fotounità
a laser con un Raster Image Proces¬
sor. Quest'ultimo può comprendere
sia software standard (di produzione
Fotocomposizione con Lisa
Si chiama PCS, Personal Composition System, è stato sviluppato
dalla Compugraphic ed è un sistema di fotocomposizione composto
da un personal computer, Apple Mac XL (ex Lisa), governato da un
software, Compose 11, e collegato alle fotounità Compugraphic della
linea MCS.
Questi tre elementi base operano in connessione strettissima per
rendere più versatile il normale lavoro di fotocomposizione. Il Mac
XL si propone come un'eccezionale novità rispetto alle tradizionali
macchine di fotocomposizione; è capace di sfruttare tutti i vantaggi
di utilizzo propri di una macchina come Lisa che, malgrado lo scarso
successo di mercato ottenuto, ha dato il via a una nuova tecnologia,
ripresa, con ben altri risultati, dal Macintosh.
In sintesi, l'operatore non dovrà più codificare le parole o i passi
che vanno in corsivo o in neretto, oppure in un corpo diverso. Sarà
sufficiente selezionare con il mouse di volta in volta il testo che do¬
vrà essere cambiato.
Ancora, per quanto riguarda il lavoro di impaginazione, verrà vi¬
sto a video esattamente come uscirà nel fotocomposto; e sarà possi¬
bile inserire anche diagrammi e tabelle, precedentemente preparati
con i programmi d'ufficio propri delMac XL (LisaWrite, LisaCalc, Li-
saGraph, LisaProject, LisaList e LisaDraw), nella posizione voluta.
Il Mac XL, però, non fa tutto da solo: è il software "Compose II"
il programma operativo che assembla le due parli preminenti, il per¬
sonal e la fotocompositrice, in un unico sistema.
Caratteristiche peculiari di Compose II sono la produzione di gra¬
fici ad alta risoluzione con l'eliminazione degli effetti di avanzamen¬
to spesso evidenti delle linee ó curve, l'accesso, in maniera comple¬
ta, alla vasta gamma di stili disponibili della libreria Compugraphic,
che conta oggi su oltre 1500 fonti e matrici, ai quali si aggiungono
gli 11 tipi di caratteri normalmente adottati dal MacXL che possono
essere tutti modificati elettronicamente.
Ancora, non vengono poste limitazioni per quanto riguarda corpo
o dimensione dei caratteri; vastissima è inoltre la flessibilità
operativa: è possibile mescolare diversi tipi di modifica del carattere
standard (corsivo, neretto, sottolineato), stili e grandezze alternati
con incolonnamenti giustificati in maniere differenti, uso di fili e
cornici di vari spessori ecc.
Inoltre, Compose II è caratterizzato dalla produzione di grafici ad
alta risoluzione, con accresciuta densità del carattere ed eliminazione
degli effetti di avanzamento, spesso molto evidenti nelle linee curve
o diagonali.
La capacità di composizione dei testi arriva fino ad una giustezza
pari a 28 centimetri. La giustificazione risulta ottimale e la
divisione sillabica delle parole automatica.
Per la stampa del fotocomposto sono previste le fotounità della li¬
nea MCS. Appartengono all'ultima generazione e sfruttano la tecno¬
logia CRT (Tubo a Raggi Catodici). Tutti i modelli disponibili,
8200, 8300, 8400 e 8600, permettono l'utilizzo di una vasta gamma
di materiali fotografici (sia carta che pellicola). E' possibile però
usare un qualsiasi modello di fotounità.
Infine i costi, che fanno cadere un discorso di desktop publishing
nel senso lato della parola: Pcs è destinato a usi altamente professio¬
nali. Il Mac XL ha un prezzo di listino di 8,99 milioni nella versio¬
ne base, il pacchetto "Compose II" costa invece 95 milioni. Per
quanto riguarda le fotounità si parte da una base di oltre 70 milioni.
Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi direttamente alla
Compugraphic Italia, via Lincoln 47, Cinisello Balsamo, Milano, te¬
lefono 02/6120941.
60
Macintosh, sempre Macintosh... E la serie II?
Editare, impaginare, stampare sugli Apple Ile e
Ile è possibile e divertente, e i risultati non sono
certo da dilettanti; The Newsroom, per esempio,
è un programma che simula tutte le funzioni di
una vera tipografia. E se poi interviene la Laser...
E il mio // non
sta a guardare
Apple), sia software prodotto da al¬
tre case. Vale la pena di ricordare che
il PostScript contiene una scelta di
caratteri digitalizzati originali della
libreria Mergenthaler, che sono vi¬
sualizzati anche su Macintosh.
Ma vediamo un in detteglio come
si può collegare a un Macintosh una
unità laser (printer o fotocompositri¬
ce) per creare delle stampe attraverso
il PostScript.
Innanzitutto durante la fase di ela¬
borazione nel Raster Image Proces¬
sor, i dati immessi nel Mac vengo¬
no tradotti in una mappa di bit, a se¬
conda della risoluzione della fotouni¬
tà, e introdotti nella periferica come
sequenza di bit (ricordiamo che la ri¬
soluzione è bassa al di sotto dei 70
punti per pollice, media se è compre¬
sa tra i 300 e 600 punti, alta al di so¬
pra dei 1000 punti per pollice).
Ogni elemento prodotto con un
programma grafico o di testo viene
calcolato in modo da ottimizzare il
livello di risoluzione desiderato, e
quindi ottenere curve veramente arro¬
tondate e diagonali diritte, e non sca¬
linate.
Tra le periferiche che possono go¬
dere di questi vantaggi si già citata
la stampante LaserWriter della Ap¬
ple; tuttavia vale la pena di sottoli¬
neare che esistono delle unità di foto¬
composizione a laser in grado di es¬
sere collegate al Macintosh e guidate
attraverso questo linguaggio di pro¬
grammazione che è il PostScript: tra
esse le nuove Linotronic 100 e Lino-
tronic 300 della Linotype.
Tuttavia il PostScript ha qualche
piccolo neo, infatti alcune delle sue
procedure possono generare degli er¬
rori nelle periferiche. Tali procedure
sono ben note, ma non è stato possi¬
bile identificare in quale momento o
in che modo instaurano l’errore; suc¬
cede quindi che nell'inviare i dati alla
stampante il Mac introduca, senza
volerlo, queste procedure, che creano
poi errori nella pagina in stampa o
in quelle successive. Nella maggior
parte dei casi basterà spegnere la
stampante e riaccenderla dopo qual¬
che minuto, per eliminare l’errore
memorizzato nella stampante.
Tutto sommato si può affermare
che in un computo totale delle sue
caratteristiche, il PostScript è molto
interessante come linguaggio di pro¬
grammazione, e per le interessanti
prerogative grafiche e per la facilità
d’uso.
Alfonso Scoppetta
Anche per la serie II è disponibile
un programma di impaginazione. A
metà tra il gioco e lo strumento edu¬
cativo facile da utilizzare e di grande
effetto, si chiama The Newsroom,
viene prodotto dal Springboard, so¬
ftware house americana specializzata
in programmi di education, e sta ot¬
tenendo un grandissimo successo ne¬
gli Stati Uniti: è preceduto nelle
classifiche di vendita solo da The
Print Shop, il software che permette
stampe di striscioni, lettere persona-
lizzate, biglietti di auguri eccetera.
The Newsroom viene fornito su
due dischi; il disco programma e un
disco dati (Clip Art Disk), contenen-
Figura 1. Risultati di Newsroom.
te molti disegni che possono essere
utilizzati per illustrare le vostre pub¬
blicazioni.
Come impagina
Il menù iniziale presenta sei diver¬
se aree di lavoro che aiutano a forma¬
re il giornale: il laboratorio fotografi¬
co, il reparto stampa, il reparto co¬
municazioni, il reparto impaginazio¬
ne, la scrivania e il reparto composi¬
zione titoli. Eccoli in dettaglio:
• Laboratorio fotografico (PHO¬
TO LAB). Questo laboratorio vi per¬
mette di caricare, ed eventualmente
modificare, una “foto” dal Clip Art
Disk oppure di crearne una per conto
vostro. Avete a vostra disposizione
diversi strumenti come il “Graphic
tool”, la possibilità di vedere ed e-
ventualmente correggere la foto pun¬
to per punto e altre ancora.
• Il titolo e il logo (BANNER).
Prima di iniziare a scrivere il vostro
giornale dovete decidere quale sarà il
suo nome e la sua testata. Seleziona¬
te l'area chiamata Banner e dopo al¬
cuni secondi vedrete otto icone che
rappresentano le funzioni possibili.
Troverete l'icona di una fotografia
che vi permette di caricare un'imma¬
gine dal Clip Art Disk, un cestino
per cancellare tutto il vostro lavoro
e così via. In questa area di lavoro ci
sono le stesse opzioni presentate dal
laboratorio fotografico, potete quindi
modificare o creare un disegno e,
quando siete convinti del risultato,
aggiungere il testo con possibilità di
scegliere tra cinque caratteri diversi,
tre grandi e due piccoli.
61
Solitudine.
Solitudine è possedere un computer e non usarlo...
perchè mancano i programmi o l'assistenza tecnica
o gli accessorio...
No! Noi non vendiamo solo computers.
Ma mettiamo a disposizione tutte le risorse che sol¬
tanto una grande organizzazione può offrire. Questo
è il segreto della nostra continua affermazione.
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Quando avete completato la testa¬
ta dovete salvarla su disco e tornare
al menù principale.
• Stesura degli articoli (COPY
DESK). Per scrivere i vostri articoli
dovete selezionare l'area di lavoro
chiamata Copy Desk. Anche qui tro¬
verete diverse icone a seconda delle
opportunità a vostra disposizione. I
vostri articoli possono essere scritti
in due modi: solo testo oppure testo
e fotografia. In questo caso dovete ca¬
ricare la fotografia prima di scrivere
il testo. Quando la pagina del video
è completa dovete salvarla. Se il vo¬
stro articolo non è finito potete con¬
tinuare a scriverlo su una nuova vi-
deata; non potete continuare a scrive¬
re se il testo non appare sul video.
Questo perché “The Newsroom” divi¬
de la pagina in sei (o a scelta otto) a-
ree chiamate Panel più lo spazio per
la testata.
■
• Trasmissione via modem (WI-
RE TRASMISSION). Se i “colle¬
ghi” del vostro giornale lavorano
lontano potete trasmettere loro i vo¬
stri articoli. Per farlo selezionate que¬
sta area di lavoro e controllate se il
setup del programma è corretto; a-
vete la possibilità di scegliere tra
28 modem. Uno degli aspetti molto
interessanti di The Newsroom è la
possibilità di trasmettere gli articoli
anche ad altri computer non Apple.
• Impaginazione (LAYOUT).
Quando avete completato i vostri ar¬
ticoli e la testata, scegliete questa a-
rea per determinare il layout della pa¬
gina. Il programma vi chiederà che
tipo di foglio utilizzate (8,5 x 11 o
8,5 x 14 pollici), e se desiderate im¬
paginare con o senza la testata, nel
caso non si tratti della prima pagina.
• Stampa (PRESS). Questa è l'a¬
rea conclusiva; prima di stampare
Comandi
Codici
ASCII
Codici
Hex
BACKSPACE
BS
08
HORIZONTALTAB
HT
09
UNEFEED
LF
OA
VERTICAL TAB
VT
OB
FORMFEED
FF
OC
CARRIAGERETURN
CR
OD
SPACE
SP
20
NEGATIVE UNEFEED
ESC LF
1B0A
NEGATIVEHALFLINE FEED
ESCO
1B 44
HALFLINEFEED
ESCU
1B 55
SET LINES PER PAGE
ESC FFn
IBOCn
SETRIGHT MARGIN
ESCO
1B 30
CLEARALLTABS
ESC 2
1B 32
SETLEFT MARGIN
ESC 9
1B 39
CLEARTOP ANDBOTTOM MARGINS
ESCC
1B 43
SET LOWER PAGE MARGIN
ESC L
1B4C
SETTOP PAGE MARGIN
ESCT
1B 54
OFFSETSELECTION
ESC DC1 n
1B 11 n
DISABLE AUTO CARRIAGERETURN MODE
ESC !
1B21
ENABLE AUTO LINE FEED
ESC"
1B 22
DISABLE AUTO LINE FEED
ESC#
1B 23
MARGIN CONTROL ON
ESC $
1B 24
BOLD/SHADOWPRINTOFF
ESC &
1B26
REVERSE PRINTING MODE
ESC <
1B3C
AUTOCENTER ON
ESC =
1B3D
NORMAL PRINTING MODE
ESC >
1B3E
ENABLE AUTOCARRIAGERETURN MODE
ESC?
1B3F
INITIALIZE THE PRINTER
ESC SUB 1
1B 1A49
AUTOMATICUNDERSCOREON
ESCE
1B 45
AUTO JUSTIFY ON
ESC M
1B4D
BOLDPRINTON
ESCO
1B4F
AUTOUNDERSCOREOFF
ESC R
1B 52
SHADOWPRINTON ESCW
Tabella dei caratteri di controllo delle DIABLO 630.
Non tutti i caratteri di controllo sono compatibili
con la LaserWriter. Per maggiori informazioni consigliamo
la Iattura del manuale della LaserWriter alle appendici D e E,
rispettivamente del manuale in italiano e in quello inglese.
1B 57
62
I Se volete gestire e fotocomporre
? il testo dei vostri lavori tipografici
| su una fotocompositrice laser
1 economica e di qualità disponendo
* della libreria di caratteri
più vasta e famosa del mondo...
Se volete inoltre fotocomporre
sulla stessa fotounità laser
e con la qualità tipografica
dei caratteri Linotype documenti,
listini ecc. con testo e grafici
composti sul famoso
Personal Computer Macintosh
della Apple Computers...
allora non c'è dubbio: avete bisogno della
Serie 100 Linotype
(Le prime 4 macchine arrivate in Italia, vendute in 48 ore!)
□ Macintosh in linea a RIP
□ RIP/PostScript in linea a Linotronic 100
□ Fotounità laser Linotronic 100 giustezza 65 cicero (297 m.m)
□ CRTerminal 300 in linea a Linotronic 100
□ Typeview 300/2 in linea a CRTerminal 300
Contattateci per maggiori informazioni
W
Digitgraph
Consociata del Gruppo Bùhrman - Tetterode, Amsterdam
Concessionaria esclusiva in Italia dei prodotti Linotype
Sede di Milano: Centro Direzionale Commerciale «Bartolomeo Colleoni»
Edificio «Andromeda I» - 20041 Agrate Brianza (Milano) - Tel. 039/637211
Telex Digitgraph 326423 SIAV/B.C.I
Ufficio di Roma: via Flaminia, 380 - 00196 Roma - Tel 06/390363
■■i
Figura 2. Con quasto breve listato
inPostScript (a destra), è possibile
realizzare il logo di Applicando
visibile a sinistra.
/logosetup
{(Times-Boldltalic) findfont
[110 0 0 110 0 0] makefont setfont
} def
/point {150 150 moveto) def
/rotationloop
{gsave
point
rotangle rotate
graylevel setgray
(APPLICANDO) show
/rotangle rotangle
rotoffset sub def
/graylevel graylevel
.15 sub def
grestore) def
% rotate thè whole
page by rotangle
/logorot
{gsave
ANDO
20 Q 30 Q
logosetup
0.75 0.75 scale
5 {rotationloop) repeat
::
/Q {7.2 mul} def
/rotangle 90 def
/rotoffset 22.5 def
/graylevel .9 def
grestore) def
logorot
showpage
controllate il Setup della vostra
stampante e della vostra interfaccia.
Potete scegliere tra 48 stampanti e
39 interfacce. Applicando ha provato
a stampare con tutte le stampanti
Apple. Da notare (figura 1) il di¬
screto risultato ottenuto con la Scri-
be su foglio lucido. The Newsroom
è veramente un programma diverten¬
te e simpatico, ha il vantaggio di ri-
chedere solo 48K, quindi può fun¬
zionare con un Apple II+, un Ile, o
un Ile. Purtroppo non supporta il
mouse, ma il manuale (86 pagine),
è abbastanza chiaro.
The Newsroom costa circa 60 dol¬
lari. In Italia è disponibile presso la
Information Technology di Milano,
Via dei Bossi 7, tei. 02/802885.
Come stampa il //
Il Macintosh non ha problemi di
stampa: il PostScript, il linguaggio
su cui opera la Laser Apple, viene
infatti fornito sul disco-corredo del¬
la LaserWriter che consente di instal¬
lare in ogni disco programma le ico¬
ne contenenti le istruzioni in
PostScrit per il funzionamento della
stampante. Per quanto riguarda la se¬
rie II, invece, qualche problema sus¬
siste. In primo luogo l'interfaccia di
collegamento deve essere necessaria-
maente seriale; ciò significa che se
per il Ile non sussiste problema a-
vendo già in dotazione entrambe le u-
scite, per il Ile invece bisogna procu¬
rarsi la scheda SuperSerial Card da
inserire nell'apposito slot.
Seconda operazione necessaria è
quella di posizionare il commutatore
posto sul retro della LaserWriter su
Special. A questo punto la Laser Ap¬
ple lavora come una Diablo 630. Bi¬
sogna quindi dare i caratteri di con¬
trollo compatibili con quest'ultima,
riportati nella tabella.
Nel caso del programma Apple
Writer basterà inserire questi caratte¬
ri di controllo nel testo, mentre per
l'Apple Works bisognerà “creare” u-
na nuova stampante andando a sele¬
zionare dal menù Altre Attività la se¬
zione dedicata alle informazioni sul¬
le stampanti e inserendo i caratteri di
controllo come richiesto.
Ora la Laser è pronta per stampa¬
re qualsiasi file di testo. Attenzione
però, solo ed esclusivamente file di
testo. Un altro avvertimento: alla fi¬
ne del testo inserite sempre il caratte¬
re di controllo per il cambio pagina
(o fine pagina) altrimenti la laser re¬
sterà in attesa di ulteriori dati. Per
quanto riguarda la grafica il proble¬
ma diventa, a oggi, quasi insormon¬
tabile. Il discorso PostScript per la
serie II non è ancora stato affrontato
seriamente da nessuno, in pratica
non esistono programmi di uso im¬
mediato che permettano di stampare
con la LaserWriter. L'unica possibili¬
tà è studiarsi il linguaggio e crearsi i
propri programmi. A titolo d'esem¬
pio (figura 2) vi proponiamo un
breve listato, con il quale
realizzare il logo di Applicando.
Giuseppe Durazzano
Mario Magnani
64
Se si vuole lavorare con Macintosh e Page Maker, è necessario buttare via
le macchine della serie II? O forse è possibile stabilire una comunicazione
tra Apple II e Macintosh, per trasferire dei testi da un computer all'altro,
per creare un file su Apple 11 e poi impaginarlo su Mac? Apple-Mac transfer
è la risposta, nuovissima, anzi inedita, a ogni problema di trasferimento.
Mac e //:
accoppiata vincente
Macintosh, i programmi di impa¬
ginazione e la Laser Wri ter non devo¬
no confondere la vista di chi possie¬
de già uno o più computer della se¬
rie II. Certo, acquistare un Macinto¬
sh in molti casi è ormai indispensa¬
bile, ma forse, questo è il punto, si
può evitare di rinnovare compieta-
mente il proprio parco macchine: an¬
che il Ile e il Ile possono essere uti¬
lizzati per redigere testi destinati poi
a essere “lavorati” su Mac. Basta
mettere in comunicazione operativa
i due computer con un programma
di trasferimento testi. Trasferire dati
da un computer a un altro può esse¬
re infatti una cosa abbastanza sempli¬
ce, fatte salve però alcune condizio¬
ni: entrambi i computer devono ave¬
re un'uscita seriale RS232 e i dati da
trasferire devono essere convertiti in
file di testo ovvero devono essere sal¬
vati su disco in caratteri ASCII, co¬
me lo sono, per esempio, i testi sal¬
vati dall'Applewriter.
Per prima cosa analizziamo come
devono essere collegati i due compu¬
ter; occorre innanzitutto spendere
qualche parola sull'uscita seriale
RS232.
L'uscita seriale è formata da un cir¬
cuito più o meno sofisticato compo¬
sto da alcuni integrati e componenti
passivi atti a trasformare l'informa¬
zione fornita dal computer in forma¬
to “parallelo”, nell'equivalente infor¬
mazione in formato “seriale”. Il for¬
mato seriale viene utilizzato per la
trasmissione di dati a lunga distanza
mediante linee telefoniche commuta¬
te o dedicate, poiché sono sufficienti
due soli fili per il collegamento (u-
no per la trasmissione e uno per la
ricezione), mentre se dovessimo usa¬
re il formato parallelo sarebbero ne¬
cessari otto fili.
Semplifichiamo con un esempio:
una lettera dell'alfabeto è formata da
8 bit. Su un'uscita parallela trovere¬
mo gli otto bit contemporaneamente
affiancati uno all'altro e con livelli
di tensione zero e 5 volt rispettiva¬
mente per bit = 1 e bit = 0. Al con¬
trario su un’uscita seriale avremo gli
stessi 8 bit uno davanti all'altro e
con livelli di tensione nettamente di¬
versi: bit = 1 da - 5 a - 15 volt,
mentre per bit = 0 da + 5 a + 15
volt.
L'Apple Ile e il Mac hanno già al
loro interno l'interfaccia seriale men¬
tre per il Ile occorre inserire una ap¬
posita scheda (per esempio la Super
Serial Card) nello Slot 2, perché è
quello riconosciuto automaticamente
da quasi tutti i programmi di comu¬
nicazione. I due computer tra i quali
scambiare i dati devono essere colle¬
gati direttamente tra di loro attraver¬
so le loro uscite seriali per mezzo di
un cavo simile a quello usato per i
collegamenti mediante modem, ma
con una particolarità: il filo collega¬
to all'uscita TX (trasmissione) di un
computer deve essere collegato al¬
l'ingresso RX (ricezione) dell'altro
computer e viceversa.
Normalmente gli utenti Apple so¬
no in possesso del cavo di collega¬
mento tra Apple Ile, o Ile, o Mac e
stampante. Purtroppo i connettori
dell'uscita seriale di Mac, Ile e Ile
non sono uguali e l'unica possibilità
di collegamento diretto è tra il Mac
e l'Apple Ile o l'Apple Ile e il Ile u-
sando rispettivamente il cavo stam¬
pante per Mac e per Ile (e precisa-
mente il cavo stampante per Image-
writer e non quello per Imagewriter
II, che ha un connettore diverso). Il
collegamento tra Mac e Ile non può
essere effettuato direttamente usando
i cavi stampante, perché entrambi ter¬
minano con un connettore tipo “ma¬
schio”, e quindi non collegabili tra
di loro. Esistono varie soluzioni al
problema:
• costruire un cavo adatto allo sco¬
po per il collegamento diretto tra Ile
e Mac (figura 1) o tra Ile e Mac (fi¬
gura 2);
• costruire un cavo intermedio per
il collegamento tra i vari modelli Ap¬
ple utilizzando i rispettivi cavi per
stampante (figura 3).
Il programma
A parte le note tecniche sui colle¬
gamenti tra computer Apple, venia¬
mo però al caso specifico di trasferi¬
mento testi da Apple II a Mac. Esi¬
stono in commercio diversi program¬
mi di comunicazione con i quali è
possibile trasferire file di testo da un
computer a un altro come ACCESS
II, VISITERM, MAC TRANSFER
e MAC TERMINAL. Purtroppo i
programmi che girano su Mac non ri-
LE PAGINE DEL SOFTWARE E DELL HARDWARE 1985 -86
PROGRAMMI
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E ACCESSORI
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acquisto non puoi non consultar¬
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zione il programma, o i program¬
mi, e le periferiche che ti interes¬
sano, la tua scelta non ti
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Hai appena acquistato un
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gnalazioni di periferiche hardwa¬
re e di accessori non potrai mai
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scadenza
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conoscono le lettere accentate tra¬
smesse da Apple, essendo diversi i ri¬
spettivi codici ASCII; è quindi neces¬
sario, a posteriori, un intervento ma¬
nuale sul testo registrato da Mac per
inserire le lettere accentate. La solu¬
zione a questo problema potrebbe es¬
sere quella di scrivere il testo su Ap¬
ple con le lettere accentate composte
da lettera più apostrofo; ma non è il
massimo della professionalità...
Abbiamo quindi pensato di costrui¬
re un programma di trasmissione di
testi per la serie Apple II e un pro¬
gramma di ricezione per Mac specifi¬
ci per lo scopo prefissato.
I programmi sono entrambi in Ba¬
sic (Basic 2 per il Mac), molto sem¬
plici e supportati da REM adatti a
chiarire i vari passaggi. Inoltre il pro¬
gramma che gira su Mac riconosce
automaticamente le lettere accentate,
ed entrambi effettuano controlli sulla
lunghezza del testo trasmesso per es¬
sere sicuri dell'esattezza del trasferi¬
mento.
I listati necessari sono due, uno
per Apple (listato 1) e uno per
Mac (listato 2). A proposito del
listato 1 , poiché il programma per
Apple gira in DOS 3.3 e in ProDos,
se viene scelto il sistema ProDos,
occorre sostituire la parola CATA-
LOG con CAT alla linea 360 e to¬
gliere l'istruzione PRINTDS dopo il
GET A$ alla linea 570.
Come funziona
Copiate il listato 1 su Apple u-
sando il sistema operativo D.O.S.
dimensione prestazioni
PIÙ POTENZA PER L’APPLE
APPLE II e Ile, sistemi operativi:
DOS 3.3, diversi DOS, PRODOS, CP/M 2.2 (vers. 56K), PASCAL 1.1 e 1.2
DISC DRIVE
SFAP 960
640 «Byte
(formattati)
+ scheda
controller
DATATECH s.p.a.
Centro Direzionale Milanofiori
Strada 7 - Palazzo TI - 20089 ROZZANO (MI)
Tel. (02) 82.43.382
DOPPIO DISC DRIVE
SFAP 961
1280 «Byte
(formattati)
+ scheda
controller
alimentatore
Listato 1 per Apple II
1 REM TRASFERIMENTO TESTI DA APPLE A MAC
2 REM DI GIORGIO CAIRONI
3 REM COPYRIGHT 1986
4 REM BY
5 REM APPLICANDO & G.C.
10 D$ = CHR$ (4): REM — CTRL-D —
20 Q$ = CHR$ (1): REM — CTRL-A —
30 ONERR GOTO 1340: REM — ROUTINE ERRORI —
40 GOTO 130
50 AC = AC + LEN (X$): REM — APPLE CHECKSUM —
60 REM — ROUTINE TRASMISSIONE DATI —
70 PRINT D$"PR# M ;SLOT
80 PRINT X$
90 PRINT D$"PR#0"
100 RETURN
110 CALL - 936: CALL - 1059: VTAB 12: HTAB 10:
INVERSE : PRINT MS$: NORMAL : FOR T = 1 TO 20
00: NEXT T: CALL - 936:AC = 0: GOTO 300
120 REM — DEFINIZIONI —
130 SLOT = 1
140 SSC = 0
160 AC = 0
180 NS = "ERRORE DI TRASFERIMENTO"
190 NFS = "NOME DEL FILE ERRATO"
200 EFS = "FINE TESTO"
210 INS = "TRASFERIMENTO IN CORSO"
220 FIS = "FINE TRASFERIMENTO"
230 DR$ = "DRIVE NON PRESENTE"
240 IOS = "ERRORE LETTURA DRIVE"
250 CAS = "C = CATALOG - S = CAMBIARE SLOT USCITA
H
260 CALL - 936
270 POKE 34,0
280 POKE 35,24
290 GOSUB 900
300 STS = CAS: GOSUB 1310: VTAB 4: HTAB 16: CALL
- 868: INPUT "";FA$
310 VTAB 5: FOR Z = 0 TO 39: PRINT NEXT Z
320 IF FAS < > "C" AND FAS < > "S" THEN 410
330 IF FAS = "S" THEN GOSUB 1030: GOTO 300
340 IF FAS = "C" AND PEEK ( - 1101) = 6 AND PEE
K ( - 1088) = 0 THEN VTAB 4: HTAB 16: PRINT
"CATALOG INPUT " DRIVE (1-2): ";D:S = 6:
GOTO 360
350 IF FAS = "C" THEN VTAB 4: HTAB 16: PRINT "CA
TALOG INPUT " SLOT (1-7): ";S: VTAB 4: H
TAB 26: INPUT "DRIVE (1-2): ";D
360 PRINT D$;"CATALOG,S";S;" f D";D
370 VTAB 24: CALL - 868: PRINT "BATTERE <RETURN>
PER CONTINUARE "?
380 GET A$
390 IF A$ < > CHRS (13) THEN 380
400 CALL - 936: GOTO 300
410 IF FAS = "" THEN 300
420 IF PEEK ( - 1101) = 6 AND PEEK ( - 1088) «
0 THEN VTAB 24: CALL - 868: INPUT "DRIVE (1
-2): ";D:S « 6: GOTO 450
430 VTAB 24: CALL - 868: INPUT "SLOT (1-7): ";S
440 VTAB 24: HTAB 20: INPUT "DRIVE (1-2): ";D
450 VTAB 5: CALL - 936
460 PRINT D$;"VERIFY";FAS;",S";S;",D";D
470 PRINT D$;"PR#"; SLOT
480 PRINT FAS: PRINT D$"PR#0"
490 PRINT D$"IN#";SLOT
500 INPUT "";K$
510 PRINT D$"IN#0"
520 FOR Q = 1 TO 1000: NEXT Q
530 STS = INS: GOSUB 1310: PRINT : CALL - 936
540 A$ = " "
550 PRINT D$;"OPEN ";FAS;",S";S;",D";D
560 PRINT DS;"READ ";FAS
570 GF.T A$: PRINT DS;
580 IF A$ = CHRS (13) THEN X$ = B$:.B$ = "": GOSU
B 50:X$ = "": GOTO 560
590 IF LEN (B$) > 239 THEN X$ = B$ + CHRS (8):B
$ = "": GOSUB 50:X$ = "":B$ = B$ + A$: GOTO 5
60
600 B$ = B$ + A$
610 GOTO 570
620 CALL - 1059: CALL - 1059: REM — AVVISO D
I FINE TESTO —
630 REM — INVIA IL FLAG DI FINE FILE A MAC —
640. PRINT D$"PR# " ; SLOT
650 PRINT EFS
660 REM — INVIA CHECKSUM DALL'APPLE —
670 PRINT AC
DOS 3.3
ProDOS
APPLE He
APPLE Ile
680 PRINT DS;"PR#0"
690 FOR T = 1 TO 1000: NEXT T
700 CALL - 936: VTAB 10
710 PRINT : PRINT " CONFERMA DI RICEZIONE DA MAC.
720 PRINT : PRINT DS;"IN#";SLOT: INPUT "";ANS$: P
RINT D$;"IN#0"
730 IF ANS = "NO" THEN PRINT NS: INPUT "VUOI RIP
ETERE(S/N)? ";R$: GOTO 750
740 PRINT : INPUT "RISPOSTA DI CONFERMA(S/N): ";R
$
750 IF R$ = "S" OR R$ = "s" THEN R$ =■ "SI"
760 IF R$ = "N" OR R$ = "n" THEN R$ = "NO"
770 PRINT D$"PR#"; SLOT
780 PRINT R$
790 PRINT D$"PR#0"
800 IF R$ < > "SI" THEN 830
810 CALL - 936:AC = 0: GOTO 300
820 REM — FINE TRASMISSIONE —
830 STS = FIS: GOSUB 1310: PRINT
840 PRINT D$"PR#"; SLOT
850 PRINT FIS
860 PRINT D$"PR#0"
870 VTAB 20: POKE 34,0: POKE 35,24
880 END
890 REM — ROUTINE INTESTAZIONE —
900 VTAB 3: HTAB 8: INVERSE : PRINT " APPLE —> M
AC TRANSFER ": NORMAL
910 PRINT : HTAB 19: PRINT "DI"
920 PRINT : HTAB 12: PRINT "GIORGIO CAIRONI"
930 VTAB 23: PRINT "COPYRIGHT 1985 BY APPLICANDO
940 FOR*t’= 1 TO 1500: NEXT T
950 VTAB 10: HTAB 14: CALL - 1059: CALL - 1059:
FLASH : PRINT " ATTENZIONE ": NORMAL
960 PRINT : PRINT : HTAB 4: PRINT "PRIMA DI TRASM
ETTERE IL FILE, IL": HTAB 4: PRINT "PROGRAMMA
DI RICEZIONE SU MAC DEVE": HTAB 4: PRINT "ES
SERE GIÀ' IN FUNZIONE."
970 FOR T = 1 TO 2000: NEXT T: CALL - 936
980 INVERSE : PRINT " TRASFERIMENTO TESTI DA APPL
E A MAC ": NORMAL
990 FOR Z = 0 TO 39: PRINT NEXT : PRINT
1000 PRINT "NOME DEL FILE : "
1010 FOR Z = 0 TO 39: PRINT NEXT : PRINT
1020 POKE 34,5
1030 VTAB 12: HTAB 7: INVERSE : PRINT "SLOT USCIT
A SERIALE (1/2):": NORMAL
1040 VTAB 12: HTAB 33: GET SLS: IF SLS < > "1" A
ND SLS < > "2" THEN 1040
1050 SLOT = VAL (SLS)
1060 VTAB 12: HTAB 33: PRINT SLOT
1070 VTAB 21: HTAB 10: PRINT "SEI SICURO? (S/N)";
1080 GET AS: IF A$ < > "N" AND A$ < > "n" AND A
$ < > "S" AND AS < > "s" THEN 1080
1090 IF AS = "N" OR AS = "n" THEN 1040
1100 PRINT
1110 IF PEEK ( - 1101) - 6 AND PEEK ( - 1088) <
> 0 THEN 1220
1120 IF SLOT = 2 THEN SSC = 4
1130 REM — SET SERIALE APPLE //c —
1140 POKE 49153,0
1150 POKE 49237,0
1160 POKE 1144 + SSC,60
1170 POKE 1145 + SSC,121
1180 POKE 1146 + SSC,129
1190 POKE 1147 + SSC,0
1200 POKE 49236,0: GOTO 1290
1210 REM — SET SERIALE APPLE //e —
1220 PRINT D$;"PR#";SLOT
1230 PRINT Q$;"12B"
1240 PRINT Q$;"1D"
1250 PRINT Q$;"3P"
1260 PRINT Q$;"1T"
1270 PRINT Q$;"E E"
1280 PRINT D$;"PR#0"
1290 CALL - 936
1300 VTAB 22: FOR Z = 0 TO 39: PRINT NEXT :
RETURN
1310 VTAB 24: CALL - 868: PRINT STS;
1320 POKE 35,21: RETURN
1330 REM — ROUTINE ERRORE —
1340 ER = PEEK (222)
1350 IF ER = 3 THEN MSS = DRS: GOTO 110
1360 IF ER = 5 THEN PRINT D$;"CLOSE"
1370 IF ER = 6 THEN MSS = NFS: GOTO 110
1380 IF ER = 8 THEN MSS = IOS: GOTO 110
1390 IF ER = 13 THEN X$ = "NF": GOSUB 50:MS$ = NF
$: GOTO 110
1400 GOTO 620
■■■
68
H
Listato 2 per Mac (Basic 2.0)
REM ** APPLE - MAC - TRANSFER
REM ** di Giorgio Caironi
REM ** COPYRIGHT BY
REM ** APPLICANDO & G. C.
REM ** GENNAIO 1986
GOTO 100
50 : REM ** Routine modifica carattere accentato
position = 1
WHILE positionoO
CAR = INSTR(X$,CAR$)
position = CAR
IF CARO0 THEN MID$ (X?, CAR, 1 ) = carattere?
WEND
RETURN
100 : REM ** Intestazione e preparazione
CALL TEXTFONT (4)
CALL TEXTSIZE (9)
OPEN "COMI : 4800,E, 7,1" AS#1 LEN = 2000
EF$ = "FINE TESTO": REM ** Puntatore di fine file
ONE = 1
NF$ ="NOME DEL FILE APPLE ERRATO"
IC = 0
WIDTH 80
ON ERR GOTO 800
CALL TEXTSIZE (15)
CLS: LOCATE 1,7
PRINT "TRASFERIMENTO PROGRAMMA DA APPLE A MAC"
CALL TEXTSIZE (9): LOCATE 3,60
PRINT" di Giorgio Caironi"
LOCATE 15,2
PRINT"ATTESA DI RICEVERE..."
PRINT" NOME DEL FILE APPLE:"
INPUTfl,FILE?
LOCATE 16,23 : PRINT FILE?
X$ = FILES?(0,"Scrivere il nome del file")
OPEN X? FOR OUTPUT AS#2
K$ = "OK - MAC PRONTO A RICEVERE ..."
PRINT #1, K$
CLS
PRINT
PRINT "INIZIO RICEZIONE DEL TESTO DA APPLE . . .
PRINT
N = 0
200 : REM ** Prelievo stringa dal buffer seriale
N= N+ ONE:LINE INPUT #ONE, X$
REM ** Routine per nome file errato
WHILE (X$ = "NF")
CLOSEil
CLOSE#2
CALL TEXTSIZE (14)
LOCATE 8,10
PRINT NF$
FOR T = 1 TO 1000
NEXT T
GOTO 100
WEND
300 : REM ** Routine ricerca caratteri accentati
LET carattere? = "à"
LET CAR? = CHR? (123)
GOSUB 50
LET carattere? = "è"
LET CAR? = CHR? (125)
GOSUB 50
LET carattere? = "é"
LET CAR? = CHR? (93)
GOSUB 50
LET CAR? = CHR? (126)
LET carattere? = "ì"
GOSUB 50
LET carattere? = "ò"
LET CAR? = CHR?(124)
GOSUB 50
LET carattere? = "ù"
LET CAR? = CHR? (96)
GOSUB 50
400 : REM ** Controllo lunghezza stringa
(Continua)
3.3, oppure il ProDos, e salvatelo
con l'istruzione
SAVE APPLE.MAC.TRANSFER
Se usate il sistema operativo Pro¬
Dos dovete salvarlo con il nome ab¬
breviato APPLE.MAC.TRANS, per¬
ché il ProDos accetta come massi-
mol5 caratteri per il nome dei file.
Per copiare il listato 2 su Mac
occorre caricare il Basic 2 sul Mac
stesso, aprire l'icona del Basic con il
simbolo del $, fare un doppio click
con il mouse sulla parola LIST della
finestra del listato per ottenere una fi¬
nestra a pieno schermo e quindi ini¬
ziare la copiatura. Al termine, sce¬
gliendo dal menu FILE l'opzione
SAVE AS..„ salvate il listato con
il nome APPLE.MAC.TRANSFER
e in forma compressa. Ora potete da¬
re il RUN al programma su Mac sce¬
gliendolo dal menu RUN, e quindi
dare il RUN al programma su Ap¬
ple, ovviamente dopo aver collegato
le uscite seriali dei due computer
con il cavo adatto. La prima videata
su Apple chiederà la scelta della por¬
ta seriale alla quale è collegato il
Mac, quindi si potrà avere il catalog,
con opzione sui due drive, e introdur¬
re il nome del file da trasferire su
Mac. La scelta del drive è preceduta
dalla scelta dello Slot per dare la pos¬
sibilità di poter usare anche un hard
disk che normalmente ha la sua sche¬
da di gestione inserita in uno slot di¬
verso da quello del drive (non per il
Ile). Il programma per Apple ricono¬
sce automaticamente se sta girando
su un Apple Ile oppure Ile.
A questo punto occorre aprire una
parentesi sulla scelta della porta se¬
riale su Apple:
• APPLE Ile: è possibile utilizzare
sia la porta 2 (modem), sia la porta
1 (stampante) con lo stesso cavo di
collegamento. Il programma ha al
suo interno un sistema di settaggio
automatico di entrambe le porte.
• APPLE Ile: se è presente la sche¬
da Super Serial Card (SSC) nello
slot 2 settata come modem, si può u-
tilizzarla usando il cavo stampante
collegandolo al cavo stampante del
Mac; si usa per questo un cavetto di
collegamento intermedio con i due
terminali “femmina” collegati tra lo¬
ro in modo diretto (figura 3). Se
invece la SSC è presente solo nello
slot 1 ed è utilizzata come stampan¬
te, si può collegarla al Mac con il
suo cavo stampante e il cavetto inter¬
medio con i due terminali “femmi-
DB25 FEMMINA - CAVO STAMPANTE APPLE IIC
DB25 FEMMINA-CAVO STAMPANTE APPLE
Tutto visto dal
lato delle saldature
1
2
3-
6
7-
20
Figura 3. Cavo intermedio per il collegamento a mezzo dei cavi
stampante Ile e Ile con JUMPER BLOCK della SSC su MODEM.
•1
■2
3
■6
7
•20
69
IC = IC + LEN (X$)
WHILE RIGHT$ (X$,l) = CHR$(8)
X$= LEFT$(X$,LEN (X$)-l)
PRINT #2, X$;
GOTO 450
WEND
PRINT #2, X$
450 : REM * * Scrittura stringa su monitor
PRINT X$
IF X$<> EF$ THEN 200
500 : REM ** Segnalazione di fine testo e controllo
BEEP: BEEP
INPUT # ONE, AC: REM** APPLE CHECKSUM
N= N -1
FOR T = 1 TO 1000
NEXT T
CLS: LOCATE 10,1
600 : REM** Confronto lunghezze dei testi
PRINT "NUMERO RIGHE DEL TESTO: ";N
PRINT
PRINT "LUNGHEZZA TESTO APPLE:";AC
IC=IC-LEN(EF$)
PRINT "LUNGHEZZA TESTO MAC IC
WHILE IC = AC
PRINTfl,"RICEZIONE OK. Un altro testo?"
GOTO 700
WEND
PRINT "ERRORE DI LUNGHEZZA. "
PRINT#1 , "ERRORE DI TRASMISSIONE. VUOI RIPETERE?"
700 : REM ** Routine di decisione
INPUT #1, ANS$
WHILE ANS$ < >"SI"
INPUT#1,G$
PRINT G$
CLOSE #1
CLOSE#2
END
WEND
CLOSE#l
CLOSE#2
GOTO 100
800 : REM** Routine di errore
PRINT "ERRORE "; ERR; " ALLA LINEA "; ERL
CLOSE #1 : CLOSE#2
STOP
na”, come quelli di figura 3, i cui
piedini però devono essere collegati
in modo incrociato (figura 4).
Ritornando al programma, una vol¬
ta introdotto il nome del file da tra¬
sferire e dato il RETURN, sul Mac
apparirà una finestra per la scelta del
nome con il quale si vorrà salvare il
file in ricezione e su quale disco (dri¬
ve interno o esterno o hard disk). A
questo punto il programma funzione¬
rà in modo del tutto autonomo fino
a quando il BEEP su Apple e su
Mac avviserà dell'avvenuto trasferi¬
mento. Il monitor dell'Apple riporte¬
rà la lunghezza, in battute, del testo
trasferito, mentre il monitor del Mac
riporterà il numero delle linee del te¬
sto, la lunghezza ricevuta da Apple e
la corrispondente lunghezza dello
stesso testo registrata dal Mac. Se il
tutto è esatto, sul monitor dell'Ap¬
ple verrà stampato un OK di confer¬
ma e si dovrà soltanto rispondere se
occorre trasferire un altro testo (con
ripresa automatica del programma
su entrambi i computer) oppure no
(con termine del programma). Se,
per un casuale errore di trasmissio¬
ne, la lunghezza del testo ricevuta
dal Mac non corrispondesse a quella
trasmessa da Apple, si avrà la possi¬
bilità di scegliere se continuare lo
stesso e quindi accettare come valido
il testo ricevuto, oppure ripetere il
1
1
Figura 4.
2
3
Collegamento
del cavo
o -
intermedio con
6 —
— 20
JUMPER BLOCK
7 —
— 7
della SSC su
20 —
— 6
TERMINAL.
trasferimento. Come già precisato in
precedenza, occorre ricordare che i fi¬
le da trasferire devono essere file di
testo in formato ASCII. Quindi i te¬
sti scritti in Appleworks vanno tra¬
sferiti in DOS con il disco Utilities
di Sistema oppure stampati in A-
SCII su disco utilizzando l'ultima
voce dell'opzione STAMPA; si può
quindi utilizzare il programma di tra¬
sferimento (listato 1) convertito o
scritto in ProDos.
I listati
Il primo listato, per Apple II, è
molto semplice e di facile lettura, es¬
sendo completo di REM che ne spie¬
gano i vari punti. I blocchi più im¬
portanti sono:
linee 70-90 trasferimento dati sul¬
la porta seriale.
linee 550-610 lettura dati dal di¬
sco e creazione della stringa (variabi¬
le B$) per il trasferimento. L'istru¬
zione CHR$(8) a metà della linea
590 serve per annullare il CR invia¬
to dall'istruzione PRINT quando la
stringa viene troncata prima di aver
incontrato un CR (max 239 carat¬
teri).
linea 1110 identifica il tipo di
computer sul quale sta lavorando.
linee 1140-1200 settaggio della
porta seriale del Ile.
linee 1220-1280 settaggio della
porta seriale del Ile.
I parametri di trasmissione sono
4800 baud, 7 bit, 1 bit di stop, pari¬
tà pari.
II listato per Mac, invece, è stato
scritto senza numerazione consecuti¬
va, ma diviso in blocchi.
Blocco 50 routine per l'identifica¬
zione e la sostituzione dei caratteri
accentati.
Blocco 100 intestazione e prepara¬
zione della porta seriale (4800 baud,
7 bit, 1 bit di stop, parità pari), del¬
lo spazio nel buffer di registrazione e
apertura del file sul disco per il salva¬
taggio.
Blocco 200 l'istruzione INPUT LI¬
NE preleva dal buffer della porta se¬
riale una stringa di caratteri inviata
dall’Apple.
Blocco 300 sceglie il carattere ac¬
centato da correggere.
Blocco 400 controlla la lunghezza
di ogni stringa di caratteri, elimina il
CR aggiuntivo e scrive la stringa
sul disco.
Blocco 450 scrive la stessa stringa
sul monitor e ritorna alla routine di
prelevamento caratteri.
Blocco 500 avvisa della fine del te¬
sto e registra la lunghezza del testo
inviata dall'Apple.
Blocco 600 confronta la lunghezza
del testo ricevuto con il dato trasmes¬
so dall'Apple. Se coincidono invia
un messaggio di OK; nel caso contra¬
rio avvisa di un eventuale errore ac¬
caduto durante la trasmissione e per¬
mette di scegliere se rifare la trasmis¬
sione oppure accettare il testo così
(blocco 700).
Blocco 800 routine per il riscontro
di eventuali errori nel sistema.
Giorgio Caironi
Questo programma è disponibile
su dischetto. L'elenco, i prezzi
e le modalità d'ordine di questo e
degli altri dischetti disponibili sonol
riportati nella rubrica Disk Service.!
70
• DNA Inspector
Questo pacchetto di programmi, scritti in Microsoft
Basic, è stato realizzato da un gruppo di biologi moleco¬
lari e contiene una serie di utility che, sfruttando tutte le
caratteristiche del Mac, permettono di effettuare l'analisi
della struttura dei geni e la manipolazione dei frammenti
di DNA. E' quindi possibile emulare sul computer espe¬
rimenti di ricombinazione genetica prima di realizzarli
in laboratorio. La sequenza nucleotidica di un gene può
essere inserita e memorizzata su disco e comparata dal
computer con sequenze inserite anche successivamente.
Dalla sequenza è possibile in qualunque momento inseri¬
re o cancellare nucleotidi e addirittura apporvi i propri
commenti e osservazioni. Le sequenze del DNA posso¬
no essere analizzate dal computer per individuare i siti
IB Immissione Mouimenti Parametri Controllo Consultazione Fine
Immissione Movimenti
Data Documento
Descrizione
Causale Movim.
Codice Articolo
r Importo
Quantità'
111-1 1-B5| |
Numero Docum [20
|ACQU APPLE Ile
1 10|
1 1 1
I noooool
1_Il _ . .
Totale : | 110000Ò1
Codice : 10 0 0 I usa I
Descr. : Carico » Magazzino
- Comandi -
Brogliaccio <S> Rttiuato
1 Annulla Doc. ) O disattiuato
[ Annulla Parz. 1 BREIHiIini
Hydroptitltclty Plot
col : DNfl Irwpocto—B
fila Smi a^oglooin
Rooding f me 11
P.ptid. •: 2
Stortine ut: * 102
* asino acide: *01
Ilei ot: 21750
Rvoroglng lon: li
Hot charat: «4
degli enzimi di restrizione, grazie alla serie di 100 enzi¬
mi memorizzati nel programma. Il programma identifi¬
ca sulla sequenza i siti corrispondend agli enzimi pre¬
scelti e presenta la lista dei frammenti risultanti e delle
loro dimensioni. Naturalmente può essere generata, pre¬
sentata su video o stampata su carta una mappa comple¬
ta di restrizione. Le sequenze di DNA possono essere ul¬
teriormente esaminate per individuare regioni che posso¬
no potenzialmente codificare proteine (open reading fra¬
mes). Un’opzione consente all’utente di specificare se l’i¬
nizio della sequenza deve rappresentare una open reading
frante. La sequenza amminoacidica corrispondente e la
lunghezza del polipeptide risultante possono essere mo¬
strate sia sul video che su carta. Il pacchetto costa
840.000 lire più Iva ed è distribuito da Biotech, Via Va¬
lentino 18, 00197 Roma, Tel. 06/877663.
• FatMag
Si tratta di un programma di fatturazione e di gestione
di magazzino. Il programma è costituito da 4 procedure
collegate: fatturazione, gestione del magazzino, bolletta-
zione e gestione integrata degli agenti. La grande sempli¬
cità di utilizzo, la completezza dei dati, il controllo e la
segnalazione degli errori d’uso e di inserimento fanno di
questo programma uno strumento di grande potenza e
di facile installazione e apprendimento. L’affidabilità dei
programmi, la sicurezza dei dati memorizzati e le caratte¬
ristiche di Macintosh contraddistinguono la procedura co¬
me un valido strumento per una moderna e veloce tenu¬
ta del magazzino, delle fatture/bolle e delle fatture per a-
gente. Inoltre la possibilità di utilizzare un collegamen¬
to con il programma CoGe consente una gestione auto¬
matizzata globale delle problematiche contabili e fiscali
in regime di contabilità ordinaria. FatMag può essere u-
tilizzato in correlazione con i più famosi programmi Mi¬
crosoft come Multiplan, Chart, Word e File, e con qua¬
si tutti i pacchetti software commercializzati per una e-
ventuale estrapolazione e rielaborazione dei dati. Fa¬
tMag, nella versione con collegamento CoGe, sia per
hard disk che per dischetti costa 500.000 lire ed è prodot¬
to e distribuito da Informatica Biella, Piazza S. Paolo
l/a, 13051 Biella (VC), Tel. (015) 24181 - 29875.
• Clara
E’ stata ultimata la nuova versione del pacchetto Cla¬
ra, orientato alla gestione del magazzino commerciale.
E’ disponibile nelle versioni per Mac 128 e 512 e fun¬
ziona sia con dischetti (con drive aggiuntivo) sia con
hard disk. Nella versione a dischetti permette di gestire
2000 articoli e 2500 movimenti per disco. Il pacchetto
è composto da un programma per la gestione dell’anagra-
fica del magazzino e uno per la movimentazione. L’ana-
grafica consente di gestire tutte le informazioni relative
a ogni articolo compresi i vari progressivi di carico e
scarico, dando inoltre modo di suddividere gli articoli in
categorie merceologiche. E’ possibile poi ottenere stam¬
pe valorizzate secondo diversi criteri, stampe degli artico¬
li sotto scorta minima e dei listini. Il programma di mo¬
vimentazione gestisce in tempo reale i movimenti di
diventa
Il mìo Ufficia!
Uerdi Annibale
Z'ji ostri Amico re
Gialli Emonuele
'opertino
[Cartella nuoual
FoHuro
Moduli
File Composizione Moduli Grafici Caratteri Stile Stampa
imbotti fin
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Modena
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THE O FFICE SYSTEM FOR THE MACINTOSH '
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□ Si, desidero acquistare My Office. Scelgo la seguente formula di
I agamento:
I □ Accludo assegno non trasferibile di lire 295mila (Iva e spese
_ di spedizione comprese) intestato a Editronica srl.
I Q Accludo ricevuta di versamento su conto corrente postale n.
19740208 intestato a Editronica srl, di lire 295mila (Iva e
spese di spedizione comprese).
□ SI, desidero provare My Office. Speditemi il dischetto Demo al
prezzo di lire 25mila (Iva e spese di spedizione comprese). Resta
inteso che se acquisterò poi il programma tale importo mi verrà
scontato sul prezzo d’acquisto, e potrò quindi ricevere My Office al
prezzo di lire 270mila anziché 295mila. Scelgo la seguente formula
di pagamento:
I Q Accludo assegno non trasferibile di lire 25mila (Iva e spese
di spedizione comprese) intestato a Editronica srl.
□ Accludo ricevuta di versamento su conto corrente postale n.
19740208 intestato a Editronica srl, di lire 25mila (Iva e
spese di spedizione comprese).
Marche
Sisteda Via Velino 5 Torrette Ancona
Nome e Cognome
Lazio
Computer Center via Prati Fiscali 257 Roma
Indirizzo
Cap
Calabria
GLM Informatica Via De Nava 98 Reggio Calabria
Sicilia
SfEL Piazza Galatea 2 Catania
Città .
►
Prov
Ritagliare e spedire in busta chiusa a: Editronica srl,
Corso Monforte 39, 20122 Milano.
oppure presso i migliori rivenditori
é flrchiuio Mouimentil
Ck3gfl£3Gi70ESGXÌY3 E)00G5i3QDiQS
numero 5
[S
Codice orli
Qnanlita'
Valore
Stampa del Giornale di Magazzino
(•) Di controllo Q Definitine)
||04l 185 j
Fino alla data :
1 tumuliti 1 [Registra]
E
©aooEDfl <30 «auto©
1 Q la' senza ordine
2 . Q la con ordme
3 Q ta'/Valore senza ordine
4 Q ta'/Valore con ordine
5 Valore
6 Reso da clìenle
7 Carico interno
8 Carico iniziale
9 Correzione positiva
10 Ordine a tornitore
Qcrftmmnfl Q8 £J3GE?fl00
11 Vendita senza ordine
12 Vendita con ordine
13 Reco a tornitore
14 Scarico interno
15 Scarto
16 Omaggio
17 Correzione negai iva
18 Ordine da cliente
entrata e uscita degli articoli, effettuando stampe di con¬
trollo e stampe del giornale di magazzino. Inoltre per o-
gni articolo è possibile visualizzare o stampare la sche¬
da dei movimenti a esso relativi. Il programma è com¬
mercializzato unitamente agli altri due applicativi della
Multidata: fatturazione e contabilità, e il prezzo viene
quindi a essere molto interessante: 1,5 milioni più Iva.
Multimata, viale Timavo 97, Reggio Emilia, telefono
0522/30397.
• Maclnooga Choo-Choo
Dicendo che è un gioco senz'altro ci si attirerebbe le i-
re di tutti i ferromodellisti che considerano questo molto
di più che un semplice hobby. Maclnooga Choo-Choo
è infatti un simpatico programma che consente di creare |
sul video del Mac un perfetto plastico ferroviario anche
molto complesso. La progettazione del proprio plastico
è molto semplice: lo schermo viene quadrettato e in o-
gni divisione si possono inserire uno o più pezzi di bi¬
nario (per esempio un pezzo rettilineo + una curva + un
commutatore, tutti e tre sovrapposti su un quadretto,
formano uno scambio). Tra i vari pezzi disponibili tro- j
viamo 10 tipi di rotaie, commutatori per scambi, respin¬
genti per binari morti, semafori, separatori per staccare
tra di loro i vagoni e capannoni di ricovero. Tutti i pez¬
zi possono ruotare su loro stessi con scatti di 90 gradi fi¬
no ad assumere la posizione richiesta nel layout. Per la
composizione dei treni ci sono poi a disposizione 9 tipi j
tra locomotori e vagoni. Per i più pazienti c'è anche la
possibilità di disegnarsi con MacPaint il paesaggio e
trasferirlo sul plastico. Per i meno pazienti invece esi¬
stono sul disco quattro plastici già pronti da usare. Co¬
me in tutti i plastici a più treni, possono succedere de¬
gli incidenti: a questo punto il treno incidentato può a
seconda dei casi riprendere la corsa a velocità ridotta op¬
pure essere riparato sul posto. Insomma il divertimento
è assicurato. Costa 39$ ed è prodotto dalla Fortnum So¬
ftware 31W. Sierra Madre Boulevard, Sierra Madre, CA
91024, tei. 001-818-3557144.
• Disco rigido per Mac
Tutti sanno quanto sia facile e piacevole lavorare con
Mac: Ma affinché il Mac possa considerarsi una soluzio¬
ne per i problemi “seri” delle piccole e medie imprese è
necessario che sia supportato da una memoria periferica
di adeguata potenza. L'Hyperdrive è un disco rigido da
10 e 20 MBytes che viene montato internamente al Mac
ed è l'unico a essere collegato direttamente alla CPU.
Questo, non solo lascia libere entrambe le porte seriali,
ma riduce anche il tempo di trasferimento che scende fi¬
no a 5Mbits/sec. La conseguenza più immediata è la di¬
minuzione dei tempi di esecuzione di diverse funzioni.
Ecco qualche esempio: il boot automatico dell'Hyperdri-
ve è ridotto del 59%, il caricamento del programma Jazz
è 2,5 volte più veloce, quello di MacWrite 3 volte e Mi-
crosoftword ben 4 volte. Oltre alla grande velocità il di¬
sco rigido interno offre un’enorme capacità: 20 MBytes
corrispondono a circa 50 dischetti da 3 pollici.
Un grande vantaggio deU'Hyperdrive è di eseguire il
booting del Mac senza aver bisogno del dischetto. Inol¬
tre mette a disposizione un ricco software che aiuta l'u¬
tente nella gestione ottimizzata del disco rigido; per e-
sempio un programma consente di ripartire il disco in u-
na serie di “cassetti”, a capacità variabile, in cui posso¬
no essere riposti i file. Naturalmente c'è anche un sofi¬
sticato sistema di sicurezza a 3 livelli, un programma di
backup e infine un print spooler. Hyperdrive è
74
m^aenews
distribuito da Mactronic.V.le Jenner 40/a Milano, Tel.
02/6882141, e costa 3,8 milioni più Iva nella versione
da 10 Mb, 5 milioni più Iva nella versione da 20 Mb.
• McCad
Un nuovo prodotto per Macintosh è appena sbarcato
in Italia. Si chiama McCad: è un programma di disegno
tecnico che permette di creare e sviluppare schede elettro¬
niche, interfacce e circuiti anche molto complessi.
Il programma è già predisposto per la stampa sia su
ti i costi dell'esperimento reale. Inoltre, lasciando com¬
pleta libertà nell'inserimento dei parametri, consente al¬
l'utente di chiedersi “cosa accadrebbe se...” senza rischia¬
re di far saltare il laboratorio. Infine con Periodic Table
si hanno sotto mano tutte le informazioni degli elemen¬
ti della tavola periodica. MacChemistry costa 145 dolla¬
ri e gira anche con Macintosh da 128K, anche se per e-
saltame le prestazioni occorrerebbe utilizzare il nuovo
Macintosh Plus da un 1 MByte e lo Switcher. Per mag¬
giori informazioni rivolgersi a Fortnum Software 31
W. Sierra Madre Boulevard, Sierra Madre, CA 91024 U-
SA, Tel. 001/818/3557114.
LaserWriter sia su plotter, oltre che su ImageWriter, e
incorpora nei menù gli integrati, le prese e i contatti
più noti. Infatti attraverso un menù di tipi, simile a
quello di Mac Draw, si possono scegliere i formati delle
basette, l'introduzione di testo, la scelta dei tipi di con¬
tatti (singoli o per integrati), il tipo di piste da disegna¬
re con diversi spessori e il lato della basetta sul quale si
intende lavorare; in più è possibile sfruttare le funzioni
di zoom (ingrandendo fino a 10 volte l'originale) inseri¬
te nel programma dall'autore, insieme alle funzioni più
classiche del Taglia e Incolla tipiche di Macintosh.
Il distributore unico per l'Italia di questo programma è
la New Line Srl, Via G. Frua n.12, 20149 Milano, Tel.
02/469.72.05 - 481.53.94. Il costo del programma non
è ancora stato comunicato.
• MacChemistry
E’ un pacchetto costituito da 4 programmi integrati
(Templates, Nest, ChemlLab e Periodic Table) e facili
da utilizzare, nati dalla combinazione tra la tecnologia
Macintosh e lo studio approfondito delle necessità delle
applicazioni chimiche. Consente di esplorare tutti gli a-
petti della chimica organica e inorganica, simulando e-
sperimenti di laboratorio e consentendo la successiva ela¬
borazione di documenti e relazioni. Con il programma
Templates e grazie a una inesauribile fonte di figure
(300 elementi chimici e 160 tra attrezzature di laborato¬
rio e simboli, facilmente assemblabili) è possibile ela¬
borare documenti e relazioni tecniche come fino a oggi
non era pensabile. Con il programma Nest le immagini
definite possono essere archiviate e successivamente rita¬
gliate e inserite direttamente in documenti MacWrite o
MacPaint. Chemlab traforma Macintosh in un vero e
proprio laborario, consentendo di riprodurre i più impor¬
tanti esperimenti di chimica di base ed evitando però tut¬
• Interface Data Sheet
E' un pacchetto integrato che consente di utilizzare la
potenza di un completo data base relazionale, la capacità
di calcolo di uno spreadsheet e la flessibilità e la comodi¬
tà di Macintosh in un sofftware che tutto sommato co¬
sta meno di 100 dollari. Alcuni database attualmente in
circolazione sono semplici da utilizzare, ma non sono
sufficientemente potenti o flessibili e forniscono solo
soluzioni parziali rispetto a programmi specifici di archi¬
viazione e di spreadsheet. Interface è stato progettato per
svolgere tutto quello che ci si aspetta da un database so¬
fisticato: ordinamenti, ricerche, relazioni tra i vari file.
Non vi è alcuna limitazione nelle dimensioni dei file se
non quelle introdotte dal supporto di massa scelto; i dati
vengono inoltre caricati quanto più è possibile in memo¬
ria per evitare la lentezza degli accessi al disco: in que¬
sto modo il programma nel suo complesso trae il massi¬
mo vantaggio dall'impiego di una maggiore capacità di
RAM, come nel caso di Macintosh Plus, o delle espan¬
sioni per i Mac da 512K. Le operazioni di calcolo sono
agevolate al massimo dalla possibilità di utilizzare oltre
50 tra funzioni e operatori tipiche dei più potenti pro¬
grammi di spreadsheet. E 1 facile elaborare i resoconti e-
straendo in tutta libertà dati da qualsiasi database e perfi¬
no da resoconti precedenti e visualizzandoli come e dove
si vuole, nei caratteri e negli stili che si desidera. Il pro¬
gramma necessita di un Macintosh nella configurazione
da 512K, con il solo drive interno, ma l’impiego del dri¬
ve esterno aggiunto è vivamente raccomandato. Lavora
ottimamente con HFS (Hierarchical File System) e Har-
d Disk 20 e con quasi tutti i dischi rigidi in circolazio¬
ne. Può girare sotto lo Switcher con una partizione di
memoria minima di 256K e può effettuare la stampa
con la LaserWriter. Il prezzo di Interface Data Sheet è
95 dollari; per maggiori informazioni rivolgersi a Singu-
lar Software Ine. 5888 Castano Drive San lose, 95129
CA USA, Tel. 001/408/446/0207.
é File Edit Format Describe Oueruiew LUindotu
— ^ DataBase Oueruieio - ■ - -—
O
75
PER II, //e, //c
MACINTOSH
Genitori nell'era del computer. In che modo è
possibile servirsi del computer nell’educazione
dei figli? In che misura il computer cambierà la
scuola? Qual è il software più adatto a stimolare
la creatività dei bambini? A queste domande - e
ad altre ancora - Pter Scharf dà delle risposte
basate sulla sua esperienza in famiglia (quattro
figli maniaci del computer) e nelle scuole statu¬
nitensi. 256 pagine, lire 19.000.
Il Basic egli Apple II in pratica. Questo volume
accompagna gradualmente l'utente, al quale
non è richiesta alcuna conoscenza matematica
o informatica di base, dai primi approcci alla
tastiera fino alla completa padronanza del com¬
puter e della programmazione. È il lettore a
decidere se passare al successivo capitolo o
ritornare ad approfondire quanto gli è stato
appena spiegato. 310 pagine, 28.000 lire.
Il Multiplan per il Macintosh. Oltre la pura
semplice descrizione del funzionamento del fo¬
glio elettronico, Introduce l'utente all'uso di
uno strumento di lavoro integrato che permette
di svolgere una quantità insospettabile di attivi¬
tà diverse in ogni area del lavoro d’ufficio o nella
professione: modifiche, tagli, spostamenti, ri¬
montaggi, dal bilancio di una società al campio¬
nato di calcio. 210 pagine, 26.000 lire.
COMPUTER
GRAPHICS
CORSO DI
PROGRAMMAZIONE
STEVEN HARRINGTON
McGraw-Hill
Computer Graphics. L’approccio seguito da
Harrington rende accessibile il libro a un pubbli¬
co con basi matematiche elementari e concate¬
nando la spiegazione dei vari algoritmi in modo
da portare il lettore anche alla realizzazione di
un package grafico ben costruito e basato su
concetti di standardizzazione delle funzioni.
520 pagine, 39.000 lire.
Il manuale ProDOS. Il ProDOS costituisce un
significativo passo avanti rispetto al diffuso ma
ormai un po' invecchiato DOS 3.3. Questo ma¬
nuale introduce ai numerosi e complessi aspetti
del ProDOS, dedicando particolare attenzione
alla struttura ad albero dei directory, alla com¬
patibilità con il DOS 3.3 e con il SOS e alla
programmazione in Basic Applesoft sotto Pro¬
DOS. 200 pagine, 25.000 lire.
Il Basic Microsoft. Il libro comprende un’anali¬
tica descrizione dell’uso di tutte le istruzioni,
funzioni, comandi e operatori, organizzata in un
vero e proprio corso di programmazione: loop,
array, gestione di stringhe, formattazione del¬
l'output, subroutine, debugging, uso dei me¬
nu, gestione dei file ad accesso casuale e se¬
quenziale, file di chiavi e puntatori. Ricchissima
documentazione esemplificativa. 432 pagine,
38.000 lire.
PASCAL
GUIDA PER
PROGRAMMATORI
OLIVIER LECARME
JEAN-LOUIS NEBUT
McGraw-Hill
Pascal. Guida per programmatori. Il libro può
essere usato per un corso intermedio da coloro
che scrivono programmi più avanzati, ma il suo
fine principale è quello di servire come libro di
testo per l’autoapprendimento, poiché esso of¬
fre una trattazione esauriente del Pascal e una
descrizione fedele e precisa del linguaggio stan¬
dardizzato dall'ISO e dagli isituti nazionali di
standardizzazione. 292 pagine, 29,000 lire.
Programmazione umanizzata in Applesoft.
Riassume tutte le tecniche che vengono comu¬
nemente impiegate dagli esperti di software per
rendere più amichevoli i programmi. Vengono
infatti affrontati tutti gli aspetti di queste tecni¬
che: sia quelli interni al software, come routine
a prova d’errore o di formattazione deli’input,
sia quelli esterni, come la documentazione e i
manuali operativi. Il libro include un quiz mne¬
monico e un'agenda telefonica. 208 pagine,
21.000 lire.
Grafica e animazione con gli Apple //. Questo
libro vuole guidare gli appassionati nella com¬
plessa materia della grafica e dell'animazione,
prendendoli per mano dai primi rudimenti attra¬
verso numerosi esempi e applicazioni, fino a
una completa comprensione dei principi e dei
metodi della computer graphics. Gli esempi
sono applicati alla famigla degli Apple//: il Plus,
Ile e Ile 160 pagine, 17.000 lire.
Il Basic Applesoft. In 16 capitoli, un metodo
graduale che non presuppone alcuna cono¬
scenza di base. Tra gli argomenti trattati: uso
interattivo del computer, sintassi dei comandi
DOS, formattazione dell'input e dell'output, ar-
ray, selezione e ordinamento dei dati, grafica a
bassa e ad alta risoluzione, trattamento dei file
su disco, debugging, riepilogo delle istruzioni,
comandi e funzioni Applesoft. 232 pagine,
19.000 lire.
Guida al Macintosh. Fin dal primo approccio, il
Mac è molto amichevole, e offre sul video una
scelta tra varie opzioni, rappresentate da icone.
In questo modo l’utente può scegliere una o più
di queste funzioni potendo tranquillamente
ignorare ciò che avviene all'interno della mac¬
china e superando così la naturale diffidenza
che a volte i computer ispirano. Lo strumento
fondamentale per questo rapporto amichevole
con il Mac è il mouse. 224 pagine, 22.000 lire.
Il manuale MC68000. La famiglia di questo
microprocessore trova un utilizzo vastissimo in
workstation, sistemi CAD/CAM, sistemi di
commutazione telematici, robot e controllori di
processo, oltre che nei microcomputer di re¬
cente realizzazione, come Macintosh, Sinclair
QL, HP 9816. Questo manuale è una preziosa
fonte di informazione per gli appassionati che
vogliono cimentarsi con la programmazione in
Assembler. 168 pagine, 16.000 lire.
Come usare MacWrite e MacPaint. Molto più
di quanto facciano i manuali operativi allegati ai
programmi, questo volume svela ogni trucco
dei due applicativi per Macintosh, spiegando ed
esemplificando particolari tecniche di disegno e
di gestione dei testi, sempre nell'ottica di un
uso integrato dei due programmi. Il libro è
riccamente illustrato con immagini prodotte se¬
guendo fedelmente i consigli del testo, così da
offrire ai lettori il risultato grafico di ogni se¬
quenza di operazioni. 192 pagine, 20.000 lire.
Compilare e spedire il tagliando qui sotto a Applicando, Edltronica Srl., Corso Monforte 39, 20122 Milano
Sì! Inviatemi subito, senza aggravio di spese
postali, il o i libri contrassegnati con una
crocetta.
□ Il Basic e gli Apple II in pratica. 28.000 lire.
□ Il manuale ProDOS. 25.000 lire.
□ Programmazione umanizzata in Applesoft.
21.000 lire.
□ Grafica e animazione con gli Apple //. 17.000 lire,
o II Basic Applesoft. 19.000 lire.
□ Il Multiplan per il Macintosh. 26.000 lire.
□ Il Basic Microsoft. 38.000 lire.
□ Guida al Macintosh. 22.000 lire.
□ Il manuale MC68000. 16.000 lire.
□ Come usare MacWrite e MacPaint. 20.000 lire.
□ Genitori nell'era del computer. 19.000 lire.
□ Computer Graphics. 39.000 lire.
□ Pascal. Guida per programmatori. 29.000 lire.
Cognome.Nome.
Via.Cap.
Città.Prov.
Scelgo la seguente formula di pagamento:
□ allego assegno di L.non trasferibile intestato a Editronica srl.
□ allego ricevuta versamento di L.sul cc/p n. 19740208 intestato a
Editronica srl - Corso Monforte, 39 - 20122 Milano
□ pago fin d'ora l’importo di L.con la mia carta
di credito BankAmericard N.
scadenza.autorizzando la Banca
d'America e d’Italia ad addebitarne l'importo sul mio conto BankAmericard.
Data
Firma
E' possibile presentare “diapositive” con la velocità della RAM.
Questa utility in linguaggio macchina gestisce lo scambio
di memoria permettendo di immagazzinare sulla scheda RAM
fino a 18 immagini in alta risoluzione!
Diapositive sì,
ma a stato solido
Utilizzare lo schermo del compu¬
ter a scopo “reclamistico”: ci hanno
già pensato in molti, ed esistono
svariati programmi che mettono il
computer in vetrina e lo usano per
scritte a scorrimento continuo e per
qualche effetto grafico.
Se però si vuole sfruttare la grafi¬
ca in alta risoluzione per la presenta¬
zione continuata di immagini, allo
scopo di attirare l’attenzione e di for¬
nire informazioni supplementari sui
propri prodotti? Esistono in commer¬
cio sistemi per la presentazione di
diapositive comandati da dischetto,
ma non è simpatica l'idea di far gira¬
re il drive per ore e ore di seguito.
Ecco invece un programma che con¬
sente di immagazzinare in memoria
il maggior numero possibile di im¬
magini. Funziona su Apple II Plus
64K e sugli Apple Ile e Ile. E’ an¬
che possibile l’utilizzo con una qual¬
siasi piastra RAM aggiuntiva fino a
128K in qualsiasi slot.
Per utilizzare in modo efficiente
la memoria a disposizione il pro¬
gramma scambia le immagini in me¬
moria senza perderne alcuna. Con u-
na memoria totale di 64K è possibi¬
le immagazzinare e visualizzare cin¬
que immagini diverse in Hi-Res.
Ciò potrebbe aprire la prospettiva di
un utilizzo per i giochi, dato che la
maggior parte dei possessori di Ap¬
ple probabilmente ha quanto meno u-
na scheda di 16K per lo slot 0, e tut¬
ti i nuovi Apple hanno 64K di me¬
moria in dotazione standard.
Il programma funzionerà anche
con soli 48K di RAM, ma si posso¬
no mostrare in questo caso solo tre
immagini. Un’immagine in alta riso¬
luzione richiede 8K di memoria, e
quindi con ogni 16K aggiuntivi di
RAM si memorizzeranno due imma¬
gini in più. Una RAM board di
128K può memorizzare 16 imma¬
gini.
Il programma consta di tre parti.
Una subroutine in assembler denomi¬
nata HIRES.EX (listato 1), è il
cuore della presentazione delle diapo¬
sitive, e scambia istantaneamente
due immagini di 8K senza perdere al¬
cuna delle due.
A tutto il resto provvede un pro¬
gramma in Basic di due parti. La pri¬
ma parte del programma in Basic ca¬
rica il programma in assembler e le
immagini. La seconda parte visualiz¬
za le immagini richiamando a inter¬
valli regolari la routine in
assembler.
Listato 1: HIRES.EX
SOORCE FILE:
0000 :
0000
0000
0000
0000
0000
0000
0000
0000
0000
0000
0000
0000
0000
0000
0000
0000
0000
0000
0000
0000
0000
0000
0000
0000
0000
0000
0000
0000
0006
0007
0008
00F9
00FA
00FB
00FC
00FD
HIRES.EX.SOURCE
**********
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
32
33
34
35
36
37
* UTDPC FY *
* (C) 1985 BY APPLICANDO
* & MICROSPARC INC.
* FUNZIONA CON 16K/128K
* RAMCARD O RAM BOARDS
* *
* BY DAVID EFFLANDT
* APPLE TOOL KIT ASSEMBLER
********************************
* QUESTA SUBROUTINE SCAMBIA
* IMMAGINI IN HIRES NELLE
* PAGINE 1, 2 & 3 PIU* LE PAGI-
* NE 4 & 5 NELLA RAMCARD DA 16K.
* OGNI MEMORIA RAM DA 128K IMMA-
* GAZZINA 16 IMMAGINI IN HIRES
* PER CIASCUNO DEI 7 SLOTS.
* *
* BLOAD HIRES.EX (,A$302,L$BF)
* POKE 7,(RAM SLOT#: 0 TO 7)
* POKE 8,(16K RAM BANK: 1 TO 8)
* POKE 7,0: POKE 8,0 (OR 8,1)
* FOR 16K CARD IN SLOT #0.
* *
********************************
* ZERO PAGE USED $06-$08 6 SF9-SFF
SLOTA EQU $06 ;ADDRESS ADDER (SLOT# * 16)
SLOT EQU $07 ;«< POKE RAMCARD SLOT# (0 TO 7)
BANK EQU $08 ;«< POKE 16K RAM BANK (1 TO 8)
COUNT EQU $F9 ; HIBYTE # OF POINTS PLOTTED
VIEW EQU SFA /PAGE VIEWED (INDIRECT)
VIEWH EQU $FB ;HIBYTE OF VIEW
STOR EQU $FC /PAGE IN STORAGE (INDIRECT)
STORH EQU $FD /HIBYTE OF STOR
78
uamt
00FE
38 DO
EQU
$FE
USED FOR BANK SWITCHING RESET
00FF
39 D0H
EQU
$FF
HI BYTE OF D0=0
0000
40 * RAM BANK READ & WRITE
SWITCHING
C081
41 ROMAW
EQU
$C081
ROM 12K BANK A WRITE ENABLE
C083
42 RAMAW
EQU
$C083
RAM 12K BANK A READ & WRITE
C082
43 ROMA
EQU
SC082
ROM 12K BANK A WRITE PROTECT
C08B
44 RAMBW
EQU
$C08B
RAM 4K BANK B READ & WRITE
0000
45 *
NEXT
OBJECT FILE NAME IS
HIRES.EX
0302
46
ORG
$302
START ADDRESS (RELOCATABLE)
0302
47 *
0302
48 * CALLS FROM BASIC:
0302
4 9*
0302
A9
60
50
LDA
#$60
<« CALL 770 P1XP3
0304
DO
1C
51
BNE
PAGE1
0306
00
52
BRK
0307
A9
60
53
LDA
#$60
«< CALL 775 P2XP3
0309
DO
1F
54
BNE
PAGE2
030B
00
55
BRK
030C
A9
DO
56
LDA
# $D0
«< CALL 780 P1XP4
030E
DO
12
57
BNE
PAGE1
0310
00
58
BRK
0311
A9
DO
59
LDA
# $D0
«< CALL 785 P2XP4
0313
DO
15
60
BNE
PAGE2
0315
00
61
BRK
0316
A9
E0
62
LDA
# $E0
<« CALL 790 P1XP5
0318
DO
08
63
BNE
PAGE1
031A
00
64
BRK
031B
. A9
E0
65
LDA
# $E0
<« CALL 795 P2XP5
031D
:D0
0B
66
BNE
PAGE2
031F
:00
67
BRK
0320
: A9
40
68
LDA
#$40
«< CALL 800 P1XP2
0322
69 *
0322
85
FD
70 PAGE1
STA
STORH
SET UP PI EXCHANGE
0324
A9
20
71
LDA
#$20
0326
85
FB
72
STA
VIEWH
*
0328
.DO
06
73
BNE
SETUP
032A
: 85
FD
74 PAGE2
STA
STORH
SET UP P2 EXCHANGE
032C
: A9
40
75
LDA
#$40
032E
: 85
FB
76
STA
VIEWH
0330
77 *
0330
:A5
07
78 SETUP
LDA
SLOT
CALCULATE SLOT ADDRESS ADDER
0332
•C9
08
79
CMP
#8
CHECK FOR VALID SLOT #
0334
90
02
80
BCC
MULT
•BRANCH IF 0 TO 7
0336
A9
00
81
LDA
#0
DEFAULT TO SLOT #0 FOR INVALID SLOT
0338
0A
82 MULT
ASL
A
•MULT. BY 16
0339
0A
83
ASL
A
033A
0A
84
ASL
A
033B
0A
85
ASL
A
033C
: 85
06
86
STA
SLOTA
SAVE SLOT ADDRESS ADDER
033E
87 *
033E
: A5
08
88
LDA
BANK
•SELECT WHICH 16K RAM ON CARD
0340
:D0
02
89
BNE
CHECKB
;BRANCH IF NOT ZERO
0342
: A9
01
90
LDA
#1
LOAD 1 INSTEAD OF ZERO
0344
:C9
09
91 CHECKB
CMP
#9
; CHECK FOR VALID RAM BANK
0346
: 90
02
92
BCC
RAMSEL
;BRANCH IF BANK IS 1 TO 8
0348
: A9
01
93
LDA
#1
•DEFAULT TO BANK 1 FOR INVALID BANK
034A
:C9
05
94 RAMSEL
CMP
#5
;CALCULATE BANK ADDRESS ADDER
034C
90
03
95
BCC
L64K
•BRANCH ON BANK 4 OR LESS
034E
18
96
CLC
FOR 16K BANKS 5 THRU 8 (128K)
034F
: 69
04
97
ADC
#4
•ADD 4 TO BANK #
0351
: 18
98 L64K
CLC
•FOR ALL RAM BANKS
0352
: 65
06
99
ADC
SLOTA
;ADD SLOT ADDRESS ADDER
0354
:A8
100
TAY
0355
BE
83
CO
101
LDX
RAMAW,Y
; TRIGGER CARD FOR SELECTED BANK
0358
: A4
06
102
LDY
SLOTA
035A
BE
81
CO
103
LDX
ROMAW,Y
; RAM READY TO WRITE
035D
104 *
035D
: A9
00
105
LDA
#0
•ZERO MEMORY LOCATIONS
035F
: 85
FA
106
STA
VIEW
0361
: 85
FC
107
STA
STOR
0363
: 85
FE
108
STA
DO
0365
: 85
FF
109
STA
D0H
0367
110 *
0367
: A9
DO
111
LDA
#$D0
CHECK 'VIEW' & 'STOR' FOR $D000
0369
:C5
FB
112
CMP
VIEWH
CHECK 'VIEW'
036B
F0
30
113
BEQ
DI
■YES BRANCH
036D
:C5
FD
114
CMP
STORH
•CHECK 'STOR'
036F
F0
30
115
BEQ
D2
•YES BRANCH
0371
: A9
20
116
LDA
#$20
EXCHANGE $2000 POINTS
0373
: 85
F9
117
STA
COUNT
(0 TO $1FFF)
0375
: A4
06
118 BANKA
LDY
SLOTA
0377
BE
83
CO
119
LDX
RAMAW,Y
; RAMCARD BANKA
037A
: A0
00
120
LDY
#0
037C
121 *
037C
B1
FA
122 MOVE
LDA
(VIEW),Y
/EXCHANGE SUBROUTINE
037E
AA
123
TAX
TEMP STORE 'VIEW* X-REG
037F
B1
FC
124
LDA
(STOR),Y
/MOVE 'STOR' TO 'VIEW'
0381
91
FA
125
STA
(VIEW),Y
0383
8A
126
TXA
RECOVER OLD 'VIEW'
0384: 127 * POKE 900, 165 TO PROTECT STORED PICTURES (SKIP NEXT STEP)
(Continua)
Prima che vi addentriate in questi
programmi, va detto che è stato inse¬
rito un breve programma denomina¬
to HIRES.MOVE (listato 2), che
può aiutare a comprendere come fun¬
ziona quanto viene dopo e a compor¬
re le immagini in alta risoluzione.
Trasferirà la pagina 1 della HI-Res al¬
la pagina 2, o la pagina 2 alla pagi¬
na 1, quando ci sarà la chiamata
(CALL) dal Basic. Chi non sa come
fare a introdurre il programma in as¬
sembler consulti “Per chi comincia”
nelle ultime pagine di questo nu¬
mero.
Battete CALL-151 per accedere al
Monitor, poi cominciate a introdurre
il codice dal margine sinistro del pro¬
gramma HIRES.MOVE, iniziando
con 302:A9 20 85 FB e così via.
Quando siete certi di avere introdotto
il codice con esattezza battete BSA-
VE HIRES.MOVE,A$302,L$2E
per salvare il programma su di¬
schetto.
Per usare il programma fate pri¬
ma BLOAD HIRES.MOVE. Poi un
CALL 770 dal Basic trasferirà l'im¬
magine che è memorizzata nella pa¬
gina 1 dell'alta risoluzione alla pagi¬
na 2, rendendole identiche. Così si
può memorizzare temporaneamente
un’immagine alla quale si sta lavo¬
rando. Il comando CALL 780 trasfe¬
rirà l'immagine dalla pagina 2 alla
pagina 1, rendendole identiche. Se
si fa un errore durante la modifica di
un'immagine a pagina 1 si può così
riavere all'istante la vecchia immagi¬
ne, che è salvata a pagina 2. Queste
chiamate possono essere usate diret¬
tamente dalla tastiera o dall'interno
di qualsiasi programma in Basic.
Scambio d'immagini
HIRES.EX è la subroutine in as¬
sembler che esegue istantaneamente
lo scambio d'immagini per la presen¬
tazione di diapositive a stato solido.
Essa scambia due immagini in Hi-
Res punto per punto quando viene
chiamata (con CALL) dal Basic, e
questo vale per le immagini sia su
RAM card sia su RAM board. HI¬
RES.EX deve essere pilotata da un
programma in Basic. Può essere uti¬
lizzata direttamente da tastiera, con
un'avvertenza: gli errori di battuta
possono essere fatali.
Una routine in assembler è neces¬
saria non solo per ragioni di rapidi¬
tà, ma anche perché per leggere in
■Hi
79
I
0384:91
FC
128
STA
(STOR),Y
;STORE 'VIEW*
0386:C8
129
INY
;LOBYTE INDIRECT ADDRESS
0387 : DO
F3
130
BNE
MOVE
; BRANOH UNTIL Y=0
0389 :E6
FB
131
INC
VIEWH
;HIBYTE OF INDIRECT ADDRESS
038B:E6
FD
132
INC
STORH
038D:C6
F9
133
DEC
COUNT
;COUNT DOWN
038F:D0
EB
134
BNE
MOVE
;BRANCH UNTIL COUNT=0
0391 :A5
FE
135
LDA
DO
; CHECK FOR BANK SWITCHING
0393 : DO
1E
136
BNE
BANKB
;BRANCH ON BANKB
0395 : A4
06
137
LDY
SLOT A
0397 :BE
82
CO
138
LDX
ROMA,Y
;WRITE PROTECT RAMCARD
039A:60
139
RTS
; END (OR INSERT JMP)
039B:00
140
BRK
039C:00
141
BRK
039D-.A9
FB
142 DI
LDA
#VIEWH
;PAGE 'VIEW' IS $D000
039F: DO
02
143
BNE
SET
03A1:A9
FD
144 D2
LDA
#STORH
; PAGE 'STOR' IS $D000
03A3:85
FE
145 SET
STA
DO
;REMEMBER PAGE TO RESET TO $D000
03A5:A4
06
146
LDY
SLOTA
03A7:BE
8B
CO
147
LDX
RAMBW, Y
;RAMCARD BANKB
03AA:A0
00
148
LDY
#0
03AC:A9
10
149
LDA
#$10
; EXCHANGE $1000 POINTS BANKB
03AE: 85
F9
150
STA
COUNT
; (0 TO $0FFF)
03B0: DO
CA
151
BNE
MOVE
;BRANCH ALWAYS TO EXCHANGE SUBR
03B2:00
152
BRK
03B3:A9
DO
153 BANKB
LDA
#$D0
;BANKB FINISHED
03B5: 91
FE
154
STA
(DO),Y
; RESET PAGE TO $D000
03B7: 98
155
TYA
; TRANSFER 0 TO ACC
03B8: 85
FE
156
STA
DO
; ZERO THE BANK CHECKER
03BA:A9
10
157
LDA
#$10
; EXCHANGE $1000 POINTS BANKA
03BC:85
F9
158
STA
COUNT
;(0 TO $0FFF)
03BE:DO
B5
159
BNE
BANKA
;BRANCH ALWAYS TO BANKA
03C0:00
160
BRK
*** SUCCESSFUL ASSEMBLY: NO ERRORS
qualsiasi RAM al di sopra della me¬
moria principale di 48K occorre di¬
sattivare il Basic e il Monitor. La
ROM del Basic e l'ulteriore RAM
occupano lo stesso indirizzo da
$D000 a $FFFF esadecimale. Quan¬
do la ROM del Basic viene disattiva¬
ta non funzionerà nemmeno il co¬
mando RESET. Non si possono uti¬
lizzare le routine del monitor quando
si legge su RAM card o RAM
board.
Per introdurre HIRES.EX biso-
Definizione
e memoria
Per la visualizzazione sia in sola
grafica sia in modo misto testo/grafi¬
ca viene utilizzata la pagina 1 dell'al¬
ta risoluzione. L'impiego della pagi¬
na 1 rende facile aggiungere testo,
porre domande o visualizzare l'ora.
Perché le immagini non siano can¬
cellate vengono utilizzati i soft swi-
tch dello schermo. Per ulteriori infor¬
mazioni potete vedere la rubrica Ap-
plihelp pubblicata a pag. 82 del n.
14 di Applicando.
Per caricare le immagini nella
RAM card si usa la pagina 2 della
Hi-Res, che viene poi utilizzata per
immagazzinare le immagini esatta¬
mente come le pagine seguenti. La
pagina 3 è costituita dagli 8K di me¬
moria sopra la pagina 2 da $6000 a
$7FFF esadecimale.
La pagina 4 occupa i due banchi
di memoria di 4K da $D000 a
$DFFF di ciascun banco RAM. La
pagina 5 è costituita dagli 8 K da
$E000 a $FFFF compresi nella
RAM CARD. Una piastra di 128K
ha otto banchi di 16K e può quindi
memorizzare 16 immagini.
Per i programmatori in assembler
va detto che gli indirizzi di pagina ze¬
ro utilizzati sono $06-$08 e $F9-
$FF. Il contenuto di queste locazio¬
ni non viene salvato o ripristinato.
La cosa non riguarda chi chiama que¬
sta subroutine dal Basic.
HIRES.EX occupa lo spazio di
memoria da $302 (770) a $3C0. Il
programma può essere rilocato senza
cambiamenti. In questo caso occorre
modificare gli indirizzi di CALL in
Basic.
Come si usa
Sono necessari due POKE dopo
che si è fatto BLOAD HIRES.EX .
POKE 7 con il numero di slot della
gna avere ben chiaro questo concet¬
to: è importante salvare qualsiasi la¬
voro fatto da questo punto in poi pri¬
ma di eseguirlo. Un errore di battuta
può far restare in sospeso il program¬
ma e può darsi che RESET non fun¬
zioni.
Il programma trova posto nell’a¬
rea di memoria in pagina tre($300 e-
sadecimale), ma può essere rilocato
senza cambiamenti. Chi non ha l'Ap¬
ple Dos Tool Kit Assembler introdu¬
ca il codice in memoria dopo aver
battuto CALL-151, a partire da
302:A9 60 DO 1C e via dicendo. Al
termine della copiatura provvedete al
controllo del lavoro battendo
302L<RETURN>. Con altri L<RE-
TURN> andrete avanti nel listato.
Introdotto a dovere tutto il listato si
battete BSAVE HI¬
RES.EX, A$302,L$BF per salvare il
programma su dischetto.
Listato 2: HIRES.MOVE
SOURCE FILE: HIRES.MOVE.SOURCE
0000 : 1 *********************************
0000: 2 * HIRES.MOVE *
0000: 3 * HIRES MOVE - PAGE 1 TO PAGE 2 *
0000: 4 * PAGE 2 TO PAGE 1 *
0000: 5 * (C) 1985 BY APPLICANDO *
0000: 6 * 6 MICROSPARC INC. *
0000: 7 * BY DAVID EFFLANDT *
0000: 8 * APPLE TOOL KIT ASSEMBLER *
0000: 9 *********************************
0000 : 10 * *
0000: 11 * QUESTO PROGRAMMA TRASFERISCE *
0000: 12 * L'INTERO CONTENUTO DI UNA PA- *
0000: 13 * GINA HI-RES IN UN'ALTRA REN- *
0000: 14 * DENDOLE UGUALI. *
0000:
15
*
*
0000:
16
* BLOAD
HIRES.MOVE(,A$302,L$2E) *
0000:
17
*
*
0000:
18
*******
* * * *
******
****************
0000:
19
*
0000:
20
* ZERO
PAGE
USED
$F9-$FD
00F9 :
21
COUNT
EQU
$F9
;HIBYTE # OF POINTS PLOTTED
00FA:
22
FROM
EQU
$FA
;LOAD POINTS FROM (INDIRECT)
00FB:
23
FROMH
EQU
$FB
;HIBYTE OF FROM
00FC:
24
TO
EQU
$FC
;STORE POINTS AT (INDIRECT)
00FD :
25
TOH
EQU
$FD
;HIBYTE OF TO
0000:
26
*
NEXT OBJECT FILE NAME IS HIRES.MOVE
DOS 3.3
APPLE Ila
APPLE Ile
80
Listato 3: SHOW.HELLO
30 REM **********************
40 REM * SHOW.HELLO *
50 REM * DI DAVID EFFLANDT *
60 REM * COPYRIGHT (C) 1985 *
70 REM * BY APPLICANDO S *
80 REM * MICROSPARC, INC *
90 REM **********************
100 TEXT : HOME :D$ - CHRS (4)
110 REM POKE 1012,0 RESET REBOOT - FACOLTATIVO
120 VTAB 2: PRINT " (C) 1985 BY APPLICANDO S MICROSPARC,INC : VTAB
5: HTAB 5: REM INTESTAZIONE
130 FOR X - 1 TO 30: PRINT CHRS (95);: NEXT : VTAB 7: HTAB 9
140 PRINT "PRESENTAZIONE IMMAGINI": PRINT : HTAB 12: PRINT "COMPIUT
ERIZZATE"
150 PRINT : PRINT : HTAB 11
160 PRINT "DI DAVID EFFLANDT"
170 HTAB 5: FOR X - 1 TO 30: PRINT CHRS (95);: NEXT
180 VTAB 15: HTAB 11
190 PRINT " 48K+16K"
200 VTAB 18: PRINT " PREMI UN TASTO QUALUNQUE PER FERMARE"
210 PRINT DS;"BRUN OILER" : REM CARICATORE RAPIDO IMMAGINI - FACOL
TATIVO
220 PRINT DS;"BLOAD HIRES.EX"
230 PRINT DS;"BLOAD THREE.PIC" : REM HIRES PAGINE 1,2,3 SALVATE CO
N BSAVE COME FILE UNICO ’ THREE . PIC,AS2000,LS6000 '
240 REM PER AUTOCARICAMENTO CON 64K AGGIUNGERE ISTRUZIONE - AS-"S
" : GOTO 260
250 VTAB 21: PRINT "HAI UN APPLE 11+ CON RAMCARD": PRINT : PRINT "O
UN APPLE //E O //C (S/N) GET AS: PRINT A$
260 A = PEEK ( - 16302) + PEEK ( - 16300) - PEEK ( - 16297) - P
EEK ( - 16304) : REM MOSTRA PAGINA 1 HIRES INTERA
27Ò POKE 7,0: REM N. SLOT DELLA RAM
280 POKE 8,1: REM BANCO RAM 16K - FINO A 8 BANCHI PER RAM 128K
290 IF AS « "S" THEN GOTO 380
300 IF AS = CHRS (27) THEN TEXT : END : REM <ESC>
310 IF AS < > "N" THEN TEXT : GOTO 250
320 REM NIENTE RAMCARD - MOSTRA 3 IMMAGINI - MISTO TESTO/IMMAGINI
330 HOME : POKE - 16301,0
340 VTAB 22: PRINT " SOLO 3 IMMAGINI CON RAM 48K"
350 FOR PAUSE = 1 TO 2000: NEXT PAUSE
360 PRINT DS;“RUN SHOW. 3"
370 REM SE RAMCARD E' PRESENTE - VISUALIZZA 5 IMMAGINI
380 CALL 785: CALL 775: CALL 795: REM SPOSTA PAGINE 2 S 3 A 4 S
5
390 PRINT DS,-"BLOAD TWO.PIC,AS4000" : REM LE PAGINE 2 S 3 SONO SALV
ATE CON BSAVE COME FILE UNICO • TWO . PIC,AS4000,LS4000 1
400 PRINT DS ;" RUN SHOW. 5"
DOS 3.3
APPLE ll«
APPLE Ile
RAM che si sta usando (cioè POKE
7,0 per la RAM card nello slot 0).
Per uno slot al di fuori della fascia
0-7 si avrà il default allo slot 0.
POKE 8 con il banco RAM 16K del¬
la scheda che si sta usahdo (cioè PO¬
KE 8,1 per una scheda da 16K).
Una piastra da 64K avrà quattro
banchi e una RAM board da 128K
conterrà otto banchi da 16K. Per
qualsiasi banco RAM fuori della fa¬
scia 1-8 si avrà il default al banco 1.
Per restare nel semplice, POKE
7,0:POKE 8,0 (default a 1) funzio¬
nerà per i 16K più bassi di qualsiasi
scheda nello slot 0, o nel caso in cui
non ci sia alcuna scheda. Sono ri¬
chiesti nuovi POKE solo quando
cambia lo slot o il banco di 16K del¬
la RAM.
Si è cercato di tenere le chiamate
in Basic quanto più possibile sempli¬
ci per l'introduzione da tastiera. Le
seguenti chiamate causano gli scam¬
bi di immagine indicati a lato:
CALL 770 - Pagina 1 e pagina 3
CALL 775 - Pagina 2 e pagina 3
CALL 780 - Pagina 1 e pagina 4
CALL 785 - Pagina 2 e pagina 4
CALL 790 - Pagina 1 e pagina 5
CALL 795 - Pagina 2 e pagina 5
CALL 800 - Pagina 1 e pagina 2
Non dimenticate che un errore di
battuta può spedire nel limbo senza
possibilità di RESET.
SHOW.HELLO (listato 3) è un
programma dimostrativo in Appleso¬
ft che fa vedere come si caricano la
subroutine in assembler e le immagi¬
ni. A questo punto il programma
mostrerà tre immagini oppure ne ca¬
richerà altre due e ne mostrerà cin¬
que.
La presentazione vera e propria
delle immagini è gestita da un secon¬
do programma, che può essere usato
come programma HELLO su un di¬
schetto di presentazione delle imma¬
gini se si tratta di mostrarne solo
cinque. Notate l'istruzione 240 per
rendere completamente automatico il
programma.
Questo programma può essere
modificato o sostituito in conformi¬
tà con le esigenze personali.
Per usare il programma è necessa¬
rio avere due file binari contenenti le
immagini, TWO.PIC e
THREE.PIC.
Se si dispone di immagini salvate
come file binari si possono creare
questi file PIC caricando in memo¬
ria, con BLOAD, le immagini una
di seguito all'altra, e poi salvando
con BSAVE l'intero blocco come u-
nico grande file binario.
Per esempio se volete creare
THREE.PIC, caricate prima con
0302:
27
ORG
$302
;LOAD ADDRESS (RELOCATABLE)
0302:
28 *
0302 : A9
20
29
LDA
#$20
;«< CALL 770 PI > P2
0304:85
FB
30
STA
FROMH
0306:A9
40
31
LDA
#$40
0308:85
FD
32
STA
TOH
030A:DO
08
33
BNE
ZERO
030C-.A9
40
34
LDA
#$40
;«< CALL 780 P2 > PI
030E:85
FB
35
STA
FROMH
0310:A9
20
36
LDA
#$20
0312:85
FD
37
STA
TOH
0314 :A9
00
38 ZERO
LDA
#0
; ZERO LOBYTES
0316:85
FA
39
STA
FROM
0318:85
FC
40
STA
TO
031A-.A8
41
TAY
; ZERO LOBYTE OF COUNTER
031B-.A9
20
42
LDA
#$20
;# POINTS PLOTTED $2000
031D:85
F9
43
STA
COUNT
;($0 TO $1FFF)
031F.-B1
FA
44 MOVE
LDA
(FROM) , Y
0321:91
FC
45
STA
(TO),Y
0323 :C8
46
INY
;LOBYTE OF INDIRECT ADDRESS
0324 : DO
F9
47
BNE
MOVE
;BRANCH UNLESS Y=0 ($FF+1=0)
0326:E6
FB
48
INC
FROMH
;HIBYTE OF INDIRECT ADDRESS
0328 :E6
FD
49
INC
TOH
032A:C6
F9
50
DEC
COUNT
; HIBYTE OF COUNTER
032C: DO
FI
51
BNE
MOVE
/BRANCH IF COUNT <> 0
032E:60
52
RTS
;COUNT=0 END
032F:00
53
BRK
*** SUCCESSFUL ASSEMBLY: NO ERRORS
81
1
REM
*
a******************-
2
REM
*
CREATE.PIC.FILE
3
REM
*
DI DAVID EFFLANDT
4
REM
*
COPYRIGHT (C) 1985
5
REM
*
BY APPLICANDO &
6
REM
*
MICROSPARC, INC
7
REM
*
A*************-*****
DOS 3.3
APPLE Ile
10
20
30
REM
HCOLOR= 3:D$ = CHR$ (4): HGR :N = 4: GOSUB 50: HGR2 :N = 5: GOS
UB 50: PRINT D$"BSAVE TEMP,A$2000,L$4000"
HGR :N = 1: GOSUB 50: PRINT D$"BLOAD TEMP,A$4000": PRINT D$ M BSAV
E THREE.PIC,A$2000,L$6000"
HGR :N = 2: GOSUB 50: HGR2 :N = 3: GOSUB 50: PRINT D$"BSAVE TWO.
PIC,A$2000,L$4000": PRlNT D$"DELETE TEMP": TEXT : HOME : END
FOR I = 1 TO N: HPLOT 100 + (I * 10},100 TO 100 + (I * 10),120:
NEXT I: RETURN
Listato 4: CREATE.PIC.FILE
Listato 5: OILER
02DE.03B2
02DE-
02E0-
AD
A8
84
C9
49
DO
05
A9
20
8D
02E8-
84
A8
A9
00
8D
8C
A3
A9
02F0-
B7
8D
8D
A3
A0
B3
B9
FF
02F8-
02
99
FF
B6
88
DO
F7
60
0300-
AD
61
AA
F0
04
C9
79
90
0308-
03
4C
71
A4
A2
05
[15
0 0
0310-
48
BD
C9
B5
95
00
CA
10
0318-
F5
AD
72
AA
18
69
FC
8 5
0320-
04
8D
F0
B7
A9
00
8D
EB
0328-
B7
6D
73
AA
85
05
C6
05
0330-
8D
FI
B7
A0
FF
B1
02
91
0338-
04
88
CO
03
DO
F7
AD
60
0340-
AA
C9
FD
AD
61
AA
69
00
0348-
85
04
A9
0E
8 5
05
A4
05
0350-
B1
00
8D
EC
B7
C8
Bl
00
0358-
8D
ED
B7
C8
84
05
C6
04
0360-
F0
0E
A0
E8
A9
B7
20
B5
0368-
B7
EE
FI
B7
90
E0
B0
2C
0370-
AD
F0
B7
85
04
AD
FI
B7
0378-
8 5
05
A 5
02
8 D
F0
B7
A5
0380-
03
8D
FI
B7
A0
E8
A9
B7
0388-
20
B5
B7
B0
0F
AD
60
AA
0390-
69
04
A8
18
88
31
02
91
0398-
04
98
DO
F8
A0
05
A2
00
03A0-
86
48
68
95
00
E8
88
10
03A8-
F9
B0
03
4C
EA
A2
A9
08
03B0-
4C
D2
A6
BLOAD un file d'immagini con il
parametro d'indirizzo: A$2000. Poi
si fa il BLOAD della seconda imma¬
gine ad A$4000. Il terzo file verreb¬
be poi caricato con BLOAD ad
A$6000, e l’intero blocco di memo¬
ria salvato con il comando:
BSAVE
THREE.PIC, A$2000,L$6000
Se non disponete di file d'immagi¬
ni già pronti potete usare il program¬
ma CREATE.PIC.FILE (listato
4) per generare automaticamente que¬
sti file.
Il programma OILER (listato
5) permette di fare il BLOAD delle
immagini dal dischetto in un terzo
del tempo normalmente occorrente.
Non è indispensabile ma è certo u-
tile.
I programmi SHOW (listati 6 e
7) attivano la pagina 1 della Hi-Res
e poi mostrano le immagini in conti¬
nuazione, con una pausa fra immagi¬
ne e immagine. C'è il monitoraggio
della tastiera, e se viene individuata
la pressione di un tasto si esce dal
loop. I programmi sono identici a ec¬
cezione dell'entità del passo del loop
FOR...NEXT. Notate l'istruzione
510 del programma SHOW. 5. Per
mostrare solo tre immagini con un
Apple 48K cambiate STEP 10 in
STEP 30.
E' possibile lasciare uno dei pro¬
grammi SHOW, eseguire un altro
programma, poi eseguire di nuovo il
programma SHOW. Non sarà neces¬
sario ricaricare il programma in as¬
sembler e le immagini a meno che
quelle aree di memoria siano state di¬
sturbate.
Le immagini possono risultare di¬
sposte in ordine diverso perché ven¬
gono mescolate durante il display.
Per conservare l'ordine delle immagi¬
ni fate POKE 900,165 dopo averle
caricate, ma prima di far girare il
programma SHOW. Così si tra¬
sforma lo scambio in un trasferimen¬
to unilaterale, ma si avrà un'immagi¬
ne in meno. L'immagine di pagina 1
non sarà salvata.
La possibilità di mostrare all'i¬
stante diverse immagini potrebbe es¬
sere agevolmente sfruttata per i gio¬
chi, tanto più che l'Apple Ile ha
64K di memoria come caratteristica
standard.
Se disponete della scheda orolo¬
gio potete facilmente aggiungere l'o¬
ra al display. Durante il loop di pau¬
sa c'è tempo in abbondanza per leg¬
gere e visualizzare l'orologio.
I programmi in assembler non so¬
no limitad al trasferimento delle im¬
magini nella memoria. Si può trasfe¬
rire qualsiasi blocco di memoria. HI-
RES .EX potrebbe essere impiegato
Listato 6: SHOW.3
10 REM **********************
20 REM * SHOW.3 *
30 REM * DI DAVID EFFLANDT *
40 REM * COPYRIGHT (C) 1985 *
50 REM * BY APPLICANDO S *
60 REM * MICROSPARC, INC. *
70 REM **********************
80 REM PRIMA ESEGUI SHOW.HELLO
90 REM PRE CARICARE TRE IMMAGINI
100 REM
500 A - PEEK ( - 16302) + PEEK ( - 16300) - PEEK ( - 16297) - P
EEK ( - 16304) : REM MOSTRA PAGINA 1 HIRES INTERA
510 FOR P - 770 TO 800 STEP 30
520 CALL P: REM SCAMBIO IMMAGINI - ORDINE VISIONE 1,3,2
530 FOR PAUSE * 1 TO 300
540 K - PEEK ( - 16384): REM TASTIERA
550 IF K > 127 THEN POKE - 16368,0: GOTO 600: REM PREMERE UN TA
STO PER FINIRE
560 NEXT PAUSE
570 NEXT P
580 GOTO 510: REM LOOP
590 REM DOPPIO CONTROLLO PER <FINE>
600 HOME : POKE - 16301,0: VTAB 23: HTAB 5: REM MISTO TESTO/GR
AFICA
610 REM SOSTITUIRE L’ISTRUZIONE SEGUENTE CON UNA DOMANDA O PER ES
EGUIRE UN ALTRO PROGRAMMA
620 VTAB 23: HTAB 5: PRINT "VUOI FINIRE? (S/N) GET AS: PRINT
630 IF AS = "N" THEN POKE - 16302,0: NEXT : REM GRAFICA PAGINA
INTERA - CONTINUA
640 IF AS < > "S" THEN GOTO 620
650 TEXT : HOME : VTAB 1: PRINT ” (C) 1985 BY APPLICANDO s MICROSPAR
C, INC.”: VTAB 5
660 REM QUANTO SEGUE VALE SE E’ STATO USATO IL CARICATORE RAPIDO «
OILER"
670 INVERSE : PRINT ” NOTA ";
680 NORMAL : PRINT " IL DOS IN MEMORIA E’ STATO”
690 HTAB 9: PRINT "MODIFICATO PER IL CARICAMENTO": HTAB 9: PRINT "R
APIDO DELLE IMMAGINI": PRINT
700 PRINT "FARE IL REBOOT DEL DOS NORMALE PRIMA DI FORMATTARE O
COPIARE UN DISCHETTO"
DOS 3.3
APPLE Ile
APPLE Ile
82
Listato 7: SHOW.5
10
20
30
40
50
60
70
80
90
500
510
520
530
540
550
560
570
580
590
600
610
620
630
640
650
660
670
680
690
700
REM **********************
REM * SHOW.5 *
REM * DI DAVID EFFLANDT *
REM * COPYRIGHT (C) 1985 *
REM * BY APPLICANDO & *
REM * MICROSPARC, INC *
REM **********************
REM PRIMA ESEGUI SHOW.HELLO
REM PER CARICARE CINQUE IMMAGINI
A = PEEK ( - 16302) + PEEK ( - 16300) - PEEK ( - 16297) - P
EEK ( - 16304) : REM MOSTRA PAGINA 1 HIRES INTERA
FOR P = 770 TO 800 STEP 10: REM PASSO 30 PER PRESENTAZIONE 3 P
AG INE
CALL P: REM SCAMBIO IMMAGINI - ORDINE DI VISIONE 1,3,4,5,2
FOR PAUSE = 1 TO 300
K = PEEK ( - 16384): REM TASTIERA
IF K > 127 THEN POKE - 16368,0: GOTO 600: REM SALTA SE SI P
REME UN TASTO QUALUNQUE
NEXT PAUSE
NEXT P: REM IMMAGINE SEGUENTE
GOTO 510: REM LOOP
REM DOPPIO CONTROLLO SE <FINE>
HOME : POKE - 16301,0: VTAB 23: REM MISTO TESTO/GRAFICA
REM SOSTITUIRE L'ISTRUZIONE SEGUENTE CON UNA DOMANDA O PER ES
EGUIRE UN ALTRO PROGRAMMA
VTAB 23: HTAB 5: PRINT "VUOI FINIRE? (S/N) GET A$: PRINT
IF A$ = "N" THEN POKE - 16302,0: NEXT : REM GRAFICA PAGINA
INTERA - CONTINUA
IF A$ < > "S" THEN GOTO 620
TEXT : HOME : VTAB 1: PRINT " (C) 1985 BY APPLICANDO & MICROSPAR
C,INC .": VTAB 5
REM QUANTO SEGUE VALE SE E' STATO USATO IL CARICATORE RAPIDO "
OILER"
INVERSE : PRINT " NOTA
NORMAL : PRINT " IL DOS IN MEMORIA E' STATO"
HTAB 9: PRINT "MODIFICATO PER IL CARICAMENTO": HTAB 9: PRINT "R
APIDO DELLE IMMAGINI.": PRINT
PRINT "FARE IL REBOOT DEL DOS NORMALE PRIMA DI FORMATTARE O
COPIARE UN DISCHETTO"
DOS 3.3
APPLE Ile
APPLE Ile
per memorizzare programmi in as¬
sembler alternativi, o estesi file di
dati, su una RAM card o su una
RAM board. L'esplorazione della me¬
moria è assai più veloce dell'esplora¬
zione del dischetto. Un POKE
955,48 permetterebbe al programma
di spostare blocchi di dati di 16K.
CALL 780 scambierebbe le pagine
1 e 2 con le pagine 4 e 5. CALL
785 scambierebbe le pagine 2 e 3
con le pagine 4 e 5. Qualsiasi altro
CALL avrebbe conseguenze disastro¬
se a meno di apportare altri cambia¬
menti al programma. Si è cercato di
tenere il più semplice e duttile possi¬
bile l'accesso al programma in as¬
sembler, in modo che lo si possa fa¬
cilmente collegare al proprio pro¬
gramma in Basic. Ciò permette di
sfruttare rapidamente e facilmente la
RAM in più disponibile, per imma¬
gini, giochi, ricerche e ordinamenti.
Questo programma è disponibile
su dischetto. L'elenco, i prezzi
e le modalità d'ordine di questo e
degli altri dischetti disponibili sono
riportati nella rubrica Disk Service.
^ Computerlandia
20035 LISSONE (MI)
Viale M. Libertà, 72
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Apple Center
V.Xvvswv.v.v
. ....
83
£
^ One-liners
Seguita sempre con entusiasmo,
prosegue la rassegna dei programmi
su una riga sola: da studiare, per im¬
parare a essere più sintetici, da trasfe¬
rire aU'intemo di un programma, da
utilizzare così come sono.
Ecco il primo di questa puntata:
quando il vostro Apple memorizza
un programma in applesoft, ciascuna
parola chiave viene scritta in memo¬
ria con un solo byte (token), riducen¬
do così lo spazio in memoria e il
tempo di esecuzione. Questa routine,
basata sul vettore &, permette di ri¬
cavare il valore del token sia in esade-
cimale che in decimale battendo sem¬
plicemente il simbolo & seguito dal¬
la parola chiave richiesta. Per esem¬
pio: & PRINT.
Listato 66
10 POKE 1014,0: POKE 1015,3;FOR
I = 1 TO 31: READ J: POKE 76
7 + I,J: NEXT : DATA 173,1,2
,16,23,72,169,164,32,237,253
,104,72,32,218,253,32,72,249
,104, 170,169,0,32,36,237, 104
,104,76,208,3: TEXT : HOME :
PRINT "BATTERE S E LA PAROL
A CHIAVE PER AVERE IL TOKEN
": POKE 34,1
Con questo one-liner è possibile
riordinare dieci numeri inseriti in mo¬
do casuale. Dato il <RUN>, inserite
il primo numero, battete <RETUR-
N>, quindi inserite il secondo nume¬
ro, e così via. Battuto il decimo
<RETURN>, il programma elabora
i numeri e li presenta in ordine cre¬
scente.
Listato 67
1 DIM A(10):FOR X = 1 TO 10:PR
INT X"..: INPUT"";A(X):NEXT
:PRINT :PRINT :FOR I - 1 TO
10: FOR J - I TO 10:B = (A(I
) > A ( J) } * A (I) + A ( J) * (A
(I) < - A ( J) ) : A (I ) - ( A (I) >
A ( J) ) * A ( J) + A (I) * (B < =
A(J) ) :A(J) - B « (B > A (J) ) +
A(J) * (B < = A(J) ) : NEXT J
,1: FOR X - 1 TO 10: PRINT X
".."A(X): NEXT
Piccola routine musicale. Dato il
<RUN> il programma si installa in
memoria e ritorna il cursore lampeg¬
giante. Battete il simbolo &seguito
da due numeri compresi tra 1 e 255
(il primo si riferisce alla frequenza e
il secondo alla durata della nota).
Scrivendo varie istruzioni, come indi¬
cato in precedenza, divise dai due
punti, potete comporre divertenti mo¬
tivi musicali.
Listato 68
1 POKE 1013,76:POKE 1014,0:POKE
1015,3: DATA 32,248,230,134,
6,32,190,222,32,248,230,134,
7, 165, 6,240,18,173,48, 192,13
6, 208, 4, 198,7,240,11, 202,208
,246,166, 6,76,17,3,32, 168,25
2,96:FOR A =768 TO 806:READ
B: POKE A,B: NEXT
Avete battuto inavvertitamente
NEW o FP? Non preoccupatevi, il
programma in memoria non è spari¬
to. Con questa utility è possibile re¬
cuperarlo. Per prima cosa occorre
far girare questo programma per crea¬
re un file di testo chiamato NEWUN-
DO. E' questo file che vi permetterà
di recuperare il programma cancella¬
to. Commesso l'errore, battete E-
XEC NEW UNDO. Alla vista del
cursore lampeggiante fate il LIST e
vedrete comparire il vostro pro¬
gramma.
Listato 69
1 DS =CHR$ (13) + CHRS (4):PRINT
DS;"OPENNEWUNDO": PRINT DS;"
WRITENEWUNDO": PRINT "LOMEM:
38144 :POKE2050, 8 :FORN=0TOl:N
=0+(PEEK(2053+Y)=0):Y=Y+1:NE
XT:POKE2049,Y+5": PRINT D$"C
One-liner musicale in assembler.
Una volta caricato in memoria, può
essere attivato con CALL768 e disat¬
tivato con CTRL-RESET. Ogni ca¬
rattere che compare sul video sarà ac¬
compagnato da una piacevole musi¬
chetta. Provate a battere CATA-
LOG....
Listato 70
0300-
A9
9C
85
FI
A9
30
85
07
0308-
A9
01
85
08
A9
1A
85
36
0310-
A9
03
85
37
20
EA
03
20
0318-
03
E0
C9
A0
F0
23
85
06
0320-
08
48
8A
48
98
48
A5
08
0328-
85
09
A6
07
A4
06
AD
30
0330-
CO
88
DO
FD
CA
DO
F5
C6
0338-
09
DO
EF
68
A8
68
AA
68
Ancora un one-liner in assembler
per effettuare uno scambio rapido tra
le due pagine grafiche in alta risolu¬
zione. Una volta caricato in memo¬
ria battete 1 e visualizzerete la prima
pagina grafica, battete 2 e avrete sul
video la seconda.
Listato 71
0300- A9
20
85
E6
AD
50
CO
AD
0308- 52
CO
AD
54
CO
AD
57
CO
0310- AD
10
CO
AD
00
CO
10
FB
0318- C9
B1
F0
E4
C9
B2
DO
09
0320- A9
40
85
E6
8D
55
CO
DO
0328- E7
C9
C9
F0
07
C9
A0
DO
0330- DF
4C
2F
FB
A2
00
A5
E6
0338- 85
03
A9
00
85
02
A0
00
0340- B1
02
49
FF
91
02
C8
DO
0348- F7
E6
03
CA
E0
E0
DO
EE
0350- F0
BE
00
Questa routine vi permette di me¬
morizzare su disco il DUMP dello
schermo a 40 colonne. Può essere u-
sata come block notes per appunti.
Dato il <RUN>, il programma pre¬
senterà, in alto a sinistra, il cursore
lampeggiante. Inserite le vostre note
come un testo. Al termine battete
CTRL-D e scrivete il nome delle no¬
te. Lo schermo verrà salvato come
NOTE (seguito dal nome che avete
scelto). Per rivedere le note, battete
BLOAD NOTE seguito dal nome: a-
vrete immediatamente sullo schermo
quello che avevate memorizzato in
precedenza.
Listato 72
10 READ Y:K=K+l:ONK<3GO
TO 10 : CALL Y: VTAB K:HTAB X +
1: GET AS: PRINT A$;:X - POS
(0) :K = PEEK (37) : RESTORE
: ON A$ < > CHRS (4) GOTO
10: VTAB 1: HTAB 3: INPUT "*
NOME NOTE-> ";N$: PRINT CHRS
(4) ;" BSAVE NOTE. ";NS;", AS400
,LS400" : DATA -963,-963,-936
' \
Cento programmi One
liner sono disponibili su
dischetto. I prezzi e le
modalità d'ordine di
questo, come degli altri
dischetti, sono riportati
nella rubrica Disk
Service.
V__
84
Dallo schedario all'applicazione: gestire le informazioni in ufficio
significa ordinarle in modo da poterle rintracciare ed elaborare.
Due programmi integrati, fieramente made in Italy, permettono
archiviazione, utilizzo e stampa... come mouse comanda.
Senza schedario
si fa così
In un ufficio, e in generale in ogni
luogo dove si lavori, ci si trova a do¬
ver manipolare informazioni di vario
genere, ma fondamentalmente distin¬
guibili in due tipi fondamentali:
strutturate e non strutturate. Quelle
strutturate sono tutte le informazio¬
ni che possiedono esplicitamente o
implicitamente un formato; conside¬
rate per esempio le fatture, gli ordi¬
ni, il contenuto di una rubrica di in¬
dirizzi e numeri di telefono: qualcosa
che accomuna questi elementi c'è; si
può infatti dire che in generale in tut¬
ti quei casi a ogni informazione cor¬
risponde un nome. Per esempio, nel
caso di una rubrica ogni pacchetto di
informazioni è costituito da un co¬
gnome, un nome, un indirizzo, una
città e un numero telefonico. Se poi
si raccolgono delle schede omogenee
tra di loro in un sol posto, si ottiene
uno schedario. Lo stesso vale per u-
no schedario di fatture, di ordini o di
qualunque altra informazione che
possa essere strutturata secondo uno
schema. Ci sono poi le informazio¬
ni non strutturate, e quindi sparse e
logicamente disordinate. Come af¬
frontarle? Ecco due programmi che
nascono (e nascono italiani, è un lo¬
ro vanto) come risposta a un interro¬
gativo di base: come vanno gestite
le informazioni in un ufficio?
Le note sparse
Come esempio di informazioni
non strutturate, considerate tutti gli
appunti e le note che normalmente
si scrivono su foglietti o agende.
Ovviamente le informazioni vengo¬
no scritte su carta per essere poi ri¬
trovate in un tempo successivo. Nor¬
malmente si introducono le schede
in raccoglitori secondo un certo ordi¬
ne proprio per facilitare questa opera
di ricerca; purtroppo, però, tra cerca¬
re e trovare il passo non è breve, né
scontato.
Solitamente lo stabilire in quale or¬
dine riporre le schede non è un com¬
pito banale: il problema è di capire
come cercare una scheda nell'archi¬
vio. A volte il problema non si po¬
ne: per esempio in una rubrica la ri¬
cerca avviene per nome, dato che qua¬
si mai si cerca il nome della persona
a cui appartiene un certo numero te¬
lefonico. Quindi in questo caso l'or¬
dine di archiviazione è quello alfabe¬
tico sul nome.
Nel caso delle fatture la cosa si
complica: se si ripongono le fatture
per numero progressivo sarà poi
molto lungo e oneroso cercare tutte
quelle relative a un certo cliente.
Questo spiega perché molto spesso
si sia costretti a duplicare le schede:
una copia della fattura va nel racco¬
glitore in ordine di numero, un'altra
copia nella cartellina del cliente.
E' facile capire che la cosa si com¬
plica ancora di più nel caso di infor¬
mazioni non strutturate: quale ordine
dare a un mucchio di foglietti su cui
avete preso appunti di varia natura?
Campi flessibili
MacCfs Schedario vuole essere una
risposta semplice ma flessibile e po¬
tente al problema del trattamento e
della manipolazione di schede con e
85
CFS Rrchiuio Modulo loraUeràildw Riuto
Modulo di stampa i
MCIì en te
5E
Co I orina
Riga
N.Fati-
Dei
Scad.
Tot.Fati
Tot.IUR
Ritri Campi
Situazione del fatturato al IDoto
CI lente H-Fott Del
i*lmpombil Tot IUR Tot.Fatt.
j IN. Fa I |Del
pji i.i.i.n.B| inwtii:M prnwnf
O
[51
Modifica
Figura 2. Per posizionare i campi nel punto desiderato si utilizza il mouse.
senza un formato o una struttura rigi¬
da. In una scheda di MacCfs i campi
non hanno una lunghezza predefini¬
ta: questa caratteristica, unitamente
alla flessibilità delle ricerche e sele¬
zioni, costituisce la caratteristica pe¬
culiare del programma.
Conviene utilizzare un esempio.
Supponete di voler archiviare tutte
le fatture da voi emesse per ottenere
successivamente dei rapporti scritti
di vario contenuto informativo, dalla
stampa completa dei dati inseriti, al¬
la lista delle fatture ancora da riscuo¬
tere, all'estratto conto da spedire al
cliente. Per ottenere questi risultati
dovrete creare un archivio con i cam¬
pi che si vedono nella figura 1.
Solo qualche commento su alcuni
campi:
• STATO indicherà con un codice
se la fattura è già stata pagata o no
(per esempio "A" per attesa di paga¬
mento e "P" per pagata).
• TIPO è il tipo materiale o ser¬
vizio a cui la fattura si riferisce.
Con questa scheda avete occupato
solo la prima delle otto pagine di¬
sponibili per ogni scheda: le restanti
pagine possono essere utilizzate per
note varie che possono essere sogget¬
to di ricerche come ogni altro cam¬
po. Ora non resta che compilare lo
schedario con le fatture che mano a
mano saranno emesse. Grazie alla
presenza della barra di scorrimento o-
rizzontale è semplice scorrere le sche¬
de per effettuare controlli o modifi¬
che. Se poi si vogliono effettuare ri¬
cerche anche complesse è sufficiente
descriverle nella finestra di selezio¬
ne. Per esempio se volete seleziona¬
re tutte le fatture di servizi o consu¬
lenza comprese tra la fattura numero
10 e quella numero 20 basterà che
impostiate nei campi interessati la
seguente selezione:
N.FATT. : >9,<21
TIPO : servizi/consulenza
Con i criteri di selezione disponibi¬
li è possibile ricercare:
• una sequenza di caratteri, qualun¬
que sia la sua posizione all'interno
del campo (all’inizio, alla fine, all'in¬
terno);
• i numeri minori maggiori o ugua¬
li a un certo valore;
• secondo criteri di precedenza alfa¬
betici o numerici;
• per rassomiglianza fonetica (crite¬
rio assente in molti altri program¬
mi);
• tutte le possibili combinazioni
con E e O dei criteri precedenti all'in¬
terno dello stesso campo e tra campi
diversi: per esempio è possibile cer¬
care tutte le fatture che contengono
A nel campo STATO, oppure quelle
che contengono bonifico nel campo
PAGATA CON.
Con MacCfs è poi possibile ottene¬
re stampe, non eccezionali ma suffi¬
cienti a ottenere semplici rapporti.
E' possibile stampare :
• le schede nel loro formato a vi¬
deo;
• etichette per indirizzi (purtroppo
in una sola colonna);
• liste di dati, definendo per ogni
campo la colonna nella quale dovran¬
no essere stampati i dati.
Situazione de 1
CI lente
fatturato al 20
N.Fatt.
07-1985
Oel
ttlmpon ibile
Tot.IVA
Tot.Fatt.
Personal SAS
1
1008
1.000.000
180.000
1.180.000
COMPUTER SPA
2
1008
2.000.000
360.000
2.360.000
PC Shop
3
1308
100.000
18.000
118.000
Personal SAS
4
1408
10.000.000
1.800.000
11.800.000
COMPUTER SPA
5
1508
100.000
18.000
118.000
PC Shop
6
1608
100.000
18.000
118.000
Personal SAS
7
1708
10.000.000
1 .800 .000
11.800.000
Personal SAS
8
1508
200.000
36.000
236.000
COMPUTER SPA
9
1908
100.000
18.000
118.000
PC Shop
10
2008
1.000.000
180.000
1.180.000
PC Shop
11
2108
100.000
18.000
118.000
PC Shop
12
2208
2.000.000
360.000
2.360.000
PC Shop
13
2308
20.000.000
3.600.000
23.600.000
COMPUTER SPA
14
2408
1.000.000
180.000
1.180.000
PC Shop
15
2508
20.000.000
3.600.000
23.600.000
67.700.000 12.186.000
Figura 3. La stampa della situazione fatture aggiornata.
79.886.000
86
marna
CfJ Rrthlulo Modulo CBrntkrrtiflktu* Aiuto
Modulo di stampa
0
Cliente :
7
m
N.Fat t.
Scad.
Del :
m
Tot.Fatt. :
Tot.1 Ufi
5T
Stato : fì [
Cc
R
Pagata i1 :
Con :
fi F
De
Tipo :
Scc
To
t>
lo
mn-
1
Ritti Campi |
[ Modifica ]
Figura 4. Le specifiche di selezione per la stampa delle fatture in sospeso
ordinate per cliente.
CFS Rrchiuio Modulo Cisraitrrisfkhi? Rluto
Figura 5. Le specifiche di ordinamento per la stampa delle fatture in sospeso.
Tutte le stampe possono fruire dei
criteri di selezione delle schede impo¬
stati, di un ordinamento su un cam¬
po e, ultimo tipo, della possibilità
di ottenere totali dei campi numeri¬
ci.
Da notare una comodità che il pro¬
gramma mette a disposizione: la pos¬
sibilità di salvare su disco con un no¬
me a piacere le specifiche di stampa
e di selezione. Questa opzione è par¬
ticolarmente utile quando si debbano
ottenere con una certa ripetitività al¬
cuni tipi di tabulati: per esempio o-
gni mese il riepilogo del fatturato e
la lista delle fatture in scadenza.
Un altro problema da risolvere do¬
po aver introdotto le schede in uno
schedario elettronico è quello della
loro manipolazione; cioè del modo
in cui è possibile, a partire dalle in¬
formazioni presenti nell’archivio, ri¬
cavare informazioni sintetiche, rag¬
gruppando, ordinando e selezionan¬
do le informazioni presenti. Questo
non è quasi mai un problema bana¬
le: una buona parte dei programmi
"su misura" cercano proprio di risol¬
vere questo problema.
E' vero però che parecchi casi pos¬
sono essere risolti da programmi del
tipo di MacCfs Stampe, che permet¬
tono di creare le proprie elaborazioni
sui dati raccolti senza dipendere da
terzi, con l'evidente comodità di po¬
terne creare a piacere e di poter modi¬
ficare quelle già esistenti quasi senza
perdita di tempo.
Questo fatto non è trascurabile,
perché permette di arrivare a un grup¬
po di applicazioni stabilizzate con il
tempo necessario per chiarirsi le idee
sia sulle proprie necessità sia sulle
potenzialità del programma che si u-
tilizza, dato che non è sempre vero
che si hanno da subito le idee chiare
sui risultati che si vogliono ottenere
da un programma.
In realtà quello che si ottiene con
programmi come MacCfs Schedario
e Stampe è proprio una applicazione
completa che risolve con buona ap¬
prossimazione una classe dei proble¬
mi dell'utente, dato che è quest'ulti¬
mo che si è costruito l'applicazione.
Per le sue caratteristiche MacCfs
Stampe estende la possibilità di otte¬
nere stampe rispetto a quelle per la
verità piuttosto limitate di MacCfs
Schedario.
Il modo di impostare le stampe è
veramente molto immediato: il con¬
cetto è di lavorare su un fac-simile
del foglio su cui si vuole stampare,
le cui dimensioni sono definite a pia¬
cere (in termini di linee e colonne
sulla stampante).
Vi trovate così davanti a un foglio
vuoto sul quale potete posizionare
(fisicamente, con il mouse) nel pun¬
to desiderato i campi, dopo averli
prelevati da una lista (figura 2).
In ogni istante siete informati circa
la posizione del mouse sul foglio da
una indicazione di riga e colonna: in
questo modo il posizionamento è
molto preciso, permettendo addirittu¬
ra di stampare su moduli prestampa¬
ti. E' possibile creare nuovi campi
calcolati descrivendo la funzione che
li lega ai campi (numerici) presenti
nella scheda dell'archivio.
Altri campi possono essere posi¬
zionati sul foglio: sono campi indi-
pendenti dal contenuto delle schede
quali ad esempio un numero progres¬
sivo, il numero della scheda, la data
e l'ora corrente, la pagina corrente, e
campi di tipo testo di dimensione
qualsiasi che permettono di creare
delle vere e proprie circolari.
Sono ovviamente disponibili tutti
i criteri di selezione presenti in Ma¬
cCfs Schedario e due chiavi numeri¬
che o alfanumeriche con le quali im-
pos tare ordinamenti crescenti o decre¬
scenti. Per ogni campo si possono
ottenere totali e sottototali (quando
cambia il valore della prima chiave
di ordinamento).
87
■
wm
Fatture esigibi1
CI i ente
i al 20-07-1985
N.Fatt.
Del
Scad.
Tot.Fatt.
COMPUTER SPA
5
1508
1509
118.000
9
1908
1909
118.000
14
2408
2409
1.180.000
1.416.000
PC Shop
11
2108
2009
118.000
12
2208
2009
2.360.000
13
2308
2309
23.600.000
15
2508
2509
23.600.000
49.678.000
Personal SAS
1
1008
1009
1.180.000
8
1508
1509
236.000
1.416.000
52.510.000
Figura 6. La stampa aggiornata dell'elenco fatture esigibili.
CFS Archivio Modulo Caratteristiche Aiuto
Modulo di stampa . ■■ ■
_i _ 1 _ É _1_i_1_ì_ ì _1_ .
-.r
Ui preqhiamo di contro 11 are 1 a
posizione delle nostre fatture in
calce elencate che ci risultano tuttora scoperte
■
1
Nel caso abbiate già provveduto al pagamento vogliate considerare
nulla la presente.
4—4 - \ . -*.
fi Fatt
Data fatt
Totale Fattura
N.Fatt.
Del
Tot.Fatt.
--
^TT
Co 1onna 64
5R * 70C
Riga 1?
CI iente
N.Fatt
Del
Scad
Tot.Fatt.
Tot
UR
O
| Altri Campi j
| Modifica
Figura 7. Il testo della lettera di estratto conto si digita direttamente
in Mac Cfs Stampe.
Tutti i dati
Tornando all'esempio dello scheda¬
rio di fatture, come si può definire u-
na stampa generale che riporti tutti i
dati salienti delle fatture sommando
i totali? La definizione della stampa
è visibile in figura 2 e il risultato
è contenuto nella figura 3. La
stampa delle fatture in sospeso ordi¬
nata per cliente si ottiene dalle speci¬
fiche di selezione in figura 4 e dal¬
le specifiche di ordinamento in fi¬
gura 5. Il risultato compare in fi¬
gura 6.
Un esempio significativo delle po¬
tenzialità di MacCfs Stampe è dato
dalla stampa dell'estratto conto da in¬
viare a un cliente. Ovviamente biso¬
gnerà impostare una selezione che i-
dentifichi le fatture ancora da pagare
e intestate a un certo cliente.
Il testo della lettera che costituisce
la parte principale dell'estratto conto
è digitato direttamente in MacCfs
Stampe in opportuni campi di tipo
testo come si vede dalla figura 7,
mentre il risultato è visibile nella
figura 8.
Questo non significa che Stampe
ha le potenzialità di un programma
di elaborazione testi, ma è comoda
la possibilità di battere, sia pure in
modo limitato, testi liberi mentre si
definisce il formato di una pagina.
Anche in MacCfs Stampe è possi¬
bile memorizzare su dischetto le spe¬
cifiche di stampa, selezione e ordina¬
mento. Questo fatto permette di otte¬
nere con pochissime operazioni la
stampa desiderata: aprire lo scheda¬
rio, aprire le specifiche di stampa e
dare il comando di stampa.
Esistono applicazioni abbastanza
curiose e singolari create con Ma¬
cCfs Schedario e Stampe; il loro e-
lenco fa capire che con un pizzico di
immaginazione si possono realizzare
applicazioni di ogni tipo:
• Stampa sui moduli bancari delle
deleghe per i versamenti ILOR e IR-
PEF.
• Parcellazione per studi professio¬
nali con gestione delle scadenze.
• Controllo del flusso di cassa.
• Mailing list selettive.
• Gestione ordini clienti e fornitori
con statistiche generali e per perio¬
do.
Programmi
per il futuro
MacCfs Schedario e MacCfs Stam¬
pe sono programmi per Macintosh
della Cominfor di Torino, una socie¬
tà ormai non più tanto giovane che
opera nel settore dell'informatica per¬
sonale e in particolare nella creazio¬
ne di prodotti standard per personal
computer, e sono i primi due di una
linea di prodotti tra di loro integrati
(per la serie II e per Macintosh) che
la Cominfor sta progettando e realiz¬
zando da circa un anno.
Saranno disponibili tra poco due
nuovi applicativi :MacCfs Stampe
Grafico e MacCfs Merge. MacCfs
Stampe Grafico unirà le caratteristi¬
che attuali di MacCfs Stampe con le
potenzialità grafiche di Macintosh:
sarà possibile per esempio usare un
documento creato con MacDraw co¬
me sfondo per la pagina, stampando
così contemporaneamente la carta in¬
testata e il contenuto del modulo e-
stratto dall’archivio. Inoltre si potrà
assegnare a ogni campo posto sul
modulo di stampa una serie di attri¬
buti di carattere estetico: font, dimen¬
sione e stile. I risultati sono rappre¬
sentati nelle figure 9 e 10 che ri¬
propongono lo stesso modulo delle
figure 6 e 8 realizzato con il nuo¬
vo programma.
MacCfs Merge è un interessante
programma di semplicissimo uso,
che permette di esportare i dati conte¬
nuti in un archivio di MacCfs in va-
88
Figura 9. L'elenco
aggiornato delle fatture
esigibili, stampato con
Cfs Stampe Grafico.
Figura 10. Un sollecito di
pagamento, stampato con
Cfs Stampe Grafico.
Crealo con MacCfs Senatorio e MaoCfs Stampe Greta)
Rossi © Verdi S P A
Via Vccdinettl 12 -10111 San Rossore
Tel 123-2345678 Tele» ROSSII3487
Torino, 16-09-1985
Speli. Nome del Cliente
Via del Cliente XX
00000 Città del Cliente
_
Vi preghiamo di controllare la posizione delle nostre fatture In calce
elencate che ci risultano tuttora scoperte.
Nel caso abbiate già provveduto al pagamento vogliate considerare nulla la
presente.
N .Fattura Col Totale Fattura
11 2108
12 2208
13 2308
1S 2508
118000
2 360.000
23 600 000
23.600.000
In attesa di un vostro cortese cenno di riscontro, vogliate gradire i nostn
migliori saluti.
Esente Ba Bullo
Estratto conto di Iatture con IVA
R M 431633 del 21/2175
Crealo con Ma/CIs Spiedate « MacCls Stampe Greta)
n ini
ri formati: SYLK, MERGE e TE¬
STO. Il formato SYLK è una forma
di codifica dati usata dalla Microsoft
per poter effettuare lo scambio di da¬
ti tra applicazioni diverse. I dati tra¬
sferiti da Cfs in questo formato (ov¬
viamente solo i campi che interessa¬
no delle schede che interessano se¬
condo i soliti criteri di selezione) po¬
tranno essere utilizzati da Multiplan,
Microsoft Chart, Excel, Jazz e da tut¬
ti gli altri programmi che accettano
in ingresso il formato SYLK (che
sta diventando uno standard non solo
Microsoft). Con il formato MERGE
i dati sono immediatamente utilizza¬
bili da Microsoft Word per il coman¬
do PRINT MERGE, che permette di
personalizzare lettere e circolari uti¬
lizzando dati che appunto risiedono
in un file di formato particolare.
Con questa possibilità la tripletta
di programmi Microsoft Word, Mac-
cfs Schedario e MacCfs Merge costi¬
tuisce un potente sistema per creare,
mantenere e utilizzare mailing list di
ogni tipo. Il terzo formato (testo)
permette di avere a disposizione i da¬
ti di MacCfs nel formato più sempli¬
ce possibile: un campo dopo l'altro
separato da una tabulazione o da un
return. Questo formato è particolar¬
mente comodo per passare i dati ad
altre applicazioni o per la trasmissio¬
ne dei dati ad altri calcolatori o su li¬
nea telefonica. Ma MacCfs Merge
permette anche di inserire in archivi
Cfs dati provenienti da altre applica¬
zioni in vari formati: TESTO e
PGE. Per i file di testo non è neces¬
saria alcuna spiegazione; basti sape¬
re che quasi tutti i programmi stan¬
dard possono emettere dati in questo
formato. Interessante invece la possi¬
bilità di inserire in Cfs dati catturati
durante una sessione di consultazio¬
ne di Pagine Gialle Elettroniche (del¬
la Sarin). PGE è un grosso archivio
accessibile da personal computer tra¬
mite linea telefonica contenente in¬
formazioni anagrafiche, commerciali
e merceologiche su un grande nu¬
mero di operatori economici italiani
(a oggi più di 800.000).
Qui l'utilità di Merge appare eviden¬
te: si prelevano i dati dalla banca da-
tidi PGE, li si trasferisce su un archi¬
vio di MacCfs, li si ordina e selezio¬
na, e li si passa in formato MERGE
a Microsoft Word per realizzare
circolari di qualità completamente
personalizzate.
Francesca Marzotto
Torino 20-07-1985 Spett. Nome del Cliente
Vi a del Cliente
10100 Citta" del CIiente
Vi preghiamo di controllare la posizione delle nostre fatture in
calce elencate che ci risultano tuttora scoperte.
Nel caso abbiate già" provveduto al pagamento vogliate considerare
nulla la presente .
N.Fatt. Data fatt. Totale Fattura
1 1008 1.180.000
8 1508 236.000
1 .416.000
In attesa di un Vostro cortese cenno di riscontro, vogliate gradire
i nostri migliori saluti.
Esente da boi 1o.
Estratto conto di fatture con IVA
R.M. 431633 del 21/2/75
Figura 8. La stampa di un sollecito con Cfs Stampe.
89
Prosegue l'esplorazione dell'animazione in doppia Hi-Res:
in questo numero due nuove routine che permettono al driver
della doppia alta risoluzione lo spostamento orizzontale.
Viene presentata anche una tecnica per l'uso dell'animazione
prespostata sullo schermo a DHR.
Tutto scorre,
anche i colori
E' arrivato il momento di conside¬
rare con attenzione le potenziali tà del¬
l'animazione orizzontale, con qual¬
che nuova routine e alcuni metodi
differenti di animazione. Una routine
è più adatta alle figure in bianco e
nero, l'altra alle figure che contengo¬
no alcuni dei sedici colori ora dispo¬
nibili. Sicuramente ricorderete che
l'ultimo tentativo di spostare lateral¬
mente le figure era men che ideale,
in quanto bisognava spostare le figu¬
re di ben quattordici punti (un indiriz¬
zo di schermo) ogni volta. Le routi¬
ne trattate in questo articolo permet¬
tono invece di spostare lateralmente
le figure di un punto orizzontale per
ogni mossa.
Spostamento DHR
Per ridurre al minimo la digitazio¬
ne, questa volta vengono aggiunte
al driver due sole routine. I loro no¬
mi sono SHIFTR (CALL 37444) e
SHIFTL (CALL 37374). SHIFTR
sposterà la figura di un punto a de¬
stra, e SHIFTL sposterà la figura di
un punto a sinistra. I parametri da
impostare per queste routine sono
VT; VB, HR e HL. Le routine non
fanno ricorso a tavole delle figure, e
quindi non è necessario specificare
SHNUM. SHIFTR e SHIFTL posso¬
no essere utilizzate per muovere qual¬
siasi figura che si trovi al momento
sullo schermo: figure, parti di figure
e perfino grafica di sfondo.
Queste routine di spostamento
presentano a un tempo vantaggi e
svantaggi. Dal lato positivo creano
un movimento orizzontale più scorre¬
vole possibile, senza il minimo sfar¬
fallio. Non sarà mai necessaria una
cancellazione di qualsiasi tipo, dato
che le routine sono autocancellanti. I-
noltre si potrà spostare qualsiasi co¬
sa si trovi al momento sullo scher¬
mo, anche se non esistono tavole del¬
le figure per le parti che vogliamo
muovere.
Dal lato negativo le routine sono
pratiche solo per le figure in bianco
e nero. Una figura a colori cambierà
colore a ogni spostamento, dato che
i bit e i blocchi di colore cambieran¬
no allineamento (vedrete più sotto
come spostare le figure a colori). E
per quanto molto scorrevoli le routi¬
ne di spostamento sono più lente di
quelle che spostano una figura delle
stesse dimensioni sullo schermo del¬
la Hi-Res normale. Questo perché:
1. Una figura a doppia Hi-Res ha
il doppio dei byte di dati che debbo¬
no essere elaborati per ciascuno spo¬
stamento rispetto a una figura ad al¬
ta risoluzione normale di dimensioni
comparabili.
2. Dato che un punto a doppia Hi-
Res è largo soltanto la metà la figu¬
ra si muoverà solo di metà distanza
per ogni spostamento, e richiederà
quindi un numero doppio di sposta¬
menti per coprire la stessa distanza.
3. Le routine devono occuparsi
della commutazione dei soft-switch
per mettere il disegno nel banco di
memoria appropriato, mansione non
richiesta nell'animazione a sposta¬
mento dell'alta risoluzione normale.
Come introdurlo
Caricate dunque in memoria le
vecchie routine del DHR driver, poi
aggiungete le nuove routine SHI¬
FTR e SHIFTL (listati 1 e 2). U-
na volta che sono in memoria,
provando a battere, da ambiente Mo¬
nitor, 91FE.95FFL, si dovrebbe ave¬
re il listato 3, DHR.DRIVER
$91FE. Salvate questo programma
su dischetto con il comando:
BSAVE DHR.DRIVER $91FE,
A$91FE, L$402
Chi ha pratica con programmi as¬
semblatori può copiare i listati 1 e
2, caricarli in memoria con le vec¬
chie routine del DHR driver e salvare
il tutto come indicato sopra. Per co¬
loro che hanno poca dimestichezza
con il linguaggio macchina è
consigliabile caricare in memoria le
vecchie routine del DHR driver e co¬
piare il listato 3 dall'inizio fino al¬
la riga 9280- B0 C6 60 facendo riferi¬
mento, per avere aiuto nell'introdu¬
zione dei listati di Applicando , alla
rubrica "Per chi comincia" in questo
numero della rivista, e quindi salvare
il tutto su dischetto come indicato
sopra.
90
Spostamento
a destra
Cominciamo da SHIFTR (figu¬
ra 1). Quando si usa SHIFTR si de¬
ve sempre aggiungere uno al valore
di HR, il che significa che ci sarà un
indirizzo aggiuntivo (qu attordici pun¬
ti) sulla destra (sul davanti) della no¬
stra figura. Ciò provvede davanti al¬
la figura bit addizionali che non fan¬
no parte della figura e nei quali si
possono spostare i bit della figura.
Dopo aver spostato la figura in a-
vanti (verso destra) quattordici volte,
i quattordici punti supplementari (un
indirizzo) saranno dietro la figura. A
questo punto si deve usare la routine
MOVERT (CALL 37548), che in¬
crementerà HR e HL per sostituire i
quattordici punti di spostamento sul
davanti della figura, in preparazione
dei quattordici spostamenti in avanti
successivi.
La chiave dello spostamento a de¬
stra delle figure è l'istruzione ROL
(ROtate Left, ruota a sinistra) in co¬
dice macchina. Se la faccenda sem¬
bra confondervi le idee, rammentate
che i byte dello schermo Hi-Res so¬
no visualizzati in ordine inverso ri¬
spetto al modo in cui appaiono in
memoria. Guardando la figura 1 ve¬
drete i bit come appaiono sullo
schermo e come appaiono in memo¬
ria. Per spostare a destra i punti del¬
lo schermo si spostano in realtà a si¬
nistra i bit della memoria.
SHIFTR elabora i byte di dati nel¬
lo stesso ordine di REVDIR, acce¬
dendo al blocco a VB/HL (fondo ver¬
ticale/sinistra orizzontale) e conclu¬
dendo a VT/HR (sommità vertica¬
le/destra orizzontale). Così si spinge
la figura anziché tirarla avanti. Il pri¬
mo byte elaborato in ciascuna linea
è a HL/pagina IX e l'ultimo byte e-
laborato è a HR/pagina 1.
Prima il carry (un bit speciale
nel registro di stato del 6502) viene
messo nella condizione 0 o 1 in ba¬
se allo stato del BOFLAG (flag del
bit zero). Si tratta in realtà dello sta¬
to di prespostamento del bit 6 del
byte contiguo sulla sinistra. Poi il
byte viene ruotato a sinistra con
ROL, il che sposta il contenuto dei
bit 0-6 nei bit 1-7, e sposta il carry
nel bit 0.
Adesso il byte ruotato viene po¬
sto sullo schermo in sostituzione
del byte esistente a pagina IX. Poi
viene fatto nuovamente il ROL del
byte in memoria (nell'accumulato¬
re, non sullo schermo), il che spin¬
ge nel carry il bit 7 (che è il bit 6 o-
riginale prima dello spostamento).
Successivamente ci si porta al
byte adiacente sulla destra (pagina 1)
e se ne fa il ROL, spostando anche
in questo caso il contenuto dei bit 0-
6 nei bit 1-7 e impostando il bit 0
(dal carry) sullo stato del bit 6 del¬
l'ultimo byte spostato. Poi il byte
spostato viene sostituito sullo scher¬
mo a pagina 1.
Infine si ruota nuovamente con
ROL il bit 7 nel carry per trovare lo
stato del bit 6 prima dello sposta¬
mento, e si imposta il BOFLAG pri¬
ma di portarsi all'indirizzo seguente
per vedere se è necessario spostare i
due byte di quell'indirizzo.
Noterete che ogni volta che si ini¬
zia una nuova riga si comincia con
il BOFLAG impostato su 0, il che
imposta automaticamente su 0 il pri¬
mo bit 1 che viene incontrato, prov¬
vedendo così alla cancellazione men¬
tre la figura avanza. Noterete anche
che qualunque sia lo stato del bit 6
quando viene spostato fuori del byte
di HR/pagina 1 quel valore viene
scartato e non viene portato avanti
91
Listato 1
SOURCE FILE
: SHIFTR.SOURCE
0000
1
** DHR-
SHIFTR
0000
2
** BY ROBERT
DEVINE
0000
3
** COPYRIGHT
1985 BY
APPLICANDO 4
MICROSPARC, INC.
00FC
4
VT
EQU
$FC
; DECIMALE
252
00FD
5
VB
EQU
$FD
; DECIMALE
253
00FE
6
HR
EQU
$FE
; DECIMALE
254
00FF
7
HL
EQU
$FF
; DECIMALE
255
0026
8
HBASL
EQU
$26
; DECIMALE
38 (INDIRIZZO DELLO
0027
9
HBASH
EQU
$27
; DECIMALE
39 SCHERMO)
0006
10
YO
EQU
$6
; DECIMALE
6
9464
11
YADDR
EQU
$9464
; DECIMALE
37988 (LEGGE YTABLE)
C054
12
PAGE1
EQU
$C054
C055
13
PAGE1X
EQU
$C055
0008
14
BOFLAG
EQU
$08
NEXT
OBJECT
TILE NAME IS
SHIFTR
9244
15
ORG
$9244
9244
A5
FD
16
SHIFTR
LDA
VB
; CALL 37444 INIZIO SUBROUTINE
9246
85
06
17
STA
YO
; MEMORIZZA IN $6 PER L'USO CON
9248
20
64
94 18
LIA
JSR
YADDR
; RETURNA
ALLA YTABLE
924B
: A4
FF
19
LDY
HL
; CARICA NEL REGISTRO Y IL BYTE
924D
: A2
00
20
LDX
#0
924F
86
08
21
STX
BOFLAG
; AZZERA IL FLAG DEL BIT 0
9251
:8D
55
CO 22
L2A
STA
PAGE1X
; DISEGNA
NELLA MEMORIA AUSILIA
A SINISTRA
08
26
9254:18
9255:A5
9257:F0 01
9259:38
925A:B1
925C:2A
925D:91 26
925F:8D 54 '
9262-.2A
9263 :B1 26
9265:2A
9266:91 26
9268:86 08
926A:2A
926B:90 02
926D:E6 08
926F:C8
9270:C4 FE
9272:90 DD
9274 :F0 DB
9276:C6 06
9278:A5 06
927A:C9 FF
927C:F0 04
927E:C5 FC
9280:B0 C6
9282:60
23
24
25
26
27 J1
28
29
30
31
32
33
34
35
36
37
38
39 NC2
40
41
42
43 NXTLN
44
45
46
47
48
49 RTN2
CLC
LDA
BEQ
SEC
LDA
ROL
STA
STA
ROL
LDA
ROL
STA
STX
ROL
BCC
INC
INY
CPY
BCC
BEQ
DEC
LDA
CMP
BEQ
CMP
BCS
RTS
B0FLAG
J1
(HBASL) ,
A
(HBASL),
PAGE1
A
(HBASL) ,
A
(HBASL) ,
B0FLAG
A
NC2
BOFLAG
HR
L2A
L2A
YO
YO
#$FF
RTN2
VT
LIA
AZZERA IL CARRY
CARICA IL FLAG DEL BIT 0
SE E' ZERO ESEGUE IL SALTO A J1
PONE IL CARRY AD 1
CARICA IL BYTE DELLO SCHERMO
SPOSTA I BITS 0-6 IN 1-7
RIMPIAZZA IL BYTE SULLO SCHERMO
DISEGNA NELLA MEMORIA PRINCIPALE
PONE IL BIT 6 NEL CARRY
CARICA IL BYTE DELLO SCHERMO
SPOSTA I BITS 0-6 IN 1-7
RIMPIAZZA IL BYTE SULLO SCHERMO
PONE IL FLAG DEL BIT 0 = 0
PONE IL BIT 6 NEL CARRY
SE IL BIT 6 ERA 0 ESEGUE IL SALTO A NC2
PONE IL FLAG DEL BIT 0=1
PUNTA LA NUOVO INDIRIZZO —>
HR E' STATA SUPERATA?
NO-VA ALL’INDIRIZZO SUCCESSIVO
NO-SI CALCOLA HR
VA ALLA NUOVA LINEA
CARICA LA NUOVA COORDINATA Y
LA COORDINATA Y E' STATA RAGGIUNTA?
SI-ESCE DALLA ROUTINE
VT E’ STATA RAGGIUNTA?
NO-INIZIA LA NUOVA LINEA
r USCITA DALLA ROUTINE
DOS 3.3
APPLE He
APPLE Ile
*** SUCCESSFUL ASSEMBLY : NO ERRORS
nel byte seguente. Qualora si veda
scomparire lentamente dallo scher¬
mo la figura perché si sono fatti
troppi spostamenti (più di quattordi¬
ci), senza incrementare HR e HL per
aggiungere sul davanti byte di spo¬
stamento, ecco dove va la figura: il
bit che si sta spostando fuori del bit
6 HR/pagina 1 semplicemente se ne
va, ed è perduto per sempre.
Spostamento
a sinistra
Considerate ora SHIFTL (figura
2). Usando SHIFTL si deve sempre
sottrarre 1 dal valore di HL, il che
significa che ci sono sempre quattor¬
dici punti di spostamento alla sini¬
stra (sul davanti) della figura. Come
nel caso di SHIFTR questo provvede
davanti alla figura bit addizionali che
non fanno parte della figura, nei qua¬
li si possono spostare i bit della fi¬
gura. Quando vi sarete spostati quat¬
tordici volte a sinistra i bit di sposta¬
mento saranno dietro la figura. Do¬
vrete usare la routine MOVELF
(CALL 37559) che decrementeràHR
e HL, sostituendo i bit di spostamen¬
to davanti alla figura in preparazio¬
ne per i quattordici spostamenti se¬
guenti.
La chiave dello spostamento a si¬
nistra è l'istruzione ROR (Rotate Ri-
ght, ruota a destra) in codice macchi¬
na. Per spostare a sinistra i punti di
schermo della figura si devono spo¬
stare a destra i bit nella memoria.
SHIFTL elabora i byte di dati nel¬
lo stesso ordine di SCAN e di
DRAW, cominciando a VB/HR e
concludendo a VT/HL. Il primo byte
elaborato in ogni riga è a HR/pagina
1 e l'ultimo byte è a HL/pagina IX.
Prima viene fatto il test di
B6FLAG (flag del bit 6) per deter¬
minare se lo stato di prespostamento
del bit 0 del byte contiguo sulla de¬
stra fosse 0 o 1. Se era 1 il bit 7 vie¬
ne messo a 1. Poi il carry viene mes¬
so a 0, dopo di che il byte viene ruo¬
tato a destra con ROR. Questo spo¬
sta il contenuto dei bit 1-7 nei bit 0-
6, mentre il carry (0) è spostato nel
bit 7. Il bit 7 rimane sempre impo¬
stato su 0 dopo ogni spostamento.
Adesso il byte ruotato viene collo¬
cato sullo schermo in sostituzione
92
del byte esistente a pagina 1. Si pas¬
sa quindi al byte di pagina IX e si
fa il test del carry per determinare lo
stato di pre-spostamento del bit 0
del byte di pagina 1. Questo rivela
se il bit 6 di questo byte debba esse¬
re impostato su 0 o su 1.
Se dev'essere 1 si mette anche in
questo caso il bit 7 a 1. Come sem¬
pre il carry viene messo a 0 e il byte
viene ruotato a destra mediante il tra¬
sferimento del contenuto dei bit 1-7
nei bit 0-6, con lo 0 dal carry che
mette il bit 7 a 0. Durante il ROR
il bit 0 cade nel carry. Questo byte
ruotato viene poi posto sullo scher¬
mo in sostituzione del presente byte
a pagina IX.
Infine si fa il test del carry per ve¬
dere se il valore di prespostamento
del bit 0 era 0 o 1, e si imposta il
B6FLAG in modo appropriato per
l'utilizzo neH'indirizzo seguente. O-
gni riga inizia con il B6FLAG mes¬
so a 0. Questo mette automaticamen¬
te a 0 il primo bit 1 che incontra, il
che provvede alla necessità di cancel¬
lazione.
Nella routine SHIFTL qualsiasi
valore che si sposti fuori del bit 0
HL/pagina IX se ne va e viene igno¬
rato. Pertanto se lo spostamento è
più di quattordici volte senza decre-
mentare HR e HL per aggiungere bit
di spostamento la figura comincerà a
sparire dallo schermo.
Collaudo
delle routine
Si è esaminata in modo approfon¬
dito la meccanica dell'animazione
perché i concetti di base possono ap¬
parire difficili e tali da disorientare.
Fate adesso la prima prova di anima¬
zione a spostamento sullo schermo
a doppia Hi-Res.
Per cimentarvi nel primo collau¬
do dovete introdurre il programma vi¬
sibile nel listato 4, e salvarlo su
dischetto con il comando:
SAVE SHIFT.TEST1
Sarà inoltre necessario avere sullo
Listato 2
SOURCE FILE
: SHIFTL.SOURCE
0000:
1
** ; DHR-SHIFTL
0000:
2
** ; BY
ROBERT DEVINE
0000:
3
** ; COPYRIGHT 1985 BY
APPLICANDO & MICROSPARC, INC.
00FC:
4
VT
EQU
$FC
DECIMALE 252
00FD:
5
VB
EQU
$FD
DECIMALE 253
00FE :
6
HR
EQU
$FE
; DECIMALE 254
00FF:
7
HL
EQU
$FF
; DECIMALE 255
0026:
8
HBASL
EQU
$26
; DECIMALE 38 (INDIRIZZO DELLO
001B:
9
HBASH
EQU
27
; DECIMALE 39 SCHERMO)
0006:
10
YO
EQU
$6
; DECIMALE 6
9464:
ii
YADDR
EQU
$9464
; DECIMALE 37988 (LEGGE TABLE)
C054 :
12
PAGE1
EQU
$C054
C055 :
13
PAGE1X
EQU
$C055
0008:
14
B6FLAG
EQU
$08
-NEXT
OBJECT
1*1 LE NAME IS
SHIFTL
91FE:
15
ORG
$91FE
;INIZIO SUBROUTINE
91FE:A5
FD
16
SHIFTL
LDA
VB
9200:85
06
17
STA
YO
; MEMORIZZA IN $6 PER L'USO
9202:20
64
94
18
LIA
JSR
YADDR
; LEGGE LA SUBROUTINE
9205 :A4
FE
19
LDY
HR
; CARICA NEL REGISTRO Y IL BITE PIU' A DESTRA
9207 : A2
00
20
LDX
#0
9209:86
08
21
STX
B6FLAG
; AZZERA IL FLAG DEL BIT 6
920B.-8D
54
CO
22
L2A
STA
PAGE1
; DISEGNA NELLA MEMORIA PRINCIPALE
920E:B1
26
23
LDA
(HBASL),Y
; CARICA IL BYTE DELLO SCHERMO
9210 : A6
08
24
LDX
B6FLAG
; CARICA IL FLAG DEL BIT 6
9212 : F0
02
25
BEQ
J1
; SE IL BIT 6 E' 0 ESEGUE IL SALTO A J1
9214:09
80
26
ORA
#$80
; METTE IL BIT 7-1 PER SPOSTARE IL BIT 6
9216:18
27
J1
CLC
; METTE A ZERO IL BIT 7
9217:6A
28
ROR
A
; SPOSTA I BITS 1-7 IN 0-6 E AZZERA IL CARRY
9218:91
26
29
STA
(HBASL),Y
; SOSTITUISCE IL BYTE SULLO SCHERMO
921A:8D
55
CO
30
STA
PAGE1X
; DISEGNA NELLA MEMORIA AUSILIARIA
921D:B1
26
31
LDA
(HBASL),Y
; CARICA IL BYTE DELLO SCHERMO
921F:90
02
32
BCC
J3
; SE CARRY=0 ALLORA IL BIT 6 SARA' A 0
9221:09
80
33
ORA
#$80
; METTE IL BIT 7-1 PER SPOSTARE IL BIT 6
9223:18
34
J3
CLC
; METTE A ZERO IL BIT 7
9224:6A
35
ROR
A
; SPOSTA I BITS 1-7 IN 0-6 E AZZERA IL CARRY
9225:91
26
36
STA
(HBASL), Y
; SOSTITUISCE IL BYTE SULLO SCHERMO
9227 : A2
00
37
LDX
#0
; METTE 0 IN B6FLAG
9229:90
01
38
BCC
J4
; SE CARRY=0 ALLORA IL BIT 6 SARA' 0
922B:E8
39
INX
; INCREMENTA X PER METTERE 1 IN B6FLAG
922C: 86
08
40
J4
STX
B6FLAG
; CONDIZIONA IL FLA DEL BIT 6
922E:88
41
DEY
; PUNTA ALL'INDIRIZZO SUCCESSIVO DELLO SCHERMO
922F: CO
FF
42
CPY
# $FF
; IL REGISTRO Y E' STATO AZZERATO?
9231:F0
04
43
BEQ
NXTLN2
; SI-VA ALLA LINEA SUCCESSIVA
9233 :C4
FF
44
CPY
HL
; IL REGISTRO Y E'>=HL ?
9235:B0
D4
45
BCS
L2A
; SI-SALTA A LOOP2A
9237 :C6
06
46
NXTLN2
DEC
YO
; MUOVE IN SU YO DI UNA LINEA
9239:A5
06
47
LDA
YO
; CARICA LA NUOVA COORDINATA DI Y
923B:C9
FF
48
CMP
# $FF
; YO E' STATO AZZERATO?
923D:F0
04
49
BEQ
RTN2
; SI-FINE
923F.-C5
FC
50
CMP
VT
; E'STATO RAGGIUNTO VT ?
9241 : B0
BF
51
BCS
LIA
; NO-PARTE LA NUOVA LINEA
9243:60
52
RTN2
RTS
; FATTO-USCITA DALLA ROUTINE
*** SUCCESSFUL ASSEMBLY: NO ERRORS
93
93E0-
FA
A5
FD
85
06
20
64
94
Lisxaio j
93E8-
A4
FE
A2
00
8D
54
CO
B1
93F0-
26
81
FA
E6
FA
DO
02
E6
93F8-
FB
8D
55
CO
B1
26
81
FA
9400-
E6
FA
DO
02
E6
FB
88
CO
9408-
FF
F0
04
C4
FF
B0
DD
C6
9410-
06
A5
06
C9
FF
F0
04
C5
91FE-
A5
FD
9418-
FC
B0
CA
60
A9
04
85
3D
9200-
85
06
20
64
94
A4
FE
A2
9420-
85
43
A9
07
85
3F
DO
0A
9208-
00
86
08
8D
54
CO
B1
26
9428-
A9
20
85
3D
85
43
A9
3F
9210-
A6
08
F0
02
09
80
18
6A
9430-
85
3F
A9
00
85
3C
85
42
9218-
91
26
8D
55
CO
B1
26
90
9438-
A9
FF
85
3E
38
20
11
C3
9220-
02
09
80
18
6A
91
26
A2
9440-
60
8D
5E
CO
8D
OD
CO
8D
9228-
00
90
01
E8
86
08
88
CO
9448-
50
CO
8D
57
CO
60
8D
5F
9230-
FF
F0
04
C4
FF
B0
D4
C6
9450-
CO
8D
OC
CO
8D
51
CO
8D
9238-
06
A5
06
C9
FF
F0
04
C5
9458-
56
CO
8D
00
CO
8D
54
CO
9240-
FC
B0
BF
60
A5
FD
85
06
9460-
20
58
FC
60
A4
06
B1
CE
9248-
20
64
94
A4
FF
A2
00
86
9468-
85
26
B1
EE
85
27
60
A9
9250-
08
8D
55
CO
18
A5
08
F0
9470-
80
85
CE
A9
94
85
CF
A9
9258-
01
38
B1
26
2A
91
26
8D
9478-
40
85
EE
A9
95
85
EF
60
9260-
54
CO
2A
B1
26
2A
91
26
9480-
00
00
00
00
00
00
00
00
9268-
86
08
2A
90
02
E6
08
C8
9488-
80
80
80
80
80
80
80
80
9270-
C4
FE
90
DD
F0
DB
C6
06
9490-
00
00
00
00
00
00
00
00
9278-
A5
06
C9
FF
F0
04
C5
FC
9498-
80
80
80
80
80
80
80
80
9280-
B0
C6
60
A9
51
20
92
92
94A0-
00
00
00
00
00
00
00
00
9288-
A9
26
4C
9F
92
A9
EA
20
94A8-
80
80
80
80
80
80
80
80
9290-
9F
92
8D
63
93
8D
72
93
94B0-
00
00
00
00
00
00
00
00
9298-
8D
AB
93
8D
BA
93
60
8D
94B8-
80
80
80
80
80
80
80
80
92A0-
64
93
8D
73
93
8D
AC
93
94C0-
28
28
28
28
28
28
28
28
92A8-
8D
BB
93
60
A5
FE
C9
27
94C8-
A8
A8
A8
A8
A8
A8
A8
A8
92B0-
B0
04
E6
FE
E6
FF
60
A5
94D0-
28
28
28
28
28
28
28
28
92B8-
FF
F0
04
C6
FE
C6
FF
60
94D8-
A8
A8
A8
A8
A8
A8
A8
A8
92C0-
A5
FC
F0
04
C6
FC
C6
FD
94E0-
28
28
28
28
28
28
28
28
92C8-
60
A5
FD
C9
BF
B0
04
E6
94E8-
A8
A8
A8
A8
A8
A8
A8
A8
92D0-
FC
E6
FD
60
A5
FC
38
E5
94F0-
28
28
28
28
28
28
28
28
92D8-
E3
30
09
85
FC
A5
FD
3-8
94F8-
A8
A8
A8
A8
A8
A8
A8
A8
92E0-
E5
E3
85
FD
60
A5
FD
18
9500-
50
50
50
50
50
50
50
50
92E8-
65
E3
C9
CO
B0
09
85
FD
9508-
DO
DO
DO
DO
DO
DO
DO
DO
92F0-
A5
FC
18
65
E3
85
FC
60
9510-
50
50
50
50
50
50
50
50
92F8-
A9
00
8D
01
CO
85
FA
A5
9518-
DO
DO
DO
DO
DO
DO
DO
DO
9300-
FD
85
06
20
64
94
A4
FF
9520-
50
50
50
50
50
50
50
50
9308-
8D
55
CO
20
2B
93
8D
54
9528-
DO
DO
DO
DO
DO
DO
DO
DO
9310-
CO
20
2B
93
C8
C4
FE
90
9530-
50
50
50
50
50
50
50
50
9318-
EF
F0
ED
C6
06
A5
06
C9
9538-
DO
DO
DO
DO
DO
DO
DO
DO
9320-
FF
F0
04
C5
FC
B0
DC
20
9540-
20
24
28
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30
34
38
3C
9328-
DA
93
60
A2
00
Al
FA
C9
9548-
20
2 4
28
2C
30
34
38
3C
9330-
7F
F0
10
C9
01
90
OC
86
9550-
21
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31
35
39
3D
9338-
F9
4A
26
F9
E8
E0
07
90
9558-
21
25
29
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31
35
39
3D
9340-
F8
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F9
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26
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DO
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32
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9348-
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E6
FB
60
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9568-
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32
36
3A
3E
9350-
CO
85
FA
A5
FC
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20
9570-
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33
37
3B
3F
9358-
64
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A4
FE
A2
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Al
FA
9578-
23
27
2B
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33
37
3B
3F
9360-
8D
54
CO
51
26
91
26
E6
9580-
20
24
28
2C
30
34
38
3C
9368-
FA
DO
02
E6
FB
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FA
8D
9588-
20
24
28
2C
30
34
38
3C
9370-
55
CO
51
26
91
26
E6
FA
9590-
21
25
29
2D
31
35
39
3D
9378-
DO
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E6
FB
88
CO
FF
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9598-
21
25
29
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31
35
39
3D
9380-
04
C4
FF
B0
D9
E6
06
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22
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32
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9388-
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FF
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C5
FD
90
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22
26
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2E
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36
3A
3E
9390-
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C4
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95B0-
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33
37
3B
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9398-
CO
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FA
A5
FD
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95B8-
23
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33
37
3B
3F
93A0-
64
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A4
FE
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Al
FA
95C0-
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24
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CO
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28
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34
38
3C
93B0-
FA
DO
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FB
Al
FA
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31
35
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93B8-
55
CO
51
26
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E6
FA
95D8-
21
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29
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31
35
39
3D
93C0-
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2E
32
36
3A
3E
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06
C9
FF
F0
04
C5
FC
B0
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23
27
2B
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33
37
3B
3F
93D8-
C6
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8D
01
CO
85
95F8-
23
27
2B
2F
33
37
3B
3F
stesso dischetto il DHR driver e la
solita figura di astronave SHA-
PE#144 (listato 5). Se non avete
ancora questo file di figura sul di¬
schetto, usate il Monitor per intro¬
durre il codice e salvatelo con il co¬
mando:
BSAVE SHAPE#144,A#9000,L$54
Eseguendo SHIFT.TEST1 vedrete
la figura che si sposta con moto uni¬
forme avanti e indietro attraverso lo
schermo. Ecco come funziona.
Le linee 80-120, che dovrebbero
esservi ormai familiari, caricano il
driver e la figura e poi inizializzano
la grafica a tutto schermo in doppia
Hi-Res.
La linea 130 disegna la figura sul¬
lo schermo. Questa è l'ultima volta
che la figura sarà disegnata (con
DRAW) nel programma. Ora che la
figura è sullo schermo entrano in a-
zione le routine di spostamento.
La linea 140 rimuove le righe di
cancellazione supplementari sopra e
sotto la figura. Le si era aggiunte
quandoerastatacreataoriginariamen-
te la figura, e non ha senso spostare
byte superflui.
La linea 150 aggiunge un indiriz¬
zo supplementare (14 punti) davanti
alla figura.
La linea 160 sposta la figura dal
lato sinistro al lato destro dello
schermo. Il FOR HR=3 TO 39 prov¬
vede semplicemente un loop di spo¬
stamento e mostra i differenti valori
che HR avrà durante il movimento
della figura. Per prima cosa
spostiamo la figura in avanti quattor¬
dici volte usando SHIFTR (CALL
37444), poi incrementiamo HR e
HL usando MOVERT (CALL
37548) prima di saltare indietro per
spostare la figura altre quattordici
volte.
La linea 170 sposta la figura ri¬
portandola dal lato destro al suo pun¬
to di partenza sul lato sinistro dello
schermo. Non c'è stato bisogno di
aggiungere bit di spostamento davan¬
ti alla figura in quanto una volta rag¬
giunto il lato destro e cambiato dire¬
zione i quattordici bit supplementari
che erano dietro la figura al termine
dell'ultimo spostamento verso destra
si trovavano davanti alla figura dopo
il cambiamento di direzione. In prati¬
ca questo significa che l'ultimo
CALL alla routine MOVERT non
è stato eseguito perché MOVERT
non permette che HR sia incrementa¬
to oltre 39. Per spostarsi a sinistra
si è semplicemente richiamata la rou¬
tine SHIFTL (CALL 37374) quattor¬
dici volte e poi usato MOVELF
(CALL 37559) per decrementare HR
e HL.
La linea 180 salta indietro a linea
160 per ricominciare lo spostamento
a destra.
Figure a colori
Per spostare orizzontalmente le fi¬
gure a colori bisogna muovere quat¬
tro punti per volta. Il modo miglio¬
re per farlo è quello di usare una se¬
rie di figure, con ciascuna figura
spostata di quattro punti rispetto al¬
l'ultima. Quando disegnerete la serie
di figure, una in cima aH’altra, alla
stessa HR/HL, sembrerà che la figu¬
ra si muova in avanti.
Questo tipo di animazione è defi-
94
Listato 4
10 REM ************************
20 REM * SHIFT.TESTI *
30 REM * DI ROBERT DEVINE *
40 REM * COPYRIGHT (C) 1985 *
50 REM * BY APPLICANDO & *
60 REM * MICROSPARC, INC *
70 REM ************************
80 PRINT CHR$ (4)"BLOAD DHR.DRIVER $91FE": CALL 37999: HIMEM: 3737
4
90 PRINT CHR$ (4)"BLOAD SHAPE#144"
100 CALL 37953: REM INIZIALIZZA
110 HGR : CALL 37928: REM PULISCE LO SCHERMO DHR
120 POKE 49153,0: POKE 49234,0: REM 80STORE/TUTTO SCHERMO
130 POKE 251,144: POKE 252,0: POKE 253,13: POKE 254,2: POKE 255,0:
CALL 37780: REM DISEGNA FIGURA SULLO SCHERMO
140 POKE 252,1: POKE 253,12: REM TOGLIE RIGHE SUPPLEMENTARI SOPRA
E SOTTO
150 POKE 254,3: REM AGGIUNGE 1 ALL'INDIRIZZO DELLA PARTE ANTERIO
RE DELLA FIGURA
160 FOR HR - 3 TO 39: FOR SHFT - 1 TO 14: CALL 37444: NEXT SHFT: CA
LL 37548: NEXT HR: REM (SHIFTR/MOVERT) INCREMENTA IL LATO DESTR
O DELLOSCHERMO
170 FOR HR = 39 TO 3 STEP - 1: FOR SHFT = 1 TO 14: CALL 37374: NEX
T SHFT: CALL 37559: NEXT HR: REM (SHIFTL/MOVELF)INCREMENTA IL L
ATO SINISTRO DELLO SCHERMO
180 GOTO 160: REM RIFA’ TUTTO DA CAPO FINO ALLO SPEGNIMENTO DEL
COMPUTER
DOS 3.3
APPLE Ile
APPLE Ile
nito animazione a prespostamento.
Quando si lavora con figure prespo¬
state sullo schermo a doppia Hi-Res
si utilizza normalmente una serie di
sette figure, ognuna spostata di quat¬
tro punti rispetto a quella adiacente,
in una figura a blocco più larga di
due indirizzi (28 punti) rispetto alle
dimensioni effettive della figura.
Impiegando le figure prespostate
sarà il caso di usare sempre la routi¬
ne EOROFF (CALL 37517) in mo¬
do che la figura precedente della serie
sia cancellata a dovere quando viene
disegnata la figura successiva. Un'al¬
tra cosa apprezzabile delle figure pre¬
spostate è che variando lievemente
le figure della serie si può ottenere
l'effetto di animazione (per esempio
un uomo che cammina) mentre la fi¬
gura si muove in avanti.
Per avere una dimostrazione del¬
l’animazione a prespiostamento pote¬
te creare una serie di otto figure pre¬
spostate. La figura 3 mostra come
ognuna delle figure della serie sarà o-
rientata alfintemo della figura a
blocco.
Come si ricorderà la figura dell'a¬
stronave è larga solo tre indirizzi
(sei byte); tuttavia nella nostra serie
prespostata ogni figura sarà larga cin¬
que indirizzi (dieci byte). La prima fi¬
gura della serie (figura 137) avrà alla
sua destra due indirizzi vuoti, con la
figura vera e propria che occuperà le
coordinate X di doppia Hi-Res 0-
39, mentre l'ultima figura della serie
(figura 144) avrà alla sua sinistra
due indirizzi vuoti, con la figura ve¬
ra e propria in residenza alle coordi¬
nate X 28-67. Le altre due figure del¬
la serie risiederanno in posizione in¬
termedia fra questi due estremi.
Dalla figura 3 potete vedere che
se doveste disegnare ogni figura del¬
la serie, ciascuna sopra la seguente,
la figura sembrerebbe muoversi a de¬
stra (disegnando le figure 137-144) o
a sinistra (disegnando le figure 144-
137). Mano a mano che viene dise¬
gnata ogni nuova figura della serie,
le parti esposte dell'ultima figura
vengono automaticamente cancel¬
late.
CREATE.PRE-SHIFTS (lista¬
to 6) è un breve programma che fa
tutto il lavoro di creazione della se¬
rie di otto figure prespostate (vedrete
fra breve per quale motivo occorrano
otto figure anziché sette).
Listato 5
9000- 00 00 00 00 00 00 00 00
9008- 01 70 00 00 00 00 7F 7F
9010- 60 00 00 0F 7F 7F 7E 00
9018- 00 3F 7F 7F 7F 40 01 7F
9020- 7F 7F 7F 70 07 7F 7F 7F
9028- 7F 7C 1F 43 61 70 78 3F
9030- 1F 7F 7F 7F 7F 7F 01 7F
9038- 7F 7F 7F 70 00 0F 7F 7F
9040- 7E 00 00 00 7F 7F 60 00
9048- 00 00 07 7C 00 00 00 00
9050- 00 00 00 00
Le linee 80-130 svolgono esatta¬
mente la stessa funzione del test di a-
nimazione a spostamento del lista¬
to 4, predisponendo le cose e dise¬
gnando con DRAW la figura sullo
schermo. Le linee 150-160 conver¬
tono la coordinata X (0-559) nel¬
l'appropriata coordinata X di
HPLOT (0-279).
La linea 170 non fa che disegnare
attraverso la figura una serie di righe
verticali nere, il che ha l'effetto di
cambiare il colore da bianco a
giallo.
La linea 180 rimuove le righe
supplementari che erano state poste
sopra e sotto la figura quando la si e-
ra creata, e cambia la larghezza della
figura da tre indirizzi a cinque indi¬
rizzi.
Le linee 190-220 creano le otto fi¬
gure prespostate. Dapprima fate il
POKE di SHNUM nella locazione
251, poi mettete con SCAN la figu¬
ra in una tavola delle figure. Quindi
muovete la figura a destra di quattro
punti e saltate indietro per impostare
il successivo numero di figura, conti¬
nuando fino a che sono state create
tutte le otto figure. Infine con CAL-
L 37966 uscite dalla doppia Hi-Res.
La linea 230 salva la figura sul di¬
schetto.
Dovreste notare a questo punto
che qui si è piuttosto sciuponi in fat¬
to di memoria. Ognuna delle figure
della serie è lunga solo 120 byte,
ma si usa per ogni figura un'intera
pagina di memoria di 256 byte. Ora,
in un normale ambiente di program¬
mazione si vorranno impaccare assie¬
me le figure, una subito dopo l'altra.
Per far questo si introducano due PO¬
KE per ciascuna figura. Prima intro¬
ducete POKE 251,SHNUM (il byte
alto delfindirizzo ove ha inizio la fi¬
gura) e poi POKE 37781 (il byte
basso dell'indirizzo ove ha inizio la
figura). Questo cambia la prima i-
struzione in DRAW da LDA #0 a
LDA (byte basso). Usando DRA-
WDN con le figure impaccate il se¬
condo POKE sarebbe POKE 37709
(byte basso) e usando REVD1R sa¬
rebbe POKE 37625 (byte basso).
Adesso che avete preparato una se¬
rie di figure prespostate, provatele in
un programma.
SHIFT.TEST2 (listato 7) fa in
sostanza la stessa cosa di SHIFT.TE-
ST1, con la differenza che questa vol¬
ta muovete attraverso lo schermo u-
na figura a colori usando una serie di
figure prespostate.
95
I
Listato 6
60 REM * MICROSPARC, INC *
7 0 REM ************************
80 PRINT CHR$ (4)"BLOAD DHR.DRIVER S91FE": CALL 37999: HIMEM: 3737
4
90 PRINT CHRS (4)"BLOAD SHAPE»144"
100 CALL 37953: REM INIZIALIZZA
110 HGR : CALL 37928: REM PULISCE LO SCHERMO DHR
120 POKE 49153,0: POKE 49234,0: REM 8 OSTORE/SCHERMO INTERO
130 POKE 251,144: POKE 252,0: POKE 253,13: POKE 254,2: POKE 255,0:
CALL 37780: REM DISEGNA LA FIGURA SULLO SCHERMO
140 GOTO 170
150 POKE 49236,0:C = INT (X / 7) : IF C / 2 = INT (C / 2) THEN PO
KE 49237,0
160 XC - INT (C / 2) + X / 7 - C:XC - INT (XC * 7 + .5): RETURN
170 HCOLOR= 0: FOR X - 0 TO 40 STEP 4: GOSUB 150: HPLOT XC,0 TO XC,
13: NEXT
180 POKE 252, 1: POKE 253,12: POKE 254, 4: REM TOGLIE LE RIGHE SOPR
A E SOTTO - AGGIUNGE 2 ALL'INDIRIZZO DI SPOSTAMENTO
190 FOR X = 137 TO 144: POKE 251, X: REM PREDISPONE I NUMERI DELLE
FIGURE
200 CALL 37850: REM PONE LA FIGURA IN UNA TAVOLA DELLE FIGURE
210 FOR SHFT = 1 TO 4 : CALL 37 444: NEXT SHFT : REM SPOSTA LA FIGURA
DI 4 PUNTI
220 NEXT X: CALL 37966
230 PRINT CHRS (4) " BSAVE SHAPES 137-144,AS8900,LS800
Le linee 80-120 sono utilizzate
anche in questo caso per predisporre
la doppia Hi-Res. La linea 130 disat¬
tiva la funzione EOR di DRAW.
Questo è sempre necessario quando
si usano figure prespostate. La linea
140 predispone la locazione alla qua¬
le la figura comparirà da principio
sullo schermo.
La linea 150 è un loop che indica
i valori di HL mano a mano che ci
muoviamo attraverso lo schermo.
Step 2 fa un doppio incremento di
HR e HL dopo ogni serie di sette fi¬
gure.
La linea 160 passa attraverso la
serie di sette figure una dopo l'altra e
le disegna in sequenza, tutte alla cor¬
rente HR/HL. Chi si chiede perché
si usano soltanto le figure 138-144
invece delle 137-144 (tutte le otto fi¬
gure), osservi la figura 3. Noterà
che le figure 137 e 144 sono esatta¬
mente identiche tranne per il fatto
che sono spostate esattamente di due
indirizzi l'una rispetto all'altra. Se e-
seguiste la serie da 137 a 144, ecco
cosa accadrebbe: dopo aver disegnato
la figura 144, e incrementato due
volte HR e HL, disegnando la figura
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creato pergestire dei DATI non solo alfabetici ma
anche numera e con la possibilità di gestire all'interno
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la possibilità di modificarlo, spostando i campi,
aggiungendoli ed anche eliminandoli, senza dover reinserire i DATI.
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di stampa, di posizionare i campi con il MOUSE ed in misura, vi permette di
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SHAPE NUMBERS
137 138 139 140 141 142 143 144
Figura 3. Orientamento all'interno della figura a blocco.
137 alla nuova HR/HL vi trovereste
a disegnare alla locazione della vec¬
chia figura 144. Il solo modo per te¬
nere la figura in costante movimen¬
to in avanti è quello di disegnare con
DRAW la figura 138 dopo la figura
144. Lo stesso ragionamento si ap¬
plica all'utilizzo delle figure 143-
137 quando si sta muovendo la figu¬
ra verso sinistra.
La linea 170 fa un doppio incre¬
mento di HR e HL chiamando due
volte MOVERT. La linea 190 decre-
menta di uno HR e HL in preparazio¬
ne del viaggio di ritorno.
Le linee 200-230 spostano la figu¬
ra riportandola al lato sinistro con
gli stessi metodi usati per spostarla
a destra, ma questa volta si passa at¬
traverso le figure 143-137 una dopo
Listato 7
10 REM ************************
20 REM * SHIFT.TEST2 *
30 REM * DI ROBERT DEVINE *
40 REM * COPYRIGHT (C) 1985 *
50 REM * BY APPLICANDO S *
60 REM * MICROSPARC, INC *
70 REM ************************
80 PRINT CHR$ (4)"BLOAD DHR.DRIVER S91FE": CALL 37999: HIMEM: 3737
4
90 PRINT CHRS (4)"BLOAD SHAPES 137-144"
100 CALL 37953: REM INIZIALIZZA
110 HGR : CALL 37928: REM PULISCE LO SCHERMO DHR
120 POKE 49153,0: POKE 49234,0: REM 8OSTORE/SCHERMO INTERO
130 CALL 37517: REM DISATTIVA LA FUNZIONE EOR
140 POKE 252,101: POKE 253,112: POKE 254,4: POKE 255,0: REM LOCAZ
IONE INIZIALE FIGURA
150 FOR HL - 0 TO 35 STEP 2
160 FOR SHNUM = 138 TO 144: POKE 251.SHNUM: CALL 37780: NEXT SHNUM:
REM DISEGNA UNA SEQUENZA DI 7 FIGURE
170 CALL 37548: CALL 37548: REM DOPPIO INCREMENTO HR/HL
180 NEXT HL
190 CALL 37559
200 FOR HL - 35 TO 0 STEP - 2
210 FOR SHNUM = 143 TO 137 STEP - 1: POKE 251,SHNUM: CALL 37780: N
EXT SHNUM: REM DISEGNA UNA SEQUENZA DI SETTE FIGURE
220 CALL 37559: CALL 37559: REM DOPPIO DECREMENTO HR/HL
230 NEXT HL
240 GOTO 150
DOS 3.3
APPLE Ile
APPLE Ile
l'altra e si fa un doppio decremento
di HR e HL per ottenere il movimen¬
to a sinistra. Questo metodo di ani¬
mazione è scorrevole quasi quanto le
routine di spostamento, anche se ci
si muove ogni volta di quattro pun¬
ti. Dato che tutta questa attività di a-
nimazione è diretta esclusivamente a
questa figura può darsi che si
riscontri qualche effetto stroboscopi¬
co mentre la figura viene disegnata
con DRAW più e più volte. Adesso
avete a disposizione due diversi me¬
todi di animazione orizzontale per
la doppia Hi-Res. La possibilità di
realizzare spostamenti laterali di un
punto orizzontale per ogni mossa,
anziché di un intero indirizzo di
schermo, offre in definitiva un'at¬
traente gamma di nuove applicazio¬
ni; prima tra tutte quella di spostare
figure a colori. Nel prossimo artico¬
lo potrete completare il driver della
doppia Hi-Res con raggiunta di alcu¬
ne routine che vi permetteranno di fa¬
re l'animazione a spostamento verti¬
cale, eliminando completamente la
necessità di usare DRAW o DRA-
WDN per molti tipi di animazione.
Questo programma è disponibile
su dischetto. L'elenco, i prezzi
eie modalità d'ordine di questo e
degli altri dischetti disponibili sonol
riportati nella rubrica Disk Service.]
; e Applicando
97
Per chi
comincia
N uovi lettori, siate i benvenuti. Queste
pagine sono per voi, e le ripeteremo a
ogni numero per facilitare il primo incontro
con Applicando e con il mondo di Apple.
Ovviamente queste righe non intendono
sostituire i manuali, dei quali consigliamo
caldamente la lettura, ma possono bastare
per chi intende soltanto utilizzare i pro¬
grammi che pubblichiamo, copiarli, salvar¬
li su dischetto e farli partire.
Cominciamo con qualche rapidissima
premessa su Apple //. Quando accendete
per la prima volta il vostro Apple con un
dischetto già inserito nel drive e la tastiera
posizionata sull'inglese (per chi possiede
Apple //e e Ile), dovreste veder comparire
sullo schermo il segno chiamato curso¬
re, o prompt, in inglese. Mentre se avete la
tastiera posizionata su italiano, vedrete é.
La sua presenza significa che potete fare
una di queste tre cose:
1) Fornire al computer comandi destinati
al drive (per esempio CATALOG mostra il
contenuto del dischetto, se si tratta di un
dischetto in Basic).
2) Fornire comandi nella versione per
Apple del linguaggio Basic (e cioè l'Apple¬
soft Basic).
3) Battere sulla tastiera righe di pro¬
grammi in Applesoft Basic.
Per copiare un programma da Applican¬
do potrà essere necesario fare tutte e tre le
cose.
Per battere un programma
di applicando
Per prima cosa sarà opportuno leggere
fino in fondo l’articolo che accompagna il
programma. Può darsi che non capiate pro¬
prio tutto la prima volta: non preoccupate-
vene, in seguito diventerà facilissimo. Cer¬
cate soprattutto le eventuali istruzioni che
spiegano se occorre fare qualcosa di parti¬
colare per battere il programma. In ogni
caso assicuratevi di aver pronto un dischet¬
to già inizializzato per poter salvare quel
che avrete battuto. Per i dettagli su come
inizializzare un dischetto vergine, guardate
i manuali: chi proprio ai manuali fosse al¬
lergico, faccia così: a Apple spento inseri¬
sca il dischetto System Master nel drive 1, e
accenda il computer: quando il drive avrà
smesso di girare (lueina rossa di nuovo
spenta), tolga il System Master dal drive e
inserisca al suo posto un dischetto sicura¬
mente vergine e sicuramente mai usato (at¬
tenzione: si possono ri-inizializzare anche
dischetti già usati, ma il loro contenuto va
irrimediabilmente perso) ; ora basta battere
NEW, Return, e poi INIT HELLO, sem¬
pre seguito da Return.
Tutti i programmi in Basic consistono di
una sequenza di righe di istruzioni. Tutte le
righe sono numerate all'inizio, e possono
contenere una o più istruzioni. Se le istru¬
zioni sono più d’una, esse saranno separate
da segni di due punti (:). Per esempio:
20 FOR J = 1 TO 5 : P R I N T
CHR$(7):NEXT J
Per copiare da Applicando un program¬
ma, inserendolo nel vostro Apple, occorre
assicurarsi che la memoria operativa del
computer sia vuota battendo NEW Return
(questa istruzione non cancella nulla di ciò
che è registrato sui vostri dischetti: libera
soltanto la memoria del computer dall’ulti¬
mo programma usato), ed è necessario poi
battere i listati così come sono stampati,
riga per riga, compresi i numeri di riga,
battendo Return solo quando si arriva al
numero di riga successivo. Quando sarà
stata copiata anche l’ultima riga e l’ultimo
Return (a fine riga), si potrà salvare il pro¬
gramma su dischetto (il dischetto che avete
inizializzato, o un altro già inizializzato in
precedenza su cui ci sia spazio libero a suffi¬
cienza). Per salvarlo basterà battere il co¬
mando SAVE, seguito dal nome che inten¬
dete dare al programma che avete trascrit¬
to. Questo è tutto, ma vediamo passo per
passo un esempio.
10 REM CAMPANELLO
20 FOR J = 1 TO 5 : P R 1 N T
CHR$(7):NEXT J
30 END
Listato 1
Per battere il semplice programma Cam¬
panello del listato 1 (produce solo un suono
simile a quello di un campanello, null'al-
tro), si seguirà questa sequenza:
1) Battete NEW Return per cancellare
dalla memoria qualsiasi programma prece¬
dentemente usato. (Se state lavorando su
un Apple //e o un Ile assicuratevi che il tasto
CAPS LOCK. il primo in basso a sinistra,
quello che permette di ottenere tutte maiu¬
scole, sia schiacciato).
2) Battete la linea 10 esattamente com’è
stampata e premete il tasto Return solo alla
fine dell'ultima parola (CAMPANELLO).
3) Battete allo stesso modo anche le linee
20 e 30.
4) Con un dischetto già inizializzato nel
drive (nel drive 1, se ne avete due), battete
SAVE CAMPANELLO Return, per regi¬
strare il vostro programma su dischetto.
5) Poiché il vostro programma è ancora
nella memoria del computer, per farlo gira¬
re basterà battere RUN e premere il tasto
Return. Se cancellate la memoria facendo
girare un altro programma o spegnendo il
computer, per usare nuovamente il pro¬
gramma occorrerà inserire il dischetto nel
drive e battere RUN CAMPANELLO Re¬
turn.
Alcuni suggerimenti
I suggerimenti che seguono possono ren¬
dere il lavoro di trascrizione un po’ più
facile:
1) Se commettete un errore di battitura
in una riga e non avete ancora premuto il
tasto Return, basterà tornare indietro con
la freccetta sinistra, correggere l’errore, e
tornare al punto in cui eravate con la frec¬
cetta destra, premendo Return come al so¬
lito solo a completamento dell'intera riga.
Se invece vi accorgete dell’errore quando
ormai avete premuto Return e siete passati
a un'altra riga, completate tranquillamente
la riga che state scrivendo, compreso il Re¬
turn finale; poi ribattete la riga in cui avete
commesso l’errore: ribattetela per intero,
con numero di riga e tutto il resto, e la
nuova versione prenderà automaticamente
il posto della vecchia.
2) Siate particolarmente attenti a non
commettere errori di trascrizione nelle ri¬
ghe in cui compare l’istruzione DATA.
Nelle altre istruzioni un eventuale sbaglio è
più facile da individuare, perché penserà
eventualmente il computer a segnalarlo in
seguito, nelle istruzioni DATA questo in¬
vece non avviene.
3) Salvate periodicamente il programma
mentre procedete, per minimizzare i guai
di una eventuale interruzione di corrente.
Se non avete tempo per trascrivere tutto il
progamma, trascrivete fin dove potete o
volete (ma comunque completando fino al
Return la riga che state battendo), poi sal¬
vatelo su dischetto come se aveste finito.
Per riprendere a trascrivere sarà sufficiente
inserire il dischetto nel drive, accendere il
computer, e battere LOAD seguito dal no¬
me che avete dato al programma, e da Re¬
turn (battete CATALOG se non ricordate
più con che nome avete salvato il program¬
ma). La luce rossa sul drive si accenderà, e
il vostro programma verrà caricato nella
memoria operativa del computer. A questo
punto battete LIST, e vedrete scorrere sul¬
lo schermo tutta la parte del programma
che avevate già battuto. Continuate adesso
tranquillamente dal punto in cui avevate
interrotto.
4) Prima di effettuare modifiche o ag¬
giunte, trascrivete l’intero programma e fa¬
telo girare per prova. Questo renderà più
facile la ricerca di eventuali errori, isolando
quelli commessi durante la battitura e la
trascrizione. Non preoccupatevi per il nu¬
mero di errori di trascrizione che farete: è
normale. Il computer vi segnalerà, riga per
98
riga, dove avete sbagliato. Basterà a questo
punto controllare la riga, individuare l’er¬
rore commesso e ribattere correttamente
l’intera riga. A questo punto occorre salva¬
re di nuovo il programma su dischetto.
5) Le lettere minuscole possono essere
usate solo all’interno di comandi che inclu¬
dono REM o tra virgolette.
Programmi in
linguaggio macchina
Il Basic e il Dos sono ottimi linguaggi,
ideati apposta per rendere più facile la pro¬
grammazione, ma l’Apple è in grado di
ricevere comandi anche in un codice molto
più vicino alla sua logica, chiamato linguag¬
gio macchina. Il linguaggio macchina è un
po’ la lingua madre dell’Apple, un pro¬
gramma così composto sarà quindi compre¬
so dal computer molto più velocemente di
un programma scritto in Basic. Per creare
programmi in questa lingua si usa spesso un
programma chiamato Assembler. L’As-
sembler permette al programmatore di
scrivere in un codice più facile del linguag¬
gio macchina: l’assembly. In un secondo
momento il programma stesso si tradurrà in
linguaggio macchina. L’Apple infatti non
conosce l’assembly.
Molti dei programmi che troverete su
APPLICANDO saranno scritti in ambe¬
due le versioni: assembly e linguaggio mac¬
china; in questo modo potrete inserire le
istruzioni direttamente in linguaggio mac¬
china. senza dovervi procurare il program¬
ma Assembler. In questo caso le istruzioni
dovranno essere inserite direttamente nel
System Monitor (da non confondere col
monitor video): per raggiungere il System
Monitor è sufficiente battere CALL -151 e
schiacciare il tasto Return. A questo punto
sullo schermo comparirà un asterisco (*)
che indica che è stato raggiunto il contatto
con il System Monitor. Per inserire i listati
scritti in linguaggio macchina occorrerà al¬
lora battere, per esempio, i seguenti co¬
mandi:
300:A2 05 20 DD FB CA F0 03 4C 02 03 60
Return
In questa serie di istruzioni il ’300' indica
una locazione di memoria e i due punti
dicono all’Apple di inserire i seguenti nu¬
meri (A2 e gli altri numeri in base 16) in
quella locazione. I numeri sono in base 16
(esadecimale); non è necessario saper cal¬
colare con questa base per trascrivere ì pro¬
grammi in linguaggio macchina, ma è im¬
portante sapere che in questo tipo di lin¬
guaggio i numeri sono dati sempre in esade¬
cimale.
Facciamo un breve esempio di program¬
ma scritto in linguaggio macchina. Il se¬
guente listato serve a indirizzare alcuni dati
in una particolare locazione di memoria:
300.30B
0300-A2 05 20 DD FB CA F0 03
0308-4C 02 03 60
Listato 2
I numeri a sinistra delle lineette (atten¬
zione: le lineette non vanno digitate, al loro
posto occorre battere un "due punti") sono
le locazioni di memoria, vale a dire gli indi¬
rizzi dello spazio di memoria in cui il dato
dovrà essere conservato, e i numeri seguen¬
ti sono il contenuto, i dati da memorizzare
nelle sette locazioni di memoria indicate. I
due numeri separati da un punto presenti
nella prima riga indicano gli indirizzi inizia¬
li e finali della parte di memoria considera¬
ta. Questo programma è la traduzione del
listato numero tre, scritto in assembly. Co¬
me si noterà le colonne a sinistra sono mol¬
to simili al listato numero due, contengono
infatti le locazioni di memoria, mentre la
parte a destra contiene istruzioni in assem¬
bly. Esistono diversi programmi assembler
e diverse disposizioni dei listati, ma in tutti
sono presenti queste due diverse colonne.
1 *RINGER PROGRAM
2
ORG
$300
3
BELL EQU
$FBDD
0300: A2 05
4
LDX
#$5
0302: 20 DD FB 5
LOOP JSR
BELL
0305: CA
6
DEX
0306: F0 03
7
BEQ
END
0308: 4C 02 03
8
JMP
LOOP
030B: 60
9
END RTS
Listato 3
Per inserire i listati nella macchina è suf¬
ficiente eseguire le seguenti operazioni:
1) Digitare CALL-151 Return per en¬
trare in contatto con il System Monitor, poi
inserire la locazione di memoria, i due pun¬
ti e il contenuto della memoria; nel caso del
listato numero due ad esempio si digiterà:
300:A2 05 20 DD FB CA F0 03 Return
308:4C 02 03 60 Return
Un programma in Assembler sarà invece
così inserito:
300:A2 05 Return
302:20 DD FB Return
305 :CA Return
306: F0 03 Return
308:4C 02 03 Return
30B:60 Return
State attenti a non inserire lo spazio tra i
due punti e il primo numero seguente,
mentre invece bisogna mettere lo spazio fra
le coppie di numeri.
2) Una volta inserito l’intero listato,
schiacciate CTRL—C Return per tornare al
livello BASIC indicato dal segno ’]’.
3) Al contrario dei programmi in BASIC
che iniziano nella stessa locazione di me¬
moria, e che possono essere salvati con un
semplice SA VE, i programmi scritti in lin¬
guaggio macchina possono iniziare in di¬
versi punti della memoria. Per salvare lista¬
ti o dati in linguaggio macchina si dovrà
indicare quindi la locazione alla quale ha
inizio il programma da salvare e la lunghez¬
za dello stesso (in decimale o in esadecima¬
le). Per il programma usato prima come
esempio, il comando sarà:
BSAVE RINGER, AS300, LSC
dove AS300 è la locazione di memoria di
inizio programma e LSC è la lunghezza del
programma (la lettera C corrisponde al nu¬
mero decimale 12). All'inizio dei listati in
linguaggio macchina pubblicati su Appli¬
cando troverete sempre l’indicazione della
locazione di memoria di inizio e fine pro¬
gramma; esempio: 300.3EA mentre nel
corso dell’articolo troverete i parametri per
salvare il programma, esempio: BSAVE
RINGER, A$300,L$C.
4) Per rivedere il listato che avete tra¬
scritto basterà battere 300.30B. e sullo
schermo si riprodurrà tutto ciò che avete
battuto. Per ottenere una copia sulla stam¬
pante, basterà battere PR # (£ se siete in
tastiera italiana) seguito dal numero dello
slot al quale avete collegato la stampante
(normalmente il n. 1) Return e poi ancora
300.30B Return. Le correzioni si fanno ri¬
battendo solo la riga contenente eventuali
errori.
5) Per far girare il programma basterà
allora digitare BRUN RINGER, senza
l’indirizzo.
Quanto esposto sopra è valido sia per il
DOS 3.3 (sistema operativo per la gestione
del drive che veniva fornito prima dell’usci¬
ta del Ile) sia per il ProDOS (sistema opera¬
tivo fornito con il He). Usando il ProDOS
occorre però fare alcune precisazioni.
I comandi del tipo SAVE, LOAD,
RUN, CATALOG, ecc. vengono accettati
anche in forma minuscola.
Per formattare un disco non si potrà più
usare il comando INIT HELLO, ma sarà
necessario usare il disco UTILITIES di Si¬
stema fornito con il computer. Durante
questa operazione vi verrà chiesto se il no¬
me del disco, assegnato automaticamente
dal computer, va bene oppure se volete
cambiarlo. Infatti tutti i dischi formattati in
ProDOS (indicati come Volume) hanno un
nome e vengono riconosciuti indicando
questo nome dopo un comando diretto al
drive. Per esempio se volete vedere il cata-
log di un disco chiamato BLANK. dovete
battere CAT/BLANK.
Per non ripetere continuamente il nome
del disco potete battere, prima dei comandi
diretti al drive, PREFIX/nome disco segui¬
to da RETURN. Da questo momento tutti
i comandi al drive saranno diretti automati¬
camente al disco scelto.
Per vedere il catalog è sufficiente battere
CAT.
Durante l’uso di alcuni programi scritti in
ProDOS potreste trovarvi una richiesta del
tipo "PATHNAME?"; non spaventatevi, il
pathname è il nome del disco al quale vo¬
gliamo fare riferimento, scritto entro due
barrette (/) e seguito dal nome del file che
vogliamo salvare o caricare in memoria op¬
pure trasferire da un disco a un altro.
99
Nelle due precedenti puntate sono stati visti cinque piccoli trucchi:
stack, code, liste, garbage collection e strutture hash. L'intento è
stato quello di avere metodi e strumenti per ottimizzare la memoria e
i tempi di ricerca dei dati. In questa puntata tratteremo gli ultimi due
trucchi: ricorsione e alberi binari. Oltre a una ulteriore ottimizzazione
dello spazio e del tempo, questi argomenti permettono di illustrare
anche degli algoritmi molto eleganti.
Ricorsione
e alberi binari
Ricorsione (o ricorsività) è un ter¬
mine tecnico usato in matematica
per intendere una formula o una defi¬
nizione riflessiva, cioè basata su se
stessa. Per capirla conviene però usa¬
re alcuni esempi al di fuori del cam¬
po della matematica: un'immagine,
per esempio, è ricorsiva quando con¬
tiene se stessa, come si può notare
nel disegno della pagina accanto. Vi
si vede un uomo che legge un gior¬
nale: nel giornale c'è una fotografia
in cui compare un uomo che legge
un giornale; qui, a sua volta, un al¬
tro uomo con un giornale, e così
via fino a che il giornale non contie¬
ne più l'immagine: proprio come ac¬
cade guardandosi in uno specchio,
avendone un altro alle spalle.
Un altro esempio di ricorsione si
può avere in una definizione lingui¬
stica; se ne può dare una della parola
“lista”: “una lista è formata da nulla
oppure da un elemento seguito da u-
na lista”. E' intuibile che quest'ulti-
ma lista è a sua volta formata da un
elemento seguito da una lista, e così
via fino a che si ha un elemento se¬
guito da nulla (figura 1).
Una subroutine si dice ricorsiva
quando al suo interno compare un ri¬
chiamo di se stessa. In figura 2
potete vedere un esempio astratto di
subroutine ricorsiva espressa in Ba¬
sic: notate che l'istruzione GOSUB
400 compare sia fuori che dentro al
corpo della subroutine 400. A destra
compare una rappresentazione grafi¬
ca dell'esecuzione: le linee tratteggia¬
te rappresentano i salti dovuti ai GO¬
SUB e RETURN, le linee piene rap¬
presentano le istruzioni effettivamen¬
te eseguite.
Osserviamo che la prima parte del¬
la subroutine 400 (denotata con “c”)
viene eseguita tre volte in ciclo,
poi, quando il controllo salta la GO¬
SUB 400, viene eseguita per altret¬
tante volte la seconda parte della su¬
broutine (denotata con “d”).
In basso in figura 2 viene rappre¬
sentato questo fatto mettendo in evi¬
denza la sequenza cronologica con
cui vengono eseguite le istruzioni.
Il fatto che la ricorsione si fermi do¬
po tre giri è puramente a titolo di e-
sempio: il numero effettivo di giri
di ricorsione viene determinato dalla
condizione di terminazione, cioè dal¬
la “IF...THEN 490” che fa saltare la
GOSUB 400, scatenando le uscite a
ripetizione dalla ricorsione. E' dun¬
que compito del programmatore scri¬
vere correttamente la condizione di
terminazione, al fine di ottenere il
numero desiderato di giri di ricor¬
sione.
Ecco un esempio di subroutine ri¬
corsiva: vi ricordate la subroutine
SCAN delle liste? Riscriviamola in
modo ricorsivo (in italiano anziché
in Basic):
subroutine scandisci lista
IF la lista è vuota THEN ritorna
PRINT primo elemento della lista
ELEMENTO '-USTA
NULLA •
L I IRTA— I
ELEMENTO
- LISTA-
ELEMENTO
■ LISTA -
ELEMENTO
- LISTA -
■ LISTA-
Figura 1. Quello di lista è un tipico concetto ricorsivo.
100
GOSUB scandisci sottolista rima¬
nente
Osservate che per scandire una li¬
sta si deve stampare il primo elemen¬
to e poi scandire la sottolista ottenu¬
ta togliendo il primo elemento dalla
lista iniziale. Osservate la presenza
di un GOSUB che rimanda
direttamente a se stesso.
Andiamo ora un po' più in detta¬
glio: osservando l'istruzione RE¬
TURN (sempre in figura 2), notia¬
mo che durante i cicli di ricorsione
fa ritornare alla 490, mentre all'ulti¬
mo ciclo fa ritornare alla GOSUB in
alto (dopo di essa naturalmente). Co¬
me farà il calcolatore a sapere dove
deve far ritornare il controllo quando
esegue un RETURN? Il trucco sta
nel fatto che ogni GOSUB viene ese¬
guito non solo facendo saltare il con¬
trollo, ma anche ricordando il cosid¬
detto “indirizzo di ritorno”, cioè il
numero della linea successiva al
GOSUB.
Tale indirizzo di ritorno viene me¬
morizzato in un'apposita area di me¬
moria strutturata a “stack”: ogni GO¬
SUB implica l'inserimento nello sta¬
ck di un indirizzo e ogni RETURN
implica una estrazione dell'ultimo in¬
dirizzo inserito. Durante l'esecuzione
di una subroutine ricorsiva, il calco¬
latore esegue parecchie GOSUB con¬
secutive prima di eseguire i relativi
RETURN; le istruzioni che il calco¬
latore sente sono poste esattamente
in quest'ordine:
GOSUB 400
GOSUB 400
GOSUB 400
RETURN
RETURN
RETURN
Risulta quindi ovvio che durante
l'esecuzione di una subroutine ricor¬
siva lo stack si riempie.
Purtroppo lo stack di serie dell'Ap¬
ple II è piccolo e non permette tanti
giri di ricorsione. Per ovviare a que¬
sto inconveniente, utilizzeremo uno
stack personale bello grande in mo¬
do da permettere tanti giri di ricor¬
sione.
Come già sapete dalla prima punta¬
ta, uno stack è una struttura di dati
accessibile mediante due operatori
chiamati PUSH e POP, realizzati at¬
traverso due subroutine (che si ritro¬
vano agli indirzzi 1000 e 1100 ri¬
spettivamente).
Riscriviamo, dunque, il listato di
figura 2 utilizzando il nostro stack
personale: tutti i GOSUB vanno so-
■i
101
P2=1 : REM INDIRIZZO DI RITORNO
GOSUB 1000 : REM PUSH NELLO STACK
GOTO 400 : REM CHIAMATA DI XYZ-
2150.
400 REM SUBROUTINE DI XYZ^ -
IF... THEN 490
P2=2
GOSUB 1000
GOTO 400
REM CONDIZIONE DI TERMINAZIONE-
REM INDIRIZZO DI RITORNO
: REM PUSH NELLO STACK
: REM CHIAMATA RICORSIVA-
490
GOSUB 1100 : REM POP INDIRIZZO DI RITORNO
ON P2 GOTO 2150, 490
Figura 3. Lo “scheletro” della subroutine 400.
stituiti da un PUSH dell'indirizzo di
ritorno nello stack (P2=... :GOSUB
1000) seguito da un semplice salto
(GOTO 400, come evidenziato dalla
figura 3).
Il RETURN va invece sostituito
da un POP dell'indirizzo di ritorno,
seguito da un salto condizionato
(GOSUB IIOOiON P2 GOTO
2150,490): il controllo dunque ritor¬
na al chiamante sulla base del valore
estratto con POP, che sarà 1 se il
chiamante è quello in alto (in figu¬
ra 3), 2 altrimenti (osservate P2=l
e P2=2). Se la subroutine ricorsiva a-
vesse delle variabili locali, cioè uti¬
lizzate solo all'interno, sarà indispen¬
sabile inserire anch'esse con PUSH
nello stack prima della chiamata ri¬
corsiva, altrimenti il successivo giro
di ricorsione le sporcherà. Ovvia¬
mente tali variabili dovranno essere
estratte dopo la chiamata ricorsiva
(nella figura 3, qui in alto, sareb¬
be alla linea 490).
Quello evidenziato nella figura 3
è lo scheletro della subroutine 400
che vedremo più avanti a proposito
degli alberi binari, nel paragrafo a
loro dedicato.
Alberi binari
Ecco ora una struttura di dati aven¬
te alcune caratteristiche simili alla
struttura “hash”, vista nella puntata
precedente. Anche qui il problema è
quello di memorizzare una grande
quantità di dati caratterizzati da una
chiave e una informazione (a sua
volta suddivisa in campi). Ricordan¬
do la tabella hash, notate che una ca¬
ratteristica fondamentale è la necessi¬
tà di avere un array di puntatori che,
per sua natura, deve essere allocato a
priori. Inoltre, bisogna tener presen¬
te che all'interno delle liste (nella ta¬
bella hash) non vi è un particolare or¬
dinamento fra gli elementi.
Utilizzando una struttura ad albero
binario saremo in grado di memoriz¬
zare una gran quantità di dati, mante¬
nendoli in ordine e senza dover preal¬
locare alcun array in memoria.
Questi enormi vantaggi si pagano
a costo di una maggiore complicazio¬
ne e un leggero calo di efficienza ri¬
spetto alla tabella hash, pur mante¬
nendo prestazioni di gran lunga supe¬
riori rispetto alla lista semplice: a-
vendo N elementi, il tempo medio di
accesso è N/2 per la lista semplice;
C+(N/2)/K per la tabella hash (dove
C è il tempo di calcolo della funzio¬
ne hash e K è il numero di compo¬
nenti delfarray); infine Log N (base
2) per l'albero binario.
Per esempio, avendo 400 elementi
root
?
MAR |
L
= Left
key
= chiave
inf
= informazione
R
= Right
L key inf R
E
LAU
r\
PEP
3
N,
DAR
jL.
ALE
lì
4L
LIA
.L.
X
LEA
ì
V
OLI
ROB
3
NAN
-X
V-
OTT
-X
H V-
TOM
MIN
Figura 4. Un tipico albero binario; ogni elemento, detto anche nodo, contiene una chiave identificativa
e un'informazione.
102
L(MX)
(loft)
c
r!>
MX
K$(MX)
(key)
DAR
LAU
LIA
MAR
OLI
PEP
M$(MX) R(MX)
(memory) (right)
ROot
FRee
Figura 5. I quattro array da dimensionare per implementare
un albero binario in Basic.
saranno necessari in media
400/2=200 confronti per trovare un
elemento in una lista semplice;
l+(400/2)/25=9 confronti per la ta¬
bella hash e Log(400)=20 confronti
per l'albero binario (supponendo che
il calcolo della funzione hash valga
un confronto e avendo un array con
25 componenti). Definizione: un al¬
bero binario è formato da nulla oppu¬
re da un elemento a cui sono appesi
due alberi binari.
Spiegazione: a differenza della li¬
sta, in cui ogni elemento ha un solo
puntatore, nell'albero ogni elemento
ha due puntatori (ecco perché bina¬
rio) che verranno denominati Right
(destro) e Left (sinistro). Come al so¬
lito, ogni elemento contiene una
chiave idendficativa e una informa¬
zione (vedi figura 4). Si tratta dun¬
que di un insieme di elementi (detti
anche nodi) collegati da puntatori (ra¬
mi), che formano una struttura gerar¬
chica: gli elementi puntatori si diran¬
no figli, quelli che puntano si diran¬
no padri.
E' proprio come negli alberi genea¬
logici, con la particolarità che gli ele¬
menti sono ermafroditi e non posso¬
no avere più di due figli. In caso di
necessità di qualche “parentela” in
più è lecito parlare di nonni, nipoti,
fratelli, cugini, zii.
Quello che implementeremo sarà
un albero binario avente la seguente
proprietà: considerando un qualsiasi
nodo avente una certa chiave, il sot¬
toalbero appeso a sinistra conterrà so¬
lo nodi con chiave inferiore (in ordi¬
ne alfabetico) e quello appeso a de¬
stra solo chiavi superiori (vedi figu¬
ra 4).
Con questa convenzione si posso¬
no memorizzare gli elementi mante¬
nendo un ordinamento fra di loro e
contemporaneamente avendo buoni
tempi di accesso: infatti, la subrouti¬
ne FIND, che ricerca un nodo data u-
na certa chiave, dovrà partire dalla ra¬
dice e scegliere se scendere a destra o
a sinistra confrontando la chiave: il
procedimento va ripetuto con il nodo
sottostante fino a trovare l'elemento.
Ogni volta che si scende di un li¬
vello vengono esclusi dal confronto
la metà dei nodi rimanenti; infatti
scendendo a destra si escludono tutti
i nodi appesi a sinistra e viceversa:
per questo motivo la subroutine di ri¬
cerca sarà piuttosto veloce, come
già detto in precedenza (log N base
2). Per implementare in Basic un al¬
bero binario è indispensabile dimen¬
sionare quattro array (come eviden¬
ziato dalla figura 5 e dal listato
dalla linea 20 alla 40).
A differenza dei programmi visti
nelle scorse puntate, non distinguere-
103
mo fra gli operatori ADD e FIND.
Implementeremo il solo operatore
FIND con una modifica: quando l’ele¬
mento cercato non viene trovato, ver¬
rà automaticamente aggiunto
all'albero come figlio dell'ultimo no¬
do esaminato.
Si noti che, per come è definito
l’albero, gli elementi possono soltan¬
to venir appesi in fondo e non ver¬
ranno mai effettuati inserimenti a
metà (come avveniva per le liste).
Provate ad aggiungere a mano l'ele¬
mento con chiave NOR nell’albero
di figura 4 (la soluzione è in fon¬
do all'articolo).
Nel listato che segue la subrouti¬
ne FIND si trova all’indirizzo 100 e
utilizza un puntatore ausiliario AC
(actual) per percorrere i vari rami:
parte dalla radice (linea 120) e scende
verso il basso (linea 190 per scende¬
re a sinistra, linea 220 per scendere
a destra) fino a che trova l'elemento
cercato (linee 150 e 160) o fino a
che arriva in fondo senza averlo tro¬
vato (linee 180 e 210). Dalla linea
240 alla 280 viene per così dire ap¬
peso l'elemento nuovo come figlio
dell'ultimo elemento esaminato e dal¬
la linea 300 alla 330 viene inserito
il contenuto.
1 REM ALBERO BINARIO
2 REM-
10 MX - 20 :REfl MAX
20 om n*(nx), K*(nx)
30 Din L(nx) :REn LEFT POINTER
40 Din Rtnx) :REn RIGHT P0INT.
50 Din Stnx) :REn STACK
G0 TS - -1 :REn TOP 0F STACK
70 R0 - -1 :REn R00T
80 FR - 0 :REn FREE
30 GOTO 2000
100 REn -
110 REn FIND (CERCA ELEMENTO
CON CHIAVE PI* E STAMPALO
0 INSERISCILO)
120 AC - R0
130 IF AC - -1 THEN 240
140 IF PI* <> K»(AC) THEN 170
150 PRINT "CONTENUTO- ";n*(AC)
1G0 RETURN
170 IF PI* > K*(AC) THEN 210
180 IF L(AC) - -1 THEN 260
190 AC - L(AC)
200 GOTO 140
210 IF R(AC) - -1 THEN 280
220 AC - R(AC)
230 GOTO 140
240 R0 - FR
250 GOTO 290
260 L(AC) - FR
270 GOTO 290
280 R (AC) - FR
290 IF FR - -1 THEN 370
300 K*(FR) - PI*
310 L(FR) - -1
320 R(FR) - -1
330 INPUT "CONTENUTO: " : n*(FR)
340 FR - FR + 1
350 IF FR > nX THEN FR - -1
360 RETURN
370 PRINT " NANCA SPAZIO"
380 RETURN
400 REn -
410 REn SCAN (STAttPA L’ALBERO
IN ORDINE CRESC. DI CHIAVE)
420 IF PI - -1 THEN 600
430 P2 - PI
440 G0SUB 1000:REn PUSH PI
450 P2 - 2
460 G0SUB 1000:REn PUSH INDIR.
470 PI - L(PI)
480 GOTO 400 :REtt RI CORSI ONE
490 G0SUB 1100:REn POP PI
500 PI - P2
510 PRINT K* (PI), n*(Pl)
520 P2 - PI
530 G0SUB 1000:REn PUSH PI
540 P2 - 3
550 G0SUB 1000:REn PUSH INDIR.
560 PI - R(PI)
570 GOTO 400 :REn RI CORSI ONE
580 GOSUB 1100:REN POP PI
590 PI - P2
600 GOSUB 1100:REn POP INDIR.
610 ON P2 GOTO 2150.490,580
700 REn -
710 REn VIEU (STAnPA L’ARRAY)
720 FOR I - 0 TO nX
730 PRINT I. L(I). K*(I).
740 PRINT n*(I),R(I);
750 IF I-RO THEN PRINT“<-R0":
760 IF I-FR THEN PRINT'^-FR":
770 PRINT ““
780 NEXT I
790 RETURN
1000 REn -
1010 REn PUSH (INSERISCE P2)
1020 TS - TS + 1
1030 S (TS) - P2
1040 RETURN
1100 REn -
1110 REn POP (ESTRAE IN P2>
1120 P2 - S(TS)
1130 TS - TS - 1
1140 RETURN
2000 PRINT "F-FIND, V-VIEU"
2010 PRINT "S-SCAN. E-EXIT"
2020 INPUT C*
2030 IF C»-"F“ THEN 2080
2040 IF C*-"V“ THEN 2160
2050 IF C*-“S" THEN 2110
2060 IF C*o"E" THEN 2000
2070 GOTO 2190
2080 REn —ESEGUI FINO-
2090 INPUT "CHIAVE: ”;P1*
2100 GOSUB 100 :REn FINO
2110 PI - RO
2120 P2 - 1
2130 GOSUB 1000:REn PUSH INDIR.
2140 GOTO 400 :REN SCAN
2150 GOTO 2020
2160 REn —ESEGUI VIEU-
2170 GOSUB 700 :REn VIEU
2180 GOTO 2020
2190 END
La subroutine 400 (SCAN) stam¬
pa tutti i nodi dell'albero in ordine
crescente (alfabetico) di chiave. Si
tratta di una subroutine ricorsiva che
ha una struttura simile a quella vista
nella figura 3.
Il concetto è il seguente: tenendo
conto che ogni nodo ha un sottoalbe¬
ro sinistro contenente le chiavi infe¬
riori e un sottoalbero destro con chia¬
vi superiori, la subroutine per stam¬
pare un albero dovrà partire dal pri¬
mo nodo e, prima di stamparlo,
stampare il sottoalbero sinistro (con
una chiamata ricorsiva), poi stampa¬
re il nodo e, infine, stampare il sot¬
toalbero destro (se non vuoto). Pro¬
vate a eseguire a mano questo algori¬
tmo sull'albero di figura 6, in cui
sono evidenziati i sottoalberi di ogni
nodo.
Nella subroutine 400 osserviamo
alla linea 420 il test per vedere se il
sottoalbero è vuoto. Alle linee 470
e 480 l'entrata in ricorsione sul sot¬
toalbero sinistro: alla linea 510 la
stampa del nodo attuale e alle linee
560 e 570 l'entrata in ricorsione sul
sottoalbero destro. Si notino le varie
GOSUB 1000 e GOSUB 1100 per
inserire ed estrarre l'indirizzo di ritor¬
no e la variabile locale PI, che pun¬
ta al nodo attuale. Si noti, infine, al¬
la linea 2110 che il primo nodo at¬
tuale è quello puntato dalla radice
stessa e, dalla linea 2120 alla 2140,
la prima chiamata alla subroutine
400. Per la comprensione delle su¬
broutine PUSH e POP (linee 1000 e
1100) potete rivedere la prima pun¬
tata.
La subroutine 700 ( VIEW) è analo¬
ga a quelle viste nelle puntate prece¬
denti: stampa l'array evidenziando i
vari puntatori.
Alla linea 2000 inizia l’interprete
per provare a mano ogni singola su¬
broutine e poterne capire il funziona¬
mento: nella realtà gli alberi binari
verranno utilizzati come struttura
per memorizzare grandi quantità di
dati e le subroutine di accesso verran¬
no chiamate dal programma applica¬
tivo in modo generalmente invisibi¬
le all'utente.
Alessandro Mazzetti
Soluzione. NOR sarà il figlio de¬
stro di NAN. Considerando l'albero
di figura 5, il percorso effettuato
per l'inserimento è: essendo
NOR>MAR si scende verso destra;
essendo NOR<PEP si scende verso
sinistra; essendo NOR<OLI si scen¬
de ancora verso sinistra; essendo
NOR>NAN si scende verso destra;
non essendovi più nulla, si appende
NOR a destra di NAN.
104
■
-
Ecco un elenco dei computer shop presso i quali è possibile
abbonarsi ad Applicando, acquistare una copia, cercare un numero arretrato...
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matique 2, Reg. America 31.
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ruzza 2 - Alessandria: Sistemi Bit,
Via Ghilini 27- Asti: Gestione Dati
srl, Via B.Buozzi 45 - Biella (VC):
Consul Computer srl, Via delle Rose
2; Informatica Biella sas, Piazza S.Pao-
lo 1/b - Borgomanero (NO): All
Computer, Corso Garibaldi 106 - Cu¬
neo: Thema Inform.Distribuita sas,
Via Statuto 10 -Domodossola (NO):
Nuova Elettronica, Via Giovanni
XXIH 68 - Novara: D.R. srl, Viale
XX Settembre 19; D.R. srl, Via Morde¬
rà 3; SPA srl, Via A. Canobbio 16/A -
Pinerolo (TO): Elaborazione Dati
Pinerolo, Viale Montebello 6 - Tori¬
no: A.B.Computer sas, Corso Grosse¬
to 209; Beliucci Benedetto, Via Papaci-
no 23; CominforSistemi sas, CorsoTe-
lesio 4/B; Digitalsync snc, Corso Mo-
ncalieri 303; Dimensione Personal,
Via Bertola 22/e; GE.NE.CA srl, Via
XX Settembre 51; Hobby Elettronica,
Via Saluzzo 11/F-G-H; Omicron Com-
uters snc, Corso Duca degli Abruzzi
4; Pinto G.Componenti elettronici,
Corso Principe Eugenio 15bis; Softec
Computer srl, Via Juvara 24; Tecno-
system computer shop, Corso Francia
12; Tekno Computers srl, Via Mada¬
ma Cristina 31/c.
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cenzo 129r; Sals Informatica spa, Via
D’Annunzio 2 e Viale B.Partigiane
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Corso Genova 100 - La Spezia: So¬
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La Bottega del Computer, Via Martiri
Libertà 180 - Savona: Briano snc,
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tro Commerciale Milanofiori- Berga¬
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tentino 8; Studio 15 srl, Via Quarenghi
60 - Brescia: Alfa Computer, Via
Bassi 26; Brescia Computer srl, Via
Malta 12; Il Computer srl, Via Solferi¬
no 5; Personal Data, Via Brozzoni 4 -
Como: Accaesse Informatica srl, Via
Acquanera 46; D.S.I. srl. Via Dottesio
8; Irpe Informatica srl, Via Cadorna
l/a - Cremona: Archimede, Via Pale¬
stre 11/b - Gallarate (VA): Irpe
Computer srl, Va Pegoraro 8 - Gavar-
do (BS): Bit Shop, Via G.Quarena
120 - Lecco (CO): Computers Lecco
snc, Via N.Bixio 18/b; Datamation,
Viale Turati 40 - Lissone (MI): Com-
puterlandia. Via Martiri Libertà 72 -
Mantova: Antek Computer sas, Via
Cavour 69 - Melegnano (MI): L'A¬
mico del Computer, Via Castellini 25 -
Milano: A.G.Informatica srl, Via G.
Silva 49; All'Informatica Shop, Via
Lazzaretto 2; All'Informatica srl, Via
V i gevan o 8 ; C ommun ications En gi nee-
ring, Piazza Firenze 4; Deltron srl,
Viale Gran Sasso 50; Esprit, Via Ber-
amini 13; Happy System, Piazza Diaz
; Il Tempio del Computer, Via Patta-
ri 2; Indico srl. Via Marco d'Agrate 1;
Indico srl,Via Pier Capponi 12; Infor¬
mation Technology, via dei Bossi 7
ang. Broletto; La Bottega Informatica
srl, Via Turati 6; Macan sas, Via Bro¬
letto 39; Microtech Sistemi, Viale Pia¬
ve 7; Polisistemi.Via Dema 19; SH
Computer srl, Viale Montenero 33;
Small Business Computers, Via Vitru-
vio 38; Softec Computer, Viale Jenner
23 - Monza (MI): ESI srl, Via Cava-
lotti 11; Nikom Electronics, Via Asia-
o 7 - Pavia: M.A.S.H. Computer
ystems, Via della Rocchetta 5; Senna
Gianfranco snc, Via Calchi 5 - S. Anto¬
nio Mantovano (MN): Antek Com¬
puter sas, Via Manzoni 49 -Trezzano
sul Naviglio (MI): Personal Compu¬
ter Shop, Via L da Vinci 36 -Varese:
IRPE srl, Via Carantani 1 - Villasan¬
ta (MI): Computer Area show room,
Via Carducci z; Computer Area snc,
Via Volta 27/a.
I&EHTIKQ
Bolzano: Dataplan, Sparkasse Strasse
9 - Merano: Computer Market, Via S.
Maria del conforto 22 - Trento:
SI.GE. sas, Via Piave 28.
FRIULI-VENEZIA GIULIA
Gorizia: Elcom, Corso Italia 149 -
Pordenone: Electronic Center snc,
Viale Libertà 79; Electronic Center,
Viale Martelli 17 - Trieste: Compu-
termarket, Via Valdirivo 6 -Turriaco
(GO): Tecno Power Elettronica, Via
Marconi 19 - Udine: Bit Computers,
Via Pozzuolo 107; PS Elettronica sas,
ViaTavagnacco 89/91 c.c.
VEKE1Q
Bassano del Grappa (VI): A-Tre
snc, Piazza Firenze 23 - Conegliano
(TV): Computing Program, Via
G.Piovesana 32; De Marin Computers,
Via Matteotti 142 - Creazzo (VI):
Uomo Computer, Via Olmo 38 - Me¬
stre (VE): Pacinotti sas, Via Torino
92 -Mirano (VE): Saving Elettroni¬
ca, Via Gramsci 40 - Montebelluna
(TV): Uomo Computer, Corso Mazzi¬
ni 53 - Montecchio Magg.(VI): Ef-
fecomp (Esa), Piazza Carli 2 - Pado¬
va: Capovilla & C. sas, Galleria Scro-
vegni 5; Computer Service srl, Via
Beethoven 3; EDP Sistemi srl, Via Bor¬
romeo 13 - Rovigo: Computer Servi¬
ce sas, Via Cavallotti 12 Treviso: A5
Computers srl, Borgo Cavour 37/a -
Venezia: Personal Computer, Canna¬
regio 5894- Verona: ARMU srl, Via
Teatro Filarmonico 3; Chip Computer
(Esa), Stradone S. Fermo 8; Esacomp
srl, Via Roveggia 43; MOS 80 sas, Via
Germania 21; MOS 80 Computer
Shop, Via del Pontere 2; MOS 80 Per¬
sonal Computers, Largo Marzabotto
21- Vicenza: Abc Informatica srl,
Contrà Porta Padova 19; Abc Informa¬
tica srl, Viale S.Lazzaro 19; Sevi sas,
Via S.Agostino 87 -Villafranca
(VR): Studio 4, Corso V.Emanuele
65.
EMILIA ROMAGNA
Bologna: Ceda Minicomp sr, Piazza
Aldrovandi 2/2; Computer Systems,
Via Ercolani 10/d; Edp Sistemi BO,
Viale Pietramellara 61/F; Lucky
Systems, Via Farmi 33/a; Sercom, Via
B. da Carpi 9/b - Carpi (MO): Iret
Carpi, Via Berengario 58 - Cesena
(FO): SHC snc, Via Pisa 40/42 -Ferra¬
ra: Mazzacurati Claudio, Viale Ca¬
vour 186/188; Soc. Termomeccanica,
Via Tito Speri 5 ; Tecnomeccanica, Via
Garibaldi 195 - Fidenza (PR): Archi-
mede, Via Vito Aimi 2; RCM Compu¬
ter, Via Comini Malpeli 11 - lio-
renzuola d'Arda (PC): Centro
Computer, Corso Garibaldi 125/a -
Forlì: A-Z Computer srl, Via Cignani
7; Icof Impianti srl, Via Masetti 56;
Kronos, Via O. Regnoli 30 - Imola
(BO): Computers srl, Via S.P.Grisolo-
go 38 -Modena: Canalgrande Infor¬
matica, Corso Canalgrande 29; Masetti
Elettronica srl, Via Emilia Centro 211 -
Parma: Computek sas, Piazzale Boito
5; Irei spa. Via Cavallotti 3; RCM
Computer, Va Farmi 51/a - Piacen¬
za: PC Personal Computer, Via Chiap¬
poni 42; RCM Computer, Corso V. E-
manuele 96 - Reggio Emilia: Com¬
puter Center srl, Via D.Alighieri 4; E-
saprogetti, Via F.Filzi 2; Iret spa, Via
Emilia S.Stefano 32 - Rimini: Compu¬
ter Line, Via Coletti 61 - Sassuolo
(MO): Iret Sassuolo, Via Pretorio 65 -
Scandiano (RE): Informatica
System, Via Statale 13/a - Viserba di
Rimini (FO): Computer Center, Via
Pallotta 25/a.
TOSCANA
Arezzo: Sisted srl, Via Galvani 22; Si-
sted srl, Piazza Risorgimento 10 - Bor¬
go a Buggiano (PT): CO-DI snc,
Via 24 Maggio 119 - Firenze: Anfrel
Informatica sas, Via Masaccio 50 e Via¬
le Gramsci 10/r; Centro Servizi srl,
Via Petrocchi 24; Computer Line srl,
Viale Spartaco Lavagnini 20; Elettroni¬
ca Cento Stelle srl, Via Cento Stelle
5/b; Line spa. Via G.Di Vittorio 10;
Paoletti Ferrerò, Via il Prato 40/42r;
P.T.E. snc, Via Duccio da Buoninse-
f na 60; Soluzioni EDP srl, Corso dei
intori 39r; Tuttocomputer (centro
servizi), Via Panzani 36/38r - Forte
dei Marmi (LU): Blu Data, Via Mo-
rin 95 - Grosseto: C.I.S.I.D. Compu¬
ter snc, Via Papa Giovanni XXIII 4 -
Livorno: Livinform 2, Scali delle
Cantine 62; Livinform srl, Via Roma
8 (piazza Attias) - Massa: Euro Com¬
puter sas, Piazza C. Bertagnini 4 -
Montecatini (PT): Co-Di snc, Via 1
Maggio 20/22, Fraz.Margine Coperta -
Perignano (PI): Memor Informatica
srl, Via Togliatti 2/4/8 - Piombino
(LI): Centro Ufficio sdf, Via F.Fer-
rer 37/39 - Pisa: Data Pori, due, Via
Sancasciani 35; Società Elettronica Tir¬
rena, Via Fucini 20 - Pistoia: Inter
Systems, Via Mascagni 14 - Pontede-
ra (PI): Data Pori srl, Via Brigate
Partigiane 27 - S.Giovanni Valdfar-
no (AR): I.C.S. srl, Via Garibaldi
46.
UMBRIA
Cerbara di Città (PG): Computer
Post, Via Madonna del Vento - Foli¬
gno (PG): Linea Informatica snc, Via
Garibaldi 81- Perugia: Icot Impianti,
Via Cicioni 8 Ponte S.Giovanni
(PG): Ready Computer srl, Via Adria¬
tica 49.
LAZIO
Latina: Easy Byte, Viale XVIII Di¬
cembre 44 Lido di Ostia (Roma):
A.C.S. Advanced Computer System,
Via Consacchi 10; Cosmic srl, via del¬
le Gondole 168/170-Ostia (Roma): AG
Computer Systems srl. Via A. Carabel¬
li 108/112 - Roma: AG Computer
Systems srl, Via G.Lanza 101/105;
Biotech srl, Via S.Valentino 18; Bit
Computers 2, Viale Ionio 333/335; Bit
Computers 3, Via Nemorense 14716;
Bit Computers Nord, Via Tuscolana
350/350a; Bit Computers Star, Via
F.Satolli 55/59; Compushop, Via No-
mentana 265/273; Computer Center
srl, Via Nizza 48/52; Computerai! srl,
Via Michele di Landò 41 ; Computime
srl, Via Cola di Rienzo 28; Computime
srl, Viale Parioli 25; Cosmic srl, Via
Viggiano 70; Cosmic srl, Via Vespasia¬
no 56/b; Easy Byte, Via G.Villani 24;
EDP Market, Via Somalia 205; EM
Eur Micro Computer, Viale C. Pavese
267; FBM di Mario Bagnetti, Via Fla¬
minia 395; SIPREL srl, Via Pompeo
Magno 94 - Roma EUR: Bit Compu¬
ters, Via F.Domiziano 10-Viterbo: Al¬
fa Computer, Via Palmanova 12/c.
MARCHE
Ascoli Piceno: Rinascita Informati¬
ca sas, Corso Trento e Trieste 17-Ca-
merino (MC): MED, Via V.Venanzi
11/13 - Civitanova Marche (MC):
NBP Elettronica, Via Don Bosco
11/13-Fabriano (AN): MED, Piazza
Rosselli 6-Jesi (AN): EMJ sas, Via
F.Conti 4; New Computer srl, Via Per-
golesi 271- Macerata: MED, Via
Mozzi 72/a -Torrette di Ancona
(AN): Sisteda spa, Via Flaminia
286/a; Sisteda srl, Via Velino 5.
ADRuzza
Avezzano (AQ): Aspron, Via Ameri¬
ca 10/12 - Chieti: Computer sdf, Via¬
le Unità d'Italia 5 - L'Aquila: SEAD
srl, Via Giardini 16a - Lanciano
(CH): Electronic Microsystems, Via
della Pace 3- Pescara: OCSA srl, Via¬
le Marconi 361 (zona stadio); Ormi
Computers srl, Via C. Goldoni 5 -Va¬
sto Marina (CH): OCSA srl, S.S. A-
driatica
MOLISE
Boiano (CB): Iannotti Giovanni, Lar¬
go Duomo 14 - Campobasso: Infor¬
matica Molisana, Via B. Buozzi 12.
CAMPANIA
Avellino: ICC Elettronica srl, Via de¬
gli Imbimbo 126 - Barano d'Ischia
(NA): Matterà Antonio, Via Roma 61-
Benevento: Masone Informatica, Via¬
le dei Rettori 57- Caserta: Sistel
Computers, Corso Trieste 124 - Napo¬
li: Computer Systems srl, Via Puccini
19; Golden Computer srl, Via Miche¬
langelo 7; IC International Computer
srl, Via Nuova S.Rocco 62/P.co Solea-
do; IC International Computer, Via Po-
sillipo 130; La Barbera Carlo sas, Via
Toledo 320 - Salerno: Computer
System, Via E.Bottiglieri 19; SEDA
sii, Via Parmenide c/o Iannone.
BASILICATA
Matera: Lucana Sistemi srl, Via Don
Minzoni 4.
TOGLIE
Bari: Auditorium 3, Piazza Massari
15; Ciesse spa, Via Re David 176/d;
L.e L. Computers srl, Largo 2 Giugno
4-Brindisi: SIC srl, ViaS.Giovanni Bo¬
sco 109 - Foggia: ISI srl. Via Matteot¬
ti 83 - Lecce: Quasar Informatica srl,
Via Giacomo Arditi 11 - Molfetta
(BA): Auditorium 3, Piazza Garibaldi
12/a - Putignano (BA): Amore &
Computer, Via Gl^aterza 28-Taran-
to: Elettrojolly Centro srl, Via De Ce¬
sare 13.
CALABRIA
Catanzaro: Ce Sim sas. Via Carlo V
174/180; Visicom srl, Via Minniti Ip¬
polito 10 - Cosenza: Micro System
sdf, Via Roma 75 - Gioia Tauro
(RC): Tecnocomp snc, Via Nazionale
SS 111/117 - Reggio Calabria.
GLM Informatica snc, Via De Nava 98
- Spezzano Albanese (CS): Iannibel-
li, Via Stragolia 48.
SICILIA
Catania: Carici Francesco, Via Ala
57/59; Centro Informatica sdf, Via Fi¬
renze 211 ; Computer Shop, Via E. Or¬
lando 164; SI.EL Informatica snc,
Piazza Galatea 2 - Messina: CEE srl,
Via Industriale 116; Cubeta srl, Via
Cardines 12/14; Libreria Bonanzinga,
Via dei Mille 110 - Milazzo (ME):
Tectron Tecnologie Elet. srl, Via dei
mille - Palermo: Computer Shop (In-
f.Comm.), Via Notarbartolo 23/bc; In¬
formatica Commerciale spa, Via No¬
tarbartolo 26 - Ragusa: Sosyco, Corso
V.Veneto 597 -Trapani: Gualano Eu¬
genio, Via Virgilio 11.
SARDEGNA
Cagliari: SO, Via S.Lucifero 85 - Sas¬
sari: Bajardo, Viale Italia 16.
105
afppOOscuola
Q \^ Due giornate di intensa discussione, tante informazioni da esperienze
<&/ molto avanzate, il punto sulla situazione italiana, proposte e idee tutte da
importare: questo in breve quanto è successo il 5 e 6 dicembre a Pisa
durante il primo Incontro di esperienze internazionali sulle applicazioni
deH'informatica nella scuola, organizzato dalla Apple Computer
in collaborazione con l'Università di Pisa.
Mind & Byte:
lo sguardo al futuro
Lo spunto per questo incontro è
nato dall'adesione delle Università
di Pisa e di Padova al Consortium
Europeo delle Università che hanno
scelto Apple.
Il primo giorno è stato dedicato al¬
l'informatica nell'università, il secon¬
do alle altre scuole (elementari, me¬
die inferiori e superiori).
Dopo l'apertura dei lavori da parte
del prof. Bruno Guerrini, rettore del¬
l'Università di Pisa, e una breve pre¬
sentazione della Apple nel mondo
dell'education di Ian Browde, Marke¬
ting programs manager della Apple
International, si è entrati subito nel
vivo: Michael Tchaco, che insegna
informatica alla Stanford University,
ha presentato per la prima volta in I-
talia la straordinaria esperienza asso¬
ciativa nata due anni or sono negli
States, dove su iniziativa della Ap¬
ple si riunirono per la prima volta al¬
cune Università statunitensi. Nel gi¬
ro di sei mesi il successo spontaneo
di questa iniziativa, chiamata Apple
University Consortium, convinse la
Apple a sostenere in maniera più tan¬
gibile lo sforzo “culturale” dei primi
“pionieri”. Dapprima l'aiuto fu dato
alle istituzioni consentendo acquisti
di materiali a prezzi scontatissimi.
L'apertura di questa possibilità agli
studenti confermò dopo poco tempo
che la strada era quella giusta. Ormai
in quasi tutte le università il Macin¬
tosh è obbligatorio come può esser¬
lo un libro di testo; nella sola Stan¬
ford ben 7000 personal computer so¬
no già all'opera.
La scelta di personal computer e
non di terminali collegati con un
mainframe è stata decisa per rendere
più immediato il lavoro degli stu¬
denti: infatti se solo la metà degli
studenti dovesse accedere al Word
Processing sul mainframe i tempi di
attesa per i collegamenti sarebbero
insopportabili. All'introduzione del¬
l'ausilio informatico nello studio
hanno fatto seguito i corsi di alfabe¬
tizzazione informatica.
“Wheels for thè mind”: questo lo
slogan ufficiale del consorzio e della
pubblicazione periodica per gli asso¬
ciati, che riassume molto bene la fi¬
losofia dei prodotti Apple.
Subito dopo, la tavola rotonda
presieduta dal Prof. Gianni Degli
Antoni ha visto illustri docenti di¬
scutere su “Personal Computer o
Mainframe?”. L'argomento, come e-
ra prevedibile, è stato solo spunto
per parlare più ampliamente del pro¬
blema computer nella scuola, dove
soprattutto si deve creare la massima
collaborazione tra docenti, studenti e
computer (attraverso il software).
Questo comporta il problema del fee¬
dback: a tutti i livelli deve essere
possibile ottenere dei risultati con¬
frontabili, se si vuol migliorare la
qualità di questa collaborazione.
Se poi il personal computer in
prima battuta viene utilizzato solo
per il word processing non c'è da
scandalizzarsi: è comunque una pri¬
ma fase di informatizzazione che
non può che dare maggior sicurezza
allo studente nei riguardi della
macchina.
A proposito di mainframe, co¬
munque, si è detto che chi ha sem¬
pre vissuto l’informatica dall'interno
del proprio camice bianco, si è senti¬
to depauperato daH’arrivo dei perso¬
nal: questo ha causato molte discri¬
minazioni e incomprensioni da supe¬
rare. In effetti con il personal c'è sta¬
ta una distribuzione di conoscenze di
software che era del tutto impensabi¬
le con i mainframe, anche se è pro¬
prio sul software che si vengono a
creare i maggiori problemi. Infatti
se da una parte il personal ha un co¬
sto molto inferiore per quello che ri¬
guarda la parte hardware, dall'altra o-
gni stazione di lavoro richiede la pro¬
pria dotazione di software. D'altron-
106
A sinistra: Gianni Degli Antoni,
direttore dell'Istituto ai
cibernetica dell'Università degli
Studi di Milano, durante la sua
relazione.
Qui sopra esperti e operatori del
settore, provenienti da tutta
Italia, hanno seguito con
interesse i lavori del congresso.
de le ferree leggi di un mercato anco¬
ra limitato non consentono ai produt¬
tori di vendere il software a prezzi
bassi, problema che si risolverà da
solo sia con l'auspicata apertura di
questo mercato anche in Italia sia
con l'aiuto che possono dare i co¬
struttori di personal computer nella
produzione di buon software a basso
costo. La giornata dedicata ai proble¬
mi dell'informatica nell'Università è
proseguita con altre due testimonian¬
ze. La prima è stata quella del Prof.
Olof Wameryd, preside della facoltà
di scienze sociali all'Università di
Lund, in Svezia. L'esperienza dell'U¬
niversità di Lund si può considerare
il cardine sul quale ruota la creazio¬
ne del Consordum Universitario Eu¬
ropeo a immagine dell'Apple Con-
sortium creato in America. Il perso¬
nal computer sembra essere la rispo¬
sta alla naturale paura umana per le
cose “più grandi di me”: il mainfra¬
me per il fatto stesso di non essere
lì ma collegato con un cavo al termi¬
nale davanti al quale ci sediamo ci dà
un senso di insicurezza (chissà dove
vanno a finire le informazioni che in¬
serisco? chissà se il mio sapere che
affido a questo terminale verrà salva-
guardato dall'altrui curiosità?). Con
il personal computer questo non suc¬
cede: ho lì tutto a portata di mano,
nessuno può toccare il mio lavoro e
quando ho finito, metto in borsa il
mio dischetto e mi porto via il suda¬
to lavoro. All'Università di Lund,
quindi in ambiente educadonal, que¬
sta filosofia è risultata vincente e lo
dimostrano i 700 personal installati.
L’ultimo intervento della giornata è
stato quello del Prof. Franco Turrini
del dipartimento di informatica del¬
l'Università di Pisa, che ha portato
la testimonianza di chi deve insegna¬
re l'informatica con i nuovi strumen¬
ti come il personal.
Infatti, in molti casi, finora l'in¬
formatica è stata insegnata per “e-
sempi e chiacchere”, poiché gli stru¬
menti sperimentali erano grossi e co¬
stosi (leggi mainframe). I personal
risolvono questo problema e sembra¬
no fatti apposta per creare allo stu¬
dente una valida base e consentirgli
di assimilare i tre concetti base per
chi vuole intraprendere questa attivi¬
tà: sintassi, semantica e metodo.
La scuola media
Il primo intervento della seconda
giornata, dedicata alla scuola media e
alle elementari, è stato quello del
Prof. Olimpo, direttore dell'istituto
per le tecnologie didattiche del CNR
e ordinario di ingegneria del software
all'Università di Genova. Il Prof. O-
Iimpo ha brevemente illustrato co¬
me il piano nazionale consentirà l'in¬
troduzione dell'informatica nella
scuola secondaria e superiore. La par¬
te più importante di questo piano è
probabilmente quella della formazio¬
ne: è prevista, infatti, una fase che
porterà in cinque anni ad avere tutto
il corpo docente formato sulle appli¬
cazioni informatiche per la scuola.
Resta però un problema per quanto
riguarda le nuove leve di insegnanti
che questa formazione dovranno ri¬
cevere direttamente dall'università:
cosa che invece, almeno per il mo¬
mento, non avviene.
Il Prof. Olimpo ha fatto anche
un'escursione sul problema del so¬
ftware didattico che in Italia certo
non abbonda. L'importante è che que¬
sto software, soprattutto quello in
preparazione, sia chiaro e facile da u-
tilizzare anche per gli insegnanti
non specificamente formati. Un al¬
tro punto importante sul software è
che sia corredato da una precisa gui¬
da didattica, consentendo comunque
a chi interessato l'opportuno spazio
per la sperimentazione.
Subito dopo l’intervento del Prof.
Olimpo, la parola è passata a Patri¬
cia Sturdivant, Deputy super inten-
dent per la tecnologia allo Houston
Indipendent School District.
Fin dalle prime battute è stato su¬
bito chiaro che si stava scendendo
su di un altro pianeta. 7000 compu¬
ter installati, una TV via cavo pro¬
pria, una software-house propria
composta da 32 persone che studia¬
no software didattico nel caso di
mancanze di specifici prodotti sul
mercato, un centro proprio di manu¬
tenzione operante 24 ore su 24 con
sostituzione del computer nel caso il
tempo di riparazione sia superiore ai
45 minuti, 1000 personal a disposi¬
zione degli studenti per essere porta¬
ti a casa (ma i genitori devono fare
prima un corso di 12 ore), una bi¬
blioteca di 5000 (cinquemila!) pac¬
chetti software per Apple, diverse
pubblicazioni periodiche, 340 istrut¬
tori per la formazione degli insegnan¬
ti, un dipartimento per la tecnlogia
che consente di scartare le apparec¬
chiature superate e l’acquisizione dei
prodotti più avanzati disponibili sul
mercato, una mostra di tecnologia vi¬
sitata ogni anno da oltre 5000 perso¬
ne: questo un breve profilo del¬
l'attività del distretto scolastico di
Houston, un'area dove è stato calco¬
lato che si parlano 97 lingue diffe¬
renti. Nella sua relazione Patricia
107
a[p[pOoscuola
L'area espositiva
Durante lo svolgimento del congresso è stato possibile per tutti i partecipan¬
ti un contatto dirètto con nuove soluzioni che software house e università hanno
preparato per il mondo educational. Applicando vi offre una breve carrellata su
alcuni di questi interessanti prodotti.
• Orili -prod. Dartmouth College -configurazione: Macintosh 128K o
512K, unità disco : esterna, stampante ImageWriter o LaserWriter (opzionali).
Drill è un programma didattico, che grazie alla sua struttura estremamente sempli¬
ficata, alla sua flessibilità e al supporto della grafica, permette un impiego otti¬
mizzato anche a chi non conosce altri linguaggi. Per mezzo di pochi e semplici
comandi, una ventina in tutto, consente di gestire fino a tre finestre contempora¬
neamente: una dove lo studente risponde alle domande che gli vengono poste,
un'altra dove vengono visualizzati tutti gli help, e l’ultima nella quale appaiono
figure e disegni esplicativi. Il programma va costruito interamente da MacWrite,
per quanto riguarda i testi e da MacPaint per quanto rigurda la parte grafica.
• TEX Preview - prod. Amsterdam Combined Universilies Computing Centre
- configurazione: Macintosh 512. Si tratta di un programma che interpreta il fi¬
le binario DVI (DeVice Independent) generato dal TEX. TEX infatti è un program¬
ma per rimpaginazione e la stampa di testi essenziale per la manipolazione di
testi scientifici ricchi di formule matematiche, altrimenti difficilmente lirìearizza-
bili. L’output di TEX è appunto il file DVI che va inviato all'unità di stampa.
TEX Preview; fornisce: la possibilità di simulare sul video: il risultato che si otter¬
rebbe con la fotocompositrice, facendo risparmiare lunghe attese per la stampa
delle bozze. Il programma, guidato dai tipici comandi di Macintosh (menù pull-
down, bottoni ecc.) offre inoltre la possibilità di osservare la pagina nella sua
dimensione reale, grazie alla funzione “Zoom”.
• Venn - prod. Dartmouth College - configurazione: Macintosh. E' un pro¬
gramma didattico che attraverso la diagrammazione secondo Venn fornisce un va¬
lido supporto per impadronirsi della logica. Il programma presenta sillogismi di
varia ampiezza con i quali l'utente può esercitarsi nell'individuare le aree o i sot¬
toinsiemi die soddisfano le regole di una comunanza di caratteristiche. Il pac¬
chetto fornisce un'ottima base dì esercizio e di valutazione sulla casistica delle
situazioni.
• Conformai Maps - prod. ICS A/Rice University Huston USA - configurazio¬
ne: Macintosh 128K. E' un : programma didattico per applicazioni matematiche
in ambito universitario. Il programma fornisce lo studio delle variabili comples¬
se e grazie all’utilizzo della grafica consente di visualizzare la mappatura del pia¬
no complesso su un contorno, permettendo di definire i contorni della trasforma¬
zione, agevolando la comprensione di funzioni di non immediata intuizione.
• SIM - prod. Ecole : Sup. d'Elecricitè, Gif sur Yvette, Francia- configurazio¬
ne: Macintosh 128. E’ uno strumento essenziale per l'apprendimento e la proget¬
tazione delle reti logiche indicato per studi superiori e universitari. Il program¬
ma consente di simulare reti costituite da componenti elementari come porte
AND, OR, NAND, NOR, eccetera. La costruzione interattiva e la presenza di più
clock nel sistema consentono di verificare istante per istante il comportamento
dell'intera rete.
• SiAu II - prod. alias S.r.l - configurazione: Apple Ile, 128K 80 col., mo¬
nitor Ile, disk drive oppure Apple Ile, monitor Ile, stand Ile. E' un programma
interamente in italiano per la creazione e la gestione di corsi didattici compute¬
rizzati. Il pacchetto è provvisto di un altro programma: Assistanf II che esegue
i corsi precedentemente costruiti. E’ possibile costruire corsi per qualsiasi argo¬
mento e a ogni livello. Sono già disponibili una serie di corsi pianificati in una
biblioteca: il Basic, la statistica, la ragioneria, eccetera. L'interfaccia utente è a-
naloga all’applicativo AppleWorks sia nell'aspetto grafico sia nella funzionalità
operativa. Lo studente viene guidato attraverso una serie di lezioni, per mezzo di
pagine video, domande e illustrazioni. Il corso può essere utilizzato sia come e-
sercitazione che come valutazione del livello di apprendimento.
• The C.A.G.E - prod. P. Swann - configurazione: Apple Ile, monitor Ile, di¬
sk drive oppure Apple Ile, monitor Ile, stand Ile. E' un corso intensivo sulle
strutture grammaticali inglesi. Il pacchetto è costituito da 2 dischi: “la frase no¬
minale semplice” e “la frase con il verbo indicativo” ciascuno con circa 2000
domande con altrettante risposte, che impegnano lo studente per almeno 80 ore.
Una potente caratteristica del programma è di fornire parallelamente domande su
due tematiche diverse: l'inglese di tutti i giorni e quello tecnico scientifico. Ol¬
tre al software vengono forniti un dettagliato manuale bilingue e una copia del
volume English Grammar di P. Swann.
Improve Your English - prod. Didael - configurazione: Apple Ile, monitor
Ile, disk drive oppure Apple Ile, monitor Ile, stand Ile. E’ un pacchetto progetta¬
to allo scopo di correggere gli errori più comuni di ordine grammaticale, orto¬
grafico e lessicale che commettono gli studenti italiani nell'apprendimento della
lingua inglese. Il corso è strutturato in tre moduli separati, ognuno di 14 lezio¬
ni. Il primo conduce l’utente attraverso le stratture generali della lingua inglese,
il secondo è dedicato soprattutto agli operatori del settore medico sanitario, il
terzo a chi lavora in ambiente informatico. Delle 14 lezioni 7 sono dedicate alla
grammatica e 7 allo spelling e alla comprensione di forme idiomatiche, per un
totale di 14 ore di lezione per ciascun modulo.
Sturdivant non si è limitata a espor¬
re questi dati, ma ha fatto un vero e
proprio quadro della situazione del¬
l'informatica nella scuola primaria e
secondaria, puntualizzandone gli a-
spetti negativi e positivi.
All'inizio di questa fase di infor¬
matizzazione (circa 5 anni fa) c'era u-
na certa resistenza da parte degli inse¬
gnanti. Ma in breve tempo l'entusia¬
smo ha preso il sopravvento e tutti
gli insegnanti hanno partecipato sen¬
za alcun compenso a questi corsi. In
effetti il computer cambia anche i
rapporti di forza in una struttura bu-
rocraticae gerarchica come quella del¬
la scuola classica. E come il mana¬
ger che ormai utilizza l'informatica
attraverso i programmi per lui studia¬
ti, così l'insegnante deve usare la te¬
cnologia, non insegnarla.
In questa situazione si è accertato
che gli studenti apprendono circa il
30% in più grazie al computer. Ba¬
sti dire che ogni bambino del distret¬
to sa usare un personal: il data-base
che sostituisce la biblioteca classica.
Ora gli studenti delle scuole elemen¬
tari hanno delle conoscenze e delle
capacità di utilizzo di questi sistemi
superiori a quelle medie che si ri¬
scontravano tre anni fa tra gli studen¬
ti delle scuole superiori.
La Prof.ssa Grazia Fassora, presi¬
de dell'Istituto tecnico commerciale
E. Fermi di Pisa, ha illustrato poi
l'esperimentodiinformatizzazioneef-
fettuato alcuni anni fa presso l'Istitu¬
to tecnico di Pontedera (PI). I proble¬
mi affrontati, come si può ben im¬
maginare, erano ancora più nebulo¬
si, e le soluzioni possibili molto
contenute. Tuttavia un attento stu¬
dio della realtà locale ha portato a ef¬
fettuare le scelte più giuste. Come,
per esempio, la scelta dei personal
computer al posto del mainframe, in
una zona dove le aziende, in mag¬
gior parte medio piccole, si stavano
indirizzando verso questo tipo di in¬
formatica. Il rammarico di Grazia
Fassora è che la scuola nel campo
della tecnologia resti comunque sem¬
pre un passo indietro, a meno che
non sia sede di ricerca; ma questo lo¬
gicamente interessa esclusivamente
le Università.
Il Dott. Cacopardi ha poi portato
la testimonianza del Ministero del la¬
voro nel campo della formazione pro¬
fessionale, che in Italia viene gestita
da questo ministero e non da quello
dell'istruzione. Negli istituti profes¬
sionali è in corso la sperimentazio-
108
mm
m
Apple University Consortium
Le università che hanno adottato i personal computer Apple per le loro attività didattiche formano un consorzio al quale ap¬
partengono università americane, canadesi, europee e australiane. In linea di massima le università del proprio paese sono i nodi
di questa rete presso i quali si può far capo per ricevere informazioni. Tuttavia presentiamo qui di seguito l'elenco completo di
queste università, ricordando che solamente le unità educative (scuole, università, ecc.) sono autorizzate a contattare questi enti.
BOSTON COLLEGE, Chestnut Hill, Boston MA02167 (Frank Campanella).
BRIGHAM YOUNG UNIVERSITY, 167 TMBC bldg. Provo. UT 84602 (William Gardner).
BROWN UNIVERSITY, Providence, RI 02912 (William S.Shipp).
CARNAGIE MELLON UNIVERSITY, 5000 Forbes Avenue, Pittsburgh, PA 15213 (John P. Crecine).
CITY UNIV. OF NEW YORK, 535 East 80th Street, New York, NY 10021 (Ira Fuchs).
COLUMBIA UNIVERSITY, 612 West 115 Street, New York, NY 10025 (Brnce Gilchrist).
CORNWELL UNIVERSITY, 223 Day Hall, Ithaca, NY 14853 (Kenneth King).
DARTMOUTH COLLEGE, Kiewit Computation Center, Hanover, NH 03755 (William Y. Arms).
DREXEL UNIVERSITY, Philadelphia, PA 19104 (Brian Hawkins).
HARVARD UNIVERSITY, Science Center, Cambridge, MA 02138 (Lewis Law).
NORTHWESTERN UNIVERSITY, Computing & Info Svcs, Rebecca Crown 2-119, Evanstone, IL 60201 (Peter Roll).
PRINCETON UNIVERSITY, 3 Nassau Hall, Princeton, NJ 08544 (Richard R. Spies).
REED COLLEGE, 3203 SE Woodstock Ave., Portland, OR 97202 (Ed McFarlane).
RICE UNIVERSITY, Computer Services, Mudd Bldg - ICSA, Houston, TX 77251 (Pricilla Houston).
STANFORD UNIVERSITY, Cypress Hall, Stanford, CA 94305 (Michel P. Carter).
UNIVERSITY OF CHICAGO, Computer Center, 5737 University Ave., Chicago, IL 60637 (George R. Bateman).
UNIVERSITY OF MICHIGAN, 5006 Fleming Adm. Bldg, Ann Atbor, MI 48109 (Gregory A. Marks).
UNIVERSITY OF NOTRE DAME, 400 Administr. Bldg, Notte Dame, IN 46566 (Richard A. Spencer).
UNIVERSITY OF PENNSYLVANIA, 208 C College Hall, Philadelphia, PA 19104 (David Stonehill).
UNIVERSITY OF ROCHESTER, Computing Center, 727 Elmwood Ave., Rochester, NY 14620 (Charles Betz).
UNIV. OF TEXAS AT AUSTIN, Data Processing Division, 26th Floor, Univ. Station Austin, Austin, TX 78713 (Robby Sim-
pson).
UNIVERSITY OF WASHINGTON, Academic Computing Ctr. HG-45, Seattle, WA 98105 (John Sobelowski).
YALE UNIVERSITY, Computer Center, 175 Whitney Avenue, New Haven, CT 06520 (Grey Freeman).
UNIVERSITÀ' CANADESI NEL CONSORZIO:
University of Montreal, University of Toronto, University of Alberta, University of Manitoba, University of British Columbia,
Simon Fraser University, York University.
UNIVERSITÀ’ AUSTRALIANE NEL CONSORZIO:
Sidney University, New Soth Wales Institute of Technology, Western Australia Institute of Technology, Wallongong Universi¬
ty, Melbourne University, Western Australia University, Adelaide University, Tasmania University, Australian National Univer¬
sity.
UNIVERSITÀ' EUROPEE NEL CONSORZIO:
AUSTRIA Univ. di Linz; BENELUX Univ. di Amsterdam, Univ. di Nimega, Univ. di Lovanio, Univ. di Statale di Liegi, Univ.
di Namur, Libera Univ. di Bruxelles; FRANCIA National Defense Polytechnique; GERMANIA Univ. di Colonia; GRAN BRETA¬
GNA Univ. of Cambridge, Univ. of Aston, Univ. of Reading, Univ. of Glasgow, Univ. of London, Imperiai College, Queenmary
College, Teesside Polytechnic, Open University; SCANDINAVIA Univ. di Copenaghen, Univ. di Lund; SPAGNA Univ. di Bil¬
bao, Univ. di Saragozza; SVIZZERA Univ. di Zurigo, Eidgenossischen Tecnischer Hochschule; ITALIA Univ. di Padova, Scuo¬
la Normale Superiore di Pisa.
ne: il primo passo è stata una gara
alla quale sono stati ammessi 40 pac¬
chetti di software didattico. Tra que¬
sti, 7 sono stati selezionati e testati
durante lo scorso anno scolastico ne¬
gli istituti di 4 città italiane su 560
allievi. A questo punto può essere ef¬
fettuata una scelta ponderata, anzi al¬
cuni pacchetti sono già stati messi a
disposizione delle regioni che di fat¬
to gesticono questa attività didattica.
Il ministero è inoltre molto attento
a tutti i sistemi di comunicazione
che potrebbero in futuro essere mol¬
to utili per la formazione “a di¬
stanza”. L'incontro è stato chiuso
dalla tavola rotonda “Progettazione,
sperimentazione, metodologia d'uso
del software didattico” coordinata dal
Prof. Lionello Cantoni, alla quale
hanno partecipato esperti in produ¬
zione del software didattico. Come
ha tenuto a sottolineare il Prof. Can¬
toni, l'evoluzione tecnologica per¬
mette ora la realizzazione di software
con una migliorata interfaccia mac¬
china/uomo (vedi per esempio Ma¬
cintosh). Questo non deve essere
mai dimenticato dai progettisti di so¬
ftware didattico. Alla fine dei lavori
Sergio Nanni, amministratore delega¬
to della Apple Computer, ha breve¬
mente salutato i partecipanti, dando
l'assicurazione che Apple Computer
non abbandonerà mai, anzi incremen¬
terà sempre di più, i propri sforzi
per aiutare la crescita del personal
computer nella scuola a tutti i li¬
velli. Mauro Gandini
In questi due giorni di lavoro a cui Applicando ha partecipato con
molto interesse, è stato possibile raccogliere veramente un tesoro di i-
dee ed esperienze. E’ certo che seppur tra mille difficoltà anche in Ita¬
lia qualcosa si sta muovendo nella giusta direzione. Applicando sin
dai primi numeri ha dedicato una rubrica ai problemi dell'utilizzo dei
personal computer Apple nell'attività didattica: questo impegno alla
luce delle tendenze emerse a Pisa non può che essere confermato senza
riserve. Oltre che Un veicolo di trasmissione delle informazioni, Ap¬
plicando vuole diventare anche una platea alla quale tutti gli addetti ai
lavori si possono affacciare per esporre soluzioni applicative di inte¬
resse generale nell'ambiente educational. Per questo sollecitiamo tutti
coloro che hanno preparato software specifici, lezioni interattive e al¬
tri materiali che utilizzano il computer come tool per l'insegnamento
a tutti i livelli, a inviarci questi materiali per poter creare anche in Ita¬
lia come già in altri paesi un utile scambio di soluzioni. Da parte no¬
stra continua anche la ricerca all’estero di soluzioni proponibili e inte¬
ressanti per il mercato italiano.
109
qp[pffiscuola
,OV> Visualizzazione di grafici tridimensionali? Rappresentazione
c&s grafica di funzioni z = f(x,y)? Questo programma utilizza lo schermo
' Hi-Res dell'Apple per generare grafica tridimensionale con la rimozione
delle linee nascoste. Molto chiaro nelle istruzioni e breve, in Applesoft,
permette inoltre di personalizzare la funzione e la prospettiva visualizzate.
Per meglio
gradire il gradiente
Uno dei vantaggi dell'Apple è co¬
stituito dalla sua grafica in alta riso¬
luzione, che può essere utilizzata nel
campo dell'arte o dell'architettura per
presentare immagini in forma di
proiezione o di prospettiva. Inoltre
molti studenti di calcolo trovano dif¬
ficile visualizzaregrafici tridimensio¬
nali che esprimano i concetti di deri¬
vata parziale, gradiente e piano tan¬
gente.
Il programma qui descritto illustra
la geometria relativa alla visuale de¬
gli oggetti in proiezione e in pro¬
spettiva. Una sua importante applica¬
zione matematica è la rappresentazio¬
ne grafica delle funzioni z = f(x,y)
con la rimozione delle linee nasco¬
ste, ed è appunto questo che viene
presentato sotto forma di program¬
ma in Applesoft.
Proiezione
e prospettiva
Per poter osservare su uno scher¬
mo un punto in uno spazio tridimen¬
sionale si deve trasformare il punto
nel sistema di coordinate della gri¬
glia di schermo. La figurai mostra
le relazioni geometriche. L'osservato¬
re si trova in (XE,YE,ZE), e per
semplicità l'origine è posta al centro
dello schermo. Tutti i punti sono
proiettati sul piano di osservazione
XE-YYE'X
SQR(XE'XE+YE-YE)
(XE‘XE+YE-YE)‘Z-(X-XE+Y-YE)-ZE
SQR((XE*XE+YE‘YE)"(XE"XE+YE"YE+ZE*ZE))
da linee parallele alla linea di osser¬
vazione. Le equazioni riportate qui
sopra determinano i punti U e V del¬
la figurai. Questi valori di U e V
devono ora essere messi in scala per
S e centrati sullo schermo di osserva¬
zione HGR2 (il termine V ha un me¬
no a causa della forma capovolta del¬
la videata dell'Apple):
U = 140 + S * U
V = 96 - S * V
z
x/
PROIEZIONE
,(x,y, 2 )
z
X
y (x,y,z)
PROSPETTIVA
x /
\ \
—\y7 \ \
\
X
\ ~ ----
\ v XV' u \
\ ÌVv J
piano divista
\ vVtJ
piano di vista
\ (1-k)(x e ,y e j s T^r'—
^ lx e ,y e ,z e )
Figura 1. Proiezione: relazioni geometriche.
Figura 2. Prospettiva: relazioni geometriche.
110
(1-K) _
A- (1 -(X‘XE+Y‘YE+Z*ZE)
(XE*XE+YE*YE+ZE*ZE)
A*(XE*Y-YE*X)
SQR(XE*XE+YE*YE)
A-((XE-XE-t-YE-YErZ-(X-XE-t-Y-YE)-ZE)
SQR((XE*XE+YE*YE)*(XE*XE+YE'YE+ZE*ZE))
Listato 1
1
2
3
4
5
6
7
10
REM
REM
REM
REM
REM
REM
REM
TEXT
LISTAT01 *
DI RICHARD GOLDSTEIN
COPYRIGHT (C) 1986
BY APPLICANDO &
MICROSPARC, INC.
APPLE Ile
APPLE Ile
COPYRIGHT 1986 BY APPLICANDO
SQR (SI):S3 = SQR (SI
HOME : PRINT "*
: PRINT : PRINT
20 PRINT "LINEA DI VISTA:": INPUT "XE,YE, ZE=";XE,YE,ZE
30 INPUT "SCALA=";S
40 SI = XE * XE + YE * YE:S2
S4 = 1 / (S2 * S3)
50 HGR2 : HCOLOR= 3
60 READ N: REM N=NUMERO DI LINEE
70 FOR I = 1 TO N
80 READ X,Y,Z: GOSUB 240
90 U1 = 140 + S * U:V1 =96 - S * V
ZE) :
100
READ
X,Y,Z: GOSUB 240
110
U2 = 140 + S * U:V2 = 96 - S * \
120
HPLOT
U1,V1 TO U2,V2
130
NEXT
I
140
DATA
15
150
DATA
0,0,0,4,0,0,4,0,0,4,2,0
160
DATA
4,2,0,0, 2,0,0, 2, 0,0, 0,0
170
DATA
0,0,0,0,0,2,4,0,0,4,0,2
180
DATA
4,2,0,4,2,2,0,2,0,0,2,2
190
DATA
0,0,2, 4,0,2,0,2, 2, 4,2,2
200
DATA
0,0,2,0,1,3,0,1,3,0,2,2
210
DATA
4,0,2,4,1,3,4,1,3,4,2,2
220
DATA
0,1,3,4,1,3Listato 1
230
END
240
U = (XE * Y - YE * X) / S2
250
V - (SI * Z - (X * XE + Y * YE)
260
RETURN
ZE)
S4
La figura 2 mostra le relazioni
geometriche nella prospettiva. L’os¬
servatore è ancora situato a
(XE,YE,ZE), l’origine è ancora al
centro dello schermo e il piano di os-
servazioneèancoraperpendicolare al¬
la linea vettoriale di visuale. Il pia¬
no di osservazione è perforato dalle
linee che arrivano all’osservatore. E’
necessario un ulteriore parametro,
K, per descrivere la relazione del pia¬
no con l’osservatore e con l'origine.
Si ha K = 0 al punto in cui è l'osser¬
vatore e K = 1 all’origine. Un valore
appropriato è situato in un qualche
punto intermedio. Il punto (X,Y,Z)
viene trasformato anche in questo ca¬
so nel piano di osservazione UV co¬
me (U,V) secondo i valori riportati
nel riquadro qui sopra.
Come in precedenza questi valori
vengono messi in scala per S e cen¬
trati sullo schermo di osservazione
HGR2. Nel programma di traccia¬
mento grafico tridimensionale S è
stato fissato in modo che il grafico
fosse il più grande possibile lascian¬
do l'origine al centro.
U = 140 + S * U
V = 96 - S * U
I listati
Il listato 1 illustra le formule da¬
te nella sezione sulla proiezione per
disegnare una casa (che si vede prati¬
camente in tutti gli articoli sulla gra¬
fica tridimensionale). La subroutine
delle linee 240-260 trasforma
(X,Y,Z) in (U,V). Le istruzioni DA¬
TA delle linee 140-220 possono es¬
sere modificate o sostituite nel pro¬
gramma mediante INPUT da tastiera
o input di file di testo sequenziale.
La figura 3 è una veduta esemplifi¬
cativa della casa. E' bene che iniziate
con un valore piccolo del fattore sca¬
lare S, perché non c'è stato alcun te¬
st inteso a vedere se U1,V1 e U2,V2
stiano nell'arco 0-279 e 0-191. Un
forte valore di S causerà un messag¬
gio d'errore di 11 .LE GAI. QUAN-
TITY.
Il listato 2 illustra le formule
presentate nella sezione sulla pro¬
spettiva. La figura 4 è la stessa ca¬
sa vista in prospettiva. Tutte le li¬
nee parallele hanno punti di fuga.
Questo listato differisce dal preceden¬
te solo nella linea 30 e nella subrou¬
tine 240-270.
Il listato 3 (GRAFICA 3-D) è
per le funzioni grafiche Z = F(X,Y)
in forma di proiezione. La linea 290
deve essere modificata per qualsiasi
vostra funzione particolare.
Le linee nascoste vengono rimos¬
se utilizzando un algoritmo di Tho¬
mas J. Wright, seguendo questa
Listato 2
REM
REM
REM
REM
REM
REM
REM
LISTATO 2
DI RICHARD GOLDSTEIN
COPYRIGHT (C) 1986
BY APPLICANDO S
MICROSPARC, INC.
********
10
TEXT :
HOME :
PRINT :
PRINT
20
PRINT M
LINEA I
30
INPUT "
SCALA='
40
SI = XE
* XE -
4 = 1/
(S2 *£
50
HGR2 :
HCOLOR :
60
READ N:
REM I
70
FOR I =
1 TO I
80
READ X,
Y, Z : G(
90
U1 = 140 + S 1
100
READ X
,Y,Z: (
110
U2 = 140 + S
120
HPLOT
U1,V1 r
130
NEXT I
140
DATA
15
150
DATA
0,0,0,■
160
DATA
4,2,0,1
170
DATA
0,0,0,1
180
DATA
4,2,0,'
190
DATA
0,0,2,'
200
DATA
0,0,2,1
210
DATA
4,0,2,■
220
DATA
0,1,3,'
230
END
240
A = (1
- K) ,
250
U = A
* (XE
260
V = A
* (S2
270
RETURN
PRINT "**
COPYRIGHT 1986 BY APPLICANDO
;K
+ YE * YE:S2
S3) 3
N=NUMERO DI LINEE
SQR (SI):S3
SQR (SI + ZE * ZE) :S
* U:V1 = 96 - S *
GOSUB 240
* U:V2 = 96 - S
, 0 , 0 , 4 , 2,0
, 2 , 0 , 0 , 0,0
4,2,2,0,2,0,0,2
4,0,2,0,2,2,4,2
0,1,3,0,1,3, 0, 2
4,1,3,4,1,3, 4,2
4, 1,3
(1 - (X
Y - YE *
S2 * Z -
1 XE + Y
X) / S2
(X * XE
YE + Z *
Y * YE)
ZE) / (S3 * S3))
ZE)
S4
■■
111
Listato 3
afeMBscuolai
Figura 3. Veduta
esemplificativa della casa.
] RUN
LINEA DI VISTA:
XE,YE,ZE=5,10,3
SCALA=25
semplice procedura:
1. Cominciare dall’orlo più vicino
all’osservatore.
2. Siano H(I) e L(I)
rispettivamente il valore massimo e
il valore minimo sull'asse verticale
per la posizione orizzontale I.
3. Congiungere i segmenti disco¬
sti di un passo dall'osservatore lun¬
go la linea appena tracciata. Se en¬
trambi gli estremi sono visibili con¬
giungere. Se entrambi gli estremi so¬
no invisibili saltare questo segmen¬
to. Se è visibile un estremo testare
ogni punto intermedio a confronto
con le matrici L e H finché si trova
io
20
30
40
50
60
70
80
90
100
110
120
130
140
150
160
170
180
190
200
210
220
230
240
250
260
270
280
290
300
310
320
330
340
350
360
370
380
390
REM ************************
REM * GRAFICA 3D *
REM * DI RICHARD GOLDSTEIN *
REM * COPYRIGHT (C) 1986 *
REM * BY APPLICANDO & *
REM * MICROSPARC, INC. *
REM ************************
TEXT : HOME : PRINT "** COPYRIGHT 1986 BY APPLICANDO
PRINT : PRINT
DIM H(279),L(279)
MM = 1E10 :UH = - MM: UL = MM: VH = - MM: VL = MM
DOS 3.3
APPLE Ile
APPLE Ile
FOR I = 0 TO 279:L(I) = 191: NEXT
PRINT "LINEA DI VISTA:": INPUT "XE, YE, ZE=";XE,YE,ZE
SI = XE * XE + YE * YE:S2 = SQR (SI):S3 = SQR (SI + ZE * ZE) :
S4 = 1 / (S2 * S3)
INPUT "M=";M: INPUT "N=";N
DIM X (M) ,Y(N) ,R(M,N,1)
INPUT "XMINORE =";XL: INPUT "XMAGGIORE=";XH: INPUT "YMINORE =
";YL: INPUT "YMAGGIORE=";YH
DX = (XH - XL) / M:DY = (YH - YL) / N
X0 = XH: IF XE < 0 THEN DX = - DX:X0 = XL
Y0 = YH: IF YE < 0 THEN DY = - DY:Y0 = YL
CX = 140:CY = 96
FOR I = 0 TO M:X(I) = X0 - I * DX: NEXT
FOR J = 0 TO N:Y(J) = Y0 - J * DY: NEXT
FOR I = 0 TO M: FOR J = 0 TO N
X = X (I) :Y = Y ( J)
REM ***
REM * FUNZIONE SOSTITUIBILE *
REM ** SEGUE Z = F(X,Y) **
REM ***
Z = EXP ( - X * X - Y * Y)
REM ***
REM * * *
GOSUB 890
R (I, J, 0) = U:R(I,J,1) = V: GOSUB 1420
NEXT J: VTAB 14: PRINT "I="; I ,"MAX=";M: NEXT I
REM S=F ATTORE DI SCALA
S = MM: IF UL = 0 THEN 380
SO = 139 / ABS (UL): IF SO < S THEN S = SO
IF UH = 0 THEN 400
SO = 139 / ABS (UH): IF SO < S THEN S = SO
Applicando a portata di mano
E' disponibile il raccoglitore di Applicando e gli indici su
dischetto degli anni 1983/84/85. Ogni raccoglitore
consente di archiviare le annate 1983 e 1984 insieme
oppure i numeri del 1985. Ordina subito i tuoi
raccoglitori: riceverai in omaggio un numero arretrato di
Applicando a tua scelta (valore L. 7.000) per ogni
raccoglitore ordinato ( n.b. i numeri 1 e 2 sono esauriti).
Sì, voglio avere Applicando sempre
a portata di mano. Inviatemi:
□ N...raccoglitori per
Applicando a L. 18.000 cadauno
In omaggio inviatemi l'arretrato/i
N.(1 e 2 esauriti)
□ Disco indici
□ per Apple il a L.5.000
□ per Macintosh a L. 10.000
(utilizzabile con MacWrite)
Vi invio L.a mezzo
□ assegno non trasferibile
allegato intestato a Editronìca srl
□ versamento su ccp N. 19740208
Editronica srl Corso Monforte 39
20122 Milano di cui allego ricevuta
Nome.
Cognome.
Via.
Cap.Prov.
mpilare. ritagliare e inviare in busta chiusta allegando il pagamento a Editronica srl - Corso Monforte 39 - 20122 Milano
400 IF VL = 0 THEN 420
410 SO « 95 / ABS (VL): IF SO < S THEN S = SO
420 IF VH - 0 THEN 450
430 SO = 95 / ABS (VH): IF SO < S THEN S = SO
440 REM LOCALIZZAZIONE IN COORDINATE HGR2
450 FOR I = 0 TO M: FOR J = 0 TO N
460 R(I,J,0) = INT (S * R(I,J,0) + CX) :R(I, J, 1) - INT (S * R(I,J,
I) + CY)
470 NEXT J: NEXT I
480 REM INIZIO DELLA GRAFICA
490 HGR2 : HCOLOR= 3
500 IF ABS (XE) < ABS (YE) THEN 670
510 FOR I » 0 TO M
520 REM DISEGNA LE X LINEE FISSATE
530 FOR J = 1 TO N
540 U1 - R(I,J - 1,0) :V1 - R (I, J - 1,1) :U2 = R(I,J,0):V2 = R(I,J,1)
550 GOSUB 950: REM TEST DI VISIBILITÀ' E PLOT
560 GOSUB 1220: REM AGGIORNA I VETTORI H, L
570 NEXT J
580 IF I - M THEN 650
590 REM DISEGNA I SEGMENTI DELLE Y LINEE FISSATE
600 FOR J = 0 TO N
610 U1 = R (I, J, 0) :V1 = R(I, J, 1) :U2 = R(I + 1,J,0):V2 - R(I + 1,J,1)
620 GOSUB 950: REM TEST DI VISIBILITÀ' E PLOT
630 GOSUB 1220: REM AGGIORNA I VETTORI H,L
640 NEXT J
650 NEXT I
660 GOTO 820
670 FOR J = 0 TO N
680 REM DISEGNA LE Y LINEE FISSATE
690 FOR I = 1 TO M
700 U1 - R (I - 1, J, 0) :V1 = R (I - 1, J, 1) :U2 = R(I,J,0):V2 - R(I,J,1)
710 GOSUB 950
720 GOSUB 1220
730 NEXT I
740 IF J » N THEN 810
750 REM DISEGNA I SEGMENTI DELLE X LINEE FISSATE
760 FOR I = 0 TO M
770 U1 - R (I, J, 0) :V1 = R(I,J,1):U2 - R(I,J + 1,0):V2 - R(I,J + 1,1)
780 GOSUB 950
790 GOSUB 1220
800 NEXT I
810 NEXT J
820 PRINT CHRS (7): INPUT "OUTPUT SU CARTA (S/N)?";Q$: IF QS < >
(Continua)
il primo punto sopra o sotto il grafi¬
co completato e congiungere la parte
visibile.
4. Disegnare rette parallele all'orlo
originale del passo 1, saggiando o-
gni segmento di linea come nel pas¬
so 3, fino a quando viene disegnato
l'orlo finale, o altrimenti tornare al
passo 3. La figura 5 mostra l’ordi¬
ne di costruzione.
Secondo l'algoritmo di Thomas
Wright il tempo dovrebbe essere pro¬
porzionale a M*N. Per un grafico di
20x20 l'esecuzione delle linee 80-
470 avviene in circa due minuti. Vie¬
ne dato a linea 340 un valore pro¬
gressivo di I (non è simpatico che il
computer sembri bloccato). Il grafi¬
co di 20x20 richederà circa quattro
minuti in HGR2. Due esempi di
realizzazione sono visibili in
figura 6 e in figura 7.
Se siete interessati a qualche
variazione, tenete conto che:
1. Si può modificare la linea 290
per qualsiasi nuova funzione.
2. Si possono trovare le vedute in
prospettiva cambiando la subroutine
890.
3. Si possono modificare le linee
830-850 per diversi tipi di stam¬
pante.
4. Battete LOMEM: 24576 se M
e N sono più grandi di circa 25x25.
Struttura
del programma
Ecco l'elenco delle principali linee
e subroutine.
Linee 80-220: Inizializzano i valo¬
ri, immettono i valori e predispo¬
ngono le matrici X e Y.
Linee 230-340: Valutano la funzio¬
ne e trovano le coordinate U,V.
Linee 360-470: Calcolano il massi¬
mo possibile e trasformano in coor¬
dinate HGR2.
Linee 510-650: Algoritmo da usare
se è più vicino l'asse Y.
Linee 670-810: Algoritmo da usare
se è più vicino l'asse X.
Linea 820: Si avrà un suono di cam¬
panello quando viene chiesto se si
vuole usare la stampante.
Linee 830-850: Se S (sì) viene stam¬
pato un grafico sull'Apple Silen-
type.
Subr. 890: Trasformazione di
(X,Y2) in (U,V).
Subr. 950: L’algoritmo di Wright
per la rimozione delle linee na¬
scoste.
Subr. 1220: Aggiorna le matrici H e
L.
Subr. 1370: Trova il punto più a si¬
nistra sulla linea.
Subr. 1420: Trova i valori estremi
nelle coordinate U,V prima di mette¬
re in scala.
Di seguito, ecco inoltre l'elenco
delle variabili utilizzate.
113
Figura 6. Grafico ottenuto
inserendo i valori specificati.
FUNZIONE: Z=F(X,Y)=EXP(-X*X-Y*Y)
LINEA DI VISTA:
XE,YE,ZE-2,1,1
Figura 7. Grafico ottenuto dai
valori specificati.
FUNZIONE: Z=F(X,Y)=SIN(X)*SIN(Y)
LINEA DI VISTA
XE,YE,ZE=l,-2,1.5
M=20
N=20
XMINORE= -6.2832
XMAGGI0RE=6.2832
YMINORE= -6.2832
YMAGGIORE=6.2832
"S" THEN END
830 PR# 1
840 PRINT : POKE - 12524,0: POKE - 12525,64: PRINT CHR$ (17): PR
# 0
850 TEXT : END
860 REM ***
870 REM * SUBROUTINE DI TRASFORMAZIONE *
880
REM ***
890
U = (XE *
Y - YE
* X)
/ S2
900
V = (ZE *
(X * XE
, + Y
* YE)
-
910
RETURN
920
REM ***
930
REM * ALGORITMO
DI WRIGHT
*
940
REM ***
950
TI = 0:T2
- 0 :G1
= 0:G2 = 0
960
IF VI >
= H(Ul)
THEN
TI =
1
970
IF V2 >
= H(U2)
THEN
T2 =
1
980
IF VI <
- L (Ul)
THEN
Gl =
1
990
IF V2 <
- L(U2)
THEN
G2 =
1
1000 IF TI = 1 AND T2 = 1 THEN HPLOT U1,V1 TO U2,V2: RETURN
1010 IF Gl = 1 AND G2 - 1 THEN HPLOT U1,V1 TO U2,V2: RETURN
1020 IF TI + T2 + Gl + G2 - 0 THEN RETURN
1030 GOSUB 1370
1040 IF KM = KX THEN 1160
1050 FI = 0:F2 = 0
1060 FOR K = KM TO KX
1070 VK = VM + (VX - VM) * (K - KM) / (KX - KM)
1080 IF VK > H(K) OR VK < L(K) THEN U1 = K:V1 = VK:F1 = 1:K = KX
1090 NEXT
1100 FOR K = KX TO KM STEP - 1
1110 VK = VM + (VX - VM) * (K - KM) / (KX - KM)
1120 IF VK > H(K) OR VK < L (K) THEN U2 = K:V2 = VK:F2 = 1:K = KM
1130 NEXT
1140 IF FI - 1 AND F2 = 1 THEN HPLOT U1,V1 TO U2,V2
1150 RETURN
1160 IF VX > H (Ul) THEN HPLOT U1,H(U1) TO U1,VX: RETURN
1170 IF VM < L(Ul) THEN HPLOT U1,L(U1) TO U1,VM
1180 RETURN
1190 REM ***
1200 REM * AGGIORNA I VETTORI H E L *
1210 REM ***
1220 IF VI > H (Ul) THEN H(U1) = VI
1230 IF V2 > H(U2) THEN H(U2) = V2
1240 IF VI < L(Ul) THEN L(U1) = VI
1250 IF V2 < L(U2) THEN L(U2) = V2
1260 IF ABS (Ul - U2) < =1 THEN RETURN
1270 GOSUB 1370
1280 FOR K = KM + 1 TO KX - 1
1290 VK = VM + (VX - VM) * (K - KM) / (KX - KM)
1300 IF VK > H(K) THEN H(K) = VK
1310 IF VK < L(K) THEN L (K) = VK
1320 NEXT K
1330 RETURN
1340 REM ***
1350 REM * CALCOLA IL PUNTO PIU' A SINISTRA DELLA LINEA *
13 60 REM ***
1370 KM = U1:KX = U2:VM = VI: VX = V2 : IF KM > KX THEN KM = U2:KX =
Ul :VM = V2:VX= VI: RETURN
1380 RETURN
13 90 REM ***
14 00 REM * CALCOLA IL VALORE ESTREMO IN COORD. U,V PRIMA DI EFFETT
UARE LA SCAL *
1410 REM ***
1420 IF U > UH THEN UH = U
1430 IF U < UL THEN UL = U
1440 IF V > VH THEN VH = V
1450 IF V < VL THEN VL = V
1460 RETURN
XE, YE, ZE: Coordinate dell'osser¬
vatore.
M: Numero delle partizioni parallele
all'asse X.
N: Numero delle partizioni parallele
all'asse Y.
XLOW: Valore minimo di X.
XHIGH: Valore massimo di
X.YLOW: Valore minimo di Y.YHI-
GH: Valore massimo di Y.
MATRICI
X: Insieme dei valori X.
Y: Insieme dei valori Y.
R: Insieme delle coordinate U,V da
tracciare.
L: Insieme dei valori minimi nella
fascia orizzontale 0-279 dell'Apple
fin qui tracciati.
H: Insieme dei valori massimi nella
fascia orizzontale 0-279 dell'Apple
fin qui tracciati.
Bibliografia
essenziale
Se desiderate approfondire l'argo¬
mento della grafica tridimensionale
computerizzata, infine, potete fare
riferimento ai seguenti testi:
Foley, J.D. e A. Van Dam, Funda-
mentals of Interactive Computer Gra¬
phics, Addison-Wesley Publishing
Co., Reading, Mass., Die. 1982
Wright, Thomas J. A, Two-Space
Solution to thè Hidden Line Pro-
blem far Plotting Functions of Two
Variables, I.E.E.E. Transactions on
Computers, Voi. C-22, N. 1, Gen.
1973, pp. 28-33.
Questo programma è disponibile
su dischetto. L'elenco, i prezzi
e le modalità d'ordine di questo e
degli altri dischetti disponibili sono !
riportati nella rubrica Disk Service. !
© ByNibblet
114
un telefono anche al tuo computer
Personal computer
CX-21
(Chiamante)
L'accoppiatore acustico CX-21 del¬
la Epson è uno strumento conveniente e
affidabile dalle grandi prestazioni che
dà la nuova dimensione delle telecomu¬
nicazioni al vostro computer.
Il CX-21 funziona a batterie ricarica¬
bili ed è particolarmente adatto ai per¬
sonal computer portatili, come il PX-8 e
HX-20, per esempio.
Per accedere alle informazioni di
una banca dati, o più semplicemente
per comunicare con un altro computer
basta inserire la cornetta e comporre il
numero telefonico corrispondente.
Leggero, compatto, elegante ed af¬
fidabile il CX-21 è progettato per adat¬
tarsi a tutti gli apparecchi telefonici e
consentire lo scambio rapido e sicuro di
programmi e dati.
Caratteristiche
- Realizzato con speciali circuiti inte¬
grati CMOS
- Funzionamento a batterie NiCd ricari¬
cabili
- Funzionamento full-duplex o half-du-
plex
- Velocità di trasmissione fino a 300 bit-
sec.
- Interfaccia RS 232C
- Dimensioni 297x95x42 mm
- Peso 700 gr.
EPSON CX—21
Accoppiatore acustico
Qv
la voce del tuo personal
/'EPSQN'N
kIi
EPSON SEGI S.p.A/""
20124 Milano - Via Tirrt^pg -'Tel. 02-6709136-7-8-9-0
40121 Bologna - Via Pietratftéllara, 65 A/B - Tel. 051-273686
35128 Padova - Via Pellizzo, 23/9 int. 4/U - Tel. 049-8070870
00199 Roma - Via Asmara, 58 - Tel. 06-8395766
aptpmscuola
Prosegue la divulgazione del software del progetto Seraphim.
Questa volta è il momento delle verifiche: di scena infatti è un vero
e proprio trivia di chimica per testare la preparazione degli studenti.
Attenzione, però: le domande le fa l'interrogato!
Se con la chimica
si può giocare
Quando si parla di verifiche agli
studenti vengono sempre in mente
compiti scritti e interrogazioni a tap¬
peto. Con l'impiego dei computer,
invece, si può parlare ora di autoveri¬
fiche che hanno il vantaggio di svol¬
gersi anche senza la partecipazione fi¬
sica dell'insegnante. Un programma
di autoverifica ha infatti lo scopo e
il pregio di costringere lo studente a
rendersi conto della propria prepara¬
zione (o impreparazione) e quindi di
indirizzarlo verso un approfondimen¬
to mirato, ottimizzando il tempo e
la fatica dello studio.
Undici domande
Questo programma, prendendo
spunto dai popolari giochi di quiz,
può essere definito un trivia di chi¬
mica. In questo caso tuttavia è lo
studente che fa le domande al compu¬
ter per arrivare, in base alle risposte,
a dedurre il nome di un elemento del¬
la tavola periodica. Le idee in esso
contenute e la flessibilità dell'inte¬
laiatura principale lo rendono, con le
dovute modifiche, adattabile a qual¬
siasi materia. Lo studente che fa gira¬
re questo programma deve individua¬
re un elemento utilizzando alcune in¬
formazioni che gli vengono fomite
dal calcolatore. Queste informazioni
derivano da una lista di 11 domande,
ma il calcolatore risponde soltanto a
quattro di esse, liberamente scelte
dallo studente. Per rispondere bene
occorre quindi non solo una certa co¬
noscenza del sistema periodico, ma
anche la capacità di selezionare bene
le richieste al calcolatore in modo da
ottenere delle informazioni che, com¬
binate insieme, consentano di indivi¬
duare l'elemento. Seguiamo ora cosa
fa il calcolatore; la prima operazione
è la lettura della banca dati che inizia
alla riga 8000 e termina alla 9210;
la lettura è effettuata con un ciclo
FOR-NEXT (linee 9810 e 9820); si
crea così la matrice S(A,N) in cui A
va da 1 a 12 ed N da 1 a 36; A ed N
rappresentano rispettivamente una
proprietà dell'elemento (espressa
sempre con un numero) e il numero
d'ordine in cui il calcolatore legge le
varie proprietà dei 36 elementi conte¬
nuti nella sua banca dati. Da notare
che anche proprietà non esprimibili
con un numero, quali per esempio la
distinzione fra metallo, non metallo
eccetera, vengono espresse da un co¬
dice numerico assegnato dall'autore
(per esempio alle righe da 8200 a
8210).
Come funziona
Va segnalato che la serie di varia¬
bili S(12,N) contiene il numero ato¬
mico dell'elemento che ovviamente
non è a disposizione dell'utente. Nel¬
la subroutine 5000 viene generato
un numero casuale N e si pone B(N)
uguale ad S(12,N), individuando co¬
sì il numero atomico dell'elemento;
la subroutine continua poi con l’asse¬
gnazione di un codice numerico per
l'elemento scelto che, dopo essere
stato segnalato dal computer, non
viene più utilizzato; può darsi che
l'autore avesse in mente una qualche
utilizzazione: la creazione di un file
permanente di codici e risposte a uso
dell’insegnante, per esempio; infine
la riga 5095 pone la variabile B pari
ad N. A questo punto il calcolatore è
pronto a rispondere alle quattro do¬
mande che lo studente sceglie scri¬
vendo semplicemente il numero A
della domanda. A seconda della do¬
manda scelta (linee 1015 e 1020) il
calcolatore va a trovare la risposta
esatta; se questa è un numero (per
esempio alla riga 1100) basta inseri¬
re il valore della variabile S(A,B) al¬
l’interno di una istruzione PRINT;
se la risposta non è un numero oc¬
corre decodificare il valore di S(A,B)
e poi costruire la frase più opportu¬
na; questo tipo di procedura è
visibile nelle righe fra 1300 e 1390.
Il progetto Seraphim è sorto negli Stati Uniti allo scopo di diffondere
e stimolare l'impiego del computer neliinsegnamento della chimica.
Nel progetto è inserita la Divisione di Didattica Chimica, che ne cura
la distribuzione nelle scuole italiane interessate. L’intero software, co¬
stituito da 44 programmi didattici e da 10 utility, è scritto per calcola¬
tori Apple. L'iniziativa non si prefigge scopi di lucro: i dischetti, con¬
tenenti diversi programmi, sono in vendita a 7.000 lire + Iva ciascuno.
Per ogni ulteriore informazione sul progetto e sulle modalità di acqui¬
sto dei dischetti rivolgersi al Prof. Giuseppe Irmorta, Istituto Chimico
“Ciamician", Via Selmi 2, 40146 Bologna. I programmi pubblicati da
Applicando sono invece aggiunti nei dischetti del Disk Service, senza
maggiorazione di prezzo.
116
ProDOS
APPLE Ile
Listato Quiz di chimica
APPLE Ile
11 GOSUB 7000
12 C = 0
13 DIM 5(14,100) : DIM B(100)
14 VTAB (10): PRINT "C'E 1
NE?"
15 INPUT "S/N ZZ$: IF
PP = 5
16 PRINT : PRINT : PRINT
17 INPUT "HAI BISOGNO DI ISTRUZIONI? (S/N) ";ZZ$
18 IF LEFTS (ZZ$,1) = "S" THEN GOSUB 6000
19 FOR ZZ = 1 TO 600: NEXT ZZ: HOME
30 PRINT "RICORDA CHE RISPONDERÒ'SOLO A 4 DOMANDE
DIM S$ (14,100)
UNA STAMPANTE IN FUNZIO
LEFTS (ZZ$,1)
"S" THEN
35 PRINT : PRINT "CIO' MI FARA' CAPIRE SE SEI UN
37
38
40
45
50
55
56
60
62
64
65
66
68
70
71
72
73
74
75
76
90
92
99
1000
1005
1010
1015
1020
1100
IN CHIMICA!"
PRINT "ABBI PAZIENZA U
NON T
PRINT " VERO": PRINT " DRAGO": P
RINT "
PRINT : PRINT : PRINT
N MOMENTO"
PRINT : PRINT "NON TOCCARE NULLA FINCHE'
ORNO !"
GOSUB 8000:C = C + 1
GOSUB 5000
GOSUB 9900
HOME : VTAB (21)
VTAB 21
PRINT "IN OGNI MOMENTO PUOI VEDERE L’ELENCO"
PRINT "DELLE DOMANDE BATTENDO 99"
C2 = 1
POKE 35,20
HOME
IF C > 4 THEN GOSUB 3000
VTAB (18): INPUT "A QUALE DOMANDA DEVO RISPOND
ERE? ";A
IF A = 99 THEN GOTO 73
IF A < 1 OR A > 11 OR A <
INT "TRA 1 E 11, PREGO
EXT ZZ: HOME : GOTO 55
VTAB (C2)
PRINT "#"C
GOSUB 1000
PRINT CHRS (4);"PR#0"
VTAB (18): CALL - 868
FOR TT = 1 TO 800: NEXT TT: GOTO 68
END
REM BANCA DELLE DOMANDE
IF A = 99 THEN GOSUB 4000: GOTO 2995
IF PP > 4 THEN PRINT CHRS (4);"PR#1": PRIN
T CHRS (9);"80N": PRINT CHRS (9);"I"
IF A = 11 THEN GOTO 2100
ON A GOTO 1100,1200,1300,1400,1500,1600,1700
,1800,1900,2000
PRINT "IL SUO PUNTO DI FUSIONE E' "S(A,B): P
RINT " GRADI CENTIGRADI (+-10)"
GOTO 2999
> INT (A) THEN PR
FOR ZZ = 1 TO 600: N
1200
PRINT "I CHIMICI LO
CHIAMANO UN
1210
IF S (A, B) = 1
THEN
LET
S$ (A, B)
=
"METALLO"
1220
IF S (A, B) = 2
LO"
THEN
LET
S$(A, B)
"NON-METAL
1230
IF S (A, B) = 3
U »•
THEN
LET
S$ (A, B)
=
"METALLOID
1240
Ci
IF S (A, B) = 4
p »
THEN
LET
S$ (A, B)
=
"GAS NOBIL
1245
L
IF S(A,B) = 5
THEN
LET
S$(A,B)
=
"..IMPOSSI
BILE DA DEFINIRE!!"
1250
PRINT S$(A,B)
1299
GOTO 2999
1300
PRINT "LA FORMULA DEL SUO PIU'
COMUNE (STABI
1310
1320
1330
1335
1340
1345
1350
1355
1360
1365
1370
1375
1390
1399
1400
LE) "
PRINT " OSSIDO E’";
ON S(A,B) GOTO 1330,1335,1340,1345,1350,1355
,1360,1365,1370,1375
"X203"
"X02":
"X203"
"X03":
"X207"
SS (A, B)
SS(A, B) =
SS (A, B) =
SS(A, B) =
SS(A, B) =
SS(A, B) =
SS(A, B) =
SS(A, B) =
SS(A, B) =
EGLIERE"
SS(A, B) =
I": PRINT "PUÒ'
390
PRINT SS(A,B)
GOTO 2999
PRINT "CI SONO "S(A,B)" NEUTRONI NEL SUO PIU
(Continua)
X20": GOTO 1390
"XO": GOTO 1390
GOTO 1390
GOTO 1390
GOTO 1390
GOTO 1390
GOTO 1390
...NON NE HA!!": GOTO 1390
NE HA TANTI CHE NON SO QUALE SC
VERAMENTE IN QUESTO CASO NON S
PARLARE DI OSSIDI!!": GOTO 1
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117
bum
1410
PRINT " ABBONDANTE ISOTOPO."
1499
GOTO 2999
1500
PRINT "IL
GAS
NOBILE CHE LO PRECEDE E* ";
1520
ON S (A, B)
GOTO
1530,1535,1540,1545,1550,1555
1530
SS(A,B) =
"HE"
: GOTO 1590
1535
SS(A, B) =
"NE"
: GOTO 1590
1540
SS(A,B) =
"AR"
: GOTO 1590
1545
SS(A,B) =
"KR"
: GOTO 1590
1550
SS(A, B) =
"XE"
: GOTO 1590
1555
SS(A, B) =
"NESSUNO!!": GOTO 1590
1590
PRINT SS(A,B)
1599
GOTO 2999
1600
PRINT "IL
SUO
RAGGIO COVALENTE (IN A) VARIA
TRA"
1605
QQ - S(A,B) -
.1
1610
PRINT "
"QQ"
E "QQ + .2
1699
GOTO 2999
1700
PRINT "LA
SUA
MASSA ATOMICA APPROSSIMATA ALL
A": INVERSE : PRINT "PRIMA CIFRA DECIMALE";:
NORMAL
1710 PRINT " E' XXX.";
1720 IF S(A / B) - 0 THEN S$(A,B) = "0, CIOÈ' ZERO!
1725 IF S(A,B) = 9 THEN S$(A / B) = "X X NON E 1 Z
ERO! "
1730 INVERSE : PRINT S$(A,B): NORMAL
1799 GOTO 2999
1800 PRINT "IL NUMERO DI PROTONI PER OGNI ATOMO E
1810 IF S(A,B) = 2 THEN S$(A,B) = "PARI"
1820 IF S(A,B) = 1 THEN S$(A,B) = "DISPARI"
1830 PRINT S$(A,B)
1899 GOTO 2999
1900 PRINT "SE MESSO IN ACQUA TIEPIDA,"
1910 ON S{A,B) GOTO 1920,1930,1940
1920 PRINT "E 1 INSOLUBILE O QUASI."
1925 GOTO 1990
1930 PRINT "REAGISCE RAPIDAMENTE E PRODUCE UN GAS
GOTO 1990
1940 PRINT "SI SCIOGLIE SENZA SVILUPPARE GAS.": G
OTO 1990
1990 PRINT
1999 GOTO 2999
2000 PRINT "IL SUO POTENZIALE DI IONIZZAZIONE
(KC AL/MOLE) E"'
2010 QQ = S(A,B)
2020 QQ = 10 * INT (.1 * QQ + .5)
2050 PRINT " CIRCA "QQ" (+- 10 UNITA')."
2090 PRINT : PRINT
2099 GOTO 2999
2100 PRINT "CI SONO "S(A,B)“ LETTERE NEL SUO NOME
2110 PRINT " (SE E' SCRITTO CORRETTAMENTE!)"
2199 GOTO 2999
2995 RETURN
2999 CV - PEEK (37):C2 • CV + 1:C - C + 1: RETUR
N
3000 REM COMMENTI FINALI
3008 GOSUB 9900
3010 POKE 35,24: HOME
3015 PRINT " IL MOMENTO DELLA VERITÀ"'
3020 PRINT : PRINT "ORA DEVI DIRMI IL ";: INVERSE
: PRINT "NUMERO ATOMICO": NORMAL
3025 PRINT "DELL'ELEMENTO."
3030 FOR TT = 1 TO 600: NEXT TT
3035 PRINT "NON IL NOME!!"
3040 FOR TT = 1 TO 600: NEXT TT
3042 PRINT
3045 HTAB (15): PRINT "E NEPPURE IL SIMBOLO!!"
3050 FOR TT - 1 TO 1200: NEXT TT
3055 PRINT : PRINT "ECCOCI QUI"
3057 IF PP > 4 THEN PRINT CHRS (4);"PR#1"
3060 PRINT : INPUT "CREDO CHE IL NUMERO ATOMICO S
IA ";P
3100 IF P = B(N) THEN GOTO 3200
3110 PRINT "OIBO', NON SONO DACCORDO."
3120 PRINT "CREDO CHE SIA L'ELEMENTO NUMERO "B(N>
3130 PRINT : PRINT "MOSTRA LE RISPOSTE AL TUO INS
EGNANTE"
3140 PRINT "E PARLANE CON LUI"
3145 PRINT CHRS (4);"PR#0"
3150 FOR TT = 1 TO 1000: NEXT TT
3160 PRINT : PRINT : PRINT "CIAO!!": PRINT CHRS
(13); CHRS (4);"RUN HELLO"
3200 PRINT : PRINT : PRINT : INVERSE : FLASH
3210 PRINT " CONGRATULAZIONI
": NORMAL
3215 FOR TT = 1 TO 3000: NEXT TT
3220 PRINT ; PRINT "GIUSTO!!
3230 PRINT : PRINT "HAI COMPLETATO CORRETTAMENTE"
3240 PRINT : PRINT " LA TUA RICERCA"
3245 PRINT CHRS (4);"PR#0"
3250 PRINT : PRINT " VUOI PROVARE ANCORA?"
3260 PRINT : PRINT "MA PER ORA"
3270 FOR TT = 1 TO 2000: NEXT TT
3273 HOME
3275 HTAB (30): VTAB (22): PRINT "CIAO!!"
3990 END
3999 RETURN
4000 REM STAMPA LA BANCA DELLE DOMANDE
4002 IF PP < >5 THEN GOTO 4005
4003 PRINT CHRS (4);"PR#1"
4004 PRINT CHRS (9);"80N": PRINT CHRS (9);"I"
4005 HOME
4010 PRINT " ELENCO DELLE DOMANDE"
4050 PRINT "#1.QUAL'E' IL SUO PUNTO DI FUSIONE?"
4060 PRINT "#2.E' UN METALLO, UN NON-METALLO, UN
METALLOIDE O UN GAS NOBILE?"
4070 PRINT "#3.QUAL'E' LA FORMULA DEL SUO OSSIDO"
4075 PRINT " PIU' COMUNE...SE NE HA UNO!!"
4080 PRINT "#4.QUANTI NEUTRONI CI SONO NEL SUO PI
U".
4085 PRINT " ABBONDANTE ISOTOPO?"
4090 PRINT "#5.DI QUALE GAS NOBILE HA LA CONFIGUR
A- ZIONE IL SUO GUSCIO PIENO? HE, NE..."
4100 PRINT "#7.LA PRIMA CIFRA DECIMALE DELLA SUA
MASSA ATOMICA E' ZERO O NO?"
4120 PRINT "#8.IL SUO NUMERO DI PROTONI E* PARI O
DISPARI?"
4130 PRINT "#9.COSA ACCADE SE VIENE MESSO IN ACQU
A?"
4140 PRINT "#10.QUANTO VALE IL SUO POTENZIALE DI
IONIZZAZIONE?"
4150 PRINT "#11.QUANTE LETTERE CI SONO NEL SUO NO
ME?"
4160 PRINT CHRS (4);"PR#0"
4170 PP = PP + 1
4190 GOSUB 9900: HOME : RETURN
4999 PRINT : PRINT : INPUT "((RETURN)) ";ZZ$
5000 REM SETTA IL CODICE
5005 N = INT (36 * RND (1) + 1)
5006 B(N) = S(12,N)
5009 PRINT
5010 AA = INT (10 * RND (1)):BB - INT (10 * R
ND (1))
5020 CC = INT (.1 * B(N))
5040 DD = INT (B (N) - 10 * CC)
5050 IF AA + BB > 10 THEN GOTO 5010
5060 IF AA + BB = 10 THEN LET CC = CC - 1
5070 IF AA + BB < > DD THEN GOTO 5010
5075 EE = 1000 * RND (1):FF = INT (.1 * EE)
5078 GG = INT (FF - 10 * INT (.1 * FF))
5080 HH = 10000 * AA + 1000 * BB + 100 * INT (.1
* FF) + 10 * CC + GG
5085 IF PP > 4 THEN PRINT CHRS (4);"PR#1"
5090 PRINT "IL CODICE DELL'ELEMENTO E'";
5091 IF AA = 0 AND BB = 0 THEN PRINT "00";: GOTO
5093
5092 IF AA = 0 THEN PRINT "0";
5093 PRINT HH
5094 PRINT "SCRIVITELO!!"
5095 B = N
5097 PRINT CHRS (4);"PR#0"
5099 RETURN
6000 REM INDICAZIONI PER IL GIOCO
6002 HOME
6005 PRINT : PRINT "PRIMA DI COMINCIARE, DEVI SAP
ERE CHE"
6008 PRINT : PRINT "QUANDO ((RETURN)) APPA
RE SULLO"
6010 PRINT : PRINT "SCHERMO E IL CURSORE LAMPEGGI
A, TU"
6012 PRINT : PRINT "DEVI BATTERE RETURN PER CONTI
NUARE."
6014 FOR ZZ = 1 TO 1600: NEXT ZZ
6016 PRINT : PRINT "PROVA A FARLO ADESSO!!"
6017 GOSUB 9900
6018 PRINT : POKE 37,16: CALL - 958: FOR ZZ = 1
TO 600: NEXT ZZ
6019 VTAB (16)
6020 PRINT "ECCO FATTO!! FALLO ANCORA, PER FAVORE
! "
6022 PRINT "E IO TI CANCELLERÒ' LO SCHERMO."
6025 GOSUB 9900: HOME
6030 HOME : PRINT "NELLA MIA MEMORIA SONO REGISTR
ATI ALCUNI DATI RELATIVI AGLI ELEMENTI DELLA
TAVOLA PERIODICA, ESCLUSI QUELLI DI"
6040 PRINT "TRANSIZIONE."
6045 PRINT : PRINT "LI HO DISPOSTI IN COLONNE CHE
INIZIANO"
6050 PRINT "CON H, BE, B,C,N,O,,F, E HE ."
(Continua)
118
6055 PRINT : PRINT : PRINT " NE SCEGLIERÒ' UNO A
CASO E LO"
6060 PRINT : PRINT "IDENTIFICHERÒ* CON UN NUMERO
DI CODICE"
6065 PRINT : PRINT " POSSO RISPONDERE A 11 DOMA
NDE SU DI"
6070 PRINT "LORO, E PROMETTO CHE SARO' SINCERO!!"
6080 PRINT : INPUT "((RETURN)) ";ZZ$: HOME
6085 PRINT " PUOI VEDERE L'ELENCO DELLE DOMANDE"
6090 PRINT : PRINT "QUANDO VUOI, BATTENDO 99"
6095 PRINT : PRINT : PRINT " PERCHE' NON PROVI A
DESSO?!"
6100 INPUT "SCRIVI ORA 99 ";ZZ$
6110 GOSUB 4000
6120 PRINT " PERFETTO! AVANTI_"
6122 FOR ZZ = 1 TO 600: NEXT ZZ
6125 PRINT : PRINT "PUOI CHIEDERE LA RISPOSTA SOL
O A INVERSE : PRINT "QUATTRO";: NORMAL :
PRINT " DOMANDE"
6130 PRINT : PRINT "SOLO QUATTRO, A TUA SCELTA...
6135 PRINT : PRINT "(SE BATTI 99 NON SARA' CONSID
ERATA "
6140 PRINT " UNA DOMANDA. PERO' SI CANCELLERÀ' LO
6142 PRINT " SCHERMO, E PERCIÒ' ANCHE LE RISPOSTE
CHE TI HO GIÀ* DATO."
6143 PRINT
6144 INPUT "((RETURN))";ZZ$
6150 PRINT : PRINT : PRINT "QUANDO AVRÒ'RISPOSTO
ALL'ULTIMA DOMANDA"
6155 PRINT "TI CHIEDERÒ' DI DIRMI "
6157 PRINT
6160 HTAB (13): INVERSE : PRINT "IL NUMERO ATOMIC
O": NORMAL
6165 PRINT : PRINT "DELL'ELEMENTO 'MISTERIOSO'...
6170 FOR ZZ = 1 TO 800: NEXT ZZ
6175 PRINT : PRINT " E SPERO CHE INDOVINERAI!!"
6180 INPUT "((RETURN)) ";ZZ$: HOME :
6185 VTAB (10): HTAB (15): PRINT "ORA COMINCIA IL
GIOCO!!"
6190 FOR ZZ = 1 TO 1000: NEXT ZZ: HOME
6999 RETURN
7000 REM TITLE
7010 HOME : VTAB (10): HTAB (12)
7020 INVERSE : PRINT "CERCA L'ELEMENTO": NORMAL
7030 PRINT : PRINT " UN GIOCO DIDATTICO DI"
7040 PRINT : PRINT " DAVE OLNEY"
7050 PRINT " LEXINGTON (MASS) H.S."
7060 FOR TT = 1 TO 1200: NEXT TT
7100 VTAB (22): PRINT "BATTI RETURN PER INIZIARE"
7120 GET A$
7150 FOR TT = 1 TO 500: NEXT TT: PRINT "GRAZIE":
FOR TT = 1 TO 500: NEXT TT: HOME
7170 POKE - 16368,0
7190 RETURN
8000 REM LA BANCA DATI ! !
8100 REM PUNTI DI FUSIONE IN GRADI CENTIGRADI
8110 DATA -260,-270,180,1280,2030,3800,-210,-220
,-220,-250,100,650,660,1420,45,120,-101,-190
8120 DATA 60,850,30,960,820,220,-10,-160,40,770,
160,230,630,450,115,-110
8130 DATA 30,710
8200 REM (1)=METALLO (2)=NONMETALLO (3)=METALLOI
DE (4)=GAS NOBILE
8201 REM (5)=DIFFICILIMMO DA ETICHETTARE
8210 DATA 5,4,1,1,3,2,2,2,2,4,1,1,1,3,2,2,2,4,1,
1,1,3,3,2,2,4,1,1,1,1,3,3,2,4,1,1
8310 REM ( 1)=X20 (2)=XO (3)=X203 (4)=X02 (5)
=X205 (6)=X03 (7)=X207 (8)=NESSUNO (9) =M
OLTI (10)=NON APPLICABILE
8320 DATA 1,8,1,2 ,3 ,4,9,10,1,8,1,2,3,4,5,4,7,
8 . 1 . 2 . 3 . 4 . 5 . 4 . 1 . 8 . 1 . 2 . 3 . 4 . 5 . 4 . 5 . 6 . 1.2
8400 REM NUMERO DI NEUTRONI NELL'ISOTOPO PIU' CO
MUNE
8410 DATA 0,2,4,5,6,6,7,8,10,10,12,12,14,14,16,1
6,18,22,20,20,38,42,42,46,44,48,48,50,66,68,
70,76,74,78,78,82
8500 REM (1)=HE (2)=NE (3)=AR (4)=KR (5)=XE (6)
=NESSUNO
8510 DATA 6,1,1,1,1,1,1,1,1,1,2,2,2,2,2,2,2,2,3,
3, 3, 3,3,3,3,3, 4,4, 4,4,4,4,4,4,5,5
8600 REM RAGGIO IN ANGSTROM DEL COVALENTE NON PO
LARE
8610 DATA .3,.3,1.2,.9, .8,.8,.7,.7,.7, .7,1.5,1.4
,1.2,1.1,1.1,1.0,1.0,1.0,2.0,1.7,1.3,1.2,1.2
,1.2,1.1,1.1,2.2,1.9,1.4,1.4,1.4,1.4,1.3,1.3
,2.4,2.0
8700 REM (0)=ALLA MASSA ARROTONDATA A 0 (9)=ALL
A MASSA NON ARROTONDATA A 0
8710 DATA 0,0,9,0,9,0,0,0,0,9,0,9,0,9,0,9,0,9,9,
9, 9, 9, 9,0, 9, 9, 9, 9, 9, 9, 9, 9, 9, 9, 9, 9
8800 REM (1)=NUMERO ATOMICO DISPARI (2)=NUMERO
ATOMICO PARI
8810 DATA 1,2,1,2,1,2,1,2,1,2,1,2,1,2,1,2,1,2,1,
2 . 1 . 2 . 1 . 2 . 1 . 2 . 1 . 2 . 1 . 2 . 1 . 2 . 1 . 2 . 1.2
8900 REM (1)=IN ACQUA NON SI SCIOGLIE O REAGISCE
(2) REAGISCE RAPIDAMENTE (3) SI SCIOGLIE O
REAGISCE LENTAMENTE
8910 DATA 1,1,2,1,1,1,1,1,2,1,2,1,1,1,2,1,3,1,2,
2 , 1 , 1 , 1 , 1 , 3 , 1 , 2 , 2 , 1 , 1 , 1 , 1 , 3 , 1 , 2,2
9000 REM ENERGIE DI IONIZZAZIONE IN KCAL/MOLE
9'010 DATA 313, 567,124, 215, 191, 260,336,314,402,49
7,119,176,138,188,254,239,300,363,100,141,13
8,187,231,225,273,323,96,131,133,169,199,208
,241,280,90,120
9100 REM NUMERO DI LETTERE NEL NOME DELL'ELEMENT
O
9110 DATA 8,6,7,9,5,6,8,6,8,4,6,9,8,7,10,6,8,5,9
,7,7, 9, 7, 9, 7,7, 6, 8,6, 3, 8, 9,6,5, 6,6
9200 REM AL NUMERO DI ELEMENTO
9210 DATA 1,2,3,4,5,6,7,8,9,10,11,12,13,14,15,16
,17,18,19,20,31,32,33,34,35,36,37,38,49,50,5
1,52,53,54,55,56
9800 REM LETTURA DEI DATI PRESENTI
9810 FOR A = 1 TO 12: FOR N = 1 TO 36
9820 READ S(A,N): NEXT N: NEXT A
9899 RETURN
9900 VTAB (19): INPUT "((RETURN)) ";ZZ$
9910 RETURN
10000 REM I DATI SONO IN ACCORDO PER UNITA' E V
ALORI CON QUANTO PUBBLICATO IN THE N.Y. STA
TE REGENTS
10005 REM 'NELLA TAVOLA DI RIFERIMENTO DI CHIMIC
A', VERSIONE 1982
10010 REM GLI ALTRI DATI SONO STATI OTTENUTI DAL
LA RISTAMPA TEL TESTO DI SANDERSON, 'CHEMIC
AL PERIODICITY'
10020 REM RINGRANZIAMENTI VANNO A THANKS DEREK D
AVENPORT E AI
10030 REM COLLABORATORI DEL DREYFUS INSTITUTE DE
L 1984
10040 REM PER IL LORO AIUTO PER CIO* CHE RIGURDA
LA CHIMICA E
10050 REM LA STRUTTURA DI QUESTO
Naturalmente dopo ogni domanda
viene incrementato il contatore C (li¬
nea 2999) e quando C diventa mag¬
giore di 4 (linea 68) il calcolatore
passa alla subroutine 3000 in cui ac¬
cetta la risposta dell'utente e fa gli
opportuni commenti; in caso di ri¬
sposta sbagliata viene data quella cor¬
retta.
Da notare infine che la risposta al¬
le domande rimane sempre sullo
schermo; ciò è ottenuto con il co¬
mando di tabulazione alla riga 73 la
cui variabile C2 è definita in base al
valore della locazione di memoria 37
(riga 2999); se però si usufruisce del¬
la possibilità di rivedere l'elenco del¬
le domande possibili, vengono can¬
cellate le risposte già date.
Adattare il programma per altri
scopi è senz'altro laborioso ma non
difficile dal punto di vista della pro¬
grammazione; la vera difficoltà sta
nella compilazione dell'elenco delle
domande; occorre infatti che esse sia¬
no formulate in modo tale che lo stu¬
dente debba sforzarsi di cercare quelle
significative e che nessuna di esse
possa portare da sola alla soluzione.
E’ chiaro che soltanto l'esperienza
e la capacità didattica di un insegnan¬
te appassionato possono aiutare in
questo compito.
Giuseppe Innorta
^Questo programma è disponibile^
su dischetto. L'elenco, i prezzi
eie modalità d'ordine di questo e
degli altri dischetti disponibili sono
119
ck
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3
cc
U|
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rn key data m Dysaru
«/CORPORATION
Prodotti
Ausiliari
pratica
Cad-Cam per Macintosh
Molti utenti Macintosh, pur apprezzando le note¬
voli capacità grafiche di questa macchina, lamentano
la mancanza di software grafico appropriato in grado
di sviluppare disegni tecnici (progetti di sviluppo,
piante di costruzioni eccetera) e di poterli poi stampa¬
re in alta risoluzione. Alcuni potrebbero obiettare che
tale software esiste già: MacDraw; tuttavia questo
pacchetto manca di alcune funzioni ritenute essenziali
dai disegnatori progettisti. Ebbene anche questa lacu¬
na è stata colmata, grazie a un interessante pacchetto
software: MacDraft. Tale programma, pur assomi¬
gliando parecchio a MacDraw, offre delle caratteristi¬
che particolarmente utili. MacDraft permette di aprire
fino a quattro differenti documenti a video, mantenen¬
do intatte le capacità di Taglia e Incolla. Gli oggetti
possono essere disegnati in scala, e se si usa l'opzio¬
ne Copia fra due diversi documenti, in cui si utilizza¬
no scale diverse, l'oggetto copiato verrà dimensionato
in base alla scala corrente del documento. Possono
essere utilizzate 16 scale diverse, con la possibilità di
cambiare scala in qualsiasi momento durante il lavo¬
ro. Scegliendo il comando Mostra le dimensioni, si
possono visualizzare in scala le dimensioni di qualun¬
que oggetto (fino a 1/100 di pollice o di centimetro),
e l'angolo di inclinazione rispetto all'asse orizzontale.
Inoltre gli oggetti disegnati possono essere ruotati ri¬
spetto al loro asse centrale di un grado per volta; tale
valore viene indicato durante la rotazione e aggiorna¬
to mano a mano che l'oggetto ruota. Un'altra caratteri¬
stica, gradita ad architetti e ingegneri progettisti, è la
possibilità della quotatura automatica degli oggetti di¬
segnati. Gli archi o le circonferenze possono essere di¬
segnati assegnando tre punti diversi o il raggio di cur¬
vatura; i cerchi possono essere generati dagli archi e
viceversa. Inoltre, al contrario di MacDraw che ha la
griglia fissa, MacDraft permette di dimensionare dina¬
micamente la griglia; ma la caratteristica più impor¬
tante di MacDraft è di poter effettuare degli zoom su
un'area del disegno in maniera tale da poter modifica¬
re quanto disegnato bit per bit. Un altro pacchetto so¬
ftware molto interessante dal punto di vista grafico,
da usare in abbinamento al MacDraft, è Mac Plot. Ta¬
le programma permette di collegare all'uscita di una
delle porte seriali di Macintosh uno dei sedici più fa¬
mosi plotter presenti sul mercato (fino al formato
A3, pari a 30x43 cm circa); tra i plotter collegabili ri¬
cordiamo i due 7470A e 7475A della Hewlett Packar-
d, il DMP-40 della Houston Instruments, il Roland
DXY-880, l'Epson HI-80, il Penman Robot Plotter,
lo Sweet PSP-601, oltre il plotter Apple. Questo pro¬
gramma, ad alto livello professionale e tecnico, per¬
mette di disegnare oggetti costruiti con programmi
come MacDraw o MacDraft. Esso determina automa¬
ticamente la larghezza delle linee e gli sfondi di riem¬
pimento, e li visualizza in due finestre dove si posso¬
no scegliere colori e sfondi desiderati. I disegni pos¬
sono essere stampati in scale diverse, ruotati di 90
gradi, e il programma può essere predisposto a lavora¬
re con “un pennino per volta” in modo da ottenere
non solo una maggior precisione, ma anche la combi¬
nazione di 30 colori differenti. Tutte queste regolazio¬
ni possono essere salvate su disco, e scegliendo
un'opportuna velocità dei pennini si può lavorare an¬
che su lucidi (acetato). Di tale programma esiste an¬
che una versione professionale ad altissimo livello
qualitativo, MacPlot Professional, che è in grado di
lavorare con plotter di grande formato (fino a 90x120
cm circa). Per sfruttare al massimo le capacità di que¬
sti due pacchetti software conviene usarli insieme con
Switcher (che è una utility che permette di saltare da
un programma all'altro, senza passare per il Finder).
Hard-disk Apple
Quando fu annunciata l'uscita di un disco rigido da
20Mb a basso costo da parte della Apple, gli operato¬
ri del settore quasi non ci credevano: troppo bello per
essere vero. L'hard-disk è ora disponibile, ma il suo
costo basso nasconde dei difetti che secondo noi sono
troppo marcati per far finta di nulla. Innanzitutto co¬
minciamo col dire che questa periferica non può esse¬
re utilizzabile in rete AppleTalk, e quindi non condivi¬
sibile da più Macintosh; ma forse questo è l’aspetto
negativo meno importante. Infatti i due più grossi
nei sono l'impossibilità di partizionare il disco rigido
e di poter caricare su esso software protetto. Nel pri¬
mo caso quindi non è possibile suddividere l'hard-disk
in più volumi, ma si è costretti a gestirlo attraverso
una rigida struttura gerarchica dei file che spesso risul¬
ta lenta e complicata; nel secondo caso, il più grave
secondo noi, un utente che sia già in possesso di nu¬
merosi pacchetti software originali protetti, sia pur in
modo semplice, come MS-Chart, MS-Multiplan,
MS-File, OverVue, Filevision, Jazz, MacDraft e al¬
tri ancora, non potrà mai caricare gli applicativi sul
disco rigido, ma solo salvare i documenti creati da es¬
si, dovendo continuare a dipendere dal dischetto inseri¬
to nel drive interno. Molti potrebbero obiettare che
senz'altro le case produttrici di software usciranno con
versioni nuove in cui sia contenuto un file che per¬
metta il caricamento del loro software protetto sul di¬
sco rigido, come è il caso della Microsoft, ma questi
aggiornamenti per i possessori delle vecchie versioni
non saranno certo gratuiti. E' da sperare che questa ca¬
ratteristica non propriamente positiva sia stata una
“svista” da parte della casa di Cupertino, e che venga
corretta al più presto, per rimanere in linea con lo sti¬
le che la ha sempre contraddistinta.
Videoregistrazione
Molti nostri lettori ci chiedono come sia possibile
collegare il loro computer a un videoregistratore, in
modo tale da poter inviare le immagini da questo ap¬
parecchio al calcolatore e viceversa. Nel primo caso è
sufficiente fornire alla macchina un'interfaccia video
per telecamera (Prestel per Apple Ile MacVision per
Macintosh) ed essere in possesso di un videoregistra¬
tore con un buon fermo immagine. Nel secondo caso,
per quanto riguarda l’Apple Ile o Ile, è sufficiente al¬
legare l'uscita video (che normalmente si collega al
monitor) alla presa d'ingresso video (VIDEO IN) del
videoregistratore, senza bisogno di altro; per quanto ri¬
guarda il Mac, invece, bisogna fornirsi di un'uscita vi¬
deo supplementare, ricorrendo a un'interfaccia tipo
Menthaury.
_ Alfonso Scoppetta
121
a^OBhelp
L'ultimo programma
In seguito alla cortese richiesta di un gruppo di let¬
tori, vogliamo fare una precisazione in riferimento al-
l'Applihelp pubblicato sul n. 20 della rivista. Le loca¬
zioni di controllo della lunghezza di un programma
in assembler caricato per ultimo in memoria non so¬
no come erroneamente indicato AA61-AA62, ma ben¬
sì AA60-AA61. Ci scusiamo per questo errore.
I segreti del Finder 4.1
Conoscere a fondo le possibilità del Finder può ren¬
dere più agevole il vostro lavoro sulla scrivania. Ec¬
covi alcune scorciatoie possibili con il Finder:
• Usare l'opzione <Riordinare> (Clean Up) dal Me¬
nu Strumenti (Special) è una semplice soluzione per
mettere ordine sulla scrivania allineando le icone del
disco a una invisibile griglia. Tuttavia spesso questa
scelta lascia alcuni vuoti tra le icone stesse. Tenendo
abbassato il tasto <Option> mentre viene selezionata
la voce <Riordino>, le icone verranno sistemate nel¬
la finestra attiva perfettamente allineate.
• Normalmente quando si cerca di gettare un'icona
di un file bloccato nel cestino, si ottiene un messag¬
gio del tipo “il file è in uso o bloccato”. E' possibile
sbloccare il file scegliendo la voce <Informazioni>
dal menu File. Una soluzione più semplice per elimi¬
nare un file bloccato è quella di tenere premuto il ta¬
sto <Option> mentre si sposta l'icona nel Cestino.
• Spostando l’icona del disco nel cestino, il disco
stesso verrà espulso e l'icona rimossa dalla scrivania.
E' chiaro che il disco non deve essere quello di
avvio.
• Premendo simultaneamente i tasti <Shift>, <0-
ption> e 1, il disco contenuto nel drive interno verrà
espulso. Nello stesso modo, sostituendo il tasto 1
con il tasto 2, verrà espulso il disco contenuto nel dri¬
ve esterno.
• Premendo simultaneamente i tasti <Shift>, <0-
ption> e 3, il contenuto del video verrà salvato sul di¬
sco come documento Mac Paint con il nome
ScreenO. Le successive videate salvate vengono nume¬
rate progressivamente.
• Premendo simultaneamente i tasti <Shift>, <0-
ption> e 4, la finestra attiva viene inviata alla stam¬
pante. Se il tasto <Blocca maiuscole> (Caps Lock) è
premuto, viene stampato l’intero schermo. Nel caso
contrario, viene stampata solo la finestra attiva.
• Per cambiare il disco di Start Up senza dover rifa¬
re il Boot del disco stesso, è sufficiente inserire il
nuovo disco, premere contemporaneamente i tasti <0-
ption> e <Command> e dare un doppio click con il
mouse sull'icona del finder del nuovo disco.
• Quando si hanno diverse finestre aperte sulla scri¬
vania, è possibile spostare una finestra nascosta, sen¬
za attivarla, premendo il tasto <Command> mentre
si sposta la finestra stessa posizionando il cursore sul¬
la barra contenente il nome.
Controllo della tastiera
Le locazioni di memoria, in decimale; 49152 (-
16384) e 49168 (-16368) sono due speciali locazioni
che permettono di controllare la tastiera dell'Apple.
Se nessun tasto è premuto, il valore contenuto in -
16384 è inferiore a 127. Si può controllare se un ta¬
sto è stato premuto con l'istruzione
IF PEEK(-16384) >127 THEN (un tasto è stato pre¬
muto) oppure:
IF PEEK(-16384) <128 THEN (nessun tasto è stato
premuto)
Se viene premuto un tasto, il valore immagazzina¬
to nella locazione -16384 corrisponde al codice A-
SCII del carattere corrispondente al tasto premuto. Ov¬
viamente questo valore sarà maggiore di 127. Nel ca¬
so contrario nessun tasto sarà stato premuto.
Una volta attivato un tasto, occorre azzerare il valo¬
re letto in -16384 con l'istruzione X = PEEK(-16368)
oppure POKE -16368,0. In questo caso il valore di
contenuto in -16384 viene reso inferiore a 128. Il li¬
stato sotto riportato è un esempio dell'utilizzo di let¬
tura della tastiera. Alla pressione di un tasto viene vi¬
sualizzato sullo schermo il valore ASCII del tasto e
il carattere corrispondente.
10 IF PEEK(-16384) <128 THEN 10
20 A = PEEK(-16384)
30 PRINT A,SPC(2);CHR$(A)
40 POKE -16368,0
50 GOTO 10
Utili subroutine
Ecco alcune subroutine che possono tornare molto
utili. I caratteri che seguono il simbolo $ sono gli in¬
dirizzi esadecimali; poi viene la sigla del nome della
routine che è seguita dalla funzione svolta.
• $FDED - COUT Uscita carattere. E' la
routine standard per l’uscita di un carattere. Si deve ca¬
ricare il carattere nell'accumulatore con l'istruzione
LDA e quindi chiamare la routine con l’istruzione
JSR.
• $FDF0 - COUT1 Uscita carattere sullo
schermo. COUT1 visualizza il carattere contenuto
nell'accumulatore sullo schermo nella posizione cor¬
rente del cursore e sposta il cursore in avanti di uno
spazio.
• $FE80 - SETINV Seleziona il modo in¬
verso. Seleziona l'uscita video nel modo inverso per
la subroutine COUT1. Il contenuto del registro Y del
6502 viene cambiato in $3F, mentre gli altri registri
restano invariati.
• $FE84 - SETNORM Seleziona il modo
normale. Seleziona l'uscita video nel modo normale
per la subroutine COUT1. Il contenuto del registro Y
viene cambiato in $FF e gli altri registri restano inva¬
riati.
• $FD8E - CROUT Genera un RETURN.
Invia un RETURN sull'uscita selezionata.
• $FD8B - CROUT1 Genera un RETUR-
N con pulizia dello schermo. Pulisce lo scher¬
mo dalla posizione corrente del cursore fino all'estre¬
mo della finestra di testo, quindi chiama la subroutine
CROUT.
• $FDDA - PRBYTE Stampa un byte esa-
decimale. Invia i contenuti dell’accumulatore, in e-
sadecimale, sull'uscita selezionata.
• $FDE3 - PRHEX Stampa un numero e-
sadecimale. Stampa il nibble basso dell'accumula¬
tore in una singola cifra.
122
lettere
Un disco
per i libri
Ho un problema con il
Ile : con il programma Da¬
ta Base ho catalogato la
mia biblioteca (6500 tito¬
li, con 7 campi a titolo),
ma ho dovuto riempire
ben 7 dischetti. Ora, quan¬
do devo compiere qualche
ricerca per rintracciare un
volume, devo inserire i di¬
schi uno per volta nel dri¬
ve perdendo così parecchio
tempo. Vi chiedo pertanto
se esiste un drive o altra
periferica per poter salvare
su un unico disco tutto il
catalogo della biblioteca.
EmilioFranc. Falco
Manziana (Roma)
Per il suo problema di
grossi volumi di dati da
memorizzare con l'Apple
Ile, sarà sufficiente utilizza¬
re il nuovo drive da 800
Kb per la linea Apple II
(Applicando di Settembre),
già in vendita sul mercato
italiano. Poiché questo dri¬
ve ha una capacità circa 8
volte maggiore di quello
standard, la sua biblioteca
potrà trovare posto su un
unico dischetto.
80 colonne
Sono un vostro nuovo
abbonato e vorrei espande¬
re il mio Apple acquistan¬
do la Language Card +
16K, una stampante e una
scheda 80 colonne. Ho vi¬
sto che sul mercato ci so¬
no vari tipi di schede: 80
colonne software switch,
80 colonne, 80 colonne +
64K. Io vorrei prendere la
80 colonne + 64K per uti¬
lizzare la memoria in più
con le variabili e le strin¬
ghe, evitando i frequenti ac¬
cessi al disco, che sono ab¬
bastanza lenti. E’ possibi¬
le? Inoltre, con 80 colonne
su video e 80 colonne su
stampante, quello che vedo
sul video viene stampato
così come è o diversamen¬
te (40 colonne, minuscolo
ovvero caratteri stravaganti
mancando la eprom delle
minuscole?) e poi, per usa¬
re gli Htab X superiori al
40 ci sonò problemi?
Anzio Ferri
Palmarola Roma
A quanto sembra di capi¬
re dalla sua lettera lei pos¬
siede un Apple II Europlus
da 48K, quindi per quanto
riguarda un’eventuale e-
spansione di memoria l'u¬
nico passo da compiere è
quello di avere una Langua¬
ge Card da 16K. Inoltre
per il suo computer vi è la
possibilità di montare sche¬
de da 80 colonne con soft-
switch, tipo U-Term, Vi-
dex, ecc., ma non il model¬
lo 80 colonne + 64K della
Apple che è stato realizza¬
to per il solo modello Ap¬
ple Ile. Con queste schede
80 colonne (Videx, U-Ter-
m,...) è possibile avere le
minuscole a video e vedere
i listati dei programmi ov¬
viamente su 80 colonne,
ma per avere lo stesso ef¬
fetto su stampante bisogne¬
rà fornire i seguenti co¬
mandi:
- PR#1
- CTRL-l 80N
-UST
Per quanto riguarda una
corretta tabulazione con
qualsiasi scheda 80 colon¬
ne (e anche su stampante)
il comando da dare è il PCO¬
KE 36 OCX dove XX è il
valore da cui si vuole co¬
minciare la tabulazione.
Con la
Mannesmann
Sono un appassionato
lettore e abbonato alla vo¬
stra rivista, posseggo un
Apple II Plus con stampan¬
te Mannesmann Tally 80 e
vi sarei grato se poteste
aiutarmi a risolvere alcuni
problemi. 1) ESC "R" +
CHR$(7) dovrebbe settare
il carattere intemazionale
spagnolo. Invece suona il
beep e riprende con il set i-
taliano CHR$(6). 2) I ca¬
ratteri corrispondenti ai
CHR$( 128/255) non sono
stampati, ma sono sempre
la ripetizione di quelli dei
CHR$(0/127). Ho consul¬
tato manuali e rivenditori:
niente. Qualcuno mi ha
suggerito di by passare al¬
cuni blocchi dell'interfac¬
cia parallela (grafica) con
un comando non ben preci¬
sato. Non ci sono riuscito.
3) Su Applicando 11/84,
nell'articolo “Con qualche
dollaro in più”, si parla di
eliminare il numero di vo¬
lume. E’ possibile cambia¬
re in modo reale il numero
di volume su un disco già
inizializzato e riempito?
Ferruccio Lorato
Verona
1) Il comando da dare
per poter ottenere il set
spagnolo deve essere scrit¬
to all'interno di un pro¬
gramma basic così:
PRINT CHR$(27)+
CHR$(82)+CHR$(7).
2) Non può stampare i
caratteri da 128 a 255 poi¬
ché corrispondono a set in
inverse o flashing; poiché
lei cerca di stamparli in
modo testo, non potrà mai
farlo.
3) Certamente, può esse¬
re fatto, uitilizzando pro¬
grammi di accesso ai setto¬
ri del disco, anche se le
consiglieremmo di farlo su
una copia; non si sa mai.
Tanti asterischi
Sono utilizzatore di un
Apple Ile, corredato di mo¬
nitor Hantarex Boxer 12 e
di una s tampante Imagewri-
ter 132 colonne. Ho questi
problemi da sottoporvi: 1)
stampante: dal manuale,
scritto in inglese, non rie¬
sco a capire come stampa¬
re su 132 colonne. 2) lista¬
ti: ho copiato il program¬
ma Instant Poster di Appli¬
cando di marzo, provveden¬
do a cancellare, come da
voi suggerito ad altro letto¬
re, i caratteri CTRL, ma
nonostante ciò il program¬
ma produce una stampa
con degli <*> molto di¬
stanziati che la rendono i-
nutilizzabile. 3) Sul nume¬
ro di maggio il listato per
la conversione dell’Apple-
writer al Ile non assolve le
sue funzioni perché, alme¬
no sulla copia in mio pos¬
sesso, non esiste sul disco
Applewriter un file <0-
BJ.APWRT F >. Al suo
posto esiste il file <0-
BJ.APWRTI2F>. Ho prov¬
veduto a modificare in tal
senso le linee
210/290/300 e 310 ma il
programma dà errore di sin-
tassi alla linea 210. 4) Il
programma Pfs File dà gli
stessi problemi dell’Apple¬
writer quando gira sul Ile;
in particolare, una volta
creata la maschera, al mo¬
mento di usarla laddove so¬
no state scritte delle lettere
in maiuscolo queste diven¬
tano illeggibili. Non sareb¬
be possibile porvi ri¬
medio?
Romano Bernabò
Grosseto
Cominciamo a risponde¬
re ai quesiti relativi ai ca¬
ratteri illeggibili che ci si
trova con vari programmi
sul Ile: è possibile porvi ri¬
medio utilizzando la ROM
Standard : PRINT CHR$(27)+CHR$(78)
Compresso : PRINT CHR$(27)+CHR$(81)
9 caratteri : PRINT CIIR$(27)+CHR$(110)
12 caratteri : PRINT CI1R$(27)+CHR$(69)
15 caratteri : PRINT CHR$(27)+CHR$(113)
Proporzionale : PRINT CHR$(27)+CHR$(80)
Inizio Grassetto PRINT CI1R$(27)+CHR$(33)
Fine Grassetto : PRINT CIIR$(27)+CHR$(34)
Inizio Sotto Un.: PRINT CHR$(27)+CHR$(88)
Fine Sottolineato: PRINT CHR$(27)+CHR$(89)
Inizio Elongato : PRINT CHR$(14)
Fine Elongato : PRINT CI1R$(15)
123
lettere
Mouse Inverse di Applican¬
do (ordinabile presso un
qualsiasi rivenditore Apple
o direttamente ad Applican¬
do, C.so Monforte 39,
22100 Milano).
Per quanto concerne l'u¬
so dei vari caratteri dell'I-
mage da Basic, nella
pagina precedente, in bas¬
so, proponiamo un sunto
dei comandi da usare nei
programmi.
Creare le
Shape-tables
Sono un piccolo posses¬
sore di un Apple Ile che si
affaccia timidamente per la
prima volta al mondo dei
computer. Ho appreso qual¬
che rudimento di Basic che
in questi giorni sto appro¬
fondendo. Trovo peròqual-
che difficoltà nella creazio¬
ne delle Shape-tables.
Quello che vi chiedo sarà
forse una sciocchezza per i
professionisti: un program¬
ma che carichi una o più fi¬
gure in memoria più una
spiegazione dettagliata del
programma che illustri nel
modo più semplice le va¬
rie fasi del caricamento e il
chiarimento dell'uso degli
eventuali POKE e dei nu-
meretti seguenti il coman¬
do (per es. POKE 255,66
cosa significa e cosa fa il
numero 66?).
Domenico
La definizione delle Sha-
pe table è un'operazione la¬
boriosa e con carta e penna
è praticamente senza spe¬
ranza. Conviene utilizzare
programmi di grafica che
permettono di editare sul
monitor le figure, di salvar¬
le su disco e di richiamarle
nei programmi applicativi
dove occorrono. Su Appli¬
cando sono stati pubblicati
4 programmi di questo
tipo:
1 Applicando 1 pagina 58
articolo “Figurati un po'”.
2 Applicando 2 pagina
44 articolo "Per ripescare
le figure”.
3 Applicando 15 pagina
55 programma “Illustra¬
tore” .
4 Applicando 16 Pagina
83 programma “Designer”.
I programmi 1, 3 e 4 so¬
no disponibili su disco. Il
programma pubblicato sul
numero 2 serve appunto a
caricare le figure editate
con il programma del nu¬
mero precedente. Tutti i
programmi sono scritti in
Applesoft e commentati
nell'articolo, dovrebbe esse¬
re abbastanza agevole sfrut¬
tare le particolari routine
di cui lei ha bisogno. Co¬
munque, tenga presente
che prima di caricare figure
da un file binario con il co¬
mando BLOAD occorre po¬
sizionare i puntatori, cioè
bisogna scrivere nelle loca¬
zioni 232 e 233 l'indirizzo
di partenza della tavola del¬
le figure. Le locazioni 254-
255 ($00FE-$00FF) sono
rispettivamente il byte bas¬
so e il byte alto del punta¬
tore alla pagina sintattica
dell'Integer Basic (synpagl-
synpagh). Inoltre la loca¬
zione 255 è utilizzata dal
sistema come flag: se è di¬
versa da zero esiste una
condizione di errore.
Niente Cuisine
Ho recentemente acqui¬
stato due dischetti di Appli¬
cando (Applebaby e Com¬
puter Cuisine). Per Apple¬
baby non ci sono proble¬
mi mentre Computer Cui¬
sine non funziona affatto.
Premetto di essere un prin¬
cipiante, ma non troppo,
di possedere un Apple com¬
patibile U2200 con 64K e
la scheda 80 colonne. Leg¬
gendo attentamente Appli¬
cando 15, dove ci sono le
spiegazioni del program¬
ma, ho provato a copiare
su un altro dischetto HEL¬
LO e su un altro ancora
HELLO 1 + RICETTE,
ma purtroppo non funzio¬
na. Ho poi provato altre
combinazioni senza risulta¬
to. Dove ho sbagliato?
Giovanni Ansaldi
Novara
Il programma Computer
Cuisine entra automatica-
mente in 80 colonne con
il comando PR # 3, che at¬
tiva la scheda 80 colonne.
Con un Apple compatibile
può darsi che ci siano dei
problemi con questa sche¬
da. E' possibile che basti
sostituire questo comando,
può essere che sia solo un
problema di numero di
slot, in ogni caso occorre
fare delle verifiche in que¬
sto senso.
Troppi dati
Ho digitato il program¬
ma Oroscopo, pubblicato
sul numero 20 di Applican¬
do. Purtroppo, dopo aver
inserito i miei dati persona¬
li: data di nascita 24/5/65,
ore 9.30, Città Cesena, do-
ERRATA CORRIGE
L'Applicosa dal titolo “Proteggiamolo", pubblicata
su Applicando 22, riportava dei prezzi non esatti.
Le cifre corrette, non comprensive di Iva, sono:
92.000 per la borsa imbottita per Apple Ile;
138.000 per la borsa imbottita per Macintosh;
365.000 per il Mobil Compact per Macintosh. Ce ne
scusiamo con la ditta Cover e con i lettori.
Nella "Guida alle stampanti” di Applicando n. 22
non risulta esserci il Letter Quality tra le opzioni di
stampa dei modelli MANNESMANN MT 85 e MT 86;
inoltre il modello MT 86 viene dichiarato con am¬
piezza carrello di 132 colonne, mentre il dato esat¬
to è 136. Ce ne scusiamo con la Mannesmann e
con i lettori.
po alcune schermate il pro¬
gramma si è interrotto con
un messaggio di errore:
bad subscript error in line
80. Ho ricontrollato diver¬
se volte il listato, ma non
sono riuscito a trovare l'er¬
rore. Vorrei sapere se di¬
pende dalla mia imperizia
nel copiare il programma
o se effettivamente Orosco¬
po è difettoso.
Marco Brambilla
Il messaggio di errore
bad subscript si ottiene
quando si tenta di settore
un elemento di un vettore
con un indice superiore a
quello specificato nell'istru¬
zione DIM. Nel program¬
ma Oroscopo il vettore
AE$ è stato dimensionato
a 30 (riga 980) supponen¬
do che nella stragrande
maggioranza dei casi sareb¬
be stato sufficiente. Pur¬
troppo il suo è stato un ca¬
so estremamente sfortuna¬
to, perché con i suoi dati
il programma ha bisogno
di un vettore AE$ più gran¬
de. La soluzione però è
molto semplice: basta au¬
mentare il dimensionamen¬
to del vettore AE$ alla li¬
nea 980, per esempio a
40.
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pubblicato su Applicando
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informazione dei lettori te¬
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separatamente. Prezzo da
concordare. Telefonare a
Carlo allo 02/2486140.
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ve rom e processore
65c02, 192Kbyte di ram,
80 colonne, Z-80A, mou¬
se, super serial card, duodi¬
sk, monitor, Imagewriter,
libri, riviste. Telefonare a
Fabio allo 06/5285929.
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e senza scopo di lucro, cau¬
sa passaggio ad altro siste¬
ma, vasta biblioteca di so¬
ftware per Apple Ile e Ile
(programmi gestionali, di
business, di ingegneria, di
grafica e giochi). Massimo |
Gilardetti, Via Borsi 62,
Novara.
• A Magenta e zone limitro¬
fe, scopo formazione "Ap¬
ple User's Club", contatte-1
rei utenti di computer
Apple per scambio di idee,
opinioni ed esperienze, j
Massimo Portaluppi, Via O-
berdan 4, Magenta (MI)>
Tel. 02/9798635.
• Per Apple Ile e Ile cedo
in blocco e non, causa pas¬
saggio a sistema superiore,
programmi originali corre¬
dati di manuale. Luigi Pa-
lumbo, Via Adelaide Risto¬
ri 8, Roma. Tel. |
06/802783.
, 1
applicando
1
Disk Service
Listati senza fatica
Tutti i programmi di Applicando possono essere trascritti e quindi salvati
su dischetto. Ma la trascrizione è lenta e noiosa, e sbagliare fin troppo facile.
Ecco perché Applicando offre, già pronti, i dischetti con i programmi
sotto indicati: per ottenerli, è sufficiente inviarci il tagliando (pubblicato
nell'ultima pagina) debitamente compilato. Chi vuole risparmiare non
perda la favolosa offerta dell'abbonamento al Disk Service e invii
subito il tagliando di pagina 129.
APPLICANDO 1
AP1/I02 Profitti. In tempo reale l'anali¬
si del break-even point, punto di pareg¬
gio di una qualsiasi azienda. Calenda¬
rio perpetuo. Dal 1582 in poi tutto
quello che si può sapere sui giorni pas¬
sati e futuri. 1 tronchi del tesoro. Li¬
na spericolata caccia al tesoro a nuo¬
to, tra le insidie di tronchi galleggianti.
Lire 30.000.
AP1/03 Eliminatore di Dos. Uno
strumento per aumentare del 10% la ca¬
pacità di un normale floppy disk. Orolo¬
gio. Per trasformare l'Apple II in un oro¬
logio con rintocchi, allarme e lancetta
dei secondi Pronti puntare fuoco!
Guardiano di un castello ababndonato,
hai 25 colpi da sparare contro gli intru¬
si. Lire 30.000.
APPLICANDO 2
AP2/IN04 Costi chilometrici auto.
Un programma per calcolare e confron¬
tare i costi di qualunque auto. Richia-
mafigure. Posizionare, ingrandire,
ruotare, cambiare colore, aggiungere fi¬
gure a quelle di una tavola. Laser nel¬
lo spazio. Battaglia a colpi di laser
contro asteroidi e alieni per difendere la
torretta spaziale. Lire 30.000.
APPLICANDO 3
AP3/IN05 Sistema base. Un data ba¬
se modulare con tutte le caratteristiche
essenziali per mettere ordine nei propri
archivi. Etichette. Etichette spirito¬
se e bizzarre, di lavoro o di ogni gene¬
re, stampate facilmente e nel numero
desiderato. Contratti. Con il WPL, il
linguaggio di programmazione dell'Ap¬
ple Writer, bastano cinque minuti per
un documento di più pagine personaliz¬
zato. Gran catalogo. Una routine
per avere il catalogo del dischetto su
due colonne, 42 file per volta, e richia¬
marli con un solo tasto. Lire 30.000.
AP3/A06 Equo canone (occorre Visi-
cale). In Visicalc un modello che per¬
mette, a inquilini e proprietari, l'esatto
calcolo dell'equo canone. Lire 25.000.
APPLICANDO 4
AP4/N07 Lettura sprint (versione ita¬
liana e versione con frasi in inglese).
Un reading improver per leggere di più a
parità di tempo. Rompiquindici. Il pic¬
colo rompicapo delle quindici pedine da
ordinare nei sedici spazi a disposizio¬
ne. Tastierino fantasma. Una routi¬
ne per avere a disposizione un tastieri¬
no numerico anche sull'Apple II. Routi¬
ne di input. Due subroutine, una per
i dati numerici, l'altra per gli alfanumeri¬
ci, per il controllo dell'input. Lire
30.000.
AP4/A09 Organo, violino, piano¬
forte (dischetto Pascal, occorre lan-
guage card o Apple Ile o Ile). Ecco co¬
me, col Pascal, si riesce a simulare i
tre strumenti attivando l'altoparlante
dell'Apple da programma. Lire 30.000
APPLICANDO 5
AP5/N08 Investor. In tempo reale il
quadro esatto di come vanno i propri in¬
vestimenti finanziari. Con cinque pro¬
spetti riepilogativi e 52 periodi di quota¬
zione, Investor è uno dei programmi più
completi in questo settore e in assoluto
il più economico. Lire 70.000.
AP5/N09 Agenda personale. Per ri¬
cordare ora per ora gli appuntamenti di
un anno intero memorizzando fino a 15
appunti ogni giorno. Duello d'arti¬
glieria. Vince chi sa calcolare meglio
la velocità del vento, la gittate e l'eleva¬
zione della canna. Mele e freccet¬
te. Versione computerizzata del popo¬
lare gioco delle freccette che nulla to¬
glie al gusto del far centro. Lire 30.000.
APPLICANDO 6
AP6/N10 Obbligazioni/Bond Ma¬
nager. Per avere un quadro completo
e concreto dei rendimenti dei titoli a red¬
dito fisso. PucMan/Nibbler. Versio¬
ne in alta risoluzione per Apple del fa¬
moso videogame a gettone. Line fin-
der. Letteralmente trova righe; questa
utility permette di localizzare facilmen¬
te i segmenti di un programma. Lire
30.000.
AP6/N11 Stress. In Pascal (occorre
language card o Apple Ile o Ile). Per
giocare, ma soprattutto per inventare
giochi, il programmasi pone in alternati¬
va agli usuali videogame. Lire 55.000.
APPLICANDO 7
AP7/N12 Apple pittore. Si possono
realizzare sullo schermo capolavori di
pittura, ottenendo effetti speciali di
grande efficacia. Ottovolante. Un tu-
torial per insegnare ai bambini a ricono¬
scere i numeri che rimbalzano sullo
schermo. Diskblock. Una routine che
permette di evitare che qualche curio¬
so possa avere libero accesso in pro¬
grammi riservati. Archivio per Ap¬
ple. Per avere un back-up dei program¬
mi più importanti da dischetto a casset¬
ta o viceversa. Discoteca. Una ban¬
ca dati che tiene sotto controllo la colle¬
zione di l.p. e cassette. Aiuto. Alla fi¬
ne della battitura di un programma, Aiu¬
to vi dirà quanti errori ci sono e a quali
linee. Lire 30.000.
APPLICANDO 8
AP8/N13 Cambiacomandi/Messag-
gi. Un programma che insegna come
personalizzare i messaggi propri del
Dos dell'Apple. Le Mans. Un gran pre¬
mio di formula uno da giocare in due o
da soli contro il computer. Appleorga-
no. Una combinazione di linguaggio
126
macchina e Applesoft che trasforma
l'Apple in un melodioso organo. Lire
30.000.
AP8/T14 Momento di una for-
za/Colpo all'asta. La dimostrazio¬
ne didattica del ribaltamento di un cor¬
po solido appoggiato a un piano quan¬
do viene applicata una forza orizzonta¬
le che supera il momento in senso oppo¬
sto dovuto al peso. Hard copy pagine
in alta risoluzione. Se la stampante ri¬
sponde a determinati criteri di compati¬
bilità, con questo programma si posso¬
no far miracoli. Lire 30.000.
APPLICANDO 9
AP9/N15 Fuoco fatuo. Un appassio¬
nante adventure game con un percorso
intricatissimo, mille trabocchetti, un
troll e una principessa. Apple arti¬
sta. Per destreggiarsi nella grafica ad
alta risoluzione usando lo schermo co¬
me tavolozza e la tastiera come pennel¬
lo. Data hello. Una semplice routine
che permette di disporre di una clock
card inizializzando i dischetti con gior¬
no, mese e anno. Lire 25.000.
AP9/T16 Sistema di forze paralle¬
le. Fissandone l'intensità e la posizio¬
ne, questo programma permette di vi¬
sualizzare il centro di un sistema di for¬
ze sotto forma numerica e grafica. Tra¬
slazione e rotazione di una figu¬
ra piana. Come far ruotare, traslare,
rimpicciolire, ingrandire sul video una fi¬
gura piana. Lire 30.000.
APPLICANDO 10
AP10/N14 Ripristino. Come ripristina¬
re programmi persi per un'accidentale i-
struzione di New o di Fp. Disk Map.
Un detective del Dos per scoprire dove
e come vengono immagazzinati i dati a-
nalizzando la mappa dei bit occupati.
Autonumber. Una routine per autonu-
merare automaticamente i programmi e
allineare le righe con un ritorno carrello
in input. Lire 30.000.
AP10/T17 Rette nel piano carte¬
siano. Come individuare in cinque mo¬
di diversi una coppia di rette in un piano
cartesiano e avere visualizzate le e-
quazioni relative ai piani assegnati.
Statistica. Come analizzare la corre¬
lazione tra due fenomeni o due caratte¬
ri e l'indice o coefficiente di Bravais
che ne effettua la misura. Lire 30.000.
APPLICANDO 11
AP11/N18 Apple edicola. Una ban¬
ca dati per avere sotto controllo un arti¬
colo, il suo numero di pagina, la rivista
su cui è stato pubblicato. Disk Zap. Il
programma indispensabile per il debug¬
ging di un dischetto che ne risolve la
maggior parte dei problemi. Messaggi
personali. Quando la persona non
c'è, per lasciare un messaggio basta
impostarlo sulla tastiera. L'Apple farà il
resto. Comparatore di programmi
in Basic. Una routine per risolvere
dubbi sulle diverse versioni di uno stes¬
so programma. Trappola per po¬
chi. Un cacciatore contro tre animali fe¬
roci. Vince chi riesce a intrappolare
senza essere intrappolato. Lire
30.000.
AP11/T19 Espressioni. Come risol¬
vere un piccolo dramma familiare con
l’aiuto di un elaboratore personale. Lire
25.000.
APPLICANDO 12-13
AP12/N20 Bridge. Un programma in
altissima risoluzione grafica che per¬
mette di imparare il bridge o di giocarlo
contro il computer. Microcalc. Un fo¬
glio elettronico di calcolo che mette a di¬
sposizione 20 righe per 20 colonne, per
un totale di 400 caselle da riempire co¬
me si vuole. Applesoft Line Edi¬
tor. Una potente utility che permette
l'editing dei programmi in Applesoft e
aggiunge all'Apple un più ampio control¬
lo del cursore. Lire 30.000.
AP12/A21 Budget (occorre Applewor-
ks). Un prospetto che con l'inserimento
di dati mensili e di medie preventive cal¬
cola automaticamente le medie consul¬
tive e i relativi saldi mensili e annui. Lire
20 . 000 .
AP12/A22 Budget (occorre Visicalc).
Un prospetto che con l'inserimento di
dati mensili e di medie preventive calco¬
la automaticamente le medie consulti¬
ve e i relativi saldi mensili e annui. Lire
20 . 000 .
2/T25 Animazione di una rotazio¬
ne tridimensionale. Un esempio di
come una rotazione tridimensionale per¬
mette di rappresentare ali oggetti pro¬
prio come li vediamo. Trasformazio¬
ne da File a Data. Una utility per ri¬
solvere il problema di aggiungere a un
programma preesistente delle istruzio¬
ni DATA ricavate da un altro file. Lire
25.000.
APPLICANDO 14
14/N26 Golf. Un programma in altissi¬
ma risoluzione grafica che permette di
disegnare il proprio percorso di golf per
poi giocarci a piacimento con gli amici.
Autopiù. Con l'aiuto di questo program¬
ma non dimenticherete più gli appunta¬
menti fissi dedicati alla manutenzione
della vostra automobile. Lire 20.000.
AP14/N27 Applebaby. Tre giochi di¬
dattici: il primo per imparare a contare
in età prescolastica, il secondo per ri¬
passare le tabelline, il terzo per eserci¬
tarsi nell'ortografia. Lire 25.000.
AP14/A28 Rimborso spese (occorre
Appleworks). Un prospetto che vi per¬
mette di preparare le vostre note spese
automaticamente in cinque minuti. Lire
20 . 000 .
AP14/A29 Rimborso spese (occorre
Visicalc). Un prospetto che vi permette
di preparare le vostre note spese auto¬
maticamente in cinque minuti. Lire
20 . 000 .
AP14/T30 Frutteti. Un aiuto a risolve-
Abbonarsi al
Disk Service è molto
conveniente, perché
ogni dischetto
viene a costare
poco più di quanto
lo paghereste
vergine in negozio.
Compilate il buono
alla pagina seguente
re uno dei più classici problemi di esti¬
mo. Instant Poster. Voi scrivete con la
tastiera del vostro Apple la frase che
volete, e subito dalla stampante esce
un poster formato gigante. Lire 20.000.
APPLICANDO 15
AP15/N31 Sintetizzatore di suo¬
ni. Con questo programma potete dota¬
re i vostri lavori di una colonna sonora
eccezionale; permette infatti la sinteriz¬
zazione dei suoni più diversi: dal canto
dell'uccellino alla mitragliatrice, dal tre¬
no in corsa all'aereo, e tantissimi altri,
compresa la musica. Volano. Un gio¬
co in alta risoluzione per due sfidanti.
Illustratore. Un programma di grafi¬
ca che offre la possibilità di realizzare
ottimi disegni anche a chi non è molto
ferrato in materia. Autoschermo.
Crea in automatico videate di presenta¬
zione dei programmi inseriti in un di¬
schetto; dall'aspetto molto professiona¬
le, evidenzia infatti i programmi con u-
na barra luminosa comandabile con le
frecce e fa partire il programma così evi¬
denziato con un semplice Return. Lire
30.000.
AP15/A32 Computer cuisine. Un ri¬
cettario computerizzato sul quale me¬
morizzare ingredienti e ricette a centi¬
naia, eliminando così sia il fastidio di
mille pezzetti di carta sparsi per i cas¬
setti, sia il pericolo di smarrire preziose
ricette. Con possibilità di stampa delle
singole ricette e con un menù comple¬
to dei migliori piatti creati da Gualtiero
Marchesi, il piu famoso cuoco d'Italia.
Occorre scheda 80 colonne. Lire
20 . 000 .
AP15/T33 Euclide. Il massimo comu¬
ne divisore e il minimo comune multiplo
in un programma che ne permette l'im¬
mediata comprensione. Isomeri. Fa
parte del più ampio progetto americano
Seraphim, per lo studio della chimica.
Lire 20.000.
APPLICANDO 16
AP16/N34 Dieta personalizzata.
Con questo programma, un pratico si¬
stema di data base nutrizionale, è pos¬
sibile personalizzare, a seconda della
propria costituzione fisica e delle abitu¬
dini alimentari, una dieta bilanciata, a
lungo o a breve termine. Il dischetto
127
I dischetti che
ordinate vengono
spediti per
RACCOMANDATA
entro 3 giorni
dal ricevimento
dell'ordine, senza
aggluntaiti
contiene un file dati di 400 cibi, la cui
composizione è analizzata in calorie,
proteine, grassi, vitamine e colestero¬
lo. Lire 30.000.
AP16/N35 Designer. Il concetto dei
potenti e costosi programmi di
CAD/CAM alla portata dell'Apple II, per
fare del computer uno strumento per di¬
segnare semiprofessionale. Il gioco
dei pompieri. E' scoppiato un incen¬
dio, e voi siete un pompiere che deve
salvare il maggior numero di persone
prima che muoiano soffocate tra le fiam¬
me. Se sbagliate tre volte, sarete nei
guai: il severo comandante... Per li¬
stare bene in vista. Programmare
è divertente, creativo, affascinante.
Ma talvolta bisogna tornare sul listato
per correggere e modificare qualcosa.
Allora può capitare di pentirsi di aver
preferito la compattezza alla chiarez¬
za. A meno che non si faccia uso di
questo programma. Timer. Un effica¬
ce programma per trasformare l'Apple
Il in un fedele e preciso contasecondi
che avverte del passare del tempo, e al
momento giusto... Lire 30.000.
AP16/N36 Cento One-liner. Utili¬
ties, routines, dimostrativi di grafica e
di suoni, e perfino giochi. Cento pro¬
grammi su un solo dischetto, tutti rigo¬
rosamente scritti in una sola linea di Ba¬
sic. Da usare così come sono, da stu¬
diare come esempi di sintesi, o da tra¬
sferire nei vostri programmi. Lire
30.000.
AP16/N37 Rubrica telefonica (oc¬
corre Appleworks). Un'agenda telefoni¬
ca che individua in tempo reale qualun¬
que numero memorizzato, che stampa
le etichette per spedire gli auguri di Na¬
tale e di Pasqua solo a chi volete voi,
che seleziona, con molteplici possibili¬
tà, gruppi di nominativi e stampa elen¬
chi su carta da distribuire aggiornati o-
gni mese ai collaboratori. Lire 15.000.
APPLICANDO 17
AP17/N38 Strade d'America. Pianifi¬
ca un qualunque itinerario stradale ame¬
ricano tra ben 171 città diverse, fornen¬
do le sigle delle strade da percorrere,
l'elenco delle città intermedie e i calcoli
della distanza in miglia dei tratti interme¬
di, oltre alla distanza totale dalla città
di partenza a quella d'arrivo. Uraga¬
no. Su una piccola città indifesa una
tempesta si abbatte implacabile: di¬
struggerà tutte le case e ucciderà ogni
abitante, in un crescendo di violenza in¬
contrastabile. Un rifugio ci sarebbe, ma
come raggiungerlo? Non c'è proprio
speranza. A meno che... Gioco ad altis¬
sima risoluzione grafica. Lire 30.000.
AP17/N39 Regress. Ideale per mani¬
polare dati con funzioni statistiche,
questo programma è destinato soprat¬
tutto a chi ha bisogno di uno strumento
veloce per eseguire analisi di carattere
statistico, con la conseguente possibili¬
tà di chiedere previsioni in base all'an¬
damento della regressione sui dati inse¬
riti. Calcolatrice RPN. Con questo
programma l'Apple diventa una sofisti¬
cata calcolatrice che impiega per l'in¬
put la notazione polacca inversa, con u-
na catasta operativa di quattro registri,
e permette calcoli complessi. Spara¬
te a vista. Siete appostati contro un
muro e comandate un potente canno¬
ne atomico... ad aria. Dal cielo fluttua¬
no oggetti non meglio identificati: alcu¬
ni lentamente, altri un po' meno. Voi,
questi oggetti, dovete respingerli. Pec¬
cato, pero, che dall'altra parte ci sia un
avversario con un altro cannone. Lire
30.000.
AP17/A40 I conti del negozio (oc¬
corre Appleworks). Diviso in due file, si¬
mili per impostazione ma diversi per uti¬
lizzo, questo modello di spreadsheet è
utilissimo perseguire l'andamento gior¬
naliero e mensile di un negozio. All'a¬
pertura del negozio coincide l'apertura
di un foglio vuoto del modello: per ogni
movimento di cassa è possibile memo¬
rizzare la causale e il tipo di pagamen¬
to. Il computer calcola i totali per ogni
voce e indica qual è stato il movimento
di cassa della giornata, tenendo conto
degli ordini e dei saldi per impegni pre¬
cedenti. Un'ultima sezione elabora i da¬
ti suddivisi per categoria merceologi-
che e calcola le percentuali di ripartizio¬
ne degli utili su ogni articolo. Lire
50.000.
AP17/A41 I conti del negozio (oc¬
corre Visicalc). Come AP17/A40, ma
con Visicalc. Lire 50.000.
APPLICANDO 18
AP18/N41 Trivia. Stregherà milioni di i-
taliani facendoli giocare, la novità che
viene daH'America: si chiama Trivial
Pursuit ed è destinato a diventare il gio¬
co dell'anno. Per sperimentarlo in ante¬
prima, Applicando ne propone una ver¬
sione per Apple II, per di più personaliz¬
zabile e quindi utile anche per studiare
o ripassare, oltre che per divertirsi...
Bioritmi. Ci sono giornate in cui con¬
viene non uscire nemmeno di casa,
erché va tutto storto: e ci sono giorni
aciati dal destino in cui si naviga sull'o¬
lio. Sarebbe bello conoscerli in anticipo
e organizzarsi meglio la vita. Con que¬
sto programma si può seguire l'anda¬
mento dei propri bioritmi: tutti e tre i ci¬
cli, mese per mese. Occhio ai con¬
sumi. Volete sapere quanto consuma
la vostra auto? Potete annotare diligen¬
temente la percorrenza e i litri di carbu¬
rante e poi fare i relativi calcoli. Oppu¬
re, molto più semplicemente, caricare
su Apple questo programma, utile per
valutare anche altri tipi di consumi... Li¬
re 30.000.
AP18/N42 Regolatore del bip. Ci
sono momenti in cui il Ile, con tutti quei
suoi bip, sembra ridere dei nostri errori.
Che fare? Spegnerlo e uscire a fare
due passi? Cambiarlo con il Ile, che ha
il volume regolabile? Mettersi i tappi nel¬
le orecchie? No, la soluzione è un'altra,
semplice e davvero simpatica... e so¬
prattutto funziona! Comparatore di
grafici. Avere il grafico dì una funzio¬
ne può essere inutile se poi non si pos¬
sono esaminare i particolari del suo an¬
damento in una certa zona. Se poi si de¬
ve vedere la differenza tra due curve di¬
verse c'è da fare un difficile e poco pre¬
ciso lavoro di comparazione. A meno di
non utilizzare questo programma che...
Impaginatore di messaggi. Per a-
vere Te scritte perfettamente centrate
sia sul video che sulla stampante oc¬
corre tanta pazienza e tanto occhio.
Oppure avere in memoria questo impa¬
ginatore che, all'occorrenza, può servi¬
re anche da word processor. Utility
per ProDOS. Prefix, Subdirectory,
Pattinarne? Sono termini che bisogna
conoscere per programmare in Pro¬
DOS. Questa utility aiuterà a capire e
imparare con facilita. Lire 30.000.
APPLICANDO 19
AP19/N43 Oracolo. Comperare una
casa? Cambiare lavoro? Concludere o
no quell'affare? Alcune scelte sono co¬
sì importanti, legate a condizioni così
complesse, che, per decidere tra le al¬
ternative possibili, l'umana saggezza a
volte non basta. Ci vogliono freddezza
e distacco, per suddividere il problema
nelle sue componenti allo scopo di ana¬
lizzarle separatamente. Il primo pro-
E ramma di tipo decision maker disponi¬
ne in Italia. Diager. A differenza dei
g iochi di labirinìo di tipo tradizionale,
igger vi chiede di risolvere dei rompi¬
capo spaziali, e la prontezza di riflessi
non è tra i fattori del gioco... I marziani,
inoltre, non sono vostri nemici, anzi, i
marziani siete voi... Claustrofobia.
Non distruggete gli alieni, limitatevi a
controllare che stiano tranquilli! Que¬
sto gioco in alta risoluzione, pacifista
nei risultati, ma non nei metodi, mette
alla prova l'abilità del giocatore, che de¬
ve schivare le bombe mentre spara con¬
tro gli alieni, per incolonnarli con ordi¬
ne. Ma attenzione che non vi incastri¬
no, perché soffrite di claustrofobia...
Gestione puntatori. Volete carica¬
re in memona un progamma in Appleso¬
ft al di sopra di questo o quel codice in
128
linguaggio macchina? Magari aggiran¬
do la memoria di schermo in alta risolu¬
zione? O addirittura in cima a un codice
ormai servito al suo scopo in un pro¬
gramma che sta girando? O annullare
un FP battuto per errore? Con questo
programma, tutto è possibile. Grafica
in doppia risoluzione. Tre routine
in Basic e una in Assembler che vi pe-
metteranno di creare prorammi in dop¬
pia alta risoluzione con 16 colori. Sei
soluzioni. Il programma, proposto nel¬
l'ambito del Progetto Seraphim, è un te¬
st che consiste nel presentare allo stu¬
dente quantità limitate di un certo nume¬
ro di soluzioni in provette numerate. Lo
studente conosce le sostanze presenti
e deve, usando esclusivamente le solu¬
zioni a disposizione, identificare il con¬
tenuto di ciascuna provetta. Lire
30.000.
APPLICANDO 20
AP20/N44 Salute. Purtroppo il medico
di famiglia non esiste più (ma se ce n'è
ancora qualcuno, si affretti a usare que¬
sto programmai): vaccinazioni da un la¬
to, malattie dall altro, analisi, terapie e
soprattutto costi a non finire. Come ri¬
cordare tutto, registrare e listare le spe¬
se mediche di tutti i familiari? E al mo¬
mento di pagare le tasse, poi... Varia¬
bili. Volete caricare in memoria un pro¬
gramma in Applesoft al di sopra di que¬
sto o quel codice macchina? O addirit¬
tura in cima a un codice ormai servito al
suo scopo in un programma che sta gi¬
rando? Grafica. Che cosa sono le fi¬
gure a blocco? Perché è importante far¬
ne la conoscenza? Per chi possiede
l'Apple Ile o il Ile con scheda 80 colon¬
ne continua l'entusiasmante viaggio
nel mondo dell'altissima risoluzione. Im¬
pariamo in questo numero a duplicare
sul video la piccola immagine di un'a¬
stronave aliena. Simulazione di un
equilibrio. Un software didattico del
progetto Seraphim che crea la simula¬
zione al computer di un problema di e-
quilibrio. Lire 30.000.
AP20/N45 Oroscopo. Dedicato so¬
prattutto a chi agli oroscopi non crede,
forse questo programma può riuscire a
fargli cambiare idea... Scientificamente
fondato, permette la creazione di una
carta del cielo natale che nulla invidia
ai grafici tracciati dai professionisti. E
le tabelle con latitudini, longitudini, fusi
orari eccetera? Ci sono, ci sono... Vo¬
ce. Ora non gli manca più la parola:
con questa routine in linguaggio mac¬
china l'Apple può finalmente pronuncia¬
re tutto quello che volete. Cos'ha di di¬
verso dagli altri programmi del genere?
L'estrema semplicità, la totale traspa¬
renza... L.30.000.
APPLICANDO 21
AP21/N46 Architetto. Arredare bene
la propria casa e il proprio ufficio è im¬
portantissimo... senza fare troppa fati¬
ca, però, e senza spenderci troppo de¬
naro. Un programma per studiare sul vi¬
deo la disposizione di mobili, porte, fine¬
stre e muri, spostandoli a piacere, mo¬
dificandone le dimensioni, duplicandoli,
facendoli ruotare.. E poi, naturalmente,
Abbonamento
DISK SERVICE
Applicando è lieto di offrire ai propri lettori la
possibilità di sottoscrivere un abbonamento
a 5 o 10 dischetti, a scelta fra quelli presentati nel
Disk Service, a un prezzo super vantaggioso:
120.000 lire per 5 dischetti
200.000 lire per 10 dischetti
Pagherete, rispettivamente, 24.000 o 20.000 lire a
dischetto, Iva e spese di spedizione comprese
qualunque sia il prezzo di vendita
del singolo dischetto.
Basta che compiliate il tagliando qui sotto e lo
inviate ad Applicando, abbonamenti Disk Service,
Corso Monforte 39, 20122 Milano, unitamente a un
assegno non trasferibile intestato a Editronica srl
e al vostro primo ordine.
Per ordinare i dischetti, adesso e
successivamente, utilizzate il buono d'ordine
pubblicato alle pagine seguenti, specificando
sempre che siete un abbonato del Disk Service.
L'abbonamento non ha una scadenza, e quindi
i 5 o 10 dischetti potete ordinarli nell'arco di tempo
che più vi aggrada.
Sì, desidero sottoscrivere il seguente
abbonamento al Disk Service:
5 dischetti, per un importo di 120.000 lire
! 10 dischetti, per un importo di 200.000 lire
Nome
Cognome_
Indirizzo_
Cap _ _ Città____ PV
Data
Firma _
I
stampando il tutto. Autocorsa. A tut¬
ta birra lungo una pista diroccata, con
vere e proprie voragini e massi da schi¬
vare. A ogni videata cambia la difficol¬
tà del percorso, e la sosta ai box riser¬
va qualche interessante sorpresa.
By-pass per il dump. Una scorcia¬
toia, finalmente, per accedere alla rou¬
tine di stampa, e solo a quella, senza
bisogno di attraversare prima tutto il
programma: basta by-passarlo! Cur¬
sore. Per lo spostamento del cursore
Apple usa gli ingombranti comandi
HTABe VTAB; è invece possibile utiliz¬
zare speciali caratteri di controllo nelle
stringhe stampate, grazie a questo
programma in codice macchina. Grafi¬
ca. TJn altro passo avanti verso la per¬
fetta padronanza della grafica in altis¬
sima risoluzione: come animare sullo
schermo le figure a blocchi e come da¬
re l'impressione che scorrano dietro
un altro oggetto. Curve di titolazio¬
ne. Interessa gli studenti (e gli inse¬
gnanti) di chimica questo programma
del Progetto Seraphim: inserite le debi¬
te variabili, e assegnato il nome all'aci¬
do che si sta studiando, traccia sul pia¬
no cartesiano la relativa curva di titola¬
zione. Permette allenamenti succosi e
intensivi senza troppe perdite di tem¬
po. Lire 30.000.
APPLICANDO 22
AP22/N47 Impegni. Che le polizze
scadono si sa; il problema è ricordarsi
quando. E lo stesso vale per anniver¬
sari e compleanni. Per avere sempre
sotto gli occhi un promemoria elettroni¬
co, ecco un calendario da scrivania in¬
telligente. Azzardo. Il computer di¬
venta mazziere di Blackjack, in una si¬
mulazione che ricalca fedelmente il
funzionamento delle slot machine di
Las Vegas. Sono previsti infatti anche
gli special... Effetti speciali. L'im¬
portanza di una gradevole presentazio¬
ne non va sottovalutata, quando si rea¬
lizza un programma. Spinner consente
lo scorrimento orizzontale di una strin¬
ga, alla velocità voluta, per vivacizza¬
re un menù, un titolo, oppure... Calen¬
dario. Non si possono tenere in ufficio
decine di calendari, né si possono sem¬
pre fare complessi calcoli sugli anni a
venire; spesso però c'è bisogno di sa¬
pere come si corrispondono date e gior¬
ni della settimana, anche in anni lonta¬
ni... Ecco un calendario perpetuo, per¬
fetto, veloce e sempre pronto. Grafi¬
ca. Creare intere immagini e figure a
blocco sullo schermo Hi-Res, e poi ani¬
marle. Un'ultima nota tecnica sul funzio¬
namento della doppia alta risoluzione
prima di passare a divertenti routine ap¬
plicative. Chimica. Il famoso numero
di Avogadro e il concetto quantitativo
di mole: la visualizzazione aiuta a spie-
e arli e ad apprenderli meglio. Lire
0 . 000 .
APPLICANDO 23
AP23/N48 Obelisk. Un game spazia¬
le, alla caccia di obelischi da distrugge¬
re, con singoli colpi di fasore o con una
megaesplosione. Alla caccia, però, an¬
che di una promozione sul campo: di¬
ventare "comandante di vagante" non è
da tutti! Programmare TApplemou-
se. Come programmare sull'Apple in
modo da utilizzare il mouse? In Appleso¬
ft o in Assembler, ecco un aiuto prezio¬
so per la programmazione e l'utilizzo
dell'Applemouse. Più che diapositi¬
ve. Per realizzare delle presentazioni
con il computer, che siano qualcosa di
più di un continuo scorrere di diapositi¬
ve: l'effetto “solid state”! Grafica.
Quinto programma di Applicando dedi¬
cato alla doppia alta risoluzione: scorri¬
mento orizzontale di scritte e figure. Li¬
re 30.000.
AP23/N49 Trasferimento da Apple
a Mac. Un programma eccezionale e
nuovissimo: trasferire testi dall'Apple
Ile e Ile al Macintosh è ora possibile e,
quel che più conta, semplice e ultrasicu¬
ro. La confezione comprende un
dischetto da 3 pollici e mezzo e uno da
5 poliici e un quarto. Lire 50.000.
AP23/N50 Grafici 3D. Per gli studenti
di calcolo, architettura ed arte, un pro¬
gramma che consente la realizzazione
di grafici a tre dimensioni senza linee
nascoste. Quale elemento? Un tri-
via di chimica, per ripassare giocando i
nomi e le caratteristiche di tutti gli ele¬
menti della tavola chimica. Le domande
le fa lo studente, e dalle risposte del
computer deve ricavare la soluzione fi¬
nale. Lire 20.000.
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